TRATTATO DI S. TOMMASO D'AQUINO

Dell'ordine dei Frati predicatori
su
L'Arte dell'Alchimia

Dedicato al Fratello Rinaldo


DELL'AMALGAMA IN BIANCO

Capitolo sesto


Si segue il metodo usato per ottenere il fermento bianco o fermento della Luna. Si mescola il fermento bianco con sette parti di mercurio ben epurato come si é fatto per il rosso. Poiché nell'opera in bianco non c'entra alcuna altra materia che il bianco e nell'opera in rosso alcuna altra materia che il rosso, con la stessa nostra acqua divenendo rossa o bianca, secondo il fermento aggiunto e il tempo impiegato all'opera, si può tingere il mercurio in bianco come si é fatto per il rosso.
Notiamo inoltre che l'argento in foglie é più utile qui dell'argento in lingotti (argentum massale) perché si lega più facilmente al mercurio e si deve amalgamare con il mercurio freddo e non caldo. Qui molti hanno errato dissolvendo la loro amalgama nell'acqua forte, mentre se esaminavano la natura e la composizione dell'acqua forte avrebbero capito che essa non può che distruggerla. Altri volendo lavorare con l'oro o l'argento, secondo le regole di questo libro, sbagliano dicendo che il sole non ha umidità, e lo fanno sciogliere nell'acqua corrosiva, poi lo lasciano digerire in un vaso di vetro ben chiuso per qualche mese; ma vale meglio, al contrario, che la quintessenza sia estratta per la virtù del fuoco sottile, in un vaso di circolazione, chiamato, a causa di ciò, Pellicano.
Il Sole minerale, e così pure la Luna sono mescolati coli tante immondezze che é necessaria la loro purificazione e questa non é né un'opera da donna, né un gioco da fanciullo; al contrario la dissoluzione, la calcinazione e le altre operazioni per il compimento della grande Opera sono un lavoro per uomini robusti.