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Sedici Assiomi 1. Niente può essere creato da niente,... 2. come la materia non può essere creata... 3. né esistere per se a causa della grossolanità della sua natura. Da dove si ricava la deduzione, che è piuttosto un fondamento, che nessuna cosa grossolana può esistere per se. 4. Dunque, non esiste nessuna materia nella natura delle cose. 5. Tutto ciò che è veramente, è Spirito. 6. Ma questo spirito è increato ed eterno, intelligente, sensibile, vitale, auto muovente, infinito nell’estensione e necessariamente auto esistente. 7. di conseguenza, questo spirito è l’essenza divina,... 8. e nessuna essenza fuorché la divina può auto esistere. 9. Come non esiste, in verità, nessuna essenza nell’universo all’infuori di questa, in virtù degli assiomi 1, 2, 3, 8 ed è chiaro che una cosa proviene da questa essenza unica, tramite un’azione di divisione, altrettanto è evidente che l’essenza divina può dividersi. 10. Poiché l’essenza divina esiste veramente, esistono delle innumerevoli particelle individuali, che possono estendersi e distendersi in cerchi di potere e di estensione infinita. 11. E poiché i granelli particolari di sabbia, i piccoli grani dei lastricati e le particelle dell’aria, dell’etere ecc., sono delle parti di questa essenza divina, è del tutto evidente che queste ultime possono riunirsi e restringersi in particelle estremamente sottili. 12. Il mondo così detto materiale è formato dallo accostamento di queste particelle, benché in realtà sia spirituale, certamente formato di spiriti in particelle divise dell’essenza divina, contratte e raccolte o in monadi o in punti fisici. 13. Questa contrazione è lo stato di sonno o di intorpidimento per queste particelle divine, la loro espansione, lo stato di risveglio. 14. Ci sono differenti gradi di risveglio, e cioè: nella vita vegetativa, sensitiva, razionale... ; di più, infine, il risveglio e l’espansione si attua, in un cerchio di estensione e di potere infinito, fino a quando questa briciola divina in questo spirito particolare possa costruirsi un Mondo formato di terra, di acqua, di aria, di cielo e delle altre parti. 15. E, di conseguenza, questo Spirito particolare può, partendo dall’esempio della polvere fine di marmo, diventare la pianta, a partire dalla pianta animale, dall’animale a uomo, dall’uomo a angelo, infine Dio creatore di una nuova Terra e di un nuovo Cielo. 16. E si può dire parimenti a proposito delle particelle individuali dell’essenza divina, che è necessario che siano o tutte certamente separabili, o ancora che esse possano essere dei Dio creatori di terre e di cieli, ed è proprio quanto un bambino, dopo un solo giorno di scuola, da me interrogato se credeva ad un Dio unico, mi rispose sorridendo, vale a dire che credeva all’esistenza di un gran numero di Dio, distinti gli uni degli altri. |