Per l'Ospite interessato, in Archivio sono presenti altri due documenti:
San Giovanni Battista e la festa del Solstizio d'Estate
Esoterismo di S. Giovanni
Le feste dei due San Giovanni, che coincidono con i Solstizi, evocano, in Occidente, antichi riti agricolo-pastorali legati al nome di Giano.
La festa di San Giovanni Battista o San Giovanni d'Estate ricorre il 24 giugno e quella di San Giovanni Evangelista o San Giovanni d'Inverno il 27 dicembre.
La Gran Loggia di Londra venne costituita il 24 giugno 1717 e le Costituzioni di Anderson furono approvate dalla G..L.. di Londra il 24 giugno 1721.
Secondo le Costituzioni del 1717 (art.XXII) la G\ L\ deve riunirsi ogni anno nel giorno di San Giovanni Battista e la festa annuale delle Logge di Londra, del Westminster e dei Dintorni deve essere tenuta ogni anno nel giorno di S. Giovanni Battista o di S. Giovanni Evangelista.
Le Logge dei tre gradi simbolici sono dette di San Giovanni e i due Santi erano patroni delle Gilde muratorie in Germania e in Inghilterra.
Giano, antica divinità bifronte degli Italici, veniva identificato col Sole nel ciclo giornaliero e annuale e, quindi, con l'Anno e con il Cielo, con potere sul Tempo e sul Destino. Giano re leggendario e divino, avrebbe regnato sul Lazio e avrebbe dato inizio alla civiltà istituendo i riti religiosi e promuovendo la costruzione degli edifici sacri.
Nella duplice veste di protettore di ogni inizio e di iniziatore della civiltà Giano era il patrono dei Collegia Opificum e Fabrorum, istituiti all'epoca del re Numa e in suo onore le corporazioni degli artigiani romani celebravano le due feste solstiziali.
L'allegoria della doppia faccia e della doppia fronte, ordinaria nelle erme di re Giano, è variamente interpretata, Per alcuni significa il dono della scienza del passato e del futuro, ottenuto da Saturno, perseguitato da Giove e regalmente ospitato da Giano. Altri affermano che poiché a Giano é dedicato il mese di gennaio (Januarius), viene espressa con la doppia fronte la considerazione dell'anno trascorso e di quello che sta per inaugurarsi.
Giano era, in senso generale, il custode (Ianitor) delle porte (ianus, porta) ed esercitava la sua influenza su ogni passaggio e su ogni inizio o principio. A lui erano consacrati il primo mese dell'anno, l'inizio di ogni mese, di ogni giorno e di ogni attività. La radice del nome Giano indica il concetto di passaggio, come la parola sanscrita yana (porta) e il verbo latino ire (andare), il gaelico ya-tu (guado).
In quanto divinità solare, Giano aveva il controllo delle Porte del Cielo (Januae caelestis aulae) che il Sole apre all'alba e chiude al tramonto, così come all'inizio e alla fine dell'anno solare.
Nel ciclo giornaliero attraverso la Porta del Cielo di Oriente entra il Sole per dare inizio al giorno, attraverso quella di Occidente il Sole esce al tramonto.
Nel ciclo annuale Giano apre e chiude le Porte Solstiziali, attraversando le quali il Sole dà inizio alle due metà, ascendente e discendente, del percorso annuale.
Il volto maturo e barbuto, simbolo del passato, e quello giovane e gioioso, simbolo del futuro, guardando contemporaneamente indietro e avanti mostrano il potere del Dio sul tempo. A volte Giano ha un volto virile, anziano e barbuto e un volto femmineo, giovane e bello in relazione al primitivo significato di simbolo del Sole e della Luna espresso dalla coppia Janus-Jana o Diano-Diana, con senso analogo a quello della coppia divina di Giove e Giunone.
Nel Bifronte si rifletterebbe la concezione platonica dell'anima umana: il volto giovane e bello simboleggerebbe l'aspetto divino dell'anima, attratta verso Dio e splendente di immutabile bellezza; la faccia vecchia rappresenterebbe l'attenzione rivolta alle cose del mondo che, in quanto soggette al divenire, sono destinate ad invecchiare.
Il dramma cosmico della morte e della rinascita del Sole che segna nel corso dell'anno l'avvicendarsi delle stagioni e del ciclo della vegetazione e simboleggiato dalle vicende di Dei come Osiride, Adone, Dioniso. Lo stesso avvicendarsi di vita e morte, di luce e tenebre, si svolge nel ciclo giornaliero. Osservando che ad ogni morte del Sole, della luce e della vegetazione segue la rinascita, l'uomo deduce che gli tocca la stessa sorte per il valore universale delle leggi cosmiche. In tal senso i Solstizi acquistano anche per l'uomo significati in riferimento al destino della anima oltre che al naturale perpetuarsi della vita sulla Terra.
La tradizione assegna alla Porta del Capricorno un significato positivo in quanto apre la fase dell'anno in cui il Sole cresce e alla Porta del Cancro un significato negativo in quanto dà inizio al semestre oscuro, La Porta Invernale è detta Porta degli Dei, perché attraversandola le anime ascendono al divino e le influenze superiori discendono sulla terra. La Porta Estiva è detta Porta degli Uomini o degli Antenati perché destinata alla discesa delle anime sulla terra ed al perpetuarsi del ciclo delle esistenze materiali.
Il nome di Giovanni, interpretato nel Medio Evo come "Grazia del Signore", viene collegato dal Guenon alla parola ebraica hanan, col doppio senso di misericordia e di lode per cui i suoi due significati di "misericordia di Dio " e di "Lode di Dio " corrisponderebbero alle direzioni discendente e ascendente delle due metà del ciclo annuale, in quanto la misericordia scende da Dio sugli uomini, mentre la lode sale verso la divinità. Il Farina, invece, citando il collegamento del nome di Giovanni e di Giano con la radice ebraica Joni (giorno), ribadisce il significato solare del termine.
S. Giovanni Evangelista: Jacopo da Voragine, nella Legenda Aurea, composta verso il 1264, cita quattro privilegi concessi da Dio a S. Giovanni Evangelista: essere particolarmente amato da Gesù, essere la Parola della carne (avere la grazia della purezza verginale), ottenere la rivelazione dei misteri, essere incaricato di curarsi della Madre di Dio.
1 - Essere il discepolo prediletto da Gesù conferisce a Giovanni una posizione, quasi di identificazione e di successione in rapporto al Sole nascente. Non a caso Cristo gli affida la Madre, simbolo della Materia Prima e del Principio femminile, ricettacolo e riflesso della Luce solare.
2 - L'iconografia sacra presenta la Vergine e S. Giovanni ai piedi della Croce, l'una sulla sinistra (rispetto ali' osservatore, ovvero a destra della Croce) e l'altro a destra: alla loro figure corrispondono il Sole e la Luna posti ai lati della Croce, in alto.
La giustapposizione luni-solare della Vergine e di S. Giovanni rinvia al duplice aspetto di Giano bifronte e delle coppie divine Giano-Giana, Giano-Giunone, Diano-Diana.
3 - La verginità del Santo allude alla purezza del suo spirito ed alla direzione ascendente collegata al rifiuto della differenziazione sessuale: in questo senso, l'iconografia mostra il Santo giovane, imberbe e quasi femmineo, in analogia al volto giovane di Giano simbolo della tendenza ascendente dell'anima.
Anche il secondo volto di Giano, anziano e barbuto si collega alla vecchiaia di S. Giovanni ed al suo ruolo di divulgatore della Parola di Cristo e, quindi, all'aspetto discendente del Verbo che si fa carne e si diffonde nel Mondo.
In entrambi i casi il simbolismo di S. Giovanni Evangelista riconduce alla Porta degli Dei del Solstizio d'Inverno, dedicata sia all'ascesa delle anime che alla volontaria discesa dello Spirito.
4 - Anche il quarto privilegio, la rivelazione dei Misteri, si collega al Solstizio d'Inverno in quanto attraverso la Porta dell'Inverno il Principio spirituale può scegliere di scendere nel mondo manifestato, rivelandosi, cioè coprendosi di nuovi veli, ovvero di una forma percepibile ma misteriosa. L'Apocalisse, che in greco significa Rivelazione, è il testo della tradizione cristiana che, in forma simbolica e velata, comunica i misteri relativi al mondo e al suo destino.
Il Vangelo di Giovanni, che si apre con le parole In principio era il Verbo, fa riferimento al principio della Creazione cosmica e si collega, in modo evidente, alla rinascita della Luce, all'inizio del nuovo anno ed al carattere di Giano come Dio degli inizi.
Il collegamento con la rivelazione dei Misteri, rende S. Giovanni il simbolo dell'aspetto esoterico della tradizione cristiana ed in tal senso il suo rapporto con le Confraternite Muratorie appare fondato sull'antica assimilazione del concetto di Mistero alla pratica del Mestiere ed alla trasmissione dei suoi segreti operativi e sul riferimento ad una tradizione esoterica giovannita parallela alla tradizione ufficiale ed essoterica della chiesa di Pietro.
S. Giovanni Battista: il simbolismo solare del Battista sembra emergere nella frase: "Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me" "occorre che io diminuisca perché Lui cresca", Il Sole che decresce dopo il Solstizio Estivo sarebbe rappresentato da Giovanni, il Sole che cresce nel semestre successivo al Solstizio Invernale, sarebbe rappresentato dal Cristo.
Inoltre l'identificazione da parte degli Ebrei di Giovanni il Battista con Elia, il Profeta rapito sul carro di fuoco il cui nome richiama il nome greco del sole, Elios, non fa che confermare il significato solare di Giovanni.
Secondo la Legenda Aurea il Battista veniva chiamato in rapporto ai privilegi: Profeta per la conoscenza, Amico dello Sposo per l'amore, Luce ardente per la santità, Angelo per la verginità, Voce per l'umiltà, Elia per il fervore, Battista per l'onore meraviglioso, Araldo per la predicazione, Pre-cursore per la preparazione della Via (in tal senso è detto anche Lucifero, Stella del mattino).
Emerge in queste definizioni sia l'aspetto solare del Battista (Luce ardente, Elia, sia il suo ruolo di araldo e precursore dell'avvento della Luce, per cui il Sole, nella fase discendente, si collega alla funzione mercuriale di guida delle anime attraverso le tenebre occidentali verso la rinascita della Luce.
Jacopo da Voragine nel citare le consuetudini popolari delle fiaccolate e delle ruote ardenti in onore di S. Giovanni Battista, correla, sulle orme di S. Agostino, le Natività di Giovanni e di Cristo con i Solstizi, e la loro morte con l'andamento ascendente e discendente del ciclo solare in quanto Cristo fu innalzato sulla Croce, mentre al Battista fu tagliata la testa che venne sepolta separatamente dal corpo.
Le feste del Solstizio Estivo, assegnano al Santo il ruolo di protettore dalle influenze malefiche, in quanto garante della rinascita della Luce nel momento in cui inizia la fase oscura del cielo annuale e più pressanti si fanno le minacce delle forze malefiche e tenebrose, in riferimento al senso negativo della seconda metà dell'anno ed al concetto della discesa delle anime nel mondo attraverso la Porta del Cancro.
L'iconografia sacra presenta il Battista come un adulto, dalla lunga barba e dai capelli incolti, vestito di pelle di agnello, simile a Giano. S. Giovanni impugna un'asta forma di croce o con un vessillo crucifero, emblema dell'asse cosmico e solstiziale; spesso punta il dito verso l'alto per alludere alla prossima venuta del Signore oppure indica l'Agnello, simbolo di Cristo, come Fuoco spirituale (Agni) e allusione al Battesimo con lo Spirito Santo.
I due San Giovanni: il rapporto fra Cristo e S. Giovanni Battista come le due metà ascendente e discendente del ciclo solare, trova il parallelo nel rapporto fra i due San Giovanni. L'Evangelista muore il 24 giugno perché in quel giorno il Sole inizia a decrescere, ma la sua festa è celebrata il 7 dicembre data della dedica della sua chiesa a Efeso, in quanto con la Chiesa significa la rinascita della Luce e del Verbo. Il Battista celebra la nascita al Solstizio d'estate, che l'Angelo del Signore annuncia come giorno di gioia in quanto, pur dando inizio alla fase oscura dell'anno, annuncia e prepara la via al prossimo avvento della Luce.
Nell'immagine giovane e imberbe dell'Evangelista emerge il volto bello e giocondo di Giano, simbolo del Solstizio d'Inverno, della Via ascendente e del Futuro, mentre nella figura del Battista si ripropone la faccia barbuta e accigliata del Dio in rapporto al Solstizio d'Estate, alla Via discendente ed al Passato.
L'espressione popolare di San Giovanni che ride e San Giovanni che piange si riferisce ai due volti di Giano ed agli opposti significati attribuiti alle due Porte Solstiziali e alle due metà dell'anno, benefica e favorevole la prima, triste e malefica la seconda. In molti tempi e molti luoghi ogni Tempio, pur essendo contenuto nei limiti architettonici, rappresenta il diagramma del Cosmo onde si può dire che si estende dall'Oriente all'Occidente e dalla Terra al Cielo e i riti si aprono simbolicamente a Mezzogiorno per chiudersi simbolicamente a Mezzanotte in rapporto al ciclo della Morte e della Rinascita della Luce._______________________________________
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