Carissima Rita, quante domande tutte assieme. Procediamo con ordine: Nelle pagine dedicate alla Montesion ne trovi la storia e la Bolla di fondazione; qui leggerai che le colonne della Har Tzion Montesion, furono innalzate con lo scopo di approfondire la tradizione esoterica della Massoneria, con significativo orientamento alla Qabalah. I Padri Fondatori decisero per questo nome, per la ragione che questo monte, secondo il racconto biblico, è il luogo in cui risiede YHWH (Isaia VIII;18) e per sottolineare la solidità della Loggia che andavano a fondare (Salmi CXXV;1): "Sono come il Montesion, che non si può far vacillare, ma dimora fino a tempo indefinito". Gli altri riferimenti biblici a cui i Padri si sono ispirati sono: Salmi XLVIII;2 - Salmi LXXVII; 68 - Isaia XXIX;8 - Gioele II;32 - Abdia XXI - 2 Re XIX;31. La seconda parte della tua domanda, presenta alcune distonie. Sembra attribuito al "tempo" o per usare la tua espressione ai "gradi", la fattibilità della costruzione di un quadrato. Questo autorizza a leggere la tua domanda come una aprioristica acquisizione stratificata della "Conoscenza"; ma questa non è soggetta ad archi di tempo, collegarla, poi, ai "gradi" di una qualsivoglia istituzione iniziatica è un non senso, è, a mio avviso, contro-iniziazione. Innegabile l'esistenza di una condizione coscienziale riconducibile al quaternario che spinge a "fare", ma è pure innegabile che il fare è ed appartiene allo spazio e al tempo. Il quadrato ha quindi valenza soltanto fino ad un certo punto della Via, poi diviene semplice zavorra da abbandonare rapidamente. Questo abbandono, però, non è sinonimo di sofferenza, poiché il tutto "accade" in maniera naturale nel "tempo" in cui il sapere saputo viene sostituito dal sapere indeflettibile. Per il perché della ritualità, ti sembrerà strano, ma occorre chiedere all'antropologia giudaica, la quale trae le sue concezioni essenziali dalle due affermazioni del Genesi: "L'uomo re della creazione e l'uomo creato ad immagine di Dio". |