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Vanne "Amabil Rosa"
Vanne, amabile rosa, A lei che disdegnosa Disprezza amore e perde A sé l'età più verde, E a me consuma il core. Dille che miri in te, In te leggiadro fiore, Il ritratto di sé. Dille: - lo son giovinetta E giovine sei tu, Ma nostra gioventù Oh come il volo affretta! Dille: - Quella beltà La qual non si produce, Anzi fugge la luce, Alcun pregio non ha; Ed io vermiglia rosa, Se fussi sempre stata Nella mia siepe ascosa Con tutti i pregi miei, Adesso io non godrei La gloria desiata D'adornarti il bel seri. Dille che ella esca fuore Ed il mondo arricchisca D'un novello splendore, Ma che non arrossisca, Se ognuno la rimira, Se ognuno la desira. Ciò detto, di repente Cadile a' piedi e muori, Acciò che ella rimiri Ne' tuoi perduti onori, Nel tuo misero stato Delle cose più belle Il comun fato. |
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