Presentazione

IL Testo di A.Reghini

IL Progetto della Loggia

In Grado di Apprendista

In Grado di Compagno

In Grado di Maestro

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In Grado di APPRENDISTA

Mi pare che il modo migliore per condividere il senso del nostro progetto costitutivo in questa Camera sia partire da una breve considerazione sull'Iniziazione: un processo rituale nel quale un recipiendario più o meno consapevole riceve strumenti utili ad avviare un percorso di ricerca.

Cosa ci spinge a chiederla? All'inizio questa domanda può trovare molteplici risposte. Tutte plausibili.

Ma se si ha la fortuna di condividere l'esperienza di questo percorso con un Pellegrino potrà accadere di sperimentare una curiosa sensazione: l'assenza di un linguaggio compiutamente comune. Pur dividendo lo stesso luogo scopriremo la nostra incapacità a seguire i suoi passi in percorsi che la ragione non sa né collocare né interpretare. Saremo allora contagiati dal disagio sottile di una indefinitezza nella quale la difficoltà di porre domande turba più che l'apparente mancanza di risposte.

Ecco presentarsi il confine: da un lato la speculazione razionale e le sue risposte, dall'altro il panorama del Tutto per il quale mancano termini, riferimenti univoci ed indicazioni chiare. In questo altro-mondo (altro rispetto alla nostra quotidiana ragione) i vocaboli del nostro dire perdono la loro capacità descrittiva e l'unico linguaggio di cui è possibile fare uso è quello simbolico.

I segni sono riflessi di concetti che non dipendono dal tempo della storia e dallo spazio delle civiltà ma dalla loro capacità di rinviare ad una porzione di Verità. Il simbolo è la sola risposta possibile alla necessità di doversi confrontare in merito a qualcosa della quale non si ha esperienza diretta e per cui non si possiede linguaggio.

È quindi in questa Camera che il senso del Simbolo assume tutto il suo significato. Qui esso è sentiero, ponte sul baratro, guardiano della soglia, porta, serratura e chiave. Qui  diviene chiaro che nella nostra capacità di riconoscere il senso del simbolo trova luogo la differenza tra la possibilità di un cammino difficilissimo ma percorribile e l'impossibilità immobile del cieco cui manchi modo di orientarsi.

Combattere questo pericolo è il senso che i Fratelli Fondatori hanno dato al progetto costitutivo della Perfetta Armonia:

  • Lavorare affinché nel Tempio della Luce nessuno sia condannato alla cecità ed all'impossibilità di riconoscere l'Orientamento

  • Cercare, trovare, comprendere, restituire e ristabilire il senso dei Simboli e dei Riti che costituiscono il valore iniziatico della Libera Muratoria

Uno dovere inalienabile, il più bello.

Oggi, all'alba del suo terzo anno di vita, questa Loggia che fu costituita nelle tenebre che precedettero il Solstizio del 2004, torna alla Luce.