Moltiplicazione | Qui l’acqua è diminuita. E irrora la terra con la sua umidità |
Il Settantanovesimo Capitolo del Terzo Libro di Geber L’ammontare addizionale dello zolfo non ardente, perfettamente amministrato, è fatto per la preparazione della medicina di Sole con l’industria di sottigliezza per mezzo della fissazione e calcinazione e per i multiformi mezzi di Soluzione con molta reiterazione, fino a che esso possa essere resa chiara. Sicuramente una perfetta amministrazione che si svolge prima di queste cose, è effettuata per sublimazione ed è di questa sorta, ovvero il modo dell’aggiunta per reiterazione della parte di sublimazione della pietra non fissata, con la procedura della congiunzione, affinché sia elevato con esso e ancora sia fissato ad esso ciò che si trova. E quando l’ordine dell’esuberanza di questa realizzazione è reiterato più e più volte, e la medicina è più volte moltiplicata, la bontà di ciò è più aumentata e la grande perfezione è moltiplicata. E noi per evitare gli insulti degli empi dichiareremo l’intero compimento di questo magistero con brevi discorsi affinché le fasi dell’opera siano complete e conosciute. E l’intenzione pertanto è che la pietra debba essere più perfettamente ripulita per mezzo della sublimazione, e l’addizione di essa. E sicuramente, quello che è volatile potrebbe essere fissato per mezzo delle procedure, ma per questo ciò che è fissato, può essere reso volatile, e ancora il volatile fissato, ed in questo ordine il segreto più prezioso è compiuto e supera tutti i segreti delle scienze di questo mondo, ed è un incomparabile tesoro, e quindi per grande diligenza e lavoro, e continuazione della solenne meditazione tu potrai essere elevato da esso, perché con esso tu lo troverai, e non senza diligenza si potrà trovare nella preparazione della Pietra, che trasmuterà Argento vivo in Sole e Luna infinitamente più pure e perfette di quanto siano naturalmente. Ed ora sia benedetto e glorificato il Grande Dio delle Nature che ha rivelato a noi la serie di tutte le medicine con le relative esperienze, che abbiamo avuto per la bontà della sua investigazione e per le istanze del nostro lavoro e abbiamo visto con i nostri occhi e toccato con le nostre mani, malgrado lo abbiamo nascoste sotto discorsi oscuri. Ancora non lasciare che i figli del Sapere si meraviglino di questo, perché non lo abbiamo nascosto loro, ma abbiamo lo abbiamo presentato agli improbi e ai meschini sotto tali oscuri discorsi, perché è stato necessario agire così, invece gli uomini saggi e virtuosi potranno ottenerlo in ragione della loro diligenza. Pertanto, tu Figlio della Conoscenza, cercalo diligentemente, perché è il più eccellente dono di Dio custodito per te solo. Voi uomini ignoranti e Figli dell’empietà e della meschinità, allontanatevi da questa scienza poiché vi è nemica, e vi porterà nel miserabile stato della penuria, poiché per volere del giudizio divino e della provvidenza, questo dono di Dio è interamente celato a voi, ed insieme negato a voi. Così per le parole di Geber. Geber nel suo Primo Libro e 26° Capitolo. Garantiamo pertanto a te secondo l’opinione degli antichi che erano seguaci di quest’arte, che i principi naturali dell’opera della natura, sono uno spirito maleodorante, che è lo Zolfo, e l’acqua viva, che noi garantiamo sia anche chiamata acqua asciutta. Ma noi abbiamo diviso lo spirito maleodorante, per cui è bianco in segreto e sia rosso che nero nel magistero di questo lavoro, ma in modo manifesto entrambe tendono ad essere rossi. Geber nel suo Secondo Libro Capitolo 39: La considerazione di cose che aiuta la perfezione è la considerazione di quelle nature, che vediamo unite ai corpi senza opera dell’uomo e al fine di creare una mutazione come Marcassite, Magnesia, Thusia [1], Antimonio e Lapislazzuli, e la considerazione di queste cose che attaccandosi o purificandosi, puliscono i corpi come Sale o Allume, Nitrato di Sodio e Borace e cose simili che sono della sua natura. E questa è la considerazione della vetrificazione, purificando per simile natura. La Purificazione del più acre Aceto secondo Geber nel suo libro dell’Investigazione di questo Magistero L’aceto di quale tipo esso sia, può essere reso sottile e purificato, ed essere migliorate le sue virtù ed effetti per distillazione. Abbiamo parlato sufficientemente della pulitura e purificazione di queste cose che possono essere preparate e purificate con corpi imperfetti ed essere rese molto migliori e sottili per un fuoco dovuto che sempre le aiuta, perché esse sono preparate e purgate da esse per l’intenzione del fuoco in questo modo, per cui questi corpi imperfetti hanno umidità superflue e una fiammeggiante solforosità e nerezza che si genera in esse e corrompe i corpi prima menzionati. Per cui essi hanno una terrenità impura, maleodorante e combustibile, molto grossa e che nasconde impressione e scioglimento. Queste e simili cose sono in questi corpi prima menzionati, si trovano in essi per nostra esperienza ed investigazioni del procedimento. E poiché queste cose superflue accadono accidentalmente in questi corpi, e non radicalmente, pertanto la rovina di queste cose accidentali è possibile, è doveroso per noi per portare via tutti gli accidenti superflui con fuoco artificiale da queste cose prima menzionate, rimanendo la sostanza del solo Argento vivo e dello Zolfo radicale. E questa è la piena preparazione delle cose imperfette e la perfetta depurazione e la ripulitura, miglioramento e sottilizzazione di queste cose o di questa pura sostanza rimanente è fatta in molti modi, secondo quanto richiesto per la preparazione dell’Elisir. Pertanto questo è il modo della depurazione in generale. Per prima di tutte le superflue umidità deve essere elevata con un fuoco proporzionato e corrotta nell’essenza di esse e anche la sottile e bruciante superfluidità. E questo deve essere fatto per calcinazione, quindi tutte le sostanze siano corrotte nella calce della superflua umidità bruciante e nerezza di essi, deve essere inghiottita via con i menzionati puliti acri o amari corrosivi, fino a che la calce sarà bianca o rossa o colorata pulita secondo il corpo, la natura e la proprietà, e pura da tutte le superfluità e le corruzioni. E queste cose sono pulite con quelle corrosive mediante macinatura, imbibizione o lavaggio, ma in seguito la terrenità impura deve essere portata via ed anche il fetore grossolano e corruttibile; poiché per ottenere le cose pulite e pure prima menzionate, saranno necessari lo scioglimento o riduzione della calce, la quale riterrà al suo interno le scorie e la sporcizia terrena, e il corpo sarà puro e ripulito da tutta la corrompente superfluità. La regolarità della sottilizzazione ed il miglioramento della pura sostanza di quelle cose in generale è questo. Primo, questo corpo purgato e sistemato deve essere calcinato con il fuoco con l’aiuto delle sopramenzionate cose pulenti, e quindi deve essere dissolto con quelle cose che sono solutive, per cui quest’acqua sarà la nostra Pietra, Argento vivo dell’Argento vivo e Zolfo dello Zolfo, estratto, sottilizzato e assottigliato di un corpo spirituale che potrebbe essere migliorato per rafforzamento delle virtù elementali in esso con altri preparativi, che sono fatti del genere del suo genere e per aumento del suo colore, fissione, peso, purezza, fusione e tutte altre cose cha appartengono al perfetto Elisir. E questo è il modo trovato da noi soli, di preparazione, depurazione, sottilizzazione e miglioramento dei corpi minerali in generale. La Moltiplicazione dell’Elisir è fatta in due modi. Il primo è fatto per soluzione reiterata e coagulazione della Pietra. Il secondo per proiezione della prima Pietra dell’Elisir sul corpo, sia esso bianco o rosso in tale quantità che lo stesso corpo possa anche essere convertito nella medicina e lasciare che questo sia posto insieme per dissolvere nella loro acqua e mestruo, e così il primo Elisir è fermento di tale tintura e così la panificatrice lo prepara. Dell’Incerazione dell’Elisir Bianco Estrai pertanto e poni su un piatto cristallino quello che troverai pulito nel fondo e prima macinalo ed inceralo con l’ultima incerazione, facendo gocciolare su esso, goccia dopo goccia in un crogiolo su fuoco gentile, della sua aria bianca fino a che esso sia sciolto come cera senza fumo. Quindi tenta lo stesso su un piatto fiammeggiante. Se si risolverà celermente come cera allora esso è cerato, diversamente prendilo e ceralo di nuovo, goccia dopo goccia del suo olio bianco, fino a che sia sciolto come cera senza fumo. E sicuramente questo è il precetto di tutti i Filosofi, che quando tu fissi la parte sublimata nella parte più pulita della terra, allora dovrai reiterare la sublimazione dell’altra parte non fissata, su ciò che è fissato, fino a che tutto sia fissato. Tenta questo sopra il fuoco e se darà un buon scioglimento, allora avrai sufficientemente reiterato la sublimazione, diversamente reitera la Sublimazione della parte non fissata, fino a che sia rapidamente sciolto come cera senza fumo, quindi estrailo e conducilo al freddo. Ed ora nel predetto capitolo nota diligentemente la zelante intenzione dell’Autore in esso, e di quanto spesso reiteri il modo dell’incerazione. Potrebbe anche essere sufficiente ripeterlo una sola volta, ma poiché possa più fortemente e profondamente imprimersi nella comprensione del lettore, lo ripeterà così spesso, poiché da ciò dipende l’intera forza dell’Elisir. Considera anche che Cerazione, Fissazione e Sublimazione, sono tutte una e i loro atti sono simili, per cui per mezzo dell’incerazione lo spirito è fissato ed il corpo sublimato. Arnoldous nel capitolo precedente: Prendi l’acqua distillata 7 volte poiché è il solvente del Mercurio dei Filosofi, e compi matrimonio e l’Acqua della Vita che lava il Laton [2]. Come tu hai fatto con l’acqua bianca, fallo anche con l’acqua rossa poiché essi hanno una e la stessa maniera di lavare ed un effetto simile, ma solo l’acqua bianca può fare l’acqua bianca e la rossa l’acqua rossa. Pertanto non mischiare l’una con l’altra poiché così facendo sbaglieresti. Arnoldous in un altro Capitolo: Ma se esso si scioglie più intensamente, che è il difetto della cerazione, allora aiutalo con l’olio, oppure con aria, spillando goccia su goccia su un fuoco leggero, fino a che si sciolga come cera, e quando lo incererai, allora scioglilo più della cosa calda e umida che di quella fredda e asciutta. E quando lo fisserai, mischia più le cose fredde e asciutte che quelle calde e umide. Pertanto, comprendi quello che dico poiché la permutazione della natura è la perfezione di questo lavoro. Nota delle cose che abbiamo detto, che l’acqua, l’aria e l’olio sono tutte in uno, che è lo Spirito del Mercurio minerale. Arnoldous in un altro Capitolo: I modi principali del Regimen sono quattro. Quello che dissolve, lava, riduce e fissa. Per dissolvere il grosso nel semplice e renderlo sottile, per lavare l’oscuro in chiaro, per ridurre l’umido in asciutto e per fissare il volatile su un corpo fissato. Dissolvere è dividere corpi e rendere la materia della prima natura. Lavare è inumare, distillare e calcinare. Ridurre è impregnare, incerare ed impregnare, e sottilizzare. Fissare è risolvere, congiungere e coagulare. Per la prima natura è cambiata internamente, per la seconda esternamente, per la terza superiormente, e per la quarta inferiormente. Rivitalizzazione | Qui l’Anima discende gloriosamente dal cielo, E si leva la Figlia della Filosofia. |
Geber nel suo terzo libro e 19° capitolo: Poiché abbiamo chiesto insistentemente delle esperienze conosciute sulla sufficienza delle cause di questo magistero, secondo l’esigenza del discorso concernente il nostro proposito, ora rimane per noi da addentrarci in un piccolo capitolo al compimento dell’intero lavoro divino e ricomporre le fasi slegate del magistero nella brevità di un discorso. Abbiamo detto dunque poiché non vi è altro scopo dell’intera opera se non il conseguimento della nota pietra, con le istanze dell’opera la sublimazione deve continuare su essa, e per questo è ripulita dalla corrompente impurità e questa è la perfezione della sublimazione; e con essa la pietra deve essere resa sottile fino a quando essa arrivi all’ultima purezza della sottigliezza, e in ultimo sia resa volatile. Ma da qui lasciamo che sia fissata con i modi della fissazione, fino a che divenga placida nell’acredine del fuoco e qui consiste il secondo grado della preparazione. E nel terzo grado la pietra è amministrata in tale modo che consista nell’ultimo compimento della preparazione, ovvero la realizzazione della Pietra che è ora fissata con i mezzi della Sublimazione, perché sia volatile, e che ciò che è volatile sia fissato, ed il fissato dissolto, ed il dissolto ancora reso volatile, e ancora il volatile fissato fino a che esso si sciolga e si alteri nel sicuro compimento di Sole e Luna. Pertanto la moltiplicazione della bontà dell’alterazione gioisce alla reiterazione della preparazione del terzo grado nella medicina. Pertanto, della diversità delle reiterazioni dell’opera sulla Pietra nei suoi gradi, la diversità della moltiplicazione della bontà dell’alterazione gioisce, che delle medicine alcune si trasmutano in sette modi, alcune in dieci, alcune in un centinaio di modi e alcune in un migliaio, sì, ed alcune si trasmutano infinitamente nei veri e perfetti corpi del Sole e della Luna. Da qui, pertanto, e in ultimo, lasciamo sia tentato se il magistero consiste nella perfezione. Lascia che egli si concentri su ciò che desidera sapere sulle proprietà dell’azione, o del modo della composizione del più grande Elisir, perché noi diciamo di ottenere una sostanza seppure composta di molte sostanze unite insieme e fissate, che poste sul fuoco, il fuoco non possa alterare, e saranno unite con cose sciolte esso possa fonderle insieme; esso può essere unito ad una sostanza non grossolana e con quella che è una sostanza scioglibile, ed è consolidata con quella che è di una sostanza dura e fissata con quella che è di una sostanza fissante, e non è bruciata di queste cose che bruciano l’oro o l’argento, e porta al consolidamento con un dovuto e perfetto uso del fuoco. Ancora tu potresti non comprendere tanto bene tutto questo in un tempo ristretto, quando in quattro giorni o ore esso può essere riportato al primo giro, ma questo in rispetto dei moderni medici ed anche nel rispetto alla verità dell’operazione della natura, sarà presto terminato. Al riguardo il Filosofo ha detto, “Una medicina è ciò che è stato anticipato in un lungo spazio di tempo,” pertanto dico che dovete operare pazientemente poiché ciò è necessario, e sicuramente la fretta è dalla parte del Diavolo. Pertanto colui che non ha pazienza, ritragga le sue mani dal lavoro, poiché la mancanza di fede lo ostacola in ragione della sua fretta. Perché ogni azione naturalmente ha i suoi mezzi ed un tempo determinato, nel quale spazio più o meno è determinata. Vi sono tre cose necessarie per quest’Arte, che sono la Pazienza, l’Attesa e la Precisione degli strumenti, dei quali abbiamo parlato in diversi capitoli nella summa di questo perfetto magistero, nel quale concludiamo con prova aperta e manifesta, che la nostra Pietra non è nient’altro che uno spirito maleodorante e l’acqua vivente che noi chiamiamo anche acqua asciutta, ripulita per proporzione naturale ed unita con tale unione che essa non può essere separata da esso. Al quale deve essere aggiunta la terza, per abbreviare l’opera questo corpo perfetto è assottigliato. Pertanto, dalle premesse, le cose sono manifeste, e in esse consiste la verità e per le quali è effettuata l’opera in sé. Della Coagulazione e Preparazione della Prima Pietra e della Sublimazione di essa Qui seguono certe più notevoli cose raccolte da un piccolo libro di uno chiamato Ademarus su Geber il Re dei Persiani, e nel quarto capitolo dove egli dice: - Quanto più la Pietra sia stata pulita per sublimazione e per mezzo del suo bruciare sia stata portata via per l’estrazione dell’olio da essa, e sia stata debitamente fissata, e ancora ciononostante non sia né sciolta, entrata in esso, né mischiata, ma vetrificata, come nel settimo capitolo di Geber. E piuttosto essa dovrebbe essere dissolta nell’acredine delle acque e calcinata molte volte come si legge nel sessantasettesimo capitolo di Geber. Geber nel suo sesto capitolo afferma che per le molteplici reiterazioni dell’Imbibizione e lievi macinature e asciugature della sua acquosità, che per la gran parte sarà cancellata. Questo è pertanto la Sublimazione del primo grado, per il quale è consumata l’acquosità del Mercurio dopo che nel vaso il corpo descritto nel ventottesimo capitolo, l’intera sostanza sarà sparsa sul fondo di esso; si dovrà quindi lasciare che il fuoco sia accresciuto come è stato detto nel terzo capitolo di circa la metà, fino a che parte di esso superi nel biancore la neve bianca, si attacchi ai bordi del corpo, il sua biancore sarà come fosse morto. E questa è la nostra Sublimazione, per la quale il cattivo odore terreno e le parti dello Zolfo rimangono al fondo con le feci, ed è purificato nella sua natura, e da qui lascia che sia fissato al modo del fissaggio, che è fermentato, e quindi lasciamo che sia posto nel letame. Ciò proseguirà fino a che la cera sarà calma nella durezza del fuoco, ed è chiamato il secondo Grado della preparazione che è Sublimazione; ma se sarà domandato come il Mercurio possa essere sottilizzato quando in atto esso ha una sostanza più sottile (nel trentanovesimo e settantatreesimo capitolo), si dice che esso dovrebbe essere pulito e sottilizzato per il modo della sublimazione o sottilizzazione che è con la sublimazione del primo grado. Pertanto ultimamente lascia che esso sia volatile, che sia sublimato con il fuoco, così che esso possa ascendere dalle feci chiaro come il cristallo ai bordi del vaso. Geber dice “fate bianco il laton [3], che è la terra, e lasciate i libri, che i vostri cuori non possono andare infranti”. Ed in un altro luogo: “Il fuoco e l’acqua lavano il laton [4], e sciacquano la sua nerezza.” Ne consegue che ciò che è sublimato nel vaso Aludel, ripetilo una volta, ovvero fissalo per sublimazione, come egli dice nel sessantaduesimo capitolo, poiché un fuoco dolce come è stato detto, nello stesso luogo, preserva l’umidità e la maggior perfezione della fusione. Similmente è stato detto nel trentesimo capitolo che l’Argento vivo deve prima essere sublimato e successivamente fissato. Similmente è detto nel ventottesimo capitolo che il Mercurio è fissato per mezzo della sua sublimazione successiva, cosicché esso possa dare una fusione metallica o scioglimento. Troverai questa stessa cosa spesse volte nei suoi scritti. Tutte le cose appena dette devono essere comprese della preparazione della prima Pietra e lo sbiancamento di essa, prima di metterla nel letame poiché essa deve essere così spesso incerata con acqua tagliente ed essere dissolta e coagulata sopra le ceneri, affinché essa sciolga fino ad essere soffice e bianca e alla fine scorra come Luna luminosa. Perché questa è la sublimazione di essa, ovvero una più alta dignità e virtù, e questa è la sua vera purificazione. Ciò segue nel settimo capitolo, ma vi consiglio di iniziare questa opera con pietre imperfette perché questo è parte della comprensione principale e nascosta di quel Geber. Così tu hai nel diciassettesimo capitolo che la natura del Mercurio è così nei corpi come nel Mercurio, sì nel Mercurio, e piuttosto è più perfetto nelle pietre conosciute. Similmente è stato detto nel terzo capitolo che la natura del Mercurio mortificato è nella Marcassite, e principalmente preparato che è di più forza. Questo Filosofo nel suo lavoro, vuole solo indicare la natura del Mercurio, ma l’intera natura del Sole è di Mercurio, come è stato detto nel capitolo ottavo. Similmente il Filosofo avrà la sostanza del Mercurio mortificato, ma naturalmente il Mercurio di esso è in quella Pietra onorabile, come è manifesto a tutti gli uomini. Similmente quel Filosofo avrà la sostanza del Mercurio fissata come è manifesto poiché egli insegna i procedimenti della fissazione con cautela e attenzione particolari ma colui che dubitasse che la sostanza della più Pietra preziosa sia fissabile, sicuramente non ne avrebbe conoscenza. Similmente il Filosofo farà in modo che la sua pietra sia fissata con il calore del fuoco, affinché l’umidità di essa possa essere preservata, dove si trova un calore più temperato che nelle viscere della terra. Similmente il Filosofo otterrà lo scioglimento della pietra, di conseguenza è manifesto che la Pietra è maestra dei Filosofi, come se svelasse ciò che naturalmente si è tenuti a fare per conseguirla, e così il Filosofo non è il maestro della Pietra ma piuttosto il suo ministro. Appunto per questo, egli cerca per mezzo dell’arte oltre la natura, per artificio di indurre una certa quantità di materia nelle cose che non si trovano in essa naturalmente, e sbaglia grandemente e rimpiangerà il suo errore. Il Sole è l’inizio per l’opera rossa, e la Luna per l’opera bianca, e sono purgate dal suo zolfo ardente e combustibile. Ma vi è qui in esso una tale sostanza, che avete nel quarantasettesimo capitolo, e la Luna è la Pietra per l’opera bianca, come avete nel diciottesimo capitolo. Prendi pertanto questa Pietra maggiormente preziosa, avente corpo, anima e spirito, e calcinala con la sua umidità, o con Mercurio, così che non possa essere toccato in essa. Ma la Pietra è amministrata persino nel terzo grado che consiste nell’ultimo compimento della preparazione, ed è così che tu crei la Pietra, che è ora fissata per mezzo della Sublimazione, per essere volatile, e sublima con essa gli spiriti non fissati. Per sublimare ciò che è fissato non devi fare nient’altro che convertire il corpo in uno spirito il cui segreto è così estratto dal detto dei Filosofi, per cui si ha nel trentasettesimo capitolo che lo spirito non è unito al corpo, cioè alla sostanza fissata, qualunque essa sia, fino a che la Pietra sia prima dissolta, e coagulata con il Magistero, ma se tu domandi come la Pietra possa essere dissolta, dobbiamo dire che è fatta con acque forti aventi un’amarezza e una durezza tipiche del sale, essendo senza feci, come è l’aceto di vino. Ma se tu domandi perché la Pietra dovrebbe essere dissolta, dobbiamo dire come riportato nel trentasettesimo capitolo, che ogni cosa che è dissolta partecipa della natura di Sali e Allumi, poiché i sali solo sono inizialmente sciolti prima di essere vetrificati, e similmente secondo la loro natura quei sali sono solo dissolti. Se pertanto la nostra Pietra viene dissolta allora essa ottiene la natura di Sali, ma se quella che è sciolta vi viene aggiunta, qualsiasi cosa altra entri al suo interno, similmente subirà la trasmutazione. E’ detto nel cinquantasettesimo capitolo che i corpi sono sublimati per il più eccellente grado del fuoco fino a che il fissato sia completamente elevato con il non fissato come è nel dodicesimo capitolo; ma se l’intero di esso non sarà sublimato, allora aggiungi una quantità ad esso della parte non fissata, fino a che sarà sufficiente per la totale elevazione. Per mezzo di un fuoco più forte, comprendi il fuoco della putrefazione, e del nostro Mercurio, per mezzo del quale solo il corpo è elevato, ossia convertito in spirito. Pertanto quando esso sarà elevato, ripeti la sua Sublimazione fino a che l’intero sarà fissato per amministrazione della reiterazione. E rendi il fissato dissolto, ovvero, poni l’aceto come prima, reiterando tutto quattro volte come è stato sufficientemente dichiarato, e rendi il dissolto volatile come se dovesse dire che per mezzo della Soluzione la Pietra è resa volatile e ancora rendi il volatile fissato. Egli usa queste parole nel suo cinquantasettesimo capitolo, fino a che ottenga fusione e scioglimento, e nel decimo capitolo “E’ questa l’Opera per il bianco o per il rosso?” Adamarus risponde per entrambe, perché così è scritto nel sessantaseiesimo capitolo, che la Pietra Lunare e Solare sono tutte in una sola essenza poiché ognuna di esse è effettuata per mezzo del solo Mercurio. Vi è anche un modo di fare ciò, poiché è fatto per le stesse operazioni e con lo stesso ordine, pertanto è una medicina secondo i Filosofi, malgrado differiscano nella fermentazione (1) Termine mantenuto inalterato per la difficoltà di una traduzione adeguata. (2) Vedi Nota 1. (3) Id. (4) Id. |