Parla la Luna:

La violenza mi opprime essendo una donna nuda

Perché prima il mio corpo era come esiliato

Né io sono ancora madre, fino a quando rinascerò

Allora ho avuto la forza di tutte le erbe e radici

Ho ottenuto vittoria su tutti i mali

Ero il nome di mio Figlio

Ed essendo unita a lui, sono andata avanti con lui

Ed essendo grande del figlio per mezzo di lui

Ho portato avanti un fritto non maturo

Sono stata fatta madre eppure sono ancora vergine

E nella mia essenza sono così costituita

Che mio figlio potrebbe diventare mio padre

Secondo come Dio ha ordinato essenzialmente

 

Sole:

Mia madre che mi ha portato avanti

È ancora portata nel mondo da me

Vi è una cosa da considerare, che è la naturale congiunzione

Che giace nascosta artificialmente nelle montagne

Dove delle quattro cose viene fatta una cosa sola

Nella nostra pietra artificiale

E sei cose sono considerate triplici

E sono portate in una sostanza

Egli che comprende bene queste cose

È garantito da Dio per allontanare tutti i mali

Qualunque cosa sia nei metalli come anche nel corpo dell’uomo

Ma nessun uomo può farlo senza l’aiuto della Divinità

Dal mio cuore qui germoglia una fontana

Da essa provengono due fiumi

Uno segue il suo corso verso Est

L’altro verso Ovest

Dal quale due Aquile in volo bruciano le loro piume

Ed essendo scoperte e nude cadono ancora sulla terra

Queste Aquile sono attualmente rinnovate con piume giuste

E sia il Sole che la Luna sono soggetti ad esse

O Signore Gesù Cristo

Dal cui deriva tutto il bene

Per la grazia del tuo Santo Spirito

Che protegge tutte le cose

Siamo fatti per comprendere le parole degli uomini saggi

Che noi possiamo considerare e usare per la vita a venire

Quando i nostri corpi ed anime saranno ricongiunti ancora.

 

Hermes: Sappiate, voi che cercate le voci, e voi, figli della conoscenza che essendo l’avvoltoio sulla cima della montagna, piange con una voce forte e grida, “Sono bianco, nero e rosso, e giallo o citrino. Sono colui che parla di verità e non mente”.

Alphidius: Argento vivo, che è estratto dal corpo nero, è umido, bianco e puro, che esso non perisce all’esterno.

Morienus: E’ conveniente per te sapere che il fumo bianco è l’anima e lo spiriti di questi corpi dissolti, e sicuramente se il fumo bianco non vi è, l’oro della pietra bianca non potrà essere dato.

Rosarius: Questo è il nostro molto notevole Mercurio, e Dio non ha mai creato una cosa più eccellente di questa sotto i Cieli, eccettuatala sola Anima.

Platone: Questa è la nostra materia ed il nostro segreto.

Hortulanus: Così tu hai due Mercurio estratti da quei due corpi, e sono ben lavati e digeriti. Ed io giuro per il Dio sempiterno che non vi è altro Mercurio nella via universale, di quello che è ora stato dichiarato, dal quale dipende tutta la filosofia, e chi dice altrimenti parla falsamente.

Parmenide nella Turba: Alcuni uomini sentendo l’acqua nominata dai Filosofi, credono che sia acqua di una nuvola, ma se avessero un minimo di ragione, potrebbero sapere che si tratta di acqua permanente, e che non si può avere acqua permanente senza il suo corpo con il quale essa è dissolta.

Alphidius: I Filosofi hanno chiamato questa medicina con tutti i nomi poiché vi sono tanti nomi dati a questo Mercurio, che può essere molto difficile che vi sia alcun altro titolo da attribuirvi.

Platone: Abbiamo rivelato tutte le cose, il segreto dell’Arte solo eccettuato, che non potrebbe legittimamente essere rivelato ad alcun uomo, ma noi attribuiamo questo al glorioso Dio, che ispira chi Egli desidera, e nasconde a coloro che non gradisce.

Re Salomone: Questa è la figlia, per la quale la Regina dell’Est è stata detta essere venuta dall’Est, levandosi nel mattino per sentire e comprendere, e per vedere la sapienza di Salomone. E nelle sue mani è stato dato potere, onore e virtù, sulla sua testa una fiorente corona con i raggi di sette stelle splendenti, come una sposa adorna per il suo sposo, avendo scritto nei suoi vestimenti con lettere d’oro, in lingua Greca, Barbarica e Latina, “Sono la sola figlia degli uomini sapienti, e pertanto sconosciuta agli sciocchi”.

Hermes: Come il Sole nelle stelle, così l’Oro tra i metalli. Il sole da luce alle stelle e contiene tutti i frutti. Questo giorno è la natività della Luce ed il Sole è anche la Luce del giorno, che Dio ha creato per il nostro uso, che è il Governo del mondo. La tintura deve essere corporale ed estratta dai corpi metallici perfetti, per i benefici e mezzi dei minerali.

 

Regole generali.

La prima regola.

Ogni cosa è ciò in cui è dissolta. Per cui il ghiaccio è convertito in acqua per mezzo del calore, pertanto di necessità deve essere acqua prima di essere ghiaccio. Così tutti i metalli hanno prima avuto l’argento vivo, che è manifesto, poiché quando si sciolgono nel fuoco, sono convertiti in esso. Nota che i Filosofi chiamano il metallo liquido Mercurio o Argento Vivo, pertanto la riduzione dei metalli in Argento vivo in questo modo è chiamata scioglimento, anche se può essere fatto per la violenza del fuoco. Ma poiché in questa forte liquefazione esso ritiene la forma dell’Argento Vivo, per questo egli lo chiama Argento vivo, ma questa non è la soluzione filosofica quanto piuttosto quella degli uomini mendaci. 

La Seconda Regola.

Ogni natura desidera naturalmente di essere finita e aborrisce di essere distrutta, e vola via. Pertanto la natura abbraccia avidamente ciò che è concorde con essa, e più che può, rifiuta quello che le è contrario. E secondo a ciò, l’Arte potrebbe imitare la natura, per cui altrimenti essa sempre cadrebbe in errore.

La Terza Regola.

Operando in ogni arte una cosa peggiore ha una naturale maliziosa, tentazione di distruggere quella che è migliore. Operando in ogni arte una cosa migliore tenta di rendere perfetto quella che è peggiore. Pertanto, prima di tutto tu devi conoscere la natura delle cose, e potrai discernere quel che è meglio e quello che è peggio per natura, e quando la materia possa essere perfezionata, e quando mantenuta; e saprai che la qualità del peggio non va oltre la qualità del meglio, altrimenti sbaglieresti grandemente.

La Quarta Regola

Ogni cosa asciutta desidera naturalmente bere la sua umidità, affinché possa continuare nelle sue parti. Nota la radicale umidità di tutte le cose sciolte, e nutri con tale umidità quel che è eccessivamente asciutto, ed esso sarà reso temperato, e così tu potrai avere ciò che desideri.

 

Tratto da un certo approvato trattatello riguardante la differenza del comune Zolfo, e semplice Zolfo dei Filosofi non ardente

Quando il Filosofo dice generalmente che lo Zolfo coagula, noi dobbiamo dire che non lo fa, poiché ogni comune zolfo, secondo il Filosofo, è strano e contrario ai metalli.

Avicenna dice che, non entra nel magistero che non è derivato da esso, poiché è sempre infetto e rende nero e corrotto comunque sia preparato per mano dell’uomo. Perché è un’infezione del fuoco e pertanto ostacola lo scioglimento, ma se fosse calcinato evolverebbe in una sostanza terrena, come polvere morta. Come può esso pertanto ispirare la vita in un’altra cosa, avendo una doppia superfluità ovvero una sostanza non infiammabile ed una sporcizia terrena. Pertanto considera per queste cose, che lo Zolfo comune non è lo Zolfo dei Filosofi, dal momento che lo Zolfo dei Filosofi è un semplice, rapido fuoco, che rigenera gli altri corpi morti e li matura, così che esso supplisce il difetto della natura, quando, come raggiungendo una superflua maturità secondo quello che è perfetto in natura, per mano dell’uomo è più e più purificato.

Al riguardo, Avicenna dice, un tale Zolfo non si trova sulla terra, ma piuttosto in questi corpi Sole e Luna e questa è un’altra cosa che non è detta ad alcuno, fino a che essa sarà rivelata da Dio stesso. Nel Sole è più perfetto perché esso è più digerito e decotto. Infatti i Filosofi hanno sottilmente immaginato come questi metalli di zolfo possano essere scelti da questi corpi più perfetti, per purgare le loro qualità per mezzo dell’Arte, perché possano avere quest’arte con l’aiuto della natura che non è apparsa in loro prima, anche se essi, inizialmente, lo hanno avuto pienamente e segretamente. Ed essi garantiscono che questo non può essere fatto senza il dissolvimento del corpo e la riduzione di esso nella sua prima materia, che è l’Argento vivo del quale essi composti fatti dall’inizio, e senza nessuna mistura di cose estranee. Poiché le cose estranee non guidano in modo perfetto alla nostra Pietra, poiché non vi è niente di conveniente per essa, eccetto quello che per affinità gli è prossimo, quando, come se si trattasse di una medicina di una natura virtuosa e semplice, estratta dall’acqua di Mercurio, nella quale oro e argento sono inizialmente dissolti. Per esempio, se il ghiaccio viene posto in acqua semplice, esso si dissolve in essa per calore, e ritorna alla sua prima sostanza acquosa, e così l’acqua è imbevuta persino di una virtù segreta che era nel ghiaccio, ma se il ghiaccio non viene a risolversi in acqua per via del calore, non è congiunto all’acqua, ma giace nell’acqua, né esso imbeve l’acqua della sua virtù, che prima era stata coagulata in essa. Così nello stesso modo, se tu non risolvi il corpo in Mercurio, con Mercurio, non avrai la virtù segreta di esso, che è Zolfo digerito e decotto in minerali per l’opera della natura. Perché così è la Pietra, una Medicina, che secondo i Filosofi è chiamata Rebis, una cosa duplice, un corpo ed uno spirito, bianco e rosso, nel quali molti degli ignoranti hanno errato.

 

Come lo Zolfo è rosso nel Sole, e bianco nella Luna.

Poiché è stato detto che lo Zolfo dei Filosofi è rosso nel Sole per la più grande digestione, e lo Zolfo, bianco nella Luna, per minore digestione. Pertanto i Filosofi dicono che la Citrinazione non è altro che la completa digestione, per cui il calore dando luogo ad umidità, primo ingenera la nerezza, e producendo l’asciutto causa biancore, poiché il fuoco se trascende l’agente in esso lo cambia in un più puro giallore. Tutte queste cose possono essere fatte nella calcinazione dell’acciaio. Ed i Filosofi dicono che ora in atto ognuno dei corpi perfetti contiene il suo buon Zolfo con Mercurio, che è oro dorato e argento argentato. Pertanto il bianco Zolfo per mezzo del citrino è Oro, quando lo Zolfo in esso è Zolfo Rosso, la sostanza del fuoco, che ha più assimilato questo bianco, e così lo Zolfo bianco e rosso di ogni parte è nel Sole. Pertanto il fuoco è la sua perfezione, e nel fuoco esso viene generato, e pertanto esso gioisce amichevolmente con la natura della sua natura ardente.

Al riguardo nessuna cosa estranea può causare questo nei corpi, poiché qui l’arte è nient’altro che l’aiuto della natura, ma una decozione ed un’assimilazione di questa natura avviene per mezzo del semplice lavoro. Per esempio, nel mattino, quando mi alzo e vedo la mia urina bianca, giudico che ho dormito solo un poco, quindi mi metto ancora a dormire, e dopo che avrò dormito, la mia urina sarà più gialla, e questo, in ragione di una maggiore assimilazione del naturale calore che si trova in me. Così segui la natura tramite l’arte, in simile modo per cuocerlo, per assimilarlo, per maturarlo, e per sublimarlo, poiché che la natura in atto contiene in se stessa un fuoco naturale con il quale è maturata. Queste cose non lo hanno e pertanto non lo possono dare. Nella Luna non vi è che Zolfo bianco, semplice, ma non assimilato come rosso, né così purgato dalla sua nerezza per opera del calore che esso contiene naturalmente in sé, ma la forma del fuoco è coperta e nascosta, lavorando più nell’arte che nella natura. E pertanto non è impossibile, che l’Arte possa fare questo grazie all’aiuto della natura, ma per se stessa essa non può essere, a meno che sia mossa dall’arte ed operazione. Ma questi lavori (come io credo) non vengono ad un uomo di mente dura, e pertanto il vero Oro non è fatto a meno che esso sia così assimilato e decotto, ed il modo migliore potrebbe essere il peggiore, poiché l’intento di tutti i Filosofi è di effettuarlo con il migliore, mentre i tipi ignoranti comprendono al contrario, poiché essi tentano di ottenere il migliore con il peggiore, e lo cercano in una cosa che non lo ha mai avuto in sé, questo l’Oro e l’Argento in cose adattabili, come è stato spiegato prima.

 

Che non è profittevole cercare questo Zolfo in alcuni corpi insani poiché non vi si trova.

Può appropriatamente essere domandato, se questo Zolfo bianco e rosso per tingere il Mercurio, possa essere prelevato da alcuni corpi insani. Dico che non si può, come è stato detto prima, perché non vi è niente di maggiore temporaneità di quanto si trova in questi due corpi, nei quali si trovano i raggi che tingono. Se è stato detto che i corpi insani contengono Zolfo puzzolente e adattabile, e non di una natura virtuosa come negli altri. Perché nessun’arte opera di forza, ma per quella natura che ha avuto prima, dal quale segue che, tu potrai purgare i metalli per mezzo dei minerali minori. Che essendo purgati ancora non dovrebbero avere quelle nature auree o argentee in se stessi, poiché l’assimilazione e la decozione aurea non sono state avute in essi come negli altri, né lo Zolfo così maturo. E pertanto dobbiamo aiutare quelle cose che sono non mature con quelle che sono mature, perché possano essere maturate. Pertanto non tingono se non quelli che sono tinti, poiché le tinture dell’oro e dell’argento hanno una natura proporzionabile con esse, che è con il non maturo e l’imperfetto, poiché essi hanno tratto il loro originale dal Mercurio. Per mezzo di ciò manifestamente sembra che i minerali minori non possano tingere, poiché gli imperfetti corpi metallici, che non concordano con l’Oro o l’Argento della parte del Mercurio maturo, non possono tingere né ricevere la natura dell’Oro e dell’Argento, e pertanto non sarà tinto, se non in quelli, nei quali la virtù delle tinture è tinta, pertanto con Oro e Argento, poiché l’Oro ha colore e natura dorati e l’Argento ha colore e natura argentati. Pertanto abbandona tutte le altre cose che non hanno naturalmente la virtù della tintura, perché non vi è frutto in esse, ma solo distruzione delle cose e stridore di denti.

 

Fermentazione

Qui il Sole è nuovamente incluso

Ed è racchiuso dal Mercurio dei Filosofi.

 

Hermes nel suo Secondo Trattato del Sole: O Figli, vi sono sette corpi dei Filosofi dei quali il loro oro è il capo, il re e la testa, che nemmeno la terra corrompe, né alcuna altra cosa ardente arde, né l’acqua altera, poiché la sua complessione è temperata e la sua natura diretta nel calore, nel freddo, nell’umidità e nell’asciutto. Né vi è niente in esso che sia superfluo, né qualcosa di insignificante. Pertanto, i Filosofi lo hanno portato avanti e magnificato, e hanno detto che l’Oro è nello stesso tipo in corpi, come il Sole nelle stelle con la sua gloriosa luce e splendore, per mezzo del quale gli ortaggi germogliano nella terra e tutta la frutta è maturata per il volere di Dio. Similmente, l’oro nei corpi contiene ogni corpo in se stesso e li riceve, poiché è il fermento dell’Elisir, senza il quale niente è fatto. Perché come pasta di pane senza un lievito non può essere lievitata o stagionata, così quando tu avrai fatto bianco, sublime, purificato ed estratto le feci e la sporcizia da esse, e [tu] le farai essere perfette, le congiungerai e mischierai insieme, allora porrai il fermento in loro, e guarderai in quale tipo di fermento o impasto si tratta, così lo stesso tipo è questo fermento. Meditate, perciò, e contemplate se il fermento sia parte della cosa o altro della sua natura. Questa è la chiave di tutti i Filosofi, e noi dobbiamo notare che il fermento sbianca la  confezione, impedisce la combustione, e tiene la tintura affinché essa non voli via, alleggerisce i corpi li fa entrare secondo il corso e li congiunge.

Raimondo dice nella sua Introduzione: Ora per mezzo della seconda parte la Pietra colorerà se stessa, ed è fissata e fermentate, ma il fermento della pietra per il bianco è Argento, e per il rosso è Oro, come i Filosofi dichiarano, poiché senza fermento né il Sole né la Luna arrivano, né nient’ altro della sua natura. Unisci, pertanto, il fermento con il suo zolfo, che esso possa ingenerare il suo colore, e similmente arriva alla sua natura, peso, suono e sapore, poiché ogni cosa simile ingenera il suo simile, ed il fermento tinge come Sole e cambia il suo Zolfo in una medicina permanente e penetrante. Pertanto i Filosofi dicono, colui che sa come tingere lo Zolfo e l’Argento vivo, ottiene il più grande dei segreti, poiché ciò significa che il Sole e Luna sono nella tintura ed nel fermento di quello spirito, e della permanente acqua dell’Argento Vivo. E per mezzo di quell’acqua che queste nature devono essere fissate e nutrite con il calore naturale fino a che esse avranno la perfetta fissazione e scioglimento. Fatto questo, il Regime della Congiunzione della Pietra con il suo fermento, che è fino a che l’opera è giunta al suo pieno compimento e questo non è fatto in una volta sola tutto insieme, poiché non è nell’intento della natura se non averlo bene per mezzo dell’accoppiamento, che è un poco, e quindi un poco ancora, ed anche è per mezzo della coagulazione che è ottenuta la pura e semplice medicina. E per questo, la congiunzione è ottenuta delle parti sottili tramutate e alterate in una forma ed essenza spirituale, poiché è scritto che il corpo spesso ed il grosso con il sottile, ed il sottile con lo spesso ed il grosso, non possono congiungersi insieme in ragione della loro contrarietà, a meno che quello che è grosso sia convertito nella sua sottigliezza dal suo spirito sottile e quindi essi potranno unirsi. E questo i Filosofi comunicano, e ne danno notizia ai seguaci della verità, e dicono che la perfetta mistura è l’unione dei corpi combinati ed alterati uniti ad essi per mezzo di cose che non devono essere divise, poiché queste cose sono qui richieste per ragioni manifeste. Poiché la mistura o unione non può essere data o fatta senza alterazione che è sottilizzazione del corpo e riduzione di esso in forma spirituale.

E riguardo quella parte che i Filosofi dicono che ora la medicina è finita da una maniera in un’altra maniera cristallina, ed essa apparirà, poiché quella piastra è senza divisione di quelle parti, a poco e poco. Per questo, una tale causa non può essere fatta o avuta senza la sottilizzazione ed omogeneità della natura, e per questa causa è naturale che questa materia possa diventare così sottile, che tutte le parti in natura possano essere ugualmente mischiata con acqua. E questo tu puoi vedere per la tua comprensione, quando un corpo è reso trasparente e continuato per congiunzione o commistione di molte parti senza divisione, discontinuità o terminazione, in una figura trasparente e spessa per mezzo di tutte le sue parti.

Ora, Figlio mio, tu custodisci un segreto non piccolo. Pertanto, prima illuminerai il corpo, prima porrai l’anima in esso, poiché altrimenti non riceverà mai o tratterrà lo spirito in esso. Così per Raimondo. 

Calidus: Nessun uomo ancora potrebbe mai, e dopo questo niente tingerà terra fogliata se non con l’oro, pertanto Hermes ci ha insegnato a dire, semina il tuo oro nella terra fogliata, che per calcinazione sarà resa rovente, sottile ed ariosa.

Pertanto lascia che noi seminiamo l’oro in quella terra, quando poniamo la tintura dell’oro in essa, ma l’oro non potrà mai tingere alcun altro corpo perfettamente come se stesso. Sicuramente questo non può essere fatto se non sarà fatto passare per l’arte.

L’Oro è il fermento dell’opera senza la quale niente è fatto, poiché esso come lievito dell’impasto, la cagliata del latte in formaggio e il come muschio nelle buone cose dolci, e con esso è fatta la composizione del più grande Elisir, poiché essa deve illustrare e preservare dal bruciare, che è come un segno di perfezione. Sappi che senza oro il lavoro non può essere fatto, né modificato, perché l’oro è il legame dell’Argento vivo, e niente coagula l’argento vivo se non nel corpo della magnesia, nella quale vi è una cosa ardente, ed un’altra cosa volatile, e l’oro se stesso è la terza cosa che riceve le tinture da essi ed è la tintura del rossore, e l’Argento vivo trasforma ogni corpo con esso. Per cui un certo un uomo ha detto, se non porrai oro in oro non farai niente.

Aristeus: Sappi più sicuramente che se un poco di oro viene posto nella composizione, allora andrà procederà una tintura aperta bianca – per opera del fermento del Sole è compreso lo sperma dell’uomo, per opera del fermento di Luna, lo sperma della donna. Da loro avviene la prima congiunzione. Dopo è resa una vera e virtuosa generazione. Il fermento dell’oro è oro, come il fermento del pane è pane.

Rosarius: Come nell’opera del pane, un poco di lievito alleggerisce e lievita una gran quantità di farina, e così poco della terra che questa pietra contiene, è sufficiente al nutrimento della pietra bianca.

 

Della doppia differenza di Minerali – Tratto dallo stesso trattatello

Ma i corpi minerali sono specialmente distinti in due parti. Che è come dire, in una parte metallica ed in una parte minerale. In una parte metallica ovvero, nei metalli che traggono la loro forma originale dal Mercurio, ed in una minerale che non proviene dal Mercurio. Un esemplare dei metalli –Sole, Luna, Giove e Marte ha la sua mistura di oro e argento. Un esempio dai minerali –Sale, Inchiostri, Allumi, Arsenico, Pigmento aureo. Tutti i metalli sono duttili e liquefattibili quando mediano la loro essenza originale dal Mercurio, poiché la materia di essi, tratta da una sostanza acquosa mischiata con una sostanza terrosa, per una commistione talmente forte che l’una non può essere separata dall’altra, pertanto la sostanza acquosa è coagulata con freddo più oltre l’azione del calore e pertanto essi saranno più duttili, e la sola acqua non è coagulata se non solo con l’asciuttezza della terra che altera l’acquosità, quando come qui non vi è umidità untuosa in esse, poiché la coagulazione di essi è di asciuttezza terrena. Pertanto esse non sono facilmente dissolte se non per la veemente azione del calore in esse, secondo il quale esse sono più facilmente commiste. Ma vi sono minerali inferiori e di intermedi che non traggono l’essenza originale dal Mercurio, e tra questi vi sono i Sali che si sciolgono in umido facilmente, come l’Allume, il Sale comune, il Sale Ammonio, il Sale pietroso e tutti i tipi di sale. E sicuramente hanno una virtù in essi. Né essi si sciolgono semplicemente con la sola umidità, come il Pigmento aureo, l’Arsenico e lo Zolfo, quando come l’acquosità dei corpi solforosi è mischiata con la terra untuosa, per forte commistione, con l’intensità del calore, fino a che sia reso virtuoso, e quindi sono coagulati di freddo. Ma gli inchiostri sono composti di sali, zolfo e pietre, e si crede che una forza minerale di un certo corpo liquido si trovi in essi, di cui essi sono fatti, come Calcanthum e Olocari6. Ma i corpi metallici non possono essere fatti artificialmente di essi, quando siano di un’altra natura, ed essendo i metalli della prima natura prossima, ovvero essi prendono il loro originale dal Mercurio, cioè dell’Argento vivo. Non nego, tuttavia che questi metalli possano essere purgati e dissolti con essi, se solo una forma sofisticata venga portata in esse per ingannare gli uomini.

Vi sono due forme di zolfo, ovvero, vivente e ardente. Quello che è vivente origina i metalli, anche se essi ancora differiscono l’uno dall’altro, il secondo poiché è più contaminato dall’untuosità della terra, quando come semplice zolfo vivente produce oro e argento, è niente se non un vapore caldo e asciutto, generato della più pura asciuttezza terrestre, nella quale il fuoco reca tutta l’influenza, e che è chiamata un elemento con il Mercurio dei metalli.

 

Dell’impossibilità di creare artificialmente i metalli minori.

Ma poiché nel capitolo detto prima è stato determinato che è impossibile che i minerali minori siano usati per fare metalli, rimane prima da provare in questo modo. Infatti i metalli minori sono generati dalla prima materia dei metalli, ovvero il Mercurio, poiché la generazione di essi differisce nel primo con la generazione del Mercurio, in forma, in natura ed in composizione, e pertanto non può essere fatti metalli, perché è una prima materia e sperma di una forma delle cose, della quale essi sono generati. La prima parte di quello che viene prima è manifesto, che i minerali minori non sono generati dal Mercurio, poiché essi continuamente rimangono nella prima materia dei metalli. 

Al riguardo Aristotele ed Avicenna dicono, se essi dovessero essere volti in metallo, allora è chiaro che prima essi passano nella prima materia dei metalli. Ma poiché questo non può essere fatto artificialmente, pertanto i metalli non possono essere fatti da essi. Così la prima parte di quello che è stato detto prima, è sufficientemente chiara. Secondariamente allo stesso, che i minerali minori non possano essere volti artificialmente nella materia prima dei metalli che è il Mercurio. Pertanto, anch’essi non entrano interamente nella parte mediana e alla fine, ove si trovano metalli e tinture, perché il nutrimento nell’uomo, non può essere fatto uomo per generazione, a meno che sia prima convertito in sperma, e così essendo, aggiunto al suo simile, sarà generato un nuovo uomo. Ma poiché i metalli minori sono di natura differente dai metalli, anche se partecipano bene di alcune forze minerali, e sono di una virtù più debole e combustibile, pertanto, la natura metallica non si esalta in esse, ma si risolve e preserva quelle cose che sono della sua natura. Per esempio, se l’acqua viene mischiata con terra essa è separata di natura, perché la terra richiede un fondo, perché è pesante e asciutta, l’acqua richiede la parte superiore e non può così essere congiunta artificialmente, che queste nature contrarie dovrebbero stare congiunte in natura. L’acqua può ben lavare e purificare la terra, ma non si deve credere che l’asciutto della terra possa essere mutato in un’umidità acquosa, anche se la terra diviene umida per via dell’acqua, così sicuramente i minerali minori possono essere congiunti ai metalli e purgarli e per mezzo di alcuni metodi portati in una nuova forma su essi, ma la natura non consente che essi rimangano con gli altri, e rendere maturo ciò che non lo è. Pertanto gli ignoranti portano diverse sofisticate materie per ingannare gli uomini, questa è una cosa non proporzionata e non porta materia e nemmeno la riceve, come gli organi intimi degli uomini, gli occhi degli animali, gusci d’uovo, capelli, il sangue di un uomo dai capelli rossi, vermi, erbe, radici e concime d’uomo. Per questo, molti degli uomini ignoranti hanno prodotto elaborate teorie e ancora lavorano a queste cose vegetali e sensibili, dove essi hanno trovato nessuna verità, ma in ragione di certe umiltà che dichiareremo agli ignoranti, essi dovrebbero evitare i tentativi. Perché essi hanno dedicato un lungo tempo a queste cose, dopo averne parlato, ed essi le chiamano Argento vivo artificiale, e oli e acque, che essi chiamano i quattro elementi, nominativamente acqua, terra aria e fuoco e Sale Ammonio, Arsenico, Zolfo e Pigmento aureo, che avrebbero potuto comperare al mercato in modo molto più economico. Hanno anche cercato nelle cose vegetali e sensibili, dove non hanno trovato verità alcuna, volendo trarre umidità dalle cose asciutte, e hanno cercato la tintura nelle cose combustibili e corruttibili, e non l’hanno trovata, ma si sono dannati per la perdita apparente. E queste sono le materie –capelli d’uomo, il cervello, sputo d’uomo, latte di donna, sangue d’uomo, urina, letame d’uomo, mestruo e sperma, le ossa di un uomo morto, uova di gallina, e semplicemente in tutte le fiere brute, nei pesci, creature voltanti, nei vermi, scorpioni, rospi, bestie rare naturali e artificiali, nelle quali si trova solo grande illusione, nelle conchiglie e nel succo di certe erbe, fiori e alberi, e specialmente nell’erba di Lunaria, e Solaria, che è chiamata Toxicum ed in tutte le cose per le quali hanno inventato nomi a loro piacere riguardo ai metalli, ingannando se stessi ed altri che erano desiderosi di ottenere le materie migliori con le cose peggiori, e porre fino al difetto della natura con tali cose simili delle quali è stato detto “quello che un uomo semina, egli raccoglierà”; se pertanto egli semina letame, egli raccoglierà letame, pertanto non c’è meraviglia che appena uno tra migliaia o proprio nessuno di tali uomini, sia riuscito a portarla a compimento. Semina oro e argento ed essi porteranno a te il più piacevole frutto del tuo lavoro con l’aiuto della natura, perché quella sola ha la cosa che tu cerchi, e nessun’altra cosa del mondo, se tutte le altre cose puzzano e danno luogo alla natura per continuazione del processo del fuoco. E vi sono altri alchimisti che lavorano ai minerali minori, ovvero nei quattro Spiriti come nello Zolfo comune, Arsenico, Pigmento aureo, e Sale ammonio che sono desiderosi di ottenere una tintura ma non la potranno ottenere, come è manifesto per la definizione stessa di tintura. Perché per tingere  è necessaria la tintura che trasferisce ciò che è tinto nella sua stressa natura, e rimane con esso, senza alcuna trasformazione, e la natura insegna alla natura di combattere il fuoco, perché la natura delle tinture e dei tinti concordano. Per esempio, se tu tingi Acciaio o Latta, o ogni altra cosa d’oro o argento, questo concorda nelle nature, poiché entrambe le parti hanno tratto la loro essenza originale dal Mercurio. Il maturo è congiunto con il non maturo, ed il non maturo può essere ottenuto in tale modo.

Ma se questi quattro spiriti sono di altra natura rispetto ai metalli, come è stato sufficientemente detto, se si volesse tingerli, domando se essi debbano mutare o essere mutati. Se devono mutare allora non è tintura, come è manifesto per loro stessa definizione. Se devono essere mutati, sono convertiti dalla tintura nella sua natura ovvero ciò che terreno ed estraneo ad una natura metallica. Pertanto essi non possono ottenere metalli per tintura, ma ciò che è nella tintura, è convertito nella sua natura, poiché ogni cosa generata, genera il suo simile, e poiché questa tintura è una generazione terrena dei quattro spiriti, essa genererà una cosa simile a se stessa, che è anche terrena come se stessa.