Invocazione
Gnomi, della terra custodi e delle rovine di vetuste città, abbattute dalla falce del Tempo, misteriosi abitatori; elementali, delle caverne profonde, degli antri tenebrosi e deserti, vi scuotete al verbo mio invocante la forza eterna che circola negli esseri e nelle cose, che a voi tutti presiede, che dall'astro di Saturno s'appella il fosco dio del Tempo e del Destino;
Spiriti degli elementi che vegliate alla formazione di Chochmnah, l'ultimo ed il primo dei metalli; Spiriti degli elementi dei blocchi di calamita e del calcedonio, ascoltate riverenti 1'invocazione mia a quella forza ministra di vita che prepara la materia per l'esistenza, che ad essa comunica le prime forme, che si noma dall'astro di Saturno dal triplice anello; dio e giudice.
Esseri istintivi che siete l'anima delle piante; voi che già sentite il dolore, quest'aculeo che sublima ogni vita, questo sprone insanguinato che ne sospinge sulla via del progresso eterno: Anime dei pini giganteschi e dei cupi cipressi; vegetali dai negri rami, dai frutti amari, stillanti veleno… te Appio funesto sacro a Plutone… chinatevi alla forza che dà lunga ma tetra vita ai suoi diletti e che emana da Saturno, l'astro della tristezza e del pianto…
Cassiel, angelo potente che tutto governi in questo di, reca in alto la mia preghiera.