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State ascoltando "La Canzone dei Sorveglianti"

 

Si confronterà con interesse questa "Canzone dei Sorveglianti" della raccolta di Naudot con quella delle "Costituzioni di Anderson", della loro edizione francese di La Tierce.
Si noterà anche la parentela (il ritornello è identico) con due canzoni simili tra esse: "l'Eccellenza dell'Ordine" della Lira Muratoria e una canzone della seconda raccolta di Naudot.
Questa canzone sarà ripresa per "Canzoni a la Santé" di Le Bauld-de-Nans, con alcune modifiche alla strofa 6, il cui inizio diventa:

Gli Ebrei dal Cielo guidato / Fecero l'Augusto Santuario / affinché l'oracolo di luce / Loro predisse le sue verità,

invece di:

 Mosé dal Cielo guidato / Costruisce l'Augusto Santuario / Dove delle verità la luce / Con l'oracolo era annunciata.

 

Canzone dei Sorveglianti

 

I strofa (solo): Adamo alla sua discendenza
Trasmise la conoscenza dell'Arte
e Caino, attraverso l'esperienza,
Ne dimostrò l'utilità;
É stato lui a costruire una città,
In un paese d'Oriente,
Da dove l'Architettura civile,
Prese l'avvio

II strofa: Jubal, il padre dei pastori,
Fu il primo ad erigere delle tende,
Dove, pacifico, viveva dei proventi
Delle sue innocenti fatiche:
Questa Architettura campestre
Servì d'allora in poi al soldato;
E degli eroi che Marte fa nascere,
Fa risaltare lo splendore.

III strofa: Mai Nettuno sulle sue acque,
Dell'Architettura navale,
Avrebbe visto la grandezza marziale,
Nè dei commercianti i vascelli,
Se Noè, saggio Patriarca,
Illuminato dall'Onnipotente,
Di sua mano non avesse della bella Arca
Costruito il grande scafo.

IV strofa: Quando i mortali divennero numerosi,
Si vide subito l'ingiustizia
Unirsi alla forza della menzogna
Per opprimere gli infelici;
I fedeli allora per difendersi
Nei forti andarono a rinchiudersi
E gli resistettero valorosamente

V strofa: Il disprezzo del divino Amore
Fece sì che gli uomini fanatici
Subito dopo fabbricarono i mattoni
Per la famosa Torre di Babele;
La differenza dei linguaggi
Arrivò a sconcertare quei Massoni
I quali rinunciarono all'opera
Contenti di abitare delle case.

VI strofa: Mosè, guidato dal Cielo,
Edificò l'augusto santuario,
Dove la luce della verità
venne annunciata dall'Oracolo.
Da allora la santa Architettura
Per l'Idolo è stata profanata,
E la sua magnifica struttura
Affascinava l'attonito Mortale.

VII strofa: Il pacifico Salomone
Aveva, al suo tempo, il vantaggio
Di essere il più saggio fra gli uomini,
E il massone più eccelso;
Egli edificò il Tempio di Dio
Che fu il capolavoro dell'Arte:
E tutti i re, seguendo il suo esempio,
Furono in ogni luogo massoni.

VIII strofa: Tutta la maestà dell'Arte
In Grecia, in Egitto, in Sicilia,
A Roma, in Francia, in questa Città,
Da lì fu in seguito trasferita.
Oggi noi superiamo l'Asia,
Nella bellezza degli edifici,
e meglio di quella con l'ambrosia
Beviamo dei vini eccellenti

Coro: Della nostra Arte cantiamo l'eccellenza,
I suoi segreti costituiscono la nostra felicità.
Esaltiamo la sua magnificenza,
Che dei re mostra la grandezza.