Carissimo Emanuele, la parola Rav, oggi usata normalmente per indicare una persona Sapiente, deriva da un appellativo dato ad un Saggio del Talmud del III secolo d.C. di nome Abba o Abba il Grande. Questi studiò con Judah ha-Nasi in Palestina ed era considerato della stessa autorità di un saggio mishnaico, sebbene appartenesse all’era post-mishnaica. Spiegò i comandamenti non come riti di natura quasi magica ma come strumenti per affinare l’uomo nell’obbedienza a Dio. Anche se incline al misticismo, incoraggiò un atteggiamento positivo verso il godimento del mondo, affermando che l’uomo doveva dare conto, dopo la morte, di tutti quei piaceri che si era negato in questo modo. Abba ebbe un ruolo fondamentale nel diffondere gli studi rabbinici in Babilonia. L’Accademia da lui fondata a Sura sopravvisse alla sua morte per otto secoli ed aveva più di mille discepoli per volta. Un certo numero di sue composizioni liturgiche trovarono posto nel libro delle preghiere, come l’Aleinu, che viene recitata al termine di ogni servizio liturgico e le suppliche che si recitano al termine di Schabbat prima della Luna Nuova. Poiché era considerato un Santo, la sua tomba divenne, in ambiente ebraico, luogo di pellegrinaggio e si affermava che la polvere che vi si trovava avesse un potere magico di guarigione. Il Web Maestro |