Loggia Har Tzion - Monte Sion -

Enzo R. da Udine ci scrive: Gentile Maestro, risulterebbe che la Massoneria considera l’architetto progettista del tempio di Salomone, Hiram Abif, quale padre ispiratore del movimento ma Le chiedo quali sono i principi ispiratori del movimento stesso. Essi si rifanno agli insegnamenti storico religiosi risalenti ad Enoch, ritrovati, tra l’altro, nelle due colonne sottostanti il costruendo tempio di Salomone proprio durante la sua costruzione, oppure si rifanno agli insegnamenti egizi di Ermete Trimegisto di epoca pre-cristiana ? La ringrazio per la risposta!

Caro Enzo, non c’è dubbio che una cosa è parlare di origine mitica della Massoneria, altra cosa è coglierne l’origine e l’evoluzione storica nonché i principi ispiratori.
Il mito fa risalire l’origine della Massoneria addirittura ad Adamo come narra L’Inno del Maestro accluso alle Costituzioni di Anderson. E dopo Adamo, naturalmente tutti gli altri: Enoch, Noè, Salomone e soprattutto Hiram, la cui leggenda, com’è noto, si ispira all’Ermete Trismegisto e al mito egizio di Osiride e Iside (vedova di Osiride, da cui i massoni sono detti “figli della vedova”).
Se si guarda alla leggenda massonica di Hiram alla luce del mito della morte e della resurrezione, non c’è dubbio che la sua origine possa essere ricondotta al mito egizio di Osiride e di Iside, come sostiene la maggior parte degli studiosi. Ma, a pensarci bene, sotto questo riguardo, non è meno vero che la leggenda, da un punto di vista più generale, possa appartenere ad uno qualsiasi dei tanti miti di dei ed eroi morti e risorti, Gesù, per esempio, come pure altri autori hanno sostenuto. C’è -è vero- una preferenza verso il mito egizio, perché l’iniziato massone, come Iside, va cercando le spoglie del dio ucciso per farlo risorgere. Comunque sia, sotto questo profilo, il mito massonico di Hiram, altro non sarebbe che una tarda rappresentazione dei miti solari e/o della rinascita e dunque della consolazione e della speranza.
Cosa c’è, al contrario, di unico e peculiare nella leggenda massonica di Hiram che si ispira alla fonte biblica e alla tradizione ebraico-cabbalistica? La costruzione del Tempio, nel senso e con la prospettiva nota a tutti i massoni e per la quale ogni fratello sa di dover portare la propria pietra sgrossata.
É abbastanza comprensibile, in tale contesto, riferire a Osiride quella parte della leggenda massonica di Hiram, che parla di morte e di resurrezione, perché l’iniziazione non può che essere un’avventura della coscienza individuale e perché, a quanto pare, fu nella valle del Nilo che venne elaborato per la prima volta il processo psicologico dell’iniziazione attraverso un viaggio rituale che, come testimonia il Papiro di Leida, contemplava per il postulante l’arrivo e l’accettazione, quindi la proclamazione di giustificato, cioè di destinato alla resurrezione, quindi il bagno rituale, l’illuminazione che sembra prevedesse cosiddetti stati di coscienza fuori dell’ordinario (non sappiamo sino a che punto indotti artificialmente) e che, infine, si concludeva col ‘sonno nel tempio’. Come si vede, nulla forse che ricordi i rituali massonici ma certamente la comune convinzione che l’iniziazione sia almeno capace di operare una prima trasformazione della coscienza. E certo Hiram ci fa venire in mente il mito egizio di Osiride e, attraverso questo, i miti solari e della ciclicità naturale, il mito della morte e della resurrezione e soprattutto il mito del Caos sempre risorgente e in grado di minacciare l’Ordine raggiunto. Anche il mondo più organizzato conserva traccia del Caos che può distruggerlo, anche nella coscienza più illuminata può annidarsi il germe della distruzione che trasforma in assassino. Osiride esorcizza bene nella cosmologia egizia tutto ciò che nasce, muore e deve rinascere in eterno ciclo, egli è l’espressione mitica della ricorrenza: il sole, la luna, la vegetazione: a cominciare dalle terre lussureggianti che il Nilo faceva affiorare e puntualmente faceva scomparire. Come Osiride è ucciso dal fratello Seth, Hiram è ucciso da forza fraterna e tuttavia antagonista, come Osiride, Hiram è destinato a cadere mille volte e mille volte a risorgere.
Del resto, il sempre risorgente conflitto sembra essere a fondamento di questo universo, almeno finché l’uomo non abbia completato la costruzione del Tempio, non abbia utilizzato l’ottavo giorno, non abbia terminato cioè l’opera che gli è stata affidata dal Grande Architetto dell’Universo.
Proprio in questo lavoro di rettificazione di se stessi e dell’intero universo io credo vada ricercato il principio ispiratore della Massoneria. Neppure è un caso che l’origine storica della libera muratorìa si trovi in realtà in quelle associazioni di uomini liberi che dell’edificazione di cattedrali facevano il loro mestiere e che nella pietra scolpivano i simboli di un sapere sconosciuto ai profani.
Sergio Magaldi

_______________________________________

Questa pagina è stata letta

Hit Counter

Volte