La Leggenda Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica La nostra scienza è antica tanto quanto il genere umano, ma non bisogna confondere la storia generale dell'arte con quella peculiare della nostra società. In tutti i paesi e in ogni secolo vi sono stati degli architetti, ma non tutti erano dei massoni iniziati ai nostri misteri. Ogni famiglia, ogni repubblica ed ogni impero la cui origine si perde in un'antichità oscura, ha il suo mito e la sua verità, la sua leggenda e la sua storia, la sua finzione e la sua realtà. La differenza che esiste tra le nostre tradizioni e quelle di tutte le altre società umane, risiede nel fatto che le nostre sono fondate sugli annali del più antico popolo dell'universo, il solo che esista oggi sotto lo stesso nome di una volta, senza confondersi con le altre nazioni sebbene disperso dovunque, e del solo, infine, che abbia conservato i propri antichi libri, quando quelli di quasi tutti gli altri popoli sono andati perduti. Ecco, dunque, quanto ho potuto raccogliere della nostra origine negli antichi archivi del nostro Ordine, negli atti del parlamento d’Inghilterra che tratta spesso dei nostri privilegi, e nella giurisdizione vivente di una nazione che è stata il centro della nostra scienza arcana dal decimo secolo. Degnate, signori, raddoppiare la vostra attenzione; fratelli sorvegliati coprite il tempio, allontanate da qui il volgare profano. Procul oh procul este profani, odi profanum vulgus et arceo, favete linguis. Il gusto supremo dell'Ordine e della simmetria e della proiezione, può essere ispirato soltanto dal Grande Geometra Architetto dell'Universo le cui idee eterne sono i modelli del vero bello. Così apprendiamo dagli annali consacrati dal legislatore degli ebrei, che fu Dio stesso ad insegnare al restauratore del genere umano le proporzioni dell'edificio galleggiante che doveva conservare, durante il diluvio, gli animali di tutte le specie per ripopolare il nostro globo una volta emerso dalle acque. Noè, di conseguenza, deve essere giustamente considerato sia l’artefice e l'inventore dell'ingegneria navale sia il primo Gran Maestro del nostro Ordine. Lo scienza arcana fu da lui trasmessa con una tradizione orale fino ad Abramo ed ai patriarchi, l'ultimo dei quali la portò in Egitto. Fu Giuseppe a dare agli Egiziani la prima idea dei labirinti, delle piramidi e degli obelischi che hanno fatto l'ammirazione di tutti i secoli. È per il tramite di questa tradizione patriarcale che le nostre leggi e le nostre massime si diffusero nell'Asia, in Egitto nella Grecia ed in tutto il mondo dei Gentili, ma i nostri misteri ben presto si alterarono, degradarono corrotti e mischiati con superstizioni, la scienza segreta fu conservata pura soltanto tra il popolo di Dio. Mosè ispirato dall'Altissimo, fece alzare nel deserto un tempio mobile simile al modello che aveva visto in una visione celeste sulla cima della montagna santa, prova evidente che le leggi della nostra arte si contemplano nel mondo invisibile dove tutto è armonia, ordine e proporzione. Questo tabernacolo ambulante, copia del palazzo invisibile dell'Altissimo che è il mondo superiore, divenne, in seguito, il modello del famoso Tempio di Salomone, il più saggio dei re e dei mortali. Questo edificio splendido sostenuto da centocinquanta colonne di marmo di Paros, ornato con più di duemila finestre, capace di contenere quattrocentomila persone, venne eretto in sette anni da più di tremila principi o maestri muratori che avevano per capo Hiram-Abif Gran Maestro della Loggia di Tiro, cui Salomone confidò tutti i nostri misteri. Fu il primo martire del nostro Ordine... (lacuna)... la sua fedeltà nel custodire... (lacuna)... il suo illustre sacrificio. Dopo la sua morte, il re Salomone scrisse con immagini geroglifiche i nostri statuti, le nostre massime ed i nostri misteri e questo antico libro è il codice originario del nostro Ordine. Dopo la distruzione del primo Tempio e la cattività della nazione favorita, l'unto del Signore il grande Ciro, iniziato in tutti i nostri misteri, elesse Zorobabele Gran Maestro della Loggia di Gerusalemme, e gli ordinò di gettare le fondamenta del secondo Tempio, dove il misterioso Libro di Salomone fu depositato. Questo Libro fu conservato per 12 secoli nel tempio degli israeliti, ma dopo la sua seconda distruzione, sotto l'imperatore Tito, e la dispersione di questo popolo, fu smarrito fino al tempo delle crociate, e ritrovato, ma soltanto una parte, dopo la conquista di Gerusalemme. Si decifrò questo codice sacro e senza, per altro, penetrare lo spirito sublime di tutte le figure geroglifiche che vi si trovavano, si rinnovò il nostro antico Ordine di cui Noè, Abramo i Patriarchi, Mosé, Salomone e Ciro, erano stati i primi Gran Maestri. Ecco, signori, le nostre antiche tradizioni. Indice Delle Qualità La Leggenda La Storia
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