Mutus Liber

 

Di

Mino Gabriele

 

 

 

Archè  Editrice

Il significato che i Filosofi dettero alla parola ALCHIMIA è interpretabile solo in chiave cabalistica come si legge ne L'Escalier des Sages: Ars Laboriosa Convertens Humiditate Ignea Metalla in .

Questa capacità di trasformare i vili metalli in oro è sempre stata la principale causa degli equivoci sorti sulle reali aspirazioni dell'ermetista, facendo sì che la sua ricerca sembrasse avere uno scopo di lucro, fosse una sorta di antica chimica, ingenua e ciarlatanesca, prodotta solo per avidità di ricchezza. In effetti contro tale opinione dovuta alla ignoranza ed alla superficialità di molti commentatori, i Filosofi hanno sempre espresso severi giudizi; per tutti ne riportiamo tre assai indicativi: i versi di Nazari da Sajano, due proposizioni contrapposte di Athanasius Kircher e delle rime di un sonetto attribuito a Frate Elia da Cortona.

Il primo rivolgendosi ai falsi alchimisti così si esprime:

 

Sogno d'un'ebbro, pensier falsi, e tristi,

Frenetiche pazzie vane chimere,

ladre inuention, lontane dal douere,

son speranze falaci d'Alchimisti:

gettar il propio, per douer hauere,

con dissegno di far de ricchi acquisti,

fa ch'i meschini insieme tutti uniti,

son dimostrati per pazzi falliti.

Il secondo più esplicitamente:

Falsi Alchymistae de auro

Alchymico loquuntur materialiter.

Veri de eo loquuntur mystice, allegoricè,

neque quicquam aliud esse dicunt,

quàm vim quandam igneam, sive ignem

Naturae per universi Mundi semitas diffusum.

Infine il discusso frate francescano:

Questa è la pietra che si va cercando

dagli alchimisti per ogni sentiero

da color che hanno l'animo sincero,

ma non da quei che vanno sofisticando.

A tutti quanti loro ve' dare bando,

però che sono tutti ingannatori,

e non cognoscono e loro errori:

per tutto il mondo vanno trapolando.

Se questi brani sono tali da non farci fraintendere oltre la posizione del Vero Filosofo, va anche aggiunto che il linguaggio simbolico usato per l' Opus Hermeticum, il continuo riferirsi ai lambicchi, forni, metalli non ha solo una funzione metaforica, ma è la conseguenza di precise cause storico e culturali.

Infatti certi termini, per la specifica attinenza che hanno ad un campo che possiamo definire proto-chimico, sono la concreta testimonianza dell'antichità di questa Arte.  

  

 

 

 
 
 

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Musica: "Fuga XXVIII° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687