Le tre illustrazioni di apertura a questo processo, indicano il reame all’interno del quale si verifica questa trasformazione ed introduce la Prima Materia. Noi interpretiamo questa serie come un processo per l’integrazione delle tre essenze dell’uomo, il Corpo, l’Anima e lo Spirito. Nel nostro stato presente di evoluzione queste essenze non operano insieme in armonia. Vi sono polarità e vasti spazi tra i differenti reami all’interno del nostro essere. E’ la missione della trasmutazione alchemica, unire questi differenti aspetti in una nuova armonia, in uno stato perfetto dell’essere, in cui il Corpo, l’Anima e lo Spirito si interpenetrano mutuamente ed operano congiuntamente. Il ponte deve essere costruito mediante l’integrazione delle polarità primarie dell’anima, cosicché essa divenga sia un veicolo o vaso per lo spirito che il maestro e costruttore del reame fisico. Nella Illustrazione 1, abbiamo una raffigurazione del mondo interiore dell’anima dell’uomo. Nella parte bassa dell’anima vediamo una tripla fontana da cui sgorga la triforme sostanza dell’anima – il Latte della Vergine (le forze lunari ricettive del femminino nell’anima), la Sorgente dell’Aceto (le acri, penetranti forze del mascolino nell’anima) e l’Acqua Vitae, l’acqua di vita (la sorgente interna delle energie dell’anima). Queste tre correnti sgorgano dalla testa della fontana, al punto centrale dell’anima, e scorrono riversandosi insieme nella vasca della parte inferiore dell’anima. Questa vasca contiene la prima sostanza delle forze dell’anima, il Mercurio Interiore - Mercurio dei Filosofi, che è uno ed è composto di queste tre correnti. Così abbiamo qui una descrizione del reame dell’anima dell’uomo. Le tre correnti si riversano dal centro della terra nell’inferiore mondo dell’anima, ma sono tagliate fuori da una connessione bilanciata e diretta con l’anima superiore, il reame dell’anima che può toccare la spiritualità. L’unica connessione con quest’anima superiore opera inizialmente attraverso la polarità non integrata delle correnti solari e lunari all’interno dell’anima. La missione dell’alchimista al lavoro mediante il processo del Rosarium, è in primo luogo riconoscere gli elementi della materia primaria, le correnti solari e lunari, ed il Mercurio interiore delle forze dell’anima, quindi iniziare ad operare con queste profonde meditazioni, portandole in una nuova sintesi e rendendo queste forze interiori un veicolo sia per l’esperienza dello Spirito che per il magistero del mondo Fisico. Così nell’illustrazione 2, è ritratta una personificazione come Re e Regina di queste forze solari e lunari. Il Re Sole e la Regina Luna devono essere riconosciuti dall’alchimista come polarità archetipe all’interno della sua anima e devono essere portate in una nuova relazione. Queste polarità si incontrano e si sfiorano, sebbene, essendo questo uno stadio iniziale, il loro incontro sia molto controllato e distante. Come Jung sottolinea nel suo commentario a queste illustrazioni, esse danno l’un l’altra la loro mano sinistra nell’unione. La sinistra inizia il lato oscuro ed inconscio del loro essere. Così sono unite nell’aspetto inconscio, nelle profondità dell’anima inferiore. Le loro mani destre, il lato più consapevole del loro essere, porge sarmenti di fiori ricchi di boccioli all’altra, e questo incontro di consapevolezze è più controllato e distante. In ogni modo, dalla parte superiore, dal reame più elevato, spirituale, simboleggiato da una Stella, un uccello discende portando un altro fiore con due boccioli, e conferendo una più forte unitarietà alla figura. Così già dall’inizio dell’opera, l’alchimista avrà aiuto dal mondo spirituale. Per l’alchimista individuale ciò assumerà probabilmente la forma della percezione, forse dei sogni ispiratori, e realizzazioni positive che gli daranno una sicurezza interiore, la certezza di procedere sul giusto cammino. Nella Illustrazione 3, il processo si muove ad uno stadio ulteriore. Gli abiti reali del Re e della Regina, i veli della consapevolezza, sono caduti, e le due forze partecipanti o archetipi nell’anima (Jung le definisce Animus e Anima) possono per la prima volta vedersi chiaramente. A questo stadio il loro gesto cambia ed ora si aggrappano l’un l’altro offrendosi un ramo di fiori (che questa volta reca un singolo bocciolo). Il Re solare regge il suo ramoscello con la mano destra e questo è unito alla mano destra della Regina, mentre il suo ramoscello, profferto dalla mano sinistra, viene ricevuto dalla mano sinistra del Re, e dall’alto la colomba reca ancora il suo ramo unificante. Il rotolo sopra il Re Sole dice “O Luna, lascia che io sia tuo marito” mentre la Luna dice “O Sole, mi sottometto a te” e la colomba reca l’iscrizione “Questo è lo Spirito che vivifica”. Le due essenze archetipiche dell’anima si offrono qui l’una all’altra, nella forma di fiori, un aspetto delle loro forze. Abbiamo ora raggiunto lo stadio in cui le energie archetipiche primarie interne all’anima dell’alchimista (Animus-Anima) sono state polarizzate e quindi portate attraverso il suo lavoro interiore in una sorta di relazione necessaria per la reale missione, ovvero che il processo di integrazione cominci. Vediamo l’inizio dell’incontro e trasmutazione di queste forze in altre. Ciò avviene attraverso due cicli di trasformazioni, coinvolgenti sette stadi (vedi “Il Coronamento della Natura e lo “Splendor Solis”). Il primo, illustrato tramite le immagini 4-10 dà luogo al sorgere della Pietra Bianca, il magistero interno delle forze lunari, mentre il secondo visto nelle illustrazioni 11-17, produce il magistero interiore delle forze solari dell’anima, la preparazione della Pietra Rossa. Ognuno di questi procedimenti ha la stessa forma archetipica, come espresso nelle illustrazioni. Questi sette stadi possono essere analizzati come segue: - Un’entrata nel vaso della trasformazione Una congiunzione delle due forze archetipiche primarie La loro conversione in ermafrodita nello stadio di morte o nigredo L’estrazione o ascesa di un’essenza dell’anima nel reale Spirituale La discesa della rugiada spirituale o essenza dall’alto Il ritorno delle forze estratte dell’anima La finale formazione della Pietra ritratta come la resurrezione dell’ermafrodita.
I due stadi di apertura di ciascuno dei processi sono preparatori, e vediamo che vi è un’inversione dell’ordine tra quelli del primo ciclo (illustrazione 4 essendo la discesa nel vaso e la 5 la Congiunzione), e quella del secondo ciclo (Illustrazione 11 essendo la Congiunzione e 12 la discesa nel nuovo vaso rettangolare). Le successive cinque illustrazioni di ogni ciclo ruotano attorno all’esperienza centrale della discesa della rugiada spirituale dall’alto (illustrazione 8 per la Tintura Bianca e 15 per la Rossa), e le altre quattro illustrazioni in ogni ciclo si collegano in forma ad ogni altro come segue: - Così abbiamo un’intelaiatura di base del processo. Ora guarderemo ad ognuno dei singoli stadi con maggiore dettaglio. |