Invano il Tartaro nel suo corruccio

aveva vomitato contro di noi. Più di un mostro detestabile, la spaventosa folgore

non raggiunge che il colpevole: L’innocenza che sfida

 

i colpi, prova la calma più dolce!

O tu, di cui Pallade fu guida, Tu,

che essa armò con la sua egida per rompere le

trame perfide ... Il tuo trionfo é degno

 

di Alcide! I nostri cuori Ti offrono

il loro giusto incenso.

Da Capo

 

 

L’indomani, 30 giugno, la stessa Loggia Les C ... U ... essendosi nuovamente riunita fece, in presenza del R. Fr. de Lioy e di alcuni altri Grandi Dignitari, due Iniziazioni dopo le quali si tenne, come la vigilia, una Loggia di Banchetto, che si protrasse abbastanza avanti nella notte. Quando essa fu terminata, il R. Fr. de Lioy annunciò ai FF. convitati che si proponeva di partire il giorno dopo per Londra e nello stesso tempo prese congedo da loro. Essi ricevettero gli Addii, testimoniandogli gli uni presso gli altri, nei termini più commoventi, quanto erano dispiaciuti di non poterlo avere più a lungo e lo abbracciarono augurandogli un felice viaggio.

 

 

Colmato dai segni di amicizia di tutti i FF. egli rinnovò loro i ringraziamenti della cordiale accoglienza che gli avevano fatto, assicurandoli che ne avrebbe conservato per tutta la vita il ricordo più riconoscente, ecc. Infine, il R. Fr. de Lioy fu ricondotto in corteo fuori dalla sala, fino nella strada, e non ci si separò da lui che dopo averlo abbracciato ancora una volta, sotto la ripetizione di mille auguri per la sua felicità e la cessazione delle sue disgrazie.

È così che questo degno e rispettabile Fratello, pur fuggitivo dalla Patria non ha cessato di sperimentare, in tutto il corso del suo viaggio, che i veri Massoni non sono stranieri in nessun luogo, e che a giusto titolo se ne fa l’elogio espresso nei seguenti versi:

 

Sì! Quel che in voi ciascuno ammira

È L’amor de luguaglianza;

Voi fate meglio che si possa dire,

La felicità dell’umanità.

Nel frivolo secolo in cui siamo,

L’orgoglio è abbattuto da voi:

Voi non distinguete, negli uomini,

Che il merito e la Virtù.