[1] Tutti i passaggi che seguono, non appartengono allo Zohar. Essi non figurano in nessuna edizione antecedente a quella di Francoforte (Kabbalah denudata di Rosenroth); ed erano completamente sconosciuti ai commentatori del XVII secolo. Minhath Yehouda, foglio 137a afferma che queste descrizioni furono scoperte da Rabbi Hayin Vital, in un antico manoscritto e che lo stesso le abbia intercalate, poi, nel suo esemplare dello Zohar. [Torna al Testo]

[2] Le teorie sulla genesi degli angeli, secondo l'esegesi, lo Zohar e il Talmud sono alquanto controverse. Nel Talmud si legge: Quando furono creatigli angeli? R. Jochanan diceva, il secondo giorno, perché è scritto (Salmo CIV, 3) Chi innalza le travi delle Sue camere sopra le acque... chi fa' i venti suoi messaggeri, il fuoco fiammeggiante propri ministri. [In altre parole, avendo Dio separato le acque il secondo giorno, e giacché il Salmista associa le camere superiori con gli angeli considerandole loro dimora, anche gli spiriti celesti, di conseguenza, devono essere stati creati il secondo giorno]. R. Channina, invece, sosteneva, il quinto giorno, perché é scritto (Genesi 1,20) Alati volino sopra la terra; e (Isaia VI,2): Con due ali esso (il Seraph) vola. Tutti rifiutarono, in ogni caso, l'ipotesi della creazione nel primo giorno, per non essere obbligati a sostenere (Genesi R. I,3) Michaël ha disteso il lato del firmamento a mezzogiorno e Gabriel la parte a settentrione. Un’altra teoria sulla creazione degli angeli si può trovare nel colloquio tra l'imperatore Adriano e il rabbino Jehoshua Chananyah (Genesi R.LXXVIII,1). L'imperatore chiese: Sostieni che esiste una moltitudine d'angeli che non prega più di una volta, e che il tuo Dio ne crea ogni giorno affinché inneggino al suo nome e poi muoiono. Si! E in quale luogo si dileguano? Si dileguano nel luogo in cui furono creati. E quale è questo luogo? É il fiume di fuoco (Daniele VII,10). Fiume di Fuoco? Sì! Un fiume di fuoco che, simile al Giordano, scorre giorno e notte, senza mai interrompere il suo fluire. E da dove sgorga?. Nasce dal sudore degli Hayoth. Sudore causato dalla fatica da loro sostenuta, per sorreggere il trono del Santo, baruk ha-shem. Questa teoria sulla genesi degli angeli, fu abbastanza contestata dall'ortodossia, ed altre se ne elaborarono. Salmo X111,6): Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera; per cui s'affermò che ogni sillaba proferita dal Santo, baruk ha-shem, crea un angelo. Secondo un altra opinione questi esseri sono della stessa essenza dei cieli: Un angelo è costituito metà di acqua e metà di fuoco; si legge, nello Zohar. A differenza dei demoni, che presentano una triplice parentela sia con gli angeli e sia con gli umani, questi hanno in comune con gli uomini soltanto tre cose: La conoscenza, del divino mistero; una stretta relazione con il divino mistero; parlano, come gli uomini, la lingua sacra (L'ebraico). Si pensa che tale ultima affermazione fosse piegata alla necessità dell'epoca; vale a dire, quella di prescrivere l'uso dell'ebraico nella liturgia, in un periodo in cui l'aramaico l'aveva già da qualche tempo soppiantato. N.d.T. [Torna al Testo]

[3] Lo Zohar inizia da questo passo, un vero e proprio commento alla visione di Ezechiele (I,4 - I,28). [Torna al Testo]

[4] La Mishnah (ripetizione, insegnamento) è la più antica opera della letteratura rabbinica compilata nel II secolo da Yehudah ha-Nazi, e costituisce il nucleo sostanziale della "Legge Orale" del giudaismo. Nella sezione dedicata è possibile approfondire il soggetto

La Mishnah

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[5] Nel Talmud, tr. Maed Katan foglio 28a e Batha foglio 17a, vi si tratta del "bacio d'amore". Vi è raccontato che sei persone non sono morte in seguito al "consiglio del Serpente" cjn lc }yfub (cioè a causa del peccato originale); ma a causa del "bacio" hqycb. Il commentatore Raschi, interpreta la parola "bacio" con "bocca della Shekhinah". Il commentatore Nikdash Mélekh, afferma che le anime progredite si involano verso la Shekhinah, nella stessa maniera in cui una piccola fiamma è assorbita da una più grande. [Torna al Testo]

[6] Il Santo dei Santi, era l'area sacra del Tabernacolo e del Tempio, in cui, nel periodo del primo Tempio, vale a dire prima della cattività di Babilonia, era conservata l'Arca della Alleanza con le seconde tavole di Mosé, la Shetiy-Yah o "Roccia di fondazione", sulla cui base, secondo la Tradizione, il mondo fu creato, un recipiente contenente della manna e il bastone di Aronne. Nel periodo del secondo Tempio, invece, l'area era  completamente spoglia, poiché ogni cosa nascosta prima della deportazione in Babilonia, non venne più ritrovata. Nel santo dei Santi, che era diviso dal resto del Tempio da veli, poteva accedere e soltanto una volta l'anno, il Grande Sacerdote per i suffumigi di incenso durate il rituale dell'Espiazione a Yom Kippur.  N.d.T.[Torna al Testo]

 

 

Indice

foglio 38a - 39b foglio 39b - 40b foglio 41a - 41b foglio 42a - 45b (1)

foglio 42a - 45b (2) foglio 244b - 269a (1) foglio 244b - 269a (2)

foglio 257a - 257b

 

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