Il Misantropo Ricevuto Massone Quale è questo mondo lietissimo, dove mi vedo trasportato! a rendersi felici Gli Uomini tra loro per gusto qui si animano; Questo piacere puro e virtuoso è un bene che essi stimano
Un tempo agli uomini perversi Ho preferito i deserti, ho fuggito le loro lezioni I loro costumi, i loro modi Le loro virtù, vani fantasmi; Se essi fossero stati massoni, Avrebbero amato gli uomini.
Sì, di non più rivederli Io ne faccio un dovere; Nascosto nei boschi, Il mio occhio irochese Fugge la specie umana, Ma le virtù che qui vedo fanno espirare il mio odio. Heraclito con le sue lacrime Dei mortali beffò la morte: Vedendo pazzi solamente, Duri, fieri e gelosi. Egli sparse delle lacrime, Cari massoni, a ridere con voi Trovò dei fascini.
Qui dell'umanità Il potere è rispettato. I vostri cuori sono uniti Con dei nodi cari, Che ogni istante restringe; Io cercavo uno o due amici, Voi popolate la terra.
Ma che amo vedere su tutto L'accordo perfetto ed il gusto delle Società Dove voi vi trattate Come veri fratelli: Pilade, Oreste amici vantate Voi non siete più delle favole.
Roma fece dei suoi Figli Un popolo di conquistatori. Meno ambiziosi, Ma più gloriosi Che questi Eroi volgari, L'ordine dei massoni in ogni dove forma un popolo di fratelli.
Puoi oramai su di me, fortuna, provare i tuoi dardi; A dispetto della sorte, Nel mio fiero trasporto Affronterò la Tempesta; Ogni Loggia mi assicura un porto Per uscire dal naufragio.
Cari compagni che mi è dolce Di essere contato tra voi! In tutti i paesi Senza rischio posso muovere i mie passi; Chiunque è tra voi ammesso È cittadino del mondo.
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