Medicina Dei

Casa Editrice "Luce e Ombra"

 - MILANO -

1926


 

 

Medicina Dei

"Parte Quarta"

 

 

.IV.

 

La memoria Diventiamo idioti alla presenza di S. Pietro? Perché Freud ha fatto breccia? Il sonno ricordo della vita intrauterina I sogni. Perché il sonno è parziale La "censura" nei sogni Osservazioni sull'impero censorio Il demonio della carne: Libido Ciò che non coincide con le nostre idee Il sonno ripara le dispersioni magnetiche Unità Centrale La grandiosità della visione degli illuminati La folgore visione di Zeus Il sonno nei malati

 


 

 

Bisogna persuadersi che il professore titolare di psichiatria all'Università di Vienna non ha fatto opera inutile e poco coraggiosa iniziando un procedimento analitico dei sogni come espressione dell'incosciente astrale umano e riserva della memoria nascosta della personalità viva. La memoria, secondo i filosofi, pare che sia una proprietà dell'organismo vivente e ragionante. Se l'organismo morendo si disgrega, se ne va in elementi o ceneri, la memoria cessa con la vita organica. Questo, se fosse vero, dovrebbe far concepire l'essenza immortale dell'uomo (anima, spirito, yud) come sprovvista di ricordo di qualunque esistenza. Se ne dorrebbero sopratutto gli spiritisti, gli occultisti, i cristiani. Quando l'anima di un defunto si presenta al cospetto di S. Pietro, alle porte del Paradiso, la sua personalità è diventata quella di un idiota, non ricorderebbe quindi neanche se ha rubato, assassinato o fatto opere buone; ed a meno che non gli siano al defunto restato appiccicato le colpe come tanti cerotti, non ne capirebbe gran che neanche il santo più virtuoso. La psichiatria, che vorrebbe dire "medicina della psiche o mente" è ancora, come gran parte della medicina generale, nello stadio investigativo, è arrivata a delle conchiusioni dottrinarie e sperimentali importantissime, ma in quanto a terapeutica è meglio chiamare S. Giorgio che aspettare la guarigione di un demente puro e semplice con l'arte e le droghe scientifiche.

Certamente siamo lontani dalle epoche in cui tra nervosi, nevrastenici, nevrotici, malinconici e furiosi non si faceva differenza e l'unico e più importante rimedio era lo scudiscio; ora asili pieni di comodi, rispettosi della più accurata igiene, con docce, bagni, vasche, apparecchi elettrici e grandi provviste di calmanti eroici, sono non rari in Europa ed in America, ove si è arrivato con processi di rieducazione, a rimettere in una approssimativa normalità i meno bacati dei soggetti chiusi negli asili. Nella nostra Italia bella, non sono mancati ne mancano medici alienisti di grande valore, animati da una carità veramente sovrumana, che dedicano la loro intelligenza alla cura dei disordinati mentalmente e dei pazzi della forma più grave, con tare ereditarie che la povera sapienza umana non può cancellare e far disparire. Ecco perché il Freud è riuscito, con una breccia fatta nella cinta della psichiatria classica, che è sempre inattesa del rimedio o del metodo infallibile per raddrizzare i cervelli a molle e a sorprese; per avere un successo che nessuno avrebbe sperato, di vedere accolto i sogni nel bagagliaio scientifico. Fa ricordare Lombroso quando si ispirò alla fisiognomia di Giovanni Battista Della Porta!

"Il sonno, dice l'autore, è uno stato nel quale il dormiente non vuol niente sapere del mondo esteriore [24]". Definizione originale che non rassomiglia punto alle vecchie, non è uno stato patologico né fisiologico; è secondo il Freud un atto volitivo incosciente o cosciente, la volontà di isolarsi, di uscire dalla corrente delle sensazioni per contatto o per ragionamento; ed egli aggiunge: "noi ci immergiamo nello stato in cui ci trovammo prima di venire alla luce. Qualcuno tra noi si accartoccia e dà al suo corpo, durante il sonno, un'attitudine analoga a quella che il feto ha nel ventre materno".

Uomo di scienza ed osservatore, il Freud, tendente involontariamente a proclamare un'individualità occulta, non rimonta che allo stato fetale come origine prima delle sensazioni dell'essere. Non riconoscendo una personalità storica nell'organismo in fabbricazione nella matrice, non ammettendo nell'elaborazione di un corpo di nucleo centrale come embrione di uno spirito già vissuto, carico di ricordi di esperienze buone o pessime, egli nella posizione del dormire nel letto con le gambe e le ginocchia piegate, come se volessero toccare il mento, vede il ricordo cosciente di una volta e poi passata all'incosciente, la memoria di mia posizione protettiva e magneticamente isolante, come si volesse costituire un contatto di estremità [25] per rigenerazione; poiché il mistero del sonno non è nello stato di essere addormentato, ma nella rinascita delle forze esaurite, quando ci si risveglia: enigma a cui nessuno ha risposto esattamente.

"Non riuscendo, dice l'autore, a determinare lo stato di riposo completo, il dormiente sogna e questi sogni hanno o un senso troppo chiaro o sono incoerenti o non ne hanno nessuno. Allora bisogna interrogare il sognatore e domandargli ciò che il sogno significhi ... Io vi assicuro che è possibilissimo o anche verosimile che il sognatore sappia malgrado tutto, ciò che il sogno vuol dire, ma non sapendo di sapere, crede d'ignorarlo".

Allora bisogna interrogare, l'interrogatorio investigativo, analitico che rimonta alle origini delle idee immagazzinate, non confessabili, che l'uomo non arriva neanche a confessare a sé. Ma i sogni molte volto sono interrotti, presentano delle larghe interruzioni, lacune inesplicabili e il Freud dice assolutamente: "bisogna incriminare di queste interruzioni l'intervento della censura dei sogni". La censura è un elemento importante perché esistente e reale. Freud non ne determina la psicologia, ma il solo valore psicologico, attivo. Della censura, voglio dire, non ne conosce il freudismo che l'atto.

Completo l'idea da un punto particolare di origine, perché a quelli che fanno pratiche magiche e a coloro che studiano i così detti medii, le mie poche osservazioni possono aprire lo spiraglio di maggiori o più ricche riflessioni. Quindi lasciamo per poco il Freud.

Se nell'embrione che si sviluppa in una donna e percorre il suo cammino da infante ad adolescente, si ammette che sia inclusa un'anima vecchia, una che ritorna sulla scena della vita dalla rappresentazione di una commedia umana precedente e chiusa; se si ammette insomma la reincarnazione degli umani, bisogna convenire che l'adattamento al gruppo familiare o sociale nuovo o al riadattamento al vecchio rappresentano due fatiche di intensità differente.

Nel primo caso, se la famiglia o il gruppo sono nuovi per il bambino, è solo l'educazione o l'abitudine alle nuove forme ed idee che agisce, inverniciando con uno strato nuovo la personalità anteriore che è posta non solo a tacere, ma a sonnecchiare e poi a dormire. La libertà in natura è limitata dalle condizioni fisiche e dall'ostacolo, pur tutte le creature di ordine inferiore. Ma la libertà psichica, la libertà di espansione di tutti i valori positivi della psiche umana e della esplicazione di realtà viva dei poteri mentali, trova una limitazione completa e complessa nell'atmosfera della società in cui l'uomo deve vivere.

Fatto il paragone di una famiglia operaia e di una società aristocratica; di una semplice famigliuola religiosa, puritana, bigotta e di un'altra di scapigliati e zingareschi. Per quanto i valori mentali di ognuna di queste tante persone in origine sieno identici, le idee praticate da ognuna sono talmente differenti che la concezione della vita è tanto varia, tanto difforme da un elemento all'altro, che se non esistesse un livellatoio apparente e violento e minaccioso nella sanzione dei costumi e delle leggi, la vita sociale sarebbe impossibile.

Né basta. Quello che noi vediamo del nostro vicino è la maschera, ciò che sta dentro è un mistero, un ignoto insondabile. Se questo misterioso e sconosciuto animale interiore non diventa un continuo pericolo è per ragione della educazione e dell'esempio e delle abitudini che costituiscono un imperio sensorio su tutti noi. Generalmente assume una forma sentimentale, di origine religiosa non violenta - spesso sentimentale per pudicizia e per orgoglio - nei momenti terribili delle convulsioni sociali l'impero censorio si affievolisce, rallenta, si arresta e gli esseri selvaggi che hanno fatto i galantuomini fino ad allora diventano feroci, violenti, immorali, e gente da forca.

Questo ostacolo censorio, preesistente o recente, è un enorme ponte che divide l'uomo ordinario dai tentativi delle esperienze di magia - perché l'ostacolo non è solamente spirituale nel senso ordinario della parola, ma ha potestà su tutta la vita fisica e mentale - influenza la riuscita nella vita pratica come un potere inibitorio ragionante - altre volte istintivo, più sovente per sentimentalità - ha cento facce diverse ed è di origine imitativa. L'atto censorio odierno come esempio diffuso: moltissimi che hanno sete d'istruirsi per poi praticare, e non trovano mai il momento di farlo. Come esempio tra coloro che vogliono diventare reintegrabili nei loro poteri, che fanno un mondo di studii, che finiscono per saper tutto, e tutto saper fare, e finiscono col non far mai niente. In quelli che si danno alla medianità del tanto laudato spiritismo, l'impero consono si manifesta nel medio con le proibizioni che lo spirito guida impone; l'unico spirito vero del medio è quello che rappresenta il suo incosciente in lotta con un ostacolo inibitorio che a volta appartiene alla entità storica del medio stesso e a volta alla sua coscienza immaginativa. Ne racconterei di curiose, ma ritornando al Freud, la censura per lui è di un significato limitato allo svolgimento dei sogni nella loro rappresentazione sceneggiata o immaginosa. La censura del Freud è un potere autonomo che "prova sempre di attenuare nel sogno proprio ciò che più particolarmente ci interessa. Vale a dire la "libido", cioè il nostro desiderio più nascosto, più intimo [26]. La pratica della psicoanalisi in queste lacune censurate ricerca per causa e trova l'istinto del sesso o la libido interpretando "dopo esperienze ripetute un numero assai considerevole di traduzioni costanti degli elementi simbolici del pensiero incosciente del sogno".

Questa esposizione che io compio nella maniera più breve e chiara, assume una mole che non mi era proposta di raggiungere; perché io non considero questa teoria del Freud che nei rapporti alla psicologia degli studiosi di magia e dei praticanti di ordini o fratellanze isiache - e devo, pur convenendo che la psicoanalisi invado il campo della nostra filosofia e trasporta elementi di questa in quello scientifico - separare le concezioni del dottore viennese dalla maniera concreta, con altri elementi di pratica nostra. E questo, in un argomento in cui pseudo scienziati hanno scritto bubbole da prendere con la forcina, diventa di capitale importanza quando il sonno, il sogno, l'interpretazione dei sogni vanno a diventare parte di una applicazione terapeutica che domani avrà numerosi cultori e aderenti, specialmente nelle cure delle malattie nervose e dei disordini mentali di eccezione, per desideri nascosti determinanti, psicopatie gravi, vite di anormali in avviamento a suicidi o ad asili di mentecatti.

Già ho detto dell'originale definizione del sonno, nella teoria psicoanalista; prettamente guardando alla forma sintomatica che ci invita a dormire, la nuova scuola si arresta alla considerazione che la tendenza biologica al riposo sembra consistere nella stanchezza fisica. Quel sembra e del Freud. Il carattere psicologico del riposo, nel disinteresse o nell'estinzione dell'interesse del mondo esteriore [27].

Questo è il punto controverso del sonno naturale (non credo che vi sia bisogno degli aggettivi biologico e fisiologico) e del sonno magnetico e del sonno ipnotico.

Sonno naturale e le altre due modalità per chi fa quello che noi ci proponiamo di compiere in noi, nella nostra educazione magica, devono essere esaminati con elementi di critica diversa: mi propongo da tempo di scriverne ampiamente, come, e dal punto di vista nostra speciale, nessuno ne ha ancora parlato.

Si dorme per rifarsi dello sciupo delle energie vitali, fisiche e psichiche. Il disinteresse del mondo esteriore che concilia il sonno, secondo la definizione del Freud, è conseguenza dell'esaurimento delle energie, esaurimento con preponderanza psichica o fisica, secondo i casi, dispersione sempre di quella irradiazione magnetica che esaurisce il nucleo che è dotazione di ogni uomo. Dissi in altra parte di queste conversazioni che cosa deve intendersi per nodulo magnetico, e come questa quantità di energia specifica sia in rapporto col magnetismo dell'universo. Esaurita la riserva di magnetismo col dispendio di ogni forma di forza e di azione che il nostro corpo compie ed esteriorizza, nasce il bisogno di rifornimento. L'arcano della ripresa delle forze è, nella sua meccanica di autonutrizione, concepibile perché spiega il risultato di rivificazione delle forze umane, dopo un sonno anche brevissimo e leggero; ma non è dimostrabile coi metodi ordinari di dimostrazione scientifica delle università e dei laboratori.

Nessuna teoria vitalista anteriore e posteriore a Claude Bernard, si è mai approssimata alla concezione della vitalità sintetica di un uomo ad un centro, nodulo o cellula magnetica, costituente l'essere, e in relazione di ripercussione e rifornimento con un centro magnetico terrestre, che a sua volta si rapporta al centro magnetico dei mondi planetarii e stellari e dell'universo intero. Questa teoria fa parte della dottrina illuminista delle logge ora scomparse dall'Europa, ma da queste apprese dall'insegnamento delle scuole magiche osiridee, propriamente di origine italiche, e passate insospettate, fino alla seconda metà del secolo XVIII, e ritornate poi nell'ombra della storia tanto che ora non si sa dove stiano e se ancora esistano. Una teosofia illuminista occidentale con una teoria come questa che per la prima volta io sorvolo in maniera più chiara, non farebbe desiderare le mistiche metafisiche dell'oriente - e porgerebbe alla concezione scientifica dell'universo il contributo di una intuizione o visione di un magnetismo universale in cui elettricità, calore, suoni, correnti ed onde, movimenti molecolari o di masse atomiche, la vita dell'universo nell'universo infinito, nell'uomo, nelle piante, negli animali di qualunque ordine e sottospecie, nei cristalli, nei minerali, nella formazione dei cangiamenti del sottosuolo, degli elementi costituenti le gomme rare, il radio, le condensazioni di luce, di energie trasformate in riserba di vitalità inesplorate dalla medicina umana - sarebbero concepite come modalità di una legge unica e immensa che la manifestazione di Zeus, la cui espressione è la folgore, luce, calore, suono, moto, distruzione e dissolvimento, nelle greche mitologie sintetizza.

Unico Centro di energia. - Unico Magnetismo.

Non unità delle forze, ma unica forza centrale di vita di cui tutte le espressioni non sono che stati di essere. L'Intelligenza Pimandria dell'Ermete, parte predominante della distribuzione, causa degli adattamenti e delle variabili rapide forme delle unità specifiche.

Il sonno è la condizione indispensabile per rifornirci delle energie sciupate. Tutte le dispersioni delle nostre energie sono correnti accumulate di magnetismo vitale, che si esteriorizzano per entrare nel grande invisibile fiume delle vibrazioni terrestri ed universali per risalire al centro universale della vita. Se l'integrazione dei poteri umani può condurre alla formazione del mago, riserva vivente di forze attinte a sorgenti più ricche di energie; una semplice progressione delle ricchezze magnetiche accumulate in noi, con una provocazione di atti e attrazione di entità non umane, può rendere possibile la medicina divina o l'ermetica, e renderci utili a tutti i sofferenti che ricorrono a noi.

Preghiere, invocazione di santi, di spiriti, di madonne, a volte di demoni e di entità astrali sono ferri vecchi inutilissimi a tutte le persone che ignorano, che non escono dalla cerchia religiosa della loro religione o dall'ambito superstizioso della loro tribù. Ma sapere che noi siamo centri di vita, irraggianti, attingenti nella vitalità intelligente e pimandria del centro inesauribile del mondo universo, ci fa concepire il valore del Signore delle cause come il dispensatore più largo, più nobile, più incommensurabile che mai immaginazione religiosa e mistica ha sentito.

Nei malati ogni crisi che risana si compie nel sonno - un dolore non sparisce che nel sonno, lo stato di coma è uno stato di sonno in cui i centri nucleari magnetici lottano per un rifornimento che non arriva, - quando i mezzi costituenti l'organismo umano, come centro di magnetismo, diventano incontinenti, il dissolvimento è pronto.


 

 

24  - "Introduction a psycanalise" pag. 88. Gli altri brani che cito più innanzi sono presi da questa opera.

25 - Il bambino che ha freddo e va a letto, si raggomitola nella posizione del feto, e non disperde né magnetismo né calore, - quando un essere debole cade mentre un altro più forte colpisce o tenta di colpire, l'atto di nascondere il capo, come nella posizione fetale, istintivamente è la ricerca della difesa nel circuito magnetico umano. -I bambini poveri, abbandonati, nelle grandi città moderne, costretti a dormire in luoghi appena riparati dalle intemperie e dal gelo, si raggruppano come massa di lombrichi; andateli a sorprendere nel cuore della notte più densa e resterete sorpresi come involontariamente i gruppi di due e di tre tendono a formare circoli chiusi che li proteggono con una circolazione più intensa di magnetismo a corrente protettrice.

26 - Op, e. pag. 154-155. In un'opera più recente: "Tre saggi sulla teoria della sessualità", definisce la parola "libido" come di pretto linguaggio scientifico. Un uomo che ha bisogno di nutrirsi ha fame, che ha bisogno di bere ha sete; che sente il bisogno della propria natura sessuale si trova nello stato suddetto. L'ipotesi biologica della fame, della sete, dell'amore è di accettare l'istinto per ciascuna forma del bisogno corporale. Nella dottrina psicoanalista le concezioni biologiche assumono un'altra fisonomia, che, per la sua originalità, stupisce colui che non è abituato alla osservazione meno o più possibilmente materialista o intelligente. Più innanzi dirò meglio.

27 - Nella "Introduction a la Psychanalyse" trovo a pagina 100 un periodo curioso del Freud: "Nei rapporti con questo mondo nel quale siamo venuti senza volerlo, ci troviamo in tale situazione che noi non possiamo sopportarlo in maniera ininterrotta, così noi ci immergiamo di tanto in tanto nello stato nel quale eravamo prima di venire al mondo, nella nostra esistenza intrauterina". In questo periodo, se dovessi psicoanalizzare il fondatore della psicoanalisi, troverei gli elementi incoscienti di una certa fede in una esistenza preuterina.

 

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Indice: Giuliano Kremmerz



Musica: "Vino bonum et soave"  (Carmina Burana  secolo XIII)