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Il Fenomeno Settenario
In tempi lontani gli Illuministi Buddisti definirono l'uomo"Saptaparna": Pianta a sette foglie.
Gli Esseni (SILENZIOSI) - i Pitagorici della Palestina - attribuivano al 7 la base dell'Universo.
Nei Miti greci questo Numero era pure ritenuto sacro.
La stessa Apocalisse rappresenta una lettura continua, per chi sa leggerla, del significato velato del numero 7.
In epoche remote il 7 venne espresso nella figura geometrica di un quadrato sormontato da un triangolo. Il triangolo è la prima figura geometricamente perfetta; il quadrato è la prima forma dei solido.
L'antica filosofia mistica insegna anche che il 3 (dopo l'Uno), è il primo numero dispari, il Principio maschile, il generatore, lo spirito. Il 4 invece è l'elemento femminile, la materia del solido caotico, che necessita del Soffio perché il Kosmo si manifesti in forma comprensibile:"... il Triangolo primordiale, astratto, deve abbandonare la sua qualità unidimensionale ed espandersi attraverso la Materia, formando così la base positiva sullo spazio a tre dimensioni, affinché l'Universo si realizzi intelligibilmente".
I Pitagorici definirono il numero 4"il guardiano delle chiavi della Natura". Unito al 3, il 4 produce il 7: il numero più armonico e perfetto dell'Universo, possedendo il 7 la Trinità spirituale delle potenze cosmiche primordiali e la base quaternaria di tutta la materia. Il 7 è la Natura stessa.
L'Enfield afferma che osservando le particelle della terra esse appaiono di forma quadrata, quelle del fuoco invece si presentano in forma triangolare.
L'osservazione mistico-scientifica del passato suggerì alle Antiche Scuole l'idea che il numero 7 fosse da collegarsi specificamente alla Luna e alle sue manifestazioni, che avvengono puntualmente in periodi settenari. La Luna regola l'aspetto occulto della vita terrestre: germinazioni, patologie, maree. Ai nostri giorni l'antropologo Lyall Watson, in"Maree della vita"(Lifetides), tra l'altro dice:"... l'acqua del nostro corpo è una riproduzione perfetta del mare dell'antichità. La concentrazione di sodio, potassio e cloruro nel sangue, il magnesio e lo zinco dei tessuti sono le stesse presenti negli oceani ai primordi ( ... ). In ciascuno di questi mari interni in miniatura avvengono gli stessi violenti sconvolgimenti di tre miliardi di anni fa".
Il Sole, invece, realizza la vita evidente, solare: fotosintesi, termoequilibrio, elioterapie.
I Maestri delle antiche religioni avevano elaborato una precisa dottrina classificando le sette proprietà della Natura, e cioè: materia, coesione, dissolvimento, coagulazione, accumulazione, posizione, divisione.
Era la scoperta del divenire inarrestabile attraverso le continue combinazioni delle sette proprietà naturali. Era già l'Alchimia, precorritrice della moderna Chimica.
L'antico valore mistico del 7 viene ripreso dal Massey in"The Natural Genesis", da cui il seguente squarcio:"... La prima forma del 7 mistico era considerata come scritta in cielo dalle sette grandi stelle dell'Orsa Maggiore, Costellazione che gli Egiziani avevano assegnata alla Madre del Tempo e delle sette potenze elementali ( ... ) Gli Egiziani dividevano la superficie del firmamento durante la notte in sette parti. Il cielo primordiale era settuplo".
I Pitagorici chiamarono il 7"Telesforo", portatore lontano, intendendo che per suo tramite ogni fenomeno, nell'Universo, veniva, riportato alla sua meta più nobile, all'apice purificante e conclusivo.
La Piramide stessa, in tutta la sua allegoria architettonica, altro non è che un Quadrato dominato da un Triangolo, o meglio, un Cubo sormontato da un Triangolo di forma prismatica; e sappiamo che il prisma, come mezzo refrattivo, serve alla scomposizione, allo studio della luce. L'epoca Egizia è però lontana, ma chissà...
La stessa parola"Piramide"ci sembra che derivi dalla figura del Fuoco. Fuoco solare, i Sette Raggi, i Sette colori, Rifrazione terrestre della Grande Luce? Molti misteri rimangono ancora velati al nostri occhi.
Infinite furono nel tempo le applicazioni cosmogoniche e teogoniche, mitiche e rituali del numero 7; ma vediamo ora di capire in qualche modo la misteriosa identità del fenomeno settenario col fenomeno naturale a lume di alcune osservazioni scientifiche, meno elevate certo sul piano intimo, ma più tangibili in questi nostri tempi spesso intimiditi dai significati nascosti e più propensi ad una conoscenza liofilizzata e pronta all'uso, senza molti sforzi.
Detto che:"La dottrina delle Sfere governate dai sette Pianeti sacri mostra i sette poteri della Natura terrestre e sublunare, che - al pari delle sette grandi forze dell'Universo - procedono e si evolvono secondo sette toni, corrispondenti nella debolissima derivazione che a noi è dato di percepire - alle sette note della scala musicale", è di estremo interesse osservare il fenomeno delle combinazioni del misterioso processo settenario. L'armonia si raggiunge con la settima scala;"tutte le cose dipendono dal settimo".
Nel suo"Approaching End of The Age", H. Grattan Guinnes ai nostri giorni ha scritto:"La nascita, la crescita, la maturità, le funzioni vitali, i cambiamenti di salute, le malattie, i deperimenti e la morte dell'uomo, dei mammiferi, degli uccelli, dei pesci, dei rettili e degli insetti sono più o meno regolati da una legge di compimento in un certo numero di settimane (o sette giorni)".
"Più o meno", dice prudenzialmente il Grattan; ma osserviamo insieme.
Nell'alvo materno, dopo il concepimento, l'embrione umano rimane tale per sette settenari (7x7) ; poi l'embrione assume forma umana (feto). Questa seconda fase, prima della nascita, dura per sette lune nuove.
Una volta nato, e alla fine dei suo primo ciclo vitale (i sette anni), il bambino comincia a trasformarsi: cambia aspetto, carattere, abitudini; perde quindi la prima dentizione, così come perderà la seconda sette settenari più tardi, verso i 49 anni, quando ha inizio la sua fase discendente.
La donna entra nel periodo fisiologicamente fecondo del suo sesso nel secondo settenario di vita, verso i 14 anni (?x7), così come tale periodo generalmente si esaurisce intorno al settimo settenario.
Il misterioso fenomeno - i medici possono confermarlo - regola pure il decorso di malattie. Per esempio, la polmonite acuta"si risolve"dopo sette giorni. Prima dall'avvento degli antibiotici tale stadio decisivo (dall'epilogo spesso letale) veniva definito"crisi". Ora ci domandiamo perché tale crisi nei pazienti non debba verificarsi al quinto oppure all'ottavo giorno? É un altro mistero dei processo settenario.
Sette le fasi fisiologiche essenziali per il mantenimento: stimolo, sete, fame, assimilazione, digestione, ricambio, riposo.
Sette le tappe significative dell'essere: concepimento, incubazione, nascita, crescita, maturità, riproduzione, transito.
Anche in meteorologia i principali fenomeni sono sette: caldo, freddo, umido, secco, pioggia, neve, ghiaccio.
Nel complesso delle quattro stagioni sette sono i mesi che contengono la R: febbraio, marzo, aprile, settembre, ottobre, novembre, dicembre. A questi sette mesi sono legate complesse prescrizioni di carattere agricolo, ittico, dietetico, misterico, tutte antichissime. Il discorso è inesauribile, armonici tutti i risvolti. Saptaparna è l'uomo: Pianta a sette foglie.
Nell'uovo risiede l'intera storia dell'essere.
Fisiologia e biologia non mancheranno di dare in molta misura la risposta che l'uomo insegue da millenni: la spiegazione del settenario ricorrente; ma intanto dall'ovulo umano all'uovo degli uccelli, dei pesci, degli insetti il mistero rimane identico: il punto invisibile e prodigioso in cui, ab initio, si concentra, si trasmette, si conserva e si ritrasmette il Principio vitale differenziato delle specie, il Soffio imperscrutabile della Natura. Come non notare che alcuni uccelli covano le loro uova per un solo settenario ed altri per due, tre, cinque, sette periodi settimi? Per esempio, le uova di gallina e di piccione (pur essendo i due pennuti di taglia e abitudini diverse) schiudono dopo 21 giorni (3x7); quelle d'oca dopo 35 giorni (5x7); le uova di struzzo dopo 49 giorni (7x7).
Non v'è dubbio, esiste un'armonia numerica in tutta la Natura, dal macrocosmo al microcosmo.
"Ciò che è in alto è come ciò che è in basso e ciò che è in basso è come ciò che è in alto, per compiere i voleri della Cosa-Una", dice il primo assioma della Tavola di Smeraldo.
Macrocosmo e microcosmo sono collegati e regolati da leggi ferree, da regole numeriche che si rispecchiano l'una nell'altra. Attentare a una sola di queste leggi e regole può significare distruzione, autodistruzione, perdizione.
La determinazione artificiale di alcuni squilibri ambientali (fabbricazione di sostanze non biodegradabili, contaminazione radioattiva, inquinamento della fascia ozonica, distruzione progressiva della flora e della fauna terrestre e marina) ad opera dell'uomo dei nostri giorni dovrebbe già costituire un grave campanello d'allarme e un saggio"mea culpa". L'uomo non può e non deve volere il turbamento delle grandi leggi.
Il tentativo, in alcuni casi (i più gravi), di sganciarsi dall'armonia cosmica dei ruoli - non ancora compresa per intero, o dimenticata rappresenta un'iniziativa folle. L'essere umano non potrà mai sostituirsi alla Natura, di cui egli stesso fa parte microcosmica, nemmeno adottando le tecnologie più avanzate, razionali solo dal punto di vista limitatamente umano. L'uomo deve tornare piuttosto alla comprensione interiore della Natura, in piena umiltà, con gratitudine profonda per i doni immensi e preziosi ricevuti, che non deve soltanto godere, ma anche custodire e trasmettere (arricchiti dei suo contributo positivo) alle generazioni future, doverosamente, così come fecero gli Illuminanti e i Saggi dell'antichità verso di noi, tenendo presente il bene e il progresso pacifico dell'Umanità.
É un problema questo che oggi va dibattuto in termini di scienza e coscienza, di uso e non di abuso cieco. Si tratta di scelte, di numeri, ma si badi: per le Antiche Scuole, per i Sapienti, più che quantità il Numero era qualità e intensità della vibrazione, comunione interiore che promanava e ritornava, da-alla Causa Causarum, il Principio Universale a Cui il Numero, la vibrazione, deve dirigere in sintonia, ricondurre lo spirito dell'uomo.
Fu la comprensione di tutto ciò a svelare agli antichi Maestri alcuni grandi misteri, e a determinare il progresso umano in armonia con le Leggi. Ma altri misteri circondano ancora l'uomo, e ancora debbono essere compresi. Ciò avverrà soltanto quando l'uomo tornerà a meditare, onestamente, con la coscienza aperta in toto. E quando finalmente ciò avverrà solo allora l'uomo dei nostri giorni potrà affermare a se stesso di essere entrato in sintonia con la Sapienza, con la Luce, col Grande Architetto dell'Universo, con Dio, a Cui tutto obbedisce armonicamente, compreso il misterioso e altissimo fenomeno settenario.