Lambspringk o Lambspink o ancora Lamspring o infine Lambspring, appartiene a quella categoria di Alchimisti la cui esistenza, volutamente o no, è stata avvolta nella oscurità più completa. Tanto che notizie contrastanti sono sull'autore. Secondo il Fergusson, il nostro alchimista sarebbe stato di nobile nascita, mentre lo Schmieder, sostiene che egli potrebbe aver appartenuto all'abbazia benedettina di Lammspring, presso Hildesheim, così chiamata a causa del ruscelletto "Lamm" che ha la sorgente proprio nel giardino dell'abbazia stessa. Secondo altri (A.Poisson) Lambsprinck sarebbe autore molto più antico di quanto sembrino ritenere il Fergusson e lo Schmieder e lo collocano alla metà del XIV secolo. Il "Libellus" (le cui incisioni presentiamo ai nostri Ospiti nelle due versioni del 1607 e del 1677) ebbe una certa e sicuramente meritata fortuna, a giudicare dalle edizioni. Fu stampato una prima volta nella raccolta "Triga Chemica" del Barnaud il 1599; nel 1625 vide la luce incluso nei documenti dell'antologia in lingua tedesca "Dyas Chymica Tripartita"; lo si ritrova ancora in tutte le edizioni del "Musaeum Hermeticum" (1625, 1678, 1749), nonché nel "Theatrum Chemicum" del 1659, che però, inspiegabilmente, non presenta le immagini. Gli acquarelli, del 1607, sono ripresi da un manoscritto (il M.I.92)appartenuto a certo Nicolaus Majus; oggi, di proprietà della Biblioteca universitaria di Salzburg. Il testo che accompagna le immagini è tratto da "Il Filo di Arianna" volume IV edito da Mimesis. Questa sezione è stata visitata | | Volte |
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