Riprende una canzone di Naudot, che porta il titolo:
"Noi nostri banchetti", ma cancellando l'allusione diretta alle "Sorelle: "per meritare l'amicizia delle nostre sorelle" diventa qui: "per soggiogare i pregiudizi ingannevoli". La stessa canzone si trova nel
Canzoniere della Loggia S.te-Genevičve, ma con una seconda strofa ancora pił modificata:
Della dolcezza adoperiamo i fascini Per rinserrare l'unione dei nostri cuori; Lontano dal fragore e dei vani allarmi Lavoriamo a riformare i nostri costumi.
La si ritroverą, in questa stessa versione, in parecchi altri Canzonieri del XVIII secolo ed inizio XIX, come nella Raccolta di Canzoni e Poesie Massoniche del 1782 con il titolo
"Nei nostri banchetti nessuna melanconia", in quella di Gerusalemme del 1752, nella Musa Massonica del 1806. Il Canzoniere di Sophonople riprenderą invece (p. 124) la versione di Naudot.
Festini Massonici Nei nostri banchetti nessuna malinconia, Alla virtł uniamo la gaiezza. Bandendone l'amore e la follia, Assicuriamo la nostra tranquillitą. Dell'amicizia adoperiamo i fascini Per soggiogare i pregiudizi ingannevoli; I suoi dolci legami sono le nostre armi pił forti Per irrobustire l'unione dei nostri cuori. Nei piaceri di un'innocente vita, Noi godiamo della nostra libertą, Lo sciocco orgoglio, i rimorsi o l'invidia Non turbano la nostra felicitą. |