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Descrizione delle Parole e dei Segni dei Massoni
Si riconoscono inizialmente con dei segni, poi vanno a tenersi compagnia in disparte. Uno dei segni consiste in un movimento della mano destra attraverso il petto, da sinistra a destra, facendo passare la punta delle dita a tre o quattro pollici sotto il mento; un altro consiste nel togliersi il cappello con la mano destra, con le prime due dita sopra il bordo il pollice e le altre dita sotto, e di fargli fare un movimento da sinistra a destra prima di rimetterlo sulla testa; un altro ancora consiste, bevendo, nel far fare al bicchiere un movimento trasversale da sinistra a destra sotto il mento; un altro nel prendere, con la mano destra, il proprio fazzoletto per un angolo e di rovesciarlo sopra la spalla sinistra lasciandolo pendere sulla schiena e a fare così alcuni passi; se un massone vede qualcheduno fare questo, lo seguirà e gli stringerà la mano. La loro stretta di mano, per i compagni consiste nello stringersi reciprocamente la mano destra premendo con l'unghia del pollice la terza giuntura dell'indice; la stretta di mano del maestro, è data nell'afferrarsi reciprocamente la mano destra premendo quanto basta le unghie delle quattro dita sull'estremità del polso e spingendo contemporaneamente l'unghia del pollice destro tra la seconda giuntura del pollice e la terza dell'indice dell'altro. Tuttavia, alcuni sostengono che la stretta di mano da maestro si fa come ho appena lo detto ma vi aggiungono che il medio deve posarsi un poco più distaccato dal pollice ad una distanza di circa tre grani d'orzo, in modo da toccare una vena che viene del cuore. Un altro segno consiste nel porre il tacco destro nel cavo del piede sinistro in modo da formare una squadra, e di fare alcuni passi indietro ed in avanti, segnando con un breve arresto ognuno dei tre i passi e ponendo a squadra i piedi come detto in precedenza. Se dei massoni vedono fare questo, presto si avvicineranno. Se arrivate in un luogo in cui ci sono degli attrezzi di muratore, disponeteli a forma di croce non tarderanno ad accorgersi che uno dei loro fratelli in Massoneria è passato di là; o ancora, se un fratello arriva in qualche parte dove ci sono dei Massoni al lavoro, può prendere alcuni dei loro attrezzi e disporli in squadra: è un segno per farsi conoscere. Può prendere anche uno dei loro attrezzi o il suo bastone di viaggio, e colpire dolcemente sul muro o sul lavoro dicendo: " questo è sporgente o cavo " ; se in cantiere è presente un fratello risponderà : "è pieno", e queste parole sono dei segni per riconoscersi reciprocamente. Alcuni fanno uso di un altro segno che consiste nel piegare a squadra il braccio destro ponendo il palmo della mano sinistra sul cuore. Un altro consiste nel guardare verso est e contemporaneamente torcere la bocca verso l'ovest; un altro nel piegare il ginocchio destro mantenendo la mano sollevata verso l'est e, di notte o nell'oscurità, si raschieranno dolcemente la gola due volte ed una volta più forte come se tentassero di espellere un osso o un pezzo di cibo dalla loro gola, poi diranno: "il giorno serve per vedere, la notte per sentire"; un altro segno consiste nel mandare una spilla piegata o un pezzo di carta tagliata a forma di squadra: quando lo si riceve, il giuramento fa obbligo di accorrere subito da qualunque luogo e in qualunque compagnia si sia; se fanno i segni del cappello o della mano precedentemente descritti, si deve accorrere, e se necessario scendere anche da un campanile, per sapere ciò che desiderano e per aiutarli. Quello che vuole far sapere che ha bisogno di denaro presenterà l'estremità della pipa o qualche cosa di simile, dicendo: "potete cambiarmi un penny? " Se l'altro avrà del denaro, risponderà no altrimenti la risposta sarà si. Alcuni manifestano il bisogno di denaro estraendo il loro coltello dal fodero e dandolo ad un fratello, sia in presenza di altre persone sia soli; se il fratello ha del denaro, prenderà il coltello lo riporrà nel fodero e lo renderà all'altro, altrimenti lo renderà come l'ha ricevuto, è quanto molti fanno a dispetto del loro giuramento, come anche omettono di rispondere a molti segni sebbene siano tenuti a farlo per giuramento. Un altro segno ancora è quello di prendere il proprio fazzoletto con la mano destra e dopo essersi soffiati il naso, tendendo il braccio teso, scuoterlo due volte dolcemente ed una volta più forte. Un altro consiste nel bussare ad una porta con due piccoli colpi ed uno più forte. Hanno ancora un altro segno per riconoscersi a tavola, quando bevono e la brocca non circola abbastanza rapidamente dicono: "vedete il traditore! ". Per rivolgersi ad un massone in Francia, in Spagna o in Turchia (essi dicono), il segno consiste nell'inginocchiarsi sul ginocchio sinistro e sollevare la mano destra verso il sole: allora il fratello straniero non tarderà ad accorrere per rialzarlo. Ma, credetemi, quello che si mette in ginocchio sperando sul segno rischia di restare così per molto tempo; e quelli che aspettano che qualcuno noti i loro segni rischiano di aspettare tanto tempo quanto gli ebrei il loro Messia che, secondo la loro credenza, deve ancora venire.
Ecco ora il loro colloquio segreto fatto di domande e di risposte
D: Siete massone? R: Sì, sono massone. D: Come lo saprò? R: Grazie alla la perfezione dei miei segni, dai miei gesti convenuti, ed i primi passi della mia entrata. D: Quale è il primo segno o gesto convenuto: - mostratemi il primo ed io vi mostrerò il secondo. R: Il primo è celare e nascondere, e custodire il segreto, sotto una pena che non potrebbe essere inferiore a quella di avere la lingua tagliata nella gola. D: Dove siete stato fatto massone? R: In una Loggia giusta e perfetta o giusta e legittima. D: Che cosa è una Loggia giusta e perfetta o giusta e legittima? R: Una Loggia giusta e perfetta, sono due apprendisti entrati, due compagni d'arte e due maestri; si può essere di più o di meno; più si è più si è in allegria, meno si è, migliore la tavola; ma in caso di necessità cinque saranno sufficienti, vale a dire due apprendisti entrati, due compagni d'arte ed un maestro, sulla più alta collina o la valle più profonda del mondo là dove non si sente cantare né un gallo né un cane abbaiare. D: Da chi traete i vostri principi? R: Da uno più grande di voi. Q: Chi sulla terra può essere più grande di un Massone? R: Quello che fu trasportato sul più alto pinnacolo del tempio di Gerusalemme. D: La vostra Loggia è chiusa o aperta. ? R: È chiusa. D: Dove si trovano le chiavi della porta della Loggia? R: In una scatola chiusa sotto un pavimento a tre angoli, a circa un piede e mezzo dalla porta della Loggia. D: Di cosa è fatta la chiave della porta della vostra Loggia? R: Non è fatta di legno, né di pietra, né di ferro, né di acciaio, né di nessun metallo; è la lingua della buona creanza che parla altrettanto bene di un fratello sia di fronte sia alle spalle. D: Quanti gioielli ci sono nella vostra Loggia? R: Ce ne sono tre: una squadra, la stella fiammeggiante ed il filo a piombo. D: Quale è la lunghezza del cavo della vostra Loggia? R: Tanto quanto c'è dalla piega del mio fegato alla radice della mia lingua. D: Quante luci ci sono nella vostra Loggia? R: Tre: il sole, il maestro, e la squadra. D: Quale è l'altezza della vostra Loggia? R: Di piedi, di aune e di pollici senza numero: raggiunge il cielo. D: Come era disposta la vostra Loggia? R: Oriente ed Occidente, come tutti i santi templi. A: Quale è il posto del maestro nella Loggia? R: Ad Oriente è il posto del maestro, ed indossa il primo gioiello, è lui che chiama gli uomini al lavoro. Ciò che i maestri hanno seminato la mattina i sorveglianti mietono il pomeriggio.
In certi luoghi si interrogano come segue: D: Dove è stata data la parola per la prima volta? R: Alla torre di Babele. D: Dove fu convocata la prima Loggia? R: Nella cappella di San Giovanni. D: Come era disposta la vostra Loggia? R: Come la suddetta santa cappella e tutti gli altri santi templi, Oriente ed Occidente. D: Quante luci ci sono nella vostra Loggia? R: Due, una per vedere entrando ed una per vedere lavorando. D: Su cosa avete prestato giuramento? R: Su Dio e la squadra. D: Sopra o sotto i vestiti? R: Sotto. D: Sotto quale braccio? R: Sotto il braccio destro. D: Dio sia benevolo con tutti i venerabili maestri e i compagni della venerabile Loggia da cui venite, e con voi, buon compagno. Quale è il vostro nome? R: J. e B. Poi, stringendo la mano, dirà "Fratello Giovanni vi saluta lietamente. " R: Dio vi saluta bene, caro fratello. Un altro saluto consiste nel stringere la mano del maestro o del compagno dicendo: il venerabilissimo, i maestri e i compagni della venerabile Loggia da cui provengo vi salutano, vi salutano, vi salutano calorosamente; allora, l'altro risponderà: Dio vi saluta bene, caro fratello. Hanno un'altra parola che chiamano la parola di maestro, ed è Mahabyn, parola che dividono sempre in due. Si tengono in piedi uno di fronte l'altro, petto contro petto, le caviglie destre a toccarsi internamente, stringendosi reciprocamente la mano destra con la stretta di mano da maestro e l'estremità delle dita della mano sinistra che premono sulla vertebre cervicali dell'altro; restano in questa posizione il tempo necessario per mormorarsi all'orecchio uno Maha e l'altro, come risposta, Byn.
Il Giuramento Manterrete segreta la parola del massone e tutto ciò che cela. Non la scriverete mai, direttamente né indirettamente; custodirete tutto quanto noi o i vostri istruttori vi ordineranno di custodire segreto; così sarà per ogni uomo donna o bambino, ed anche nei confronti di un ceppo o di una pietra, e non la rivelerete mai se non ad un fratello o in una Loggia di Massoni, e osserverete fedelmente i doveri fissati dalla Costituzione. Tutti questi punti promettete e giurate di custodire e di osservare fedelmente senza nessuna specie di equivoco o di restrizione mentale, diretta o indiretta. Che Dio vi sia di aiuto per il contenuto di questo scritto.
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