Per reazione alla dilagante aridità delle scienze tecnologiche, l'umanità, in modo particolare dall'inizio dell'era acquariana, si rivolge alle scienze umanistiche.

Le scienze esoteriche conducono gli uomini a riconoscere la fusione del micro con il macro Cosmo. È un patrimonio di ricerca che antichi popoli, come le genti pre-colombiane, gli scandinavi, gli egizi e i sardi, ci hanno tramandato da millenni.

Nel nostro secolo tutte le scienze, soprattutto quelle umanistiche, fanno un enorme progresso, che pero è difficile constatare immediatamente: generalmente trascorrono molti decenni prima che una nuova scoperta venga accettata dalla scienza ufficiale, finché essa viene raccolta e gestita dalla nuova generazione come un fenomeno normale, logico, indiscutibile, sviluppandone tutte le implicazioni.

Le forze evolutive che imprimono un cambiamento agiscono, perciò, molto lentamente ed il loro risultato si può verificare solo a tempi lunghi.

Gli studiosi dell'esoterismo hanno da sempre collegato l'uomo ad un ritmo cosmico al quale egli non può sfuggire, e questa conoscenza fiorisce o declina ciclicamente, in armonia con una ritmica legge universale.

L'uomo moderno invece ha posto come misura convenzionale del suo tempo le ore e le lancette dell’orologio, inesorabili sorveglianti che scandiscono il tempo costringendolo a seguire un ritmo che non è in sincronia con quello del Cosmo e soprattutto con il ritmo personale di ognuno di noi.

Ecco perché l'uomo di oggi è esposto senza tregua a numerosi stress fisici e psicologici, che lo conducono inevitabilmente verso la nevrosi e lo squilibrio psichico.

In realtà, all'interno di ognuno di noi batte un orologio naturale il cui ritmo dobbiamo conoscere e seguire, per poter ritrovare la nostra armonia interiore ed accordarci, come uno strumento musicale, al ritmo dell'Universo.