Paolo Galiano

 

Lo Speculum Alchimiae

di Frate Elia

 

 


Tra gli autori che hanno scritto di Alchimia uno dei meno conosciuti è Frate Elia, compagno di San Francesco e secondo Generale dell'Ordine Francescano: vissuto in pieno XIII secolo, a lui sono attribuiti almeno sette trattati ed alcune composizioni poetiche che racchiudono in poche righe una vera somma dell'Arte.
Lo Speculum alchimiae, qui trascritto e tradotto da un manoscritto della fine del XV secolo, costituisce una sintetica esposizione delle operazioni alchemiche e dei tempi del loro svolgimento: per comprendere il significato del testo, nei limiti di una comprensione mentale (Alchimia è operare, non leggere), l'opera è preceduta da una breve esposizione dei principii alchemici per compiere l'opera di trasmutazione delle tre componenti corporea, animica e spirituale dell'essere umano nella creazione del "corpo di gloria", Oro perfetto e Androgine coronato della corona rossa.
Al testo dello Speculum fanno seguito sette poesie alchemiche, due attribuite a Frate Elia e cinque anonime, nelle quali la Via alchemica è esposta con frasi spesso oscure ma che nel loro misterioso parlare possono illuminare l'intelligenza (ictus legere) di cosa sia veramente Alchimia.
 

  

 

 
 
 

Indice Testi


Musica: "Fuga XLVIII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687