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In questa vignetta di sapore 'pasquale' anche "Numero" rivolge l'attenzione alla conferenza di Genova, con un più specifico riferimento agli aspetti internazionali della vicenda. Il convegno vide per la prima volta la partecipazione di vincitori e vinti su un piano di parità: oltre ai minori Stati europei, Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Unione Sovietica. Scopo principale dei promotori, e delle potenze vittoriose in genere, era quello di ristabilire normali relazioni politico-economiche con la repubblica di Weimar e con l'URSS. Tale obiettivo fu mancato e l'unica novità di rilievo fu l'accordo stipulato a Rapallo, ai margini della conferenza, fra Germania e Unione Sovietica (16 aprile).
Oltre all'aperta ostilità degli Stati Uniti, assenti di proposito da Genova, il patto suscitò stupore e irritazione fra gli stessi rappresentanti francesi e britannici presenti. Aprendo la via della collaborazione economica fra i due contraenti, l'accordo di Rapallo offrì alla diplomazia europea un inatteso 'uovo di Pasqua', la cui sorpresa era rappresentata dalla fine dell'isolamento internazionale della Russia rivoluzionaria.


"Numero", 16 aprile 1922