La quinta chiave della nostra opera é la fermentazione della pietra con il corpo perfetto per fare la medicina del terzo ordine. Io non vi dirò nulla in particolare della operazione della terza opera, se non che il corpo perfetto é un lievito necessario alla nostra pasta: che lo spirito deve fare l'unione come quello della pasta con il lievito, allo stesso modo che l'acqua stempera la farina e dissolve il lievito per comporre una pasta fermentata propria a fare il pane. Questa comparazione é giustissima ed é stato Ermete che l'ha fatto per il primo: «Sicut enim pasta sine fermento fermentari non poteste; sic cum corpus sublimaveris, mundaveris, pone in eis fermentum e aquam terrain confice ut pasta fiat fermentum» (26).
Al soggetto della fermentazione il Filosofo ripete qui tutta l'opera e mostra che allo stesso modo che la massa della pasta diviene tutto lievito per mezzo dell'azione del fermento che le é stato aggiunto, così tutta la confezione Filosofica diviene per mezzo di questa operazione un lievito proprio adatto a fermentare una nuova materia e a moltiplicarla fino all'infinito. Se voi osservate bene in quale maniera si fa il pane, voi troverete le proporzioni che dovrete osservare nella formazione della materia di cui é composta la vostra pasta Filosofica. I panettieri non mettono più di farina che di lievito e più d'acqua che di lievito e di farina? Le leggi di natura sono le regole che voi dovete seguire nella pratica di tutto il nostro Magistero. Io vi ho dato su tutti i punti principali tutte le istruzioni che vi sono necessarie; di modo che sarebbe superfluo di dirvi di più particolarmente su ciò che si riferisce alle ultime operazioni rispetto alle quali i Filosofi sono stati molto meno riservati che sulle prime, che sono i fondamenti dell'arte.

 

 

 

 

26. «Come infatti la pasta senza fermento non può essere fermentata, così quando avrai sublimato il corpo, lo avrai mondato e avrai separato dalla poltiglia la impurità, quando vorrai unire, metti in quello il fermento e l'acqua e macera la terra affinché la pasta divenga fermentata».