Giovanni Mosca (Ivan)


Sono sempre gli altri!


 
 

Che vengano di destra o di sinistra, che siano abbienti o poveri, forti o deboli, di età matura oppure che siano giovani: se in qualche occasione si abbia un errore, un cedimento, un disagio ovvero un danno rilevante, subito è sull'altro che si punta il dito. Perché la colpa è sempre dell'altro.
Questo modo di fare proviene da quella impostazione insita nell'uomo, secondo cui è sentita la necessità di liberarsi dalla colpa, presupponendo che addossandola a un altro ci se ne sia liberati e ci si senta senza macchia.
É un errore. É assolutamente sbagliato. Chi attribuisce a un altro la colpa, non è che la tolga di mezzo: provoca, invece, soltanto litigi e contrasti inutili.
 

Che cosa è quel che si chiede per primo al Libero Muratore? "Conosci te stesso". Vale a dire, cerca sempre dapprima presso di te, dove potrebbe trovarsi la colpa o almeno una parte della colpa. Quel che si chiede non è di lavorare alla pietra grezza del prossimo, del Fratello, ma solamente sulla propria, che purtroppo è così spesso una pietra molto grezza e informe.
Se il Libero Muratore vuole - e sia pur anche in parte estremamente esigua - migliorare appena un poco il mondo, quando ricerca errori e difetti, incominci da se stesso.
 

Così è propiziato uno straordinario effetto: si viene colti dalla singolare sensazione, perfino rallegrante, di sentirsi liberi. Colpa riconosciuta è colpa vinta. Non uniformiamoci alle maniere dei politici che, a quanto sembra, mirano a umiliare l'avversario non appena possono.
La Libera Muratoria è un modo di vivere che scaturisce dalla Fratellanza, sicché ciascun Fratello, volgendosi a questo fine, cercherà la colpa incominciando da sé. Così si apre la via all'amicizia!
 

 

 

              

 

 

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