"Galharda"

Galilei Vincenzo 1509 - 1591

 

Il documento che segue è opera dell'ingegno di Rabbi Yehuda Ashlag (Bnei Baruch) e tradotto nella lingua  Italiana da Sebastiano Gulli. Il suo contenuto non manifesta di necessità il punto di vista della Loggia o del G.O.I. La libera circolazione del lavoro è subordinata all'indicazione di fonte ed autore.  Ogni diritto gli è riconosciuto.

@ Rabbi Yehuda Ashlag

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Condizioni della rivelazione dei segreti della Qabalah

Ci sono parecchie ragioni per mantenere segreta la Qabalah:

1. "Non e necessario"

2. "É impossibile"

3. "É il segreto stesso del Creatore"

Non c'e nessuno dettaglio della Qabalah che non viene da una di queste tre proibizioni.

1."Non e necessario". Questo implica che non vale la pena di divulgare i segreti. Non sarebbe possibile che se qualche vantaggio potrebbe essere tratto dalla società. Nel caso contrario, la reazione a questa intenzione sarebbe "ed allora". e la reazione di persone che credono che i Cabalisti trattano argomenti futili. Questo e perché i Cabalisti sceglievano degli studenti che erano capaci di mantenere un segreto e di divulgarlo solo in caso di assoluta necessita.

2. "É impossibile". Questo significa che e vietato divulgare i segreti a causa dei limiti linguistici, una lingua, la nostra lingua, non offrendo la possibilità di trasportare dei concetti spirituali sottili. Tutti i nostri tentativi per spiegare con le parole sono destinati all'insuccesso e respingono lo studente. Cosi, per essere capace di divulgare questi segreti, un'autorizzazione dall'alto e necessaria.

Nei lavori dell'Ari, e fatto menzione dell'autorizzazione dall'alto. É detto "Assicurati che le anime elevate siano riempite di luce esterna o interiore. Quelle che sono riempite della luce avvolgente hanno il dono di divulgare i segreti. Lo fanno in modo tale che una persona non degna non li comprenderà".

Per esempio, Rabbi Shimon Bar Yohai aveva un'anima riempita di luce esterna. Aveva un potere che non era compreso, quando appariva in un gruppo, che da coloro che avevano ricevuto delle istruzioni dall'alto di scrivere nel Libro dello "Zohar". C'erano stati, prima di lui, dei Cabalisti le cui conoscenze erano state superiori alle sue, tuttavia, non avevano avuto la capacita di formulare i concetti spirituali sotto forma scritta.

E di conseguenza chiaro che la possibilità di far parte della Qabalah non dipende dalle conoscenze del Cabalista, ma piuttosto dalle qualità della sua anima. É in funzione di queste qualità che riceve le sue istruzioni dall'alto per divulgare una parte della Qabalah. Questo e perché, prima dello "Zohar", non c'e stata nessuna opera fondamentale sulla Qabalah. Le opere di cui disponiamo comportano solo delle allusioni vaghe ed imprecise. Dall'epoca di Rabbi Shimon, l'Ari e il solo che abbia ricevuto l'autorizzazione di "svelare" un'altra parte del Qabalah. Ancora una volta, e possibile che prima dell'Ari, dei Cabalisti abbiamo posseduto delle conoscenze più ampie ma non erano autorizzate a formularle. Dall'Ari, tutte le persone che hanno intrapreso un approccio della Qabalah hanno abbandonato le altre opere e hanno studiato solo lo "Zohar" e le opere dell'Ari.

3. "É il segreto stesso del Creatore". L'essenza di questo divieto risiede nel fatto che i segreti della Qabalah possono essere rivelati solo da quelli che sono leali verso il Creatore e lo rispettano. Questa ragione per dissimulare i segreti della Qabalah e la più importante. Troppi ciarlatani hanno utilizzato i segreti della Qabalah per il loro proprio profitto. Hanno fatto delle profezie, proceduto a dei malefici e hanno abusato cosi della fiducia degli altri. É precisamente per questa ragione che la Qabalah fu dissimulata all'origine.

I veri Cabalisti si sono avviati a controllare molto rigorosamente i loro alunni. Il debolissimo numero di persone che erano autorizzate ad avvicinare la Qabalah in ogni generazione era legato dai giuramenti più costrittivi. Non erano autorizzati a divulgare il più insignificante, il minimo dettaglio riguardato alle proibizioni.

Non bisogna credere che la divisione nelle tre proibizioni divida la Qabalah stessa in tre. No, ogni parte, ogni parola, ogni termine viene da questi criteri di proibizione. I tre criteri in questione sono costantemente in azione in questa scienza.

So pone tuttavia una domanda. Se infatti la parte segreta della Qabalah e cosi profondamente dissimulata, come i differenti scritti che la riguardano sono apparsi? La ragione e che c'e una differenza tra le prime due condizioni e le ultime. L'ultima condizione e quella che riveste più di importanza. La condizione che postula che "non e necessario" può essere spesso oggetto di modifiche a causa delle circostanze esterne e può trasformarsi in "É necessario". Questo può essere a causa dello sviluppo dell'umanità nel suo insieme per esempio o all'autorizzazione dall'alto. Questa autorizzazione e stata data a Rabbi Shimon, all'Ari e, in in misura minore, ad altri. Questo e perché dei libri autentici di Qabalah ci giungono ogni tanto.

É cosi come ho ricevuto l'insegnamento dal mio maestro. L'ho ricevuto nelle stesse condizioni strette e rigorose di esserne il custode e di non divulgarlo. La condizione "non è necessario" diventa "è necessario", come l'ho indicato precedentemente, divulgo una parte di questo insegnamento pur restando il custode e non divulgando gli altri due come ho giurato

 

 

 

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