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Parlare della Menorah o candelabro a sette bracci, che la Massoneria conserva come meraviglioso oggetto ricevuto sul Monte Sinai e trasmesso da generazioni dopo il Patto attraverso il filone ebraico della Tradizione, sarebbe cosa non certo da potersi esaurire in poche pagine, per la complessità del suo supporto esoterico che esso suggerisce alla mente aperta alla intuizione luminosa e non certo al fantasioso esercizio dell’immaginazione. Interpretazioni sul suo significato o messaggio simbolico non ve ne sono nel senso profondo e metafisico. I diversi autori, le disparate fonti dei manoscritti, dei testi, dei dizionari si fermano soltanto alla allegoria, all'emblema o tutt'al più al senso generale di oggetto portatore di Luce. Il suo simbolismo religioso si appoggia sul suo simbolismo cosmico. Secondo Filone, la Menorah è l'imitazione terrestre della sfera celeste archetipa. Nella sua Vita di Mosé 2,102,103, la Menorah rappresenta il cielo al centro del quale brilla il Sole con i suoi pianeti e l'altro luminare, la Luna. Simbolo di Luce spirituale, di Semente di vita e di salute è equivalente all'albero della Luce dei Babilonesi. Rappresenta il mandorlo, ossia la Noce d'Oro che ritroviamo in molte civiltà. Anche Zaccaria vede, accanto al candelabro, due alberi d'olivo che forniscono d'olio le sette lampade come fossero gli occhi di Dio abbraccianti la Terra, come Logos, luce del mondo. Propongo, all'attenzione dei Fratelli il modello evidentemente approvato dalle Autorità rabbiniche competenti, che appare ai primi dell'ottocento e che è diffuso, generalmente, nelle Comunità e famiglie europee. La Menorah è costituita da 3 parti:
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