La Palma di Deborah, è un piccolo lavoro etico scritto Rabbi Mosé Cordovero (1522 - 1570) una delle più alte figure della Qabalah di Safed, ed è consacrato all'applicazione della dottrina dell'imitazione di Dio. L'autore propone un metodo per imitare Dio, che sviluppa in dieci capitoli che espongono come somigliare alle dieci Sephiroth. Questo libro è spesso più pubblicato di tutti gli scritti di Rabbi M. Cordovero, perché è divenuto il libro di riferimento per gli alunni degli yeshivot lituani che hanno subito l'influenza del Movimento di Moussar di Rabbi Israël Salanter e dal XVI° fino al XVIII° secolo, questo trattato ha ispirato tutta una letteratura etico-cabalista. Non si tratta di uno scritto speculativo o esoterico ( nel senso stretto del termine) come lo sono la maggior parte delle opere cabalistiche, ma di un trattato di morale che fu e resta ancora un libro di riferimento per certe accademie di studio. È un lavoro di edificazione che tratta del modo di cui l'uomo deve comportarsi e delle abitudini che egli «deve acquisire nelle sue relazioni con gli altri per somigliare a Dio». Ciò che fa la singolarità di questa opera è il collegamento dell'etica e della Qabalah, giacché, malgrado tutto, resta ed è innanzitutto un testo cabalistico.. Le Sephiroth sono il punto centrale di questo lavoro e l'uomo ha il dovere di imitarle e di tentare di giungere alla loro santità o di acquistare le loro virtù. Questa imitatio Dei è di ordine rigorosamente etico e volta risolutamente la schiena ad ogni ideale filosofico. E benché l'albero Sephirotico scaturisce, in verità, dalla speculazione metafisica, si percepisce in questa opera che l'aspetto puramente scientifico è lasciato da parte a profitto dell'etica. L'azione o la presenza di Dio al mondo, transita per dieci Sephiroth, o dieci gradi di emanazione; questi sono il ponte gettato tra il mondo sensibile dell'uomo ed il mondo sopra-sensibile di Dio. Ora, agli occhi del cabalista non esiste separazione tra i due "mondi", ed ogni Sephirâ indica la strada da seguire nel percorso di perfezionamento. Ai nostri Ospiti, e studiosi, questa prima traduzione in italiano del testo. Le note che accompagnano il testo sono di C. Mopsik Edizioni Verdier
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