F:. Paolo Lucarelli
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Parlare del Fratello Paolo Lucarelli a pochi giorni dalla sua scomparsa è come voler martoriare una profonda ferita nell'animo di chi lo ebbe Amico e Fratello; non solo per il fatto di appartenere ad una medesima scuola filosofica ma perché con Lui e per opera di Lui il postulato iniziatico si era tradotto veramente in comuni conquiste interiori.
Meglio sarebbe quindi tacere, per risparmiare patimento ai discepoli già esacerbati e smarriti.
Ma non si può non parlare di questo Fratello a coloro che non goderono la consolazione di averlo intimamente vicino. É bene che essi abbiano una dimostrazione, un esempio evidente, tangibile della comunicabilità del segreto esoterico; di quella comunicabilità sottile e misteriosa di cui il nostro diletto Paolo era dotato per averla realizzata tramite un lavoro intenso ed assiduo di ricerca e di catarsi nel proprio essere.
Non sappiamo fare un'analisi esatta di questa sua peculiare qualità; abbiamo soltanto la percezione che in Lui una specie di stato di grazia nascesse dall'amore, cioè da una profonda sensibilità umana, sua, e da lui intuita e stimolata in ogni individuo, anche forse il meno dotato; per cui si stabiliva facilmente un'implicita intesa, una sintonia, non appena il dialogo penetrava nei meandri del pensiero e si avventurava ad aprire nuovi sentieri alla conoscenza.
Paolo Lucarelli non era un membro della Montesion, ma come non ricordare un Fratello con il quale, per trentasette anni, abbiamo condiviso ricerche e intuizioni?
FEDERICO
Arrivederci... Fratello mio!
Oriente degli Orienti 12.07.6005
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