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Notizie, eventi, avvenimenti, comunicazioni 06.12.2006 - Massoneria: Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Anania (GOI), a Sindaco di Cefalù: “offensive le sue dichiarazioni; o subito le scuse o di questa miserabile vicenda si occuperà la Magistratura”.
Roma, 5 dicembre 2006. “Apprendo con profondo stupore le offensive dichiarazioni del Sindaco di Cefalù, Simona Vicari che, commentando le affermazioni del Vescovo di Trapani secondo il quale chi fa parte della Massoneria si pone fuori dalla Chiesa, definisce la Libera Muratoria piaga dello sviluppo e causa di comportamenti inquinati”.
Lo ha dichiarato il Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Giuseppe Anania.
“Stigmatizzo il fatto – ha aggiunto l’avvocato Anania - che tali dichiarazioni siano volutamente e fortemente generiche in quanto omettono nomi, circostanze e, soprattutto, il riferimento preciso a specifiche istituzioni massoniche, con la palese finalità di non incorrere in responsabilità civili e penali”.
“Stupisce poi che un rappresentante delle Istituzioni del nostro Paese assuma un atteggiamento supino e acritico nei confronti di un rappresentante di una Chiesa, quella di Trapani, nelle cui sacrestie si ipotizza avvengano fatti inquietanti, quali il traffico di esseri umani, come si apprende dalla notizia Ansa del 5 dicembre 2006: fatti che avrebbero portato all’arresto del sacrestano impiegato presso la Curia, alla presenza del Signor Vescovo che, a quanto pare, tutto preso da anatemi e scomuniche nei confronti dei Massoni, vede la pagliuzza negli occhi altrui e non già la trave che lo acceca”.
“Un consiglio all’alto Prelato e al Signor Sindaco che gli fa da spalla: si occupino dei fenomeni inquietanti di alta criminalità che affliggono, ahimè, il territorio, senza timori reverenziali e senza remore nei confronti di alcuno, perché è troppo facile prendersela con gli innocui massoni, che promuovono il dialogo e i valori di civiltà”.
“Il Sindaco faccia il Sindaco, il pastore di anime faccia il pastore di anime, in uno Stato che ancor oggi afferma come principio cardine la laicità”.
“Ribadisco, infine, che il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è una comunione di spiriti liberi e critici che vivono la loro militanza in una Istituzione che unisce uomini per i quali il rispetto delle Leggi dello Stato costituisce un imperativo categorico, ha nel suo DNA la cultura della trasparenza e della legalità, viatico indispensabile proprio per favorire quell’armonico sviluppo che in modo così improvvido il Sindaco richiama nella sua dichiarazione”
“Mi aspetto, a questo punto - ha concluso l’avvocato Anania - le scuse formali che il Sindaco vorrà rivolgere alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia, unico possibile gesto che potrà evitare che sia la Magistratura ad occuparsi di questa miserabile vicenda”.
10.12.2006 - Bologna - Il volume degli Annali della Storia d’Italia di Einaudi dedicato alla Massoneria è ancora al centro dell’attenzione del mondo accademico. L’imponente studio, curato dal filosofo Gian Mario Cazzaniga, sarà presentato domani, 14 dicembre, presso l’aula rossa della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna (via Marsala 26). Interverranno gli storici Roberto Balzani e Paolo Prodi e il filosofo Pier Cesare Bori.
L’incontro, promosso dal dottorato in Storia d’Europa, sarà coordinato da Antonio Panaino, preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, e direttore scientifico di “Hiram”.
14.12.2006 - Roma - Welby: “Il valore della vita non può essere concepito se non insieme a quello della morte, che ogni vivente è destinato ad affrontare. La richiesta avanzata da Piergiorgio Welby, di poter scegliere di morire interrompendo le cure che attualmente gli vengono somministrate, ma che non hanno alcun fine se non quello di tenerlo artificialmente in vita, richiede e merita rispetto e comprensione. In questo caso, se ai medici spetta di scegliere e somministrare le cure necessarie, al malato spetta il diritto di decidere di accettarle o rifiutarle. Sono, infatti, decisioni che rientrano nell’ambito della vita dell’uomo e della sua dignità, e che non possono essere demandate a soggetti esterni o a teologie”.
Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, intervenendo sul caso Welby e, più in generale, nel dibattito sulla eutanasia.
“Ogni e qualsiasi riflessione di ordine etico e morale – ha aggiunto - non può che inchinarsi alla libertà del singolo, a quello che proprio la teologia ha definito “libero arbitrio”. Il “caso Welby” obbliga tutti a riflettere sui veri valori che devono improntare la nostra vita e sulla necessità di dotarsi degli strumenti teorici e pratici per affrontare questioni di simile importanza.
“Il dramma umano che vive in queste ore Piergiorgio Welby – ha concluso il Gran Maestro Raffi - chiede ad ognuno di rimettere l’uomo al centro di ogni riflessione critica, di ogni decisione e di ogni intervento. La dignità di vivere va quindi estesa a quella di morire: atto supremo di conoscenza e di consapevolezza al quale ogni Libero Muratore cerca di prepararsi per tempo”.
14.12.2006 - Catania - Grande Oriente commemora, sabato prossimo a Catania, la figura di Francesco Landolina, Gran Maestro Onorario e storico della Massoneria, scomparso lo scorso 3 dicembre. Era il più anziano Massone del mondo.
Gran Maestro Raffi “un testimone dei valori della Libera Muratoria, impegnato fino all’ultimo contro ogni ingiustizia”.
Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani commemorerà sabato prossimo, 16 dicembre, con una cerimonia funebre rituale, la figura di Francesco Landolina, Gran Maestro Onorario e storico della Massoneria, morto lo scorso 3 dicembre, pochi mesi dopo aver compiuto 104 anni,.
Francesco Landolina era il Massone più anziano al mondo e proprio per festeggiarlo lo scorso 2 settembre, giorno del suo compleanno, il Grande Oriente d’Italia aveva organizzato una manifestazione pubblica, in occasione della quale era stato presentato il suo ultimo saggio “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800”.
“Un uomo libero e buono – così ne ricorda la figura il Gran Maestro Gustavo Raffi - studioso illustre, testimone dei valori e dei principi della Libera Muratoria, sempre aperto alle sfide del futuro ed impegnato, fino all’ultimo, contro ogni ingiustizia. Rappresentava, con i suoi 87 anni di appartenenza alla Libera Muratoria, la memoria vivente di fatti e personaggi della storia massonica che hanno onorato il nostro Paese”.
Sono numerose le opere di Landolina sulla storia della Massoneria. Tra queste: “Grafici e genealogia” (1949); “Le frange in Italia”; “Il Rito Filosofico italiano” (1976); “Considerazioni di Lord d’Hamouster”, primo Gran Maestro di Francia (1976); “I primi cinque anni della Libera Muratoria in Sicilia” (1979); “Storia cronologica del Grande Oriente d’Egitto sedente in Alessandria professante in rito di Memphis, quello Scozzese e altri riti” (1985); “Cenni storici sulla Libera Muratoria operativa e origine dei grandi eletti scozzesi” (1989); “Per una storia della Massoneria italiana in età napoleonica: i documenti di Lanciano” (2002). “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800” è la sua ultima opera.
Nel corso della sua lunga vita aveva raccolto documenti e cimeli, che testimoniano la storia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Gran parte di questi, da lui donati al Grande Oriente d’Italia, sono attualmente custoditi dal Servizio Biblioteca dell’Istituzione con il nome di “Fondo Landolina”.
Alla commemorazione di Francesco Landolina, che si terrà nella Casa massonica di Catania, parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi.
15.12.2006 - Roma, 14 dicembre 2006. “La Conferenza di Teheran sull’Olocausto ha richiamato in vita, in modo prepotente, i fantasmi del nazismo e la tragedia della persecuzione antiebraica. Le tesi negazioniste usate strumentalmente dal presidente iraniano Ahmadinejad per minacciare l’esistenza stessa dello Stato di Israele fanno presagire un futuro fosco per la già difficile convivenza pacifica dei popoli. E’ infatti drammaticamente pericoloso continuare a negare ciò che la testimonianza di tante vittime e la documentazione storica hanno dimostrato per sempre, così come lo è minacciare l’esistenza di uno Stato sovrano”.
Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
“Imparare a conoscersi e reciprocamente rispettarsi nelle diversità – ha aggiunto - costruire forme di convivenza tra i popoli, anche tra quelli che da anni si combattono per rivendicare il diritto all’esistenza rappresenta l’unica possibilità per evitare nuove catastrofi. La tradizione massonica insegna a costruire propria questa convivenza: nelle Logge lavorano insieme uomini di diverse razze, provenienze, saperi, religioni. Ogni Loggia è un laboratorio dove interagiscono le diverse identità, mettendo al centro della ricerca l’uomo ed i suoi valori”.
“Non è un caso, infatti – ha concluso il Gran Maestro Raffi - che le dittature, di ogni colore, così come gli Stati etici abbiano sempre messo al bando la Massoneria. I Liberi Muratori, come sempre, stanno dalla parte della democrazia. E, con la sola forza della ragione e delle idee di libertà, convinti assertori della dignità umana, stanno dalla parte degli studenti universitari dell’Iran che sono scesi in piazza per protestare e chiedere diritti e democrazia. Non è negando le atrocità del passato che si risolvono i problemi di oggi; è anzi studiandole e riconoscendole che si può evitare che accadano di nuovo”.
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