I dettagli della rassegna stampa sono consultabili sul sito del Grande Oriente d'Italia: www.grandeoriente.it

 

 

03.12.2008 - Bologna - Sessantesimo della Costituzione e Dichiarazione diritti dell'Uomo: Massoneria, celebrazioni Grande Oriente sabato 6 dicembre a Bologna. Si conclude a Bologna, con il Convegno di studi "La Costituzione della  Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:  1948-2008. Attualità e prospettive" (sabato 6 dicembre, ore 9,30, Aula Prodi, Complesso S. Giovanni in Monte, Piazza San Giovanni in Monte 2 ) il ciclo di celebrazioni dedicato nel 2008 dal Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani ai sessant'anni della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Storici, studiosi ed esponenti delle Istituzioni sono stati chiamati dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna a dibattere sui due storici documenti. "L'appuntamento - spiega il professor Gianfranco Morrone, Presidente del Collegio dell'Emilia Romagna, presentando l'iniziativa - rappresenta una seria riflessione su idee e valori che tuttora costituiscono le basi della nostra democrazia e del vivere civile". Il Convegno - che si svolge sotto i patrocini della Provincia di Bologna e dell'Assemblea Regionale dell'Emilia Romagna - vedrà la partecipazione di Paolo Zanca, vicepresidente dell'Assemblea Legislativa Regionale; di Antonio Baldassarre, Presidente Emerito della Corte Costituzionale; di Giovanni Greco, dell'Università di Bologna; di Massimo Panebianco, dell'Università di Salerno e di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. I lavori saranno introdotti dal professor Angelo Scavone che fungerà anche da moderatore. E proprio Raffi, ha sottolineato come la Costituzione "non sia per i Liberi Muratori un atto formale. Il nostro Paese, pur avendo subito una trasformazione straordinaria, deve rimanere saldamente ancorato ai principi ispiratori della Carta Costituzionale che ne rappresentano l'identità e che costituiscono, tuttora, le basi su cui costruire una Comunità nazionale libera e giusta". Sulla Dichiarazione Universale il Gran Maestro Raffi ha ricordato come "i diritti che essa sancisce, e senza i quali non possiamo vivere come esseri umani, non sono un'idea astratta di giuristi e di filosofi, ma si concretizzano, o meglio, devono concretizzarsi nella vita di ogni uomo. Purtroppo le libertà fondamentali contenute nella Dichiarazione non rappresentano, sempre e ovunque, una realtà per tutti. Auspico, invece, che proprio l'anniversario sia una opportunità per garantire la trasformazione di questi diritti in una realtà vera e propria, affinché essi possano essere noti, compresi e, soprattutto, goduti ovunque e da chiunque perché rappresentano l'essenza stessa dell' essere uomini".

 

 

  • 10.12.2008 - Roma - "I diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, senza i quali non possiamo vivere come esseri umani, non devono rimanere un'idea astratta di giuristi e di filosofi, ma devono concretizzarsi nella vita di ogni uomo. Il rispetto di tali diritti rappresenta, infatti, un valore assoluto e non negoziabile". Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. "Purtroppo - ha aggiunto -  le libertà fondamentali contenute nella Dichiarazione non rappresentano oggi una realtà per tutti. Non possiamo non essere, oggi, profondamente preoccupati e angosciati del fatto che i diritti umani sono massicciamente violati in tante parti del mondo a causa della povertà, dei  conflitti, del terrorismo e della violenza in genere, del pregiudizio e del  mal governo". "Auspico - ha concluso -  che i Governi degli Stati riformino i loro
    ordinamenti a una visione del mondo che ponga al centro la dignità e il valore della persona umana, e che i loro rappresentanti in seno alle Nazioni Unite operino di conseguenza, con un rinnovato impegno comune nell'affermazione dei postulati fondamentali del vivere civile".

  • 15.12.2008 - Roma - In riferimento all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa con il titolo “Ci sono le logge dietro la crisi della sinistra”, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, avvocato Gustavo Raffi, smentisce categoricamente, bollandole come “panzane”, le dichiarazioni del Gelli, secondo le quali, a Firenze, le logge del Grande Oriente d’Italia si sarebbero rivoltate contro la sinistra al governo della città. “Il Grande Oriente d’Italia - sottolinea Raffi -  non si occupa di politica, non è di destra, né di sinistra, né di centro e, comunque, non si ingerisce nelle competizioni elettorali né nella città dei Medici, né altrove. É, al contrario, pluralista al suo interno e all’esterno, lasciando ai propri membri, quali liberi cittadini, di esprimere il proprio voto secondo coscienza. Questa è la regola!“Il Gelli la spara grossa - continua - . Il Grande Oriente d’Italia non ha nulla a che spartire con costui, in quanto, senza possibilità di equivoci e di ripensamenti, ha sempre condannato il suo operato e il fenomeno del “piduismo”. Purtroppo per lui il tempo gioca brutti scherzi e la disinformazione fa il resto. A titolo di esempio - conclude il Gran Maestro -  a Firenze le logge del Grande Oriente sono 44 e non già 520, come millanta ; la Regione Marche ha abrogato da anni le norme che discriminavano i massoni. E ciò in ottemperanza ad una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che accolse il ricorso del Grande Oriente d’Italia”. Et de hoc satis!”.

 

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