[1] In un passo del Talmud, tr. Pessahim, foglio 117a, risulta invece che tutti i Salmi nei quali la parola Cantico precede il nome di David, non gli sono stati ispirati dalla Shekhinah. Quindi secondo il Talmud, i Salmi ispirati, sono quelli in cui il nome di David precede la parola di Cantico. [Torna al Testo]

[2] Abba il Grande (III secolo) conosciuto anche con il nome di Rav. Contemporaneo di Judah ha-Nazi, fu considerato autorità mishnaica, sebbene appartenesse all’era posteriore. Rivestì un ruolo fondamentale nella diffusione degli studi talmudici in Babilonia, dove, a Sura, fondò una scuola frequentata da più di mille studenti la volta. L’influenza filosofica della sua scuola caratterizzò lo studio della Legge per oltre un secolo. Consultare nella sezione dedicata al Talmud:

Tutti gli uomini del Talmud

N.d.T. [Torna al Testo]

[3] Le sette residenze sono, generalmente, i Palazzi devitalizzati (i Palazzi delle scorze) che si trovano nel Mondo della Formazione. Quanto, nel mondo della Formazione, è indicato nello Zohar con il fonema "Residenza", sottintende l’esatta controparte di ciò che è chiamato con il termine "Hekhal" (Palazzo) nel mondo della Creazione. Le Residenze alludono, quindi, ai chiaro scuri (Moga) della Formazione. (Citato in Nétsoutsé orot). N.d.T. [Torna al Testo]

[4] Da "Tahor", purità. [Torna al Testo]

[5] Samaël significa Veleno di Dio, ed è il capo e il principe degli angeli precipitati dal cielo, e reggente delle forze del Sitra Achra (l’altro lato), consorte di Lilith, madre di tutti gli spiriti impuri. Secondo la tradizione Samaël è di carnagione scura, ha corna ed è il principale accusatore di Israele di fronte all’Altissimo. Ha come avversario Michaël che ne è, invece, il difensore. Fu lui ad inviare il Serpente nell’Eden per sedurre Eva, per cui la sua azione è strisciante e generalmente notturna, tutta tesa ad indurre nel peccato gli uomini, perché il peccare aumenta il suo potere consentendogli di mantenere un temporaneo controllo sulla Shekhinah causando catastrofi nel mondo. La Qabalah, per la sua neutralizzazione, prescrive alcune offerte come il capro inviato nel deserto il giorno di Yom Kippur o Giorno dell’Espiazione. N.d.T. [Torna al Testo]

[6] ayq ]whnmw aca ]whnm può essere interpretato in maniera duplice. Può leggersi, in altre parole, come: "ciascuno degli angeli è costituito di una parte di fuoco e una di acqua" o come: "una parte di questi angeli è costituita di fuoco, e un altra parte di acqua". [Torna al Testo]

[7] Arcangelo e capo delle moltitudini angeliche. Uriel è l’angelo della luce, come il suo nome testimonia "luce di Dio". Egli si manifestò come un leone in mezzo ai fuochi dell’altare del Tempio per consumare i sacrifici ; si rivelò nelle sembianze del serpente che voleva ingoiare Mosè, quando questi trascurò di circoncidere suo figlio ; prosciugò il Mar Rosso affinché gli israeliti potessero attraversarlo e apparve ai genitori di Sansone per annunciare che avrebbero avuto un figlio che avrebbe salvato Israele dai filistei. Insieme a Raphaël, Gabriel e Michaël è uno degli angeli che sostano presso il Trono di Gloria. La sua posizione è quella di essere di fronte a Dio e agli uomini. N.d.T. [Torna al Testo]

[8] Michaël è, nella gerarchia angelica, il più elevato, perché secondo la tradizione vola ad adempiere i suoi compiti con un solo battito di ali anziché due. Nei nove cori del piano di Yetzirah è collocato nella "Collettività" dei Seraphïm. É il principe dell’acqua e Angelo dell’argento. É lui che guida il popolo ebraico nel deserto, che lotta con Giacobbe, che annuncia a Sara la nascita di Isacco ed impedisce ad Abramo di sacrificare, come gli era stato comandato, il proprio figlio, e suonerà alla fine dei tempi lo Shophar per la resurrezione dei morti. É il difensore di Israele e siede, pertanto, alla destra del Trono di Dio e configura la mano destra dell’uomo. Il suo oppositore è Samaël. É sempre lui che, secondo la tradizione, offre in olocausto sull’altare le anime dei Tsaddîqîm al Santo, benedetto egli sia, dopo averle accompagnate in cielo. N.d.T. [Torna al Testo]

[9] É l’angelo del fuoco, siede, pertanto alla sinistra del Trono di Gloria e configura la mano sinistra dell’uomo. Nei nove cori del piano di Yetzirah è posto nella "Collettività" dei Keroubim. Si hanno di questo spirito sephirotico numerosi riferimenti scritturali. È uno dei tre arcangeli che visita Abramo e salva Lot prima di distruggere Sodoma. Protegge Abramo dalla fornace ardente in cui Nimrod lo aveva gettato. Veglia su Mosé affinché fosse accettato nella casa del Faraone. Fu lui che, nel tempo del "grande peccato", diede alle fiamme il Tempio e alla fine dei tempi ingaggerà una violenta lotta con Leviathan. Secondo la tradizione è subordinato a Michaël perché percorrerebbe una parasanga con due battiti di ali anziché uno. N.d.T. [Torna al Testo]

[10] Raphaël, il cui nome significa "Dio guarisce", infatti fu lui che apparve ad Abramo guarendolo dalle ferite della circoncisione, è uno dei quattro arcangeli della presenza divina. Configura, quindi il dietro dell’uomo. Nei nove cori è posto nella "Collettività" degli Ophanïm. É lui a sostenere il progetto divino della creazione dell’uomo, opponendosi alle forze dell’altro lato che lo ostacolavano. N.d.T. [Torna al Testo]

 

 

Indice

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foglio 42a - 45b (2) foglio 244b - 269a (1) foglio 244b - 269a (2)

foglio 257a - 257b

 

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