La terra era Tohou e Bohou |
[... 16a] É scritto (Genesi I,2): E la terra era Tohou e bohou. La Scrittura si serve di un preterito era, per indicarci lo stato primitivo della creazione. Nella condizione di neve, l’acqua è mescolata con la sporcizia. Sciolta, le impurità più grossolane decantano, ma l’acqua non è completamente trasparente. É solo sotto l’azione del grande fuoco che le particelle in sospensione si separano completamente dall’acqua. La parola Tohou simboleggia i demoni che costituiscono la sporcizia del mondo, bohou, invece, la parte pura del mondo emendato da questi ultimi. Affermando che la terra era Tohou e bohou, la Scrittura vuole istruirci su come la materia creata, era inizialmente nella condizione di Tohou, in altre parole come lo spirito del demonio era totalmente mescolato con essa, tanto da costituire un’entità materiale unica, proprio come una palla di neve quando fa corpo unico con le impurità. Soltanto in seguito, la parte pura della materia fu separata dai demoni e questa condizione della materia è indicata, nella Scrittura, con il termine bohou. Per azione di quale potenza questa purificazione si opera? La Scrittura risponde: Le tenebre coprivano l’abisso. Con la parola tenebre, la Scrittura sottintende il fuoco sacro il quale, benché di origine celeste, era non chiaro e nebuloso ai tempi primordiali della creazione. É per tale motivo che la Scrittura riporta: Le tenebre coprivano l’abisso (thehom). Questa parola è scritta con le lettere che compongono il vocabolo Tohou, con in più il segno m, (\wht = wht+m o \ ), per indicarci che il fuoco sacro dominava, per quanto non chiaro, ai tempi primordiali della creazione, ma comprendeva sia demoni, indicati con Tohou, sia la parte pura della materia, sottintesa dalla lettera m. Per giungere alla purificazione completa della materia, fu necessario che lo Spirito Santo, che procede da Élohïm vivente da ogni eternità, si librasse sulla superficie delle acque; ecco perché la Scrittura aggiunge (Genesi I,2): E lo spirito di Élohïm si librava sulla superficie delle acque. Dopo che Élohïm ebbe soffiato sul mondo, lo spirito dei demoni si separò dalla materia, proprio come avviene per la schiuma che si produce sulla superficie dei liquidi riscaldati. Lo spirito del demonio passò, quindi, attraverso stati differenti prima di essere definitivamente dominato. Al principio, considerato che originariamente era privo di corpo e di colore[1] si manifestava come un vento terribile che soffiava attorno alla santità celeste (Tiqouné Zohar, XXI, e Pardes, capitolo LXXIII). Al tempo della creazione, fu combinato con la materia che dominava completamente e faceva sussultare sotto il proprio dominio. Fu necessario, in seguito, che il fuoco sacro, quantunque non chiaro, si manifestasse, affinché sotto la propria azione lo spirito del demonio si separasse dalla materia. La purificazione completa, tuttavia, non era ancora conseguita e lo spirito del demonio si interponeva ancora tra il cielo e la materia, privando l’uomo della pura visione di Dio. Soltanto quando lo Spirito Santo di Élohïm planò sulla superficie delle acque lo spirito del demonio fu del tutto separato. Tale è anche il significato della visione di Elia (III Re, XIX,11,12): Nel medesimo tempo Jéhovah passò. E dinanzi a Jéhovah soffiò un vento impetuoso e violento, capace di rovesciare i monti e frantumare le rocce; ma Jéhovah non era in questo vento. Questo vento violento e impetuoso, simboleggia lo spirito del demonio, prima della creazione. Elia prosegue: Dopo il vento, ci fu un terremoto, ma Jéhovah non era in questo terremoto. Questo terremoto sottintende lo spirito del demonio dopo la creazione, quando, commisto con la materia la faceva sussultare sotto la propria dominazione (Zohar, III,81b, e III,30a). Il mondo era allora allo stato di Tohou. La Scrittura continua: Dopo il terremoto, si accese un fuoco; Jéhovah non era in questo fuoco. Il fuoco scritturale sottintende quel fuoco sacro, che quantunque non chiaro, separa lo spirito del demonio dalla materia, sebbene tale azione di purificazione non fosse eseguita in maniera completa. Questo fuoco sacro, chiamato tenebre, trasforma il mondo dallo stato di Tohou, in quello di bohou. In seguito è detto: Dopo questo fuoco, si intese una voce dolce e armoniosa. Elia, avendola udita, si coprì il viso con il proprio mantello. Questa voce dolce e armoniosa simboleggia lo Spirito Santo di Élohïm che si libra sulla superficie delle acque. Per quale motivo sulla superficie delle acque? Perché quando il mondo era allo stato di bohou, lo spirito del demonio era simile a delle rocce a fior d’acqua, le quali, nascoste sotto le onde quando il mare è agitato, ricompaiono non appena queste si placano. É per tale motivo che la scrittura riporta: E lo spirito di Élohïm si librava sulla superficie delle acque, in altre parole, non appena la voce dolce ed armoniosa si fece udire, lo Spirito Santo di Élohïm si librò sulla superficie delle acque consegnando, così, le rocce all’impossibilità di affiorare dall’abisso in cui le ha relegate. Se la Scrittura indica il fuoco sacro, quantunque non chiaro, che sopravanzava nel mondo lo Spirito Santo di Élohïm, con il nome di tenebre è perché tra i quattro colori che si distinguono nel fuoco: il rosso, il giallo, il bianco e il nero, è quest'ultimo che domina (Zohar II,128b e 243a). La Scrittura indica, pertanto, il fuoco sacro con la parola tenebre, innanzi tutto perché esso, in ragione della predominanza del suo colore nero, è l’immagine delle tenebre; poi per indicarci che il fuoco sacro si mostrava non chiaro, soltanto perché nascondeva, nello stesso tempo, il puro e l’impuro. Tale è anche il senso delle parole della Scrittura (Genesi XXVII,1): Quando Isacco, fu vecchio e la vista gli si oscurò, chiamo Esaù suo figlio maggiore… ; come dire; poiché Isacco abbracciava con il proprio amore paterno, contemporaneamente il bene e il male - Esaù rappresenta il simbolo del male - i suoi occhi si oscurarono e furono illuminati soltanto da una luce confusa, immagine delle tenebre. É con la stessa accezione che la Scrittura descrive il viso di un avaro con le parole, viso tenebroso del malvagio. Con le parole, e lo spirito di Élohïm si librava sulla faccia delle acque, la Scrittura sottintende questa voce dolce ed armoniosa udita da Elia, come è scritto (Salmi XXVIII,3): La voce di Jéhovah si fece ascoltare sulle acque; questa voce è lo Spirito di Élohïm. Fino a quando il mondo si trovò nello stato di Tohou, Dio si manifestò sotto l’ipostasi Shaddaï. Si manifestò sotto l’ipostasi Çebaoth nel momento in cui il mondo si trasformò dallo stato di Tohou in quello di bohou e soltanto quando le tenebre disparvero completamente Dio si manifestò sotto l’ipostasi di Élohïm; ma solo nel momento in cui la voce dolce ed armoniosa si fece udire, il nome di Jéhovah fu completo. Ecco perché nella visione di Elia la Scrittura riporta: Jéhovah non era nel terremoto; era, infatti, Shaddaï; Jéhovah non era nel fuoco; perché era Çebaoth. Dopo il fuoco non chiaro, rappresentazione delle tenebre, Dio si manifestò sotto l’ipostasi Élohïm; e fu allora soltanto che la voce dolce ed armoniosa, che è lo Spirito di Élohïm, si fece udire e il nome di Jéhovah completo. Il nome Jéhovah è costruito con quattro lettere le quali, ci si consenta la similitudine, riproducono per l’essenza divina quanto rappresentano le membra per il corpo umano. Essendo date, però, tre ipostasi divine queste quattro lettere contano, in verità, dodici (Zohar II,201a e III,172b). É quindi il nome sacro di dodici lettere[2] che è stato rivelato ad Elia nella caverna.
[1] Letteralmente: egli non era nulla da toccare e nulla da vedere. [Torna al Testo] [2] Si intende, generalmente, per Nome di dodici lettere l'insieme delle dodici permutazioni del Tetragramma; altre volte anche la riunione dei tre Nomi di quattro lettere ynda, hwhy, hyha. Esiste anche un Nome di dodici lettere che riassume quello di quarantadue e che enuncia il mistero della Santa Trinità. Questo Nome è il seguente: cdqh hwrw }b ba che significa Padre, Figlio e Spirito Santo (Fancis Warrain:Teodicea della Quabalah, edizioni Har Tzion Latina 1998). [Torna al Testo] |