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Il disegno satirico che sotto il titolo di ‘Attualità’ appare su "Il Fischietto" del 1870 si adatta a diverse interpretazioni. Di immediata decifrazione sono le due caricature dei litiganti: Guglielmo di Prussia e Napoleone III. Più controversa, almeno per un lato, è la figura femminile in calzari e dalla corona turrita, simbolo dell’Italia, che dileggiando i due contendenti imbocca la strada per Roma. Tra i due litiganti il terzo gode. E l’umorista vuole rappresentare la speranza, condivisa da molti Italiani, che si possa sciogliere la questione di Roma, ancora sotto tutela francese, approfittando dell’imminente conflitto.
Qualche perplessità genera invece nel lettore quel fagotto pieno di debiti che l’Italia reca sulle spalle. In effetti in quel torno di tempo il regno aveva, nei confronti della Francia, degli obblighi, sia economici (si pensi ai contratti di libero scambio stipulati nel 1863) sia morali. Anche se non da tutti sentiti. A grandi linee la situazione si può riassumere così: il governo, costituito da uomini di Destra era filo francese e sentiva nei confronti dell’antica alleata un debito di riconoscenza, mentre la Sinistra era filo prussiana, motivata dal fatto di vedere in Napoleone colui che si era impadronito di Nizza e Savoia e il mandante del ferimento di Garibaldi a Mentana.
Le posizioni si ribalteranno nel corso della guerra e la Francia repubblicana tornerà ad essere la patria della libertà.


"Il Fischietto", 6 luglio 1870.