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§ 6. riga 12.

Oh Osiride il tale!

13.

Amon è con te,

14.

Per renderti la vita.

Ap-heru ti apre la buona strada.

Vedi con i tuoi occhi;

Senti con i tuoi orecchi;

Parli con la tua bocca;

15.

Cammini con le tue gambe;

La tua anima è divinizzata nel cielo inferiore,

Per compiere tutte le trasformazioni a suo gradimento.

16.

Effettui i festeggiamenti della perséa consacrata a An;

ti svegli ogni giorno;

17.

Vedi i raggi del sole.

Amon viene verso di te con i soffi della vita;

Esso ti fa respirare nel tuo sarcofago.

18.

Torni sulla terra ogni giorno,

Dal momento che lo Shaï-en-sinsin [Libro dei soffi] di Thoth è la tua salvaguardia;

19.

Tramite esso respiri ogni giorno.

I tuoi occhi contemplano i raggi del disco.

La verità ti sarà annunciata da Osiride,

Le formule di discolpa sono [scritte] sul tuo corpo.

20.

Horus, il difensore di suo padre, protegge il tuo corpo;

Divinizza la tua anima, così come [quelle] di tutti gli dei.

L'anima di Râ fa vivere la tua anima;

21.

L'anima di Shu riempie i tuoi organi respiratori [di dolci soffi].

  

Questo paragrafo è una integrazione del precedente. Promessa è fatta al defunto che ritornerà in possesso di tutte le funzioni della vita terrestre, ed avrà la facoltà di prendere tutte le forme a suo gradimento, di trasportarsi istantaneamente da un luogo ad un altro e di visitare la terra ogni giorno mescolandosi ai viventi. È curioso notare come la credenza negli spiriti che tornano dall'altro mondo dati della più alta antichità. In un papiro conservato a Berlino, segnalato da M. Chabas, vi si narra della manifestazione di un spettro. Un uomo vedovo si lamenta di essere tormentato dallo spirito della sua sposa defunta. Questo testo non è stato ancora tradotto; forse vi si troverà in quale modo lo spettro ha dato i segni della sua presenza e del suo cattivo umore.

Ap-heru è una forma di Anubis: il suo compito è quello di aprire al defunto le porte dell'orizzonte. Alcune osservazioni interessanti sono state pubblicate da M. Lepage Renouf a proposito della iscrizione  con (riga 13). Non conosco 

nessuno altro esempio del gruppo che traduco con festeggiamenti, ma soltanto per supposizione.

É certamente ad An (Héliopolis) che il defunto si rallegra [Il testo di Scharpe: "Iscrizioni Egiziane" alla pagina 66 riga 3, riporta una iscrizione egizia che conforta questa lettura].

Il gruppo che traduco (riga 18) torni sulla terra, ; letteralmente significa: esci verso la terra.

Alla riga 19, la preposizione è adoperata in senso strumentale.

Una chiosa alla riga 19: le formule di discolpa sono[scritte] sul tuo corpo. É pubblico che delle formule, delle figure di divinità ecc., sono state trovate su delle bende di mummie e su frammenti di sudari.

Al posto di , ogni giorno (riga 19), il manoscritto Denon ed il n.3291 

contengono , come Râ.

Nel basso impero Shu era il dio dell'aria. Sul Sarcofago n.11 del Museo del Louvre, il dio porta una vela gonfia, simbolo dei soffi della vita. In un papiro dello stesso Museo si legge: Shu dice, io, do i soffi alla sua gola arida e la vita è in lui. Alla fine del passo, nello stesso papiro, è detto, l'anima di Shu riempie i tuoi organi respiratori, il papiro Denon aggiunge , di dolci soffi, ma occorre evidenziare che queste parole dovrebbero essere collegate alla frase che precede tramite la preposizione che manca.