Ancora in tema di bombardamenti, Attalo ci propone una sua mordente interpretazione di quelli che, per iniziativa dell’aviazione tedesca, ebbero per obiettivo la città di Londra, alla cui distruzione avrebbe dovuto corrispondere il crollo della potenza britannica. Nonostante i reiterati e massicci tentativi tedeschi, lo stato d’animo della popolazione londinese non fu mai scosso al punto da farle sollecitare il ritiro inglese dal conflitto: anzi, la drammaticità della situazione confermò l’urgenza di por fine alle aberranti mire del Reich, iniziando una campagna offensiva senza precedenti. Fu, quella di Londra, la dimostrazione di un coraggio civile che colpì per la sua determinazione anche l’opinione pubblica nemica, scontenta da un lato per il fallimento dell’offensiva tedesca, ma ammirata dall’altro per il valore dei Britannici. Del resto, suggerisce Attalo in questa vignetta, gli Inglesi non erano forse degli autentici maestri di imperturbabilità? "Marc’Aurelio", 8 gennaio 1941
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