In questi tempi d'anarchia che attraversiamo, crollano tutti i dogmi, quello della scienza come gli altri. I famosi principi indiscutibili della fisica, della chimica, della meccanica, della storia naturale sui quali riposava il Positivismo materialistico del secolo XIX sono fortemente scossi dagli scienziati o ricercatori di grande valore e d'indiscutibile originalità, quali Lodge, Poincaré, Ramsay, Le Bon, Quinton, Le Dantec, Flammarion. Le recenti scoperte della radioattività, i lavori delicati sulle sostanze colloidali, sulle combinazioni protoplasmiche, sulle forze intra-atomiche e fisiche ancora sconosciute, hanno in effetti capovolto da cima a fondo il rispettabile edificio della scienza ufficiale. Si dubita oggi - senza confessarlo - della realtà e della esattezza dei teoremi matematici che si venerano quali idoli, le loro soluzioni complesse ed altrettanto artificiali, non corrispondono punto coi fatti nuovi che sorpassano e abbattono le antiche frontiere arbitrarie. Appaiono immensi orizzonti: spira un terribile vento che spazza implacabilmente i sistemi vacillanti e che con lo spavento dello struzzo, nascondono la testa sotto l'ala per non vedere.
Salutiamo questa anarchia scientifica rivoluzionaria. I cataclismi preparano le feconde rinnovazioni ed aiutano la sintesi futura. Importano poco le teorie, le ipotesi, i sistemi provvisori, effimeri. Sola resta la verità lontana, fuggente, quasi inaccessibile, alla quale non si arriva che per una serie di errori successivi. Il Dr Le Bon é con H. Poincaré uno dei più arditi pionieri delle nuove terre. La sua opera precedente "L'evoluzione della Materia" fu una tappa; l'altra della quale ci occupiamo "L'Evoluzione del Forze" séguito della precedente, non solleverà discussioni meno violenti e ardenti. Perché entrambe si collegano al sacrosanto principio - per quanto mal posto - della indistruttibilità della materia e della Forza, al preteso dualismo tra la forza e la Materia che essi riportano all'unità energetica, sotto l'autorità di numerose esperienze. In verità queste idee furono di già enunciate prima di Le Bon da diversi ricercatori indipendenti che proclamarono l'unità della Forza e della Materia, la trasformazione della materia in energia, tra gli altri il Dr Gibier il cui libro troppo dimenticato, "Analisi delle cose" pubblicato nel 1893 resta uno dei più curiosi e importanti. Lodge fu egualmente un precursore. Ma bisogna riconoscere che Le Bon possiede il merito inapprezzabile di aver dimostrato con esperienze notevoli, delicate, minuziose e complesse il fatto della dissociazione della Materia e quello della energia intratomica. La dissociazione della Materia, producendo delle emanazioni radioattive e delle particelle elettriche, prova il fenomeno della trasformazione della Materia in elettricità, in energia, poscia in Etere, cioè dire l'unità e l'evoluzione dell'energia universale. Questa concezione demolisce interamente la Fisico-Chimica classica, la meccanica tradizionale e permette di costituire il Dinamismo cosmico unitario. In queste due opere il Le Bon si sforza di porre i principi elementari della nuova Fisica e della nuova Chimica (molto invecchiati, in realtà, quando al loro fondo, poiché riposano sull'antica dottrina del movimento ciclico dell'Ermetismo) dopo aver demoliti senza rispetto e paura le teorie tarlate di queste scienze venerabili! Egli tende soprattutto al Monismo radicale e dinamico - anche Idealista - fondato sulla modifica incessante della materia in elettricità, (ioni, elettroni, radioattività) in forze o energie, in Etere, sulla trasmutazione reciproca della Materia e della Forza; l'una o l'altra, sulla loro identità essenziale, sul Ciclo eterno della Sostanza. Uno il Tutto. Il serpente che si morde la coda, secondo il Simbolo profondo degli alchimisti! Eccoci di ritorno all'Alchimia che sotto una nuova parola, la dissociazione, riguadagna il terreno perduto dopo Lavoisier. Ermete trionfa: La dissociazione della materia, dice l'illustre Ramsay, implica la sua trasmutazione. Quando, per esempio, lo Zinco, illuminato dai raggi ultravioletti, perde i suoi elettroni, può dirsi che il metallo residuale - lo Zinco cioè, privato di qualche elettrone - non è più Zinco, ma un'altra forma di materia.
Da quindici anni da che abbiamo scritto il nostro libro "La Vita e l'Anima della Materia" da tredici anni che pubblichiamo la nostra Rivista e che esiste la "Società Alchimistica di Francia" le idee che fummo i primi ad esporre e difendere, hanno fatto cammino e sono, nell'ora presente, dimostrate dai Le Bon, Ramsay, Poincaré, che dicono: "Non esiste che l'Energia sotto forme trasmutabili, infinite. La materia non è che energia fissa, condensata. Ma questa Energia e questa Materia, in luogo di presumersi indistruttibili, eterne, svaniscono nell'Etere". L'Etere è dunque il Centro Universale ed eterno, al tempo stesso Forza, Energia, Materia e Vita. Esso è tutto nello stato potenziale e cinetico; é l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine dei mondi, la evoluzione, la stabilità e l'involuzione o evoluzione discendente. Esso forma, genera ogni cosa e assorbe in seguito ogni cosa nel suo movimento senza possa, il Ciclo percorso. È desso dunque, che é indistruttibile, non dispiaccia al Dr Le Bon, poiché, lungi dall'esser nulla, è tutto. Formando tutti gli edificai atomici, esso provoca pel movimento, per le sue perturbazioni differenti d'equilibrio, i suoi mutamenti continui, dai quali nascono le diverse energie a noi note, calore, suono, luce, elettricità, magnetismo, radiazioni multiple ecc. e tutte quelle che ancora non conosciamo e che sempre ignoreremo. Questi edifici atomici, dissociati artificialmente da noi nei laboratori, possono ricombinarsi nella forma da noi desiderata. Sarà questa la sintesi dei corpi detti semplici, la trasmutazione degli elementi, l'Alchimia.
L'indistruttibilità della Materia e dell'Energia è dunque la legge rigorosa al seno dell'Etere dove, svaniscono, come suppone Le Bon, gli atomi e le loro energie imprigionate. Questo principio fondamentale ci sembra inattaccabile, salvo pei sistemi limitati di forza e di materia che, di regola, sono intesi nel cosmo propriamente detto, che non è costituito che per sistemi chiusi in equilibrio instabile. In questi stretti sensi il Dr Le Bon ha ragion di dire che la Materia e la sua energia non sono indistruttibili, poiché ritornano all'Etere. Ma 1'Etere, per contrario, é il ricettore illimitato indistruttibile della Energia e delle sue mutazioni in Materia. Evidentemente i nuovi principi esposti da Le Bon nella sua "Evoluzione delle Forze" sono altrettanti relativi e provvisori quanto gli antichi sui quali viveva la Scienza ed ai quali strettamente erano avvinti gli scienziati d'un tempo. Essi faranno posto in avvenire ad altri nuovi principi, perché senza tregua la Scienza si evolve e si sorpassa. Niente è certo, niente è assoluto: ecco la sola cosa della quale siamo sicuri. La demolizione intrapresa da noi e altri rivoluzionari della scienza, era indispensabile. Essa tende oggi a riconoscere le millenarie e maestose leggi dell'Alchimia e dell'Ermetismo, modificate e trasformate dall'esperienza perfezionata. Domani altri fatti costringeranno gli scienziati a conclusioni forse differenti! Evitiamo dunque di stabilire e d'immaginare sempre che siamo nel Vero, quando noi constatiamo appena l'approssimativo, dietro al quale si estende l'Ignoto insondabile! I dogmi scientifici sono altrettanti falsi quanto i dogmi religiosi. |