Questa sera, siamo chiamati a riflettere su di un passaggio del nostro rituale di iniziazione che segue la domanda che il M:.V:. rivolge all’iniziando, ovvero: “Profano che cosa sapete della Libera Muratoria?” e il profano risponde (dietro suggerimento dell’Esperto): “Ne conosco la storia e le sue finalità”.....

Il documento che segue è la relazione di introduzione tenuta dal F:. Federico Pignatelli, nella Tornata a Logge Riunite (presenti nove Logge dell'Oriente di Roma) tenuta il 29.09.2007. Il Fratello ricopriva per l'occasione la carica di Oratore.

Il documento è opera d'ingegno del Fratello ed il suo contenuto non riflette di necessità la posizione della Loggia o del G.O.I. Ogni diritto è riconosciuto. 

© Pignatelli Federico

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Carissimi Fratelli Tutti

Dopo la pausa estiva, ecco che i nostri lavori riprendono forza e vigore.

 

Questa sera, siamo chiamati a riflettere su di un passaggio del nostro rituale di iniziazione che segue la domanda che il M:.V:. rivolge all’iniziando, ovvero: “Profano che cosa sapete della Libera Muratoria?” e il profano risponde (dietro suggerimento dell’Esperto): “Ne conosco la storia e le sue finalità”.

 

Ecco….  Il tema di questa tornata sono… “Le finalità della Libera Muratoria”.

 Inutile tacerlo, se questa fosse stata una tornata in camera d’apprendista della Montesion, rapidamente esaurita la questione massonica con una risposta del tipo: la finalità della Massoneria consiste “nell’elevazione dell’uomo e dell’umana famiglia”, si sarebbe velocemente passati all’esame degli strumenti e delle tecniche che la Qabalah mette a disposizione per questa “elevazione dell’uomo”; come per esempio quella della Bittul ha Yesch, che letteralmente significa Svuotare per Riempire, avremmo parlato del Vahereh, ossia della tecnica dell’Osservatore e dell’Osservato, tecnica trasferita nella Massoneria di Palazzo Giustiniani con il nome di “Osservazione a specchio”, agli inizi degli anni ‘70, dopo quei tre seminari, tre campi, e quelle due accademie  che concretizzarono i famosi “Quaderni di Simbologia Muratoria”.

 Ma questa è una tornata in camera d’apprendista a Logge riunite, e allora i nostri doveri di ospitalità ma soprattutto la presenza di tanti cari amati Fratelli, impongono all’Oratore una introduzione di più ampio respiro, per così dire a 360 gradi. 

 Nei rituali del 1992, non era prevista una simile risposta dell’iniziando, anzi al suo silenzio l’Esperto suggeriva “Nulla”, e forse era più corretto così, ma considerato che oggi i nostri rituali la contengono, non possiamo che esprimere il nostro rammarico e disappunto per come il tutto si esaurisca con una risposta dell’iniziando, per altro suggerita, per nulla verificata.

Il rammarico emerge dal fatto che se della storia della Libera Muratoria, molto si può apprendere dalla numerosa bibliografia in circolazione, non altrettanto può dirsi per le “finalità”, che sembrano, anzi, subire cambiamenti con le epoche e con le priorità dei vari periodi storici.

Tanto che anche per chi è impegnato nella Massoneria, da anni, è difficile abbracciarne interamente l’orizzonte di attività.

 Non certamente l’Oratore, Maestro Venerabile, soltanto perché introduce il soggetto, può attribuirsi una conoscenza esaustiva dell’argomento, allora più prudentemente saranno indicati soltanto alcuni percorsi, ma i Fratelli altri ne potranno tracciare.

 

Il primo percorso che sottopongo all’attenzione di questa Loggia è quello Politico.

Quantunque sia vietato in Loggia “parlare di Politica e di religione”, comprovate finalità politiche, si distinguono nella Libera Muratoria. Sarebbe sufficiente, per esempio, scorrere quel famoso progetto massonico del 1861, che tra l’altro distingueva fra Politica interna ed estera, la prima intesa a costruire l’Italia libera e Una; e la seconda tesa invece ad agevolare, per mezzo delle L... e delle Associazioni M... sparse nel mondo, i rapporti internazionali e preparare la vera fratellanza universale.

È accertato che più di qualsiasi altra istituzione essa ha contribuito a dare importanza e forza all’opinione pubblica e a far riconoscere i diritti del potere civile.

È documento acclarato che fra le sue varie applicazioni figurava in primo luogo lo studio di questioni politiche e sociali che le Logge esaminavano e discutevano spesso parecchi anni prima che fossero poste dinanzi all’opinione pubblica.  

 

Il secondo percorso che sottopongo all’attenzione dei Fratelli è quello Sociale.

L’ indagine condotta sulle leggende delle nostre origini su cui riposano i nostri simboli e le nostre cerimonie, ci restituisce una Libera Muratoria,  in cui si ritrovano interamente delle finalità Sociali che investono il mondo del lavoro.

 

Il terzo percorso che vorrei portare alla vostra attenzione è quello delle finalità Morali, che sono poi quei grandi principi su cui si innalza il Tempio Massonico: ossia uguaglianza sociale di fronte alla legge e a Dio; educazione intellettuale, solidarietà degli individui come delle nazioni; tolleranza e amore tra gli uomini.

 

Il quarto percorso può costruirsi sulle finalità religiose, configurabili, però, nel tentativo di ricondurre la questione religiosa ai suoi veri e più semplici termini, ai suoi principi più elevati, morali e universali. Affinché l'uomo creda meno alle diverse sette e più ai grandi ed eterni principi, meno alle religioni, più a Dio, meno ai preti, più all’intimo delle sua coscienza.

 

E per non apparire troppo seriosi, o tediosi, se si presta fede ai nostri detrattori possiamo aggiungere tra le finalità della Libera Muratoria, anche quella riportata sul bollettino: Chiesa Viva n. 227 del marzo 1992 a pag. 11 che indica come finalità prioritaria lo “Sbattezzo dell’umanità”.

 O quella, ancor più bizzarra, riportata in un sito internet dedicato alla Vergine Maria, in cui si dichiara che il fine concreto della Massoneria quale “forza d’urto intellettuale di Satana in terra, è quello di preparare la strada all’Anticristo”.

 

Personalmente amo supporre che le finalità della Libera Muratoria possano trovare concretezza negli insegnamenti che ognuno di noi riceve nella propria Loggia.

Lo penso per la semplice ragione, che nella conoscenza e quindi nella consapevole accettazione della nostra Tradizione, ogni libero muratore acquisisce il senso intimo del proprio "mestiere" di massone, e sempre più consapevole del grande patrimonio simbolico della massoneria, riuscirà a sintetizzare la continua ricerca ad una soddisfacente risposta ai tre quesiti:

- Di dove veniamo?

- Chi siamo?

- Dove andiamo?

E sarebbe sufficiente rispondere in maniera esauriente a queste tre domande per poter essere in grado di rendere giustizia alla domanda che costituisce l’oggetto di questa tornata.

 Ma per ovvi motivi una risposta non è facilmente configurabile; del resto la Massoneria o qualsiasi altra disciplina esoterica non può "infondere" magicamente la perfezione nei suoi adepti, ma può istruire per un metodo, donare un viatico che permetta al singolo di incamminarsi sulla strada della vera iniziazione e che porterà i più fortunati a “conoscere se stessi”. Così come ci è ricordato sugli stipiti di tutti i nostri Templi.

 

Ecco…. "Conoscere se stessi".

E allora, l’apparente eterogeneità di finalità diviene soltanto un diverso quadro di logica lettura.

Così “Conoscere se stessi” si concretizza, a volte, con il raggiungimento della Libertà e della Giustizia, intesa quale perfezione umana conquistata attraverso una azione politica, con l'ausilio della ragione e aiutata da quella scuola del pensiero democratico costituita da uomini liberi, saggi e pensatori capaci di insegnare i massimi principi dell'etica.

A volte il “Conoscere se stessi” si persegue attraverso il pensiero che prepara l'azione, aiutata dal codice eterno dell'amore, sorretto dall'uso costante della ragione.

Altre volte ancora la si insegue tramite una “via” quale può essere, per esempio, la Qabalah l’Alchimia o la Magia…. la Teugia facendo rivivere nelle Logge quello spirito esoterico di coloro che vollero erigere un Tempio di Sapienza, dentro e fuori dell'uomo, attraverso quel patrimonio di conoscenze esoteriche e magiche che costituiscono la base della stessa esistenza umana.

 

Sembra perciò non eretica una conclusione dell’oratore che faccia riferimento a come, alle finalità della Massoneria, non dimenticando quelle che introdussero gli “speculativi” in quel suo nucleo essenziale che è costituito dalla Loggia, concorrano molti e diversi elementi che si richiamano a una tematica molto estesa: e come tali elementi vi concorrano sotto forma di rapporto dialettico ed operativo duale, quale simbolismo e chiarezza razionale, richiamo alla perennità della tradizione e proiezione verso il futuro, intima concentrazione e irraggiamento verso l'esterno, insistenza su chiare e semplici verità e scandaglio di profondità inesplorate.
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