Paolo M. da Caltanisetta ci scrive: Distintissimi, approdo al vostro sito come un navigante-esploratore e sempre vi trovo ristoro. È un luogo che apprezzo molto, e non credo sia necessario aggiungere i miei complimenti a quelli che già, certamente ricevete. Il sito è fonte di inesauribile “conoscenza”, almeno per persone come me che, navigano a “vista” lungo le coste della Massoneria. Leggevo nelle F.A.Q. la risposta che avete dato ad un vostro ospite, Domenico V. di Pisa, che chiedeva dell’esistenza di un “Codice Massonico”. La vostra risposta fa richiamo ad un codice dell’800 francese, di cui fornite la traduzione, ma non ne esiste uno italiano?
Carissimo Paolo, un Codice Massonico, non importa di quale nazione, in qualsivoglia lingua redatto, è universale, perché universale è la Massoneria. Ma come supponi esiste un “Codice Massonico” redatto in lingua Italiana e sempre dello stesso periodo ('800), "validato" addirittura da Giuseppe Garibaldi (con la mia spada) e da Giuseppe Mazzini (con la mia parola); ma, come constaterai, contiene gli stessi principi e a volte le stesse frasi. Per una tua verifica, ti consegno l’immagine del documento originale e la sua trascrizione. Grazie per gli apprezzamenti.
La Trascrizione del documento Ama il tuo prossimo come te stesso. Non fare ad altri quello che non vorresti fosse a te fatto. Non farai il male ma sempre il bene. Il vero culto del Grande Architetto consiste nei buoni costumi. Conserva sempre la tua anima in uno stato abbastanza puro per comparire degnamente al cospetto del Grande Architetto che è DIO, e spera da Lui la ricompensa del bene che avrai fatto sulla terra. Rispetta tutte le forme colle quali piace agli uomini di rendere omaggio a DIO. Combatti l'errore non col ferro non col fuoco ma colla verità. Ama i buoni, compiangi i deboli, fuggi i cattivi, ma parla sobriamente coi grandi, prudentemente coi tuoi eguali, sinceramente cogli amici, dolcemente coi fanciulli e teneramente coi poveri. Istruisci l'ignorante, copri colui che ha freddo, nutrisci chi ha fame, dà lavoro all'operajo e sii padre dei poveri. Ciascun sospiro che la tua durezza di cuore farà esalare, aumenterà il numero di maledizioni che cadranno sul tuo capo. Non portar odio ad alcuno, rispetta lo straniero viaggiatore, ajutalo nei suoi bisogni. La sua persona deve essere sacra per te. Evita le querele, previeni gli insulti, rispetta le donne, non abusare mai della loro debolezza, e muori piuttosto che disonorarle. Se il Grande Architetto ti dà un figlio, ringraziaLo, ma trema pel deposito che ti ha confidato. Sii per quel fanciullo l'immagine della Divinità, fa' che sino a dieci anni ti tema, che sino a venti ti ami e sino alla morte ti rispetti. Sino a dieci anni devi essere suo maestro, sino ai venti suo padre e sino alla morte suo amico. Pensa a darli dei buoni principii piuttosto che delle belle maniere, e che ti sia debitore d'una morale educazione e non d'una frivola eleganza. Fa' che diventi onesto. Vigila con tenerezza alla felicità della tua famiglia, procura di allevarla nei sentimenti d'amore di umanità e di devozione alla Patria. Ama il tuo paese, procura di esserli devoto sino al sacrifizio di tua vita. Se tu arrossisci del tuo stato è segno d'orgoglio. Pensa che non è il lavoro che ti onora o ti degrada, ma il modo con cui lo eserciti. Rallegrati nella giustizia, affliggiti contro l'iniquità. Leggi e profitta, vedi e medita, rifletti e lavora. Procura l'utile dei tuoi fratelli, e lo procuri per te stesso. Soffri senza lagnarti. Non giudicar mai leggermente le azioni degli uomini, non biasimar mai alcuno e tanto meno lo loderai. Proclama sempre ed ovunque la fraternità di tutti, l'uguaglianza di tutti e la libertà di tutti. Il WebMaestro
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