Martin Rua

 

L'Ombra D'Argento

 

 

 

 

A & B Editrice

 

 

Napoli, 1767. Don Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero, osserva compiaciuto gli operai che portano a termine i lavori di restauro della sua cappella di famiglia. Questi uomini non sono semplici operai, ma membri della Fratellanza di cui il Principe è Gran Maestro. Sono Massoni. Prima di congedarli, Don Raimondo fa loro giurare di non rivelare il segreto che essi hanno appena nascosto all’interno della cappella, celato tra i simboli e le sculture. Essi giurano incidendosi la carne con uno stilo e unendo alcune gocce di sangue in una coppa. Qual è questo segreto?
Praga, oggi. Sul Ponte Carlo un uomo sta aspettando qualcuno. Un misterioso bottegaio praghese gli ha dato appuntamento, poche ore prima, per consegnargli qualcosa di prezioso. L’uomo, incuriosito, si è recato all’appuntamento. Ma il vecchio bottegaio non arriva: al suo posto giunge un giovane dal marcato accento siciliano che gli consegna un piccolo sacchetto di velluto «tu saprai cosa farne, Maestro» dice. È l’inizio di una rocambolesca avventura, che porterà il nostro protagonista da Praga a Napoli fino a giungere a Chartres, in una corsa contro il tempo per risolvere un enigma alchemico millenario. Solo lui infatti, moderno alchimista e colto massone, potrà sciogliere e coagulare la materia con la sapienza necessaria. Solo lui.

Martin Rua


  

 

 

 
 
 

Indice Testi


Musica: "Fuga XLVIII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687