Dedicato al Fratello Rinaldo
DELL'AMALGAMA IN BIANCO
Capitolo sesto
Si segue il metodo usato per ottenere il fermento bianco o fermento della Luna. Si mescola il fermento bianco con sette parti di mercurio ben epurato come si é fatto per il rosso. Poiché nell'opera in bianco non c'entra alcuna altra materia che il bianco e nell'opera in rosso alcuna altra materia che il rosso, con la stessa nostra acqua divenendo rossa o bianca, secondo il fermento aggiunto e il tempo impiegato all'opera, si può tingere il mercurio in bianco come si é fatto per il rosso.
Notiamo inoltre che l'argento in foglie é più utile qui dell'argento in lingotti (argentum massale) perché si lega più facilmente al mercurio e si deve amalgamare con il mercurio freddo e non caldo. Qui molti hanno errato dissolvendo la loro amalgama nell'acqua forte, mentre se esaminavano la natura e la composizione dell'acqua forte avrebbero capito che essa non può che distruggerla. Altri volendo lavorare con l'oro o l'argento, secondo le regole di questo libro, sbagliano dicendo che il sole non ha umidità, e lo fanno sciogliere nell'acqua corrosiva, poi lo lasciano digerire in un vaso di vetro ben chiuso per qualche mese; ma vale meglio, al contrario, che la quintessenza sia estratta per la virtù del fuoco sottile, in un vaso di circolazione, chiamato, a causa di ciò, Pellicano.
Il Sole minerale, e così pure la Luna sono mescolati coli tante immondezze che é necessaria la loro purificazione e questa non é né un'opera da donna, né un gioco da fanciullo; al contrario la dissoluzione, la calcinazione e le altre operazioni per il compimento della grande Opera sono un lavoro per uomini robusti.