Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Elevazione al Terzo Grado di Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica è un luogo iniziatico di omicidio rituale-simbolico, «morte simbolica», un vero e proprio sepolcro iniziatico di morte-rinascita. Il candidato è immedesimato nell’architetto Hiram Abif (architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui è elevato dal sepolcro. Sin dalla metà del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di Loggia (MV, 1° e 2° Sorvegliante) rappresentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di Loggia o Maestro Venerabile (MV) interpreta il ruolo dell’Assassino principale. Egli deve simbolicamente uccidere il candidato affinché questi divenga Maestro. L’omicidio simbolico è elemento indispensabile per il progresso numerico e qualitativo della Loggia… Per diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, raggiungere simbolicamente, in spirito, il centro della terra, gli Inferi… Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello Hiram… Il MV congiunge in sé gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male…) e l’unione degli opposti è un principio fondamentale che l’esoterismo massonico attinge dalle scienze occulte o esoteriche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo… e... satanismo neo-gnostico o neo-cataro che dà culto al Dio di sopra e al Dio di sotto…). Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) può rappresentare Dio, il Divino, il Giusto, la Libertà, Cristo… e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony è una sorta di “Messa Nera” sui generis dove Hiram dev’essere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potrà diventare in futuro Maestro di Loggia (MV), dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e … Assassino Simbolico di altri candidati alla Maestrìa massonica. Un delitto simbolico massonicamente necessario e positivo…. In senso gnostico, Hiram può rappresentare anche Lucifero ucciso e precipitato negli Inferi (Inferno) dai Tre “cattivi” Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinità), rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le “Tre Luci” di Loggia). In modo ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti: bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male, Verità-Errore… La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre alla Luce… una continua Alba iniziatica… Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la fiaccola della Luce Massonica, è Portatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino (chiamata anche Lucifero), Stella che brilla all’alba e annunzia la luce del Sole. Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di Londra (Moderns), sul cui frontespizio è raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta del «Genius of Masonry» che sta per investire il Gran Maestro della Massoneria. Quel genio è proprio un Lucifer… Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino («Lucifer»), che porta pace e salvezza ai massoni, fa esplicitamente parte del simbolismo massonico inglese, quale simbolo di Illuminazione e Luce Massonica. Descrivendo un’immagine mitologica, il massone Arthur Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiaccola di luce rappresenta la Stella del Mattino ossia Lucifero («the Morning Star or Lucifer»). Nella Raising Ceremony, il «sepolcro della trasgressione» (bara vera e propria, oppure lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) è (ritualmente e simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena “trasformazione” del candidato in Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri Massoni è davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di Maestro solo attraverso la «morte simbolica». La Loggia è in una condizione di semi-oscurità, soltanto la “candela” o “luce” del MV resta accesa… Il MV porta la Luce Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro… Il MV deve essere “assassino” simbolico del massone prima di portargli la Luce di Maestro… Come già notai in un altro mio studio, c’è una oggettiva analogia tra l’Hiram massonico (il mitico eroe a cui è conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal poeta inglese John Milton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostanzialmente identico nelle sue varianti (Emulation, Logic, Stability…), insegna che la Luce di un Maestro Massone è «Oscurità visibile» («Darkness visibile»); si tratta della stessa “Luce” del Lucifero miltoniano precipitato all’Inferno («Darkness visibile»). I concetti di Tenebra visibile, malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la splendente Stella del Mattino (detta anche Lucifero)… accomunano sia il Lucifero miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif. Ma già dal comparire della Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve discendere simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la “Luce Massonica” di cui esser poi “portatore” (Lucifer). Si può, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero miltoniano ed il Lucifero dell’Inferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e massonica dell’armonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e risolvere ogni contraddizione… Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Loggia e nella Gran Loggia, rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re Salomone si pervertì a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinità dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispondeva alla Ishtar dei Babilonesi, alla Venere-Stella del Mattino dei Romani…) e a Moloch. In genere, il culto cananeo prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani di fanciulli…. Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone è considerato esperto di magia ed evocazione demoniaca…. In effetti, la Massoneria condivide molto l’atteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con la sua larghissima tolleranza religiosa (mètadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria accoglie uomini di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di interpretare il Grande Architetto dell’Universo che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia della ritualità massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro… Il GADU può ricevere qualsiasi “volto”… anche quello di Baal… o del Diavolo! Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che è la Parola di Passo del Terzo Grado di Maestro di Maestro Massone, ritualità inglese) e quindi da Caino, il quale è stato generato dall’unione di Eva con «Eblis» (o «Ebli») «l’Angelo di luce», ossia «Lucifero». Nei Maestri Massoni “rivive” Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stirpe di Lucifero, abitati dallo “Spirito di Luce” per combattere contro la stirpe di Jehovah, il “malvagio” Dio dei dogmi che opprimerebbe la libertà di pensiero e il progresso. Ci sono massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina esoterica. Si noti che la leggenda secondo cui Caino è il figlio di Eva e dell’Angelo Ribelle, è già contenuta nell’importante testo ebraico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo). Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33° grado, “Hiram Abif” è ancora ritenuto Gran Maestro dei Massoni. Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affermare che tali dottrine esoteriche non sono affatto “marginali” tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale della Maestrìa Massonica. Hiram rappresenta la Libertà, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone può vedere se stesso come novello Lucifero-Hiram, simbolo o essere di Luce e Libertà… Hiram (e quindi ogni Maestro Massone) può essere anche simbolo della Forza universale corrispondente al Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi. Inoltre, sulla scia dell’esoterismo di René Guénon, tra i Maestri Massoni c’è chi insegna la corrispondenza gnostico-ìnfera (ben indovinata) tra l’Hiram massonico, il Maestro Massone e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro dell’Inferno dantesco…. In effetti, il “corpo” del Lucifero dantesco è (all’altezza dell’addome, parte centrale del corpo) conficcato al centro della terra (gli Inferi), corrispondente al 9° ed ultimo cerchio dell’Inferno. Così, nella ritualità massonica inglese, si dice che il «Centro» è il punto dal quale un Maestro Massone non può errare. Il Centro rappresenta l’unione degli opposti… La Loggia dei Maestri Massoni è chiamata anche Camera di Mezzo… e nella Raising Ceremony essa è un sepolcro simbolico, gli Inferi, in una condizione di semi-oscurità (o di «Oscurità visibile», «Darkness Visibile»)… Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation Ritual) riguarda proprio l’addome… Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai più recenti rituali Emulation… e altri) è spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da Nord a Sud, dalla superficie al più alto dei cieli e, in profondità, dalla superficie fino al Centro della Terra…. Dunque l’unione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi… Nella teologia cattolica, gli ìnferi, o profondità (centro) della terra, rappresentano la sede del Diavolo, l’Inferno.... Nella ritualità, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Maestri Massoni troviamo indizi oggettivi [esoterismo, mètadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum…] che mostrano come la Loggia Massonica “regolare e tradizionale” introduca il massone in una cultura oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia può essere contemporaneamente impegnata in “opere filantropiche” e in operazioni esoteriche (ossia magiche). Ovviamente ci sono logge (anche “regolari”) maggiormente specializzate nel Lavoro rituale iniziatico-esoterico… Ancora a livello di gnosi esoterica, l’Hiram massonico può essere accostato alle teorie catare o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella materia, dunque, alla stessa stregua di «Lucifero» o Satana («Luzifer»). Come il Lucifero (neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, così l’Hiram massonico ha architettato il Tempio salomonico simbolo dell’Umanità e i Maestri Massoni devono lavorare al Tempio dell’umanità. Come il Lucifero gnostico, precipitato agli inferi (oppure disceso nella Materia), attende la Reintegrazione nel divino (o apocatastasi finale), così anche Hiram attende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della trasgressione… Come Lucifero così il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verità assoluta e indiscutibile dei “dogmi” del Dio della Rivelazione (“Jahwé”) e né tantomeno l’autorità della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente l’Arte Muratoria insegna ai Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre). La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia esoterica) trova ammiratori anche tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la «morte simbolica» del Maestro Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli ìnferi, nell’Inferno (alchemico), nell’Ombra (che per Jung è il Diavolo)… È una discesa necessaria per la ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Dio… Jung insegna la necessità e bontà del Diavolo quale principio immanente al divino (sia esso inteso come personale o archetipo impersonale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti, anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino è Lucifero-Cristo ed elogia la ribellione di Lucifero come principio di libertà per l’uomo. Tali princìpi non possono sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano l’alchimia e il pensiero di Jung…. Inoltre, in ambienti massonici si parla di «egregoro», energia spirituale prodotta da un’assemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dell’apocrifo Libro di Enoc: erano gli angeli vigilanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poiché si erano uniti alle donne e avevano loro insegnato l’alchimia. La conoscenza dell’alchimia, come arte di auto-rigenerazione, è fondamentale per l’esatta comprensione dei rituali massonici. I Maestri Massoni “regolari” possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner, Heindel, Jung…). Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ciò ricorda il Mercurio alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia è come un corpo umano e il trono del MV corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), può corrispondere al 3° occhio di Shiva, il dio induista (o manifestazione di Brahma), che unisce in sè gli opposti (Shiva è androgino, distrugge e rigenera...). In effetti al di sopra del trono del Maestro Venerabile c’è il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio aperto… sempre vigilante (come gli Egregori?). Interessante notare che l’esoterista e massone René Guénon ha sottolineato più volte il parallelismo tra il 3° occhio di Shiva (l’occhio frontale che rappresenta «il senso dell’eternità»), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe staccata dalla fronte di «Lucifero» al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale è una delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da Gesù nell’Ultima Cena). L’uomo deve esser reintegrato nel suo «stato primordiale» (l’esoterico Graal), ben significato dal 3° occhio di Shiva, che lo Yoga-Kundalini vuol aprire nell’iniziato. Per giungere a tale restaurazione (il 3° occhio frontale di Shiva) occorre risvegliare l’energia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nell’osso d’immortalità che è sito all’estremità della colonna vertebrale dell’uomo (presso la zona anale). Nella zona inferiore del corpo umano, nel Luz, risiede Kundalini e ciò (secondo l’esoterismo guénoniano-induista) è conseguenza dello stato decaduto dell’uomo. L’iniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge l’identità con Brahma (apertura del 3° occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la piena conoscenza o illuminazione e perciò sarebbe un altro Lucifero... Logico dedurre, che nell’ambiente massonico-esoterico, è possibile l’equazione : Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primordiale=3° occhio di Shiva=Pietra di Lucifero... Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Guènon, il programma ascetico-spirituale dell’iniziato massone (e Maestro Massone) sarebbe, logicamente: Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3° occhio di Shiva=ridiventare un Lucifero... Di recente, il massone Luigi Pruneti 33° [GLDI] ha riproposto le suddette tesi guénoniane (induistiche e gnostiche): Graal=Pietra frontale di «Lucifero»=3° occhio di Shiva.... Pruneti afferma che l’occhio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia) rappresenta il 3° occhio, quello dell’eternità e, citando anche su questo punto il Guénon, Pruneti lascia intendere che si tratti pertanto dell’occhio di Shiva, dunque il Graal di Lucifero… È interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra (Graal) frontale (simbolo di Conoscenza o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ecco un’altra analogia esoterica: la Parola di Maestro Massone che è stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente sulla fronte e disceso agli ìnferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli ìnferi. Curioso osservare che al 3° grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, è detto al candidato che mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo sviluppo della facoltà intellettuale fino al Trono di Dio (Cielo)… Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la morte simbolica del candidato (discesa agli inferi)… Dunque dal Cielo… agli Inferi. Anche i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) insegnano al massone la realtà della discesa. Nel Quadro di Loggia del 1° grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di morte: tomba o bara, teschio, ossa… Dal Cielo alla Terra e sottoterra… Il massone comincia a protendersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente agli inferi… È interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si tenevano ad una taverna chiamata “The Devil’s Tavern”, luogo in cui, peraltro si riuniva una celebre società libertina e infernale, nota col nome «The Hell-Fire Club» (Club del Fuoco Infernale). La “The Devil’s Tavern” in questione non era semplicemente una taverna, bensì era anche una loggia massonica costituita nell’aprile del 1722. Nel 1738, proprio alla The Devil’s Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro delle Costituzioni massoniche di James Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del 1723. In appendice al nuovo testo legislativo massonico è pubblicato l’opuscolo “A Defence of Masonry”, in cui l’anonimo autore vuol difendere la Massoneria affermandone l’antichità e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani (Arpocrate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi. Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la lettera di un massone – Brother Euclid – il quale scrive che nelle epoche precedenti come in quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni («Free Masons») di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio («[…] the Free Masons in their Lodges raise the Devil in a Circle […]»). Osservo che il verbo inglese «raise» (traducibile in: «elevare», ma anche «evocare») usato nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo Grado di Maestro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il nome di Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Già nel primo rituale massonico stampato contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: «How was Hiram rais’d?». A questo punto è ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni inglesi del primo Settecento) di “evocare” o “elevare” («to raise») il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hiram e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni evocherebbero il Diavolo… non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro dal quale un Maestro Massone non può errare (es.: cf. Emulation Ritual)? La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, già nel 1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo più o meno esplicito è stata affermata proprio da Massoni! È interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone inglese e fondatore di una società libertina chiamata Società di San Francesco, dedita (nonostante il nome) al «satanismo» di stampo ludico, razionalista e anticlericale, o per meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non è certo il primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton (1698-1731) fondò a Londra un «Hell Fire Club» (Club del Fuoco dell’Inferno). Sembra che un editto reale del 1721 pose fine a quel “club” scandaloso, ma ciò non impedì al duca di Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra, e addirittura di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson. Nel 1723, Wharton fondò un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di Rosse, fondò il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della Gran Loggia d’Irlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero alcuni influsso sulla Massoneria… È strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia… ma solo eccessi sessuali e alcolismo… Il satanismo degli Hell-Fire Club sarebbe solo una… leggenda urbana ? Ma tali “difese” massoniche (veramente “leggendarie”) non convincono. Perché tanta “premura” massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club? Nel 1732 a Londra è pubblicata la versione inglese di Dissertazione filosofica sulla Morte (A Philosophical dissertation upon Death) del conte Alberto Radicati di Passerano (1698-1737), anticlericale e deista già funzionario presso la corte di Savoia. Quella Dissertazione è un’opera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati esalta (come cose proprie della “Natura”): la morte, l’adulterio, la sodomia, i sacrifici umani. Quella “dissertazione” satanica sulla morte è stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone Joseph Thomas, amico del Radicati. L’immoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fire Club inglesi settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse François De Sade (1740-1814), il quale nelle sue opere immonde fa l’apologia delle perversioni e inversioni sessuali, della sodomia, della morte, dell’omicidio, del suicidio, ecc.. In effetti, proprio il De Sade si diletta a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e orge sessuali. Erano solo romanzi? Curioso notare che il De Sade probabilmente era massone. La sua iniziazione massonica è controversa, ma è ammessa da testi massonici. Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle “Nove Sorelle”, loggia culturale (filo-americana ed illuminista) del Grand Orient de France. Di recente, il website del Grand Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone. Indizio di ciò può essere anche l’indulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le opere del De Sade tratteggiano ambienti “neri” con racconti su donne seviziate, racconti che tutto sommato – precisa il website massonico – facevano piangere lo stesso autore…. In effetti l’ambiente massonico (inglese o francese…) può essere propizio a forgiare gli animi in simili trasgressioni (orge, messe nere…). Attraverso il mètadogmatismo filosofico, la magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, l’unione rituale degli opposti (Vita-Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male…), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una “filosofia” della trasgressione che può tradursi in prassi… La “gnosi” della trasgressione (= andare oltre…) è già in nuce nella leggenda massonica di Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni è luogo sacro) deve essere attuato l’omicidio simbolico del candidato… La Loggia dei Maestri riattiva il mitico delitto di Hiram, l’omicidio simbolico e la putrefazione iniziatica (ossia morte-rinascita mistica) del neo-Maestro… I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il corpo putrefatto di Hiram… Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII è sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomonico… Tutto ciò era una trasgressione della Legge ebraica…. C’è poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici (chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica… Osservo che la mistica massonica della trasgressione richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank (1726-1791), il quale “abbagliato” dallo «splendore luciferino», teorizzò la discesa iniziatica nell’Abisso, e intese la «vita» come perenne «processo di distruzione» (morte-vita-morte…). Come nel secolo XVIII, così anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) è raffigurata «the Blazing Star, or Glory in the Centre» (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Presenza Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano volentieri con la Shekinah ebraica (cioé la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana. Il pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33°) ha scritto che la Stella Fiammeggiante («Blazing Star») a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico, è il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dell’Universo; tale Stella è detta anche Stella del Mattino («the Morning Star»). Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e nere del suddetto pavimento massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virtù diffusi sulla terra. Quindi il Pavimento di Loggia rappresenta la Terra… e quella Stella Fiammeggiante (simbolo massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Centro del Pavimento a scacchi (dunque giù in terra, verso il basso…) sarebbe, di per sé, al Centro della Terra… e richiamerebbe, logicamente e localmente, più gli Inferi che il Cielo… Anche al Terzo Grado, l’attenzione dei Massoni è rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui è adagiata la bara o lenzuolo funebre dove il massone sarà disteso per rappresentare la sua simbolica discesa agli Inferi… Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul Pavimento di Loggia richiami più il Lucifer di dantesca memoria (che è al centro della terra) piuttosto che il Nostro Cristo che è in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasquale, nell’inno dell’Exultet, il Cristo Risorto è chiamato 2 volte «lucifer», tradotto nella versione italiana come «stella del mattino». I Massoni “cristiani” (come Oliver 33°) sanno giocare ambiguamente sui nomi… Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il «Cristo»-«Stella del Mattino»-«Lucifer» dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai Massoni “cristiani” non è il Vero Cristo che è invece quello del Dogma cattolico. Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare Cristianesimo e Massoneria devono essere compresi nel clima gnostico-esoterico che costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale. Il cristianesimo del massone Oliver 33° è gnostico. Egli afferma che i Massoni devono saper celare i loro segreti ai profani e che ogni profano è in uno stato di tenebre ma l’iniziazione massonica gli dà la Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente è un legittimo simbolo massonico di sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Redenzione in Cristo. Oliver sa bene che gli Gnostici veneravano il Serpente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo. Ancora l’Unione degli Opposti…
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