Gli Hermetica, ossia gli scritti attribuiti ad Ermete Trismegisto, costituiscono l'espressione della sapienza sorta dall'incontro della cultura greca con quella egiziana. Indipendentemente dall'epoca della messa in iscritto (II° III° secolo d.C.) e dagli autori materiali i contenuti sembrano essere di origine molto più antica. In Egitto si recavano i sapienti greci che, come Pitagora e Platone, aspiravano ad una maggiore conoscenza filosofica e religiosa. A quei tempi le due sfere non erano ancora state separate e contrapposte, come avverrà a partire dal 1600 con i movimenti razionalisti. "Adorare la divinità con mente e animo semplice, venerare le sue opere, rendere grazie alla volontà di Dio, che sola è ripiena di bontà: questa è la filosofia non contaminata da alcuna importuna curiosità." (Asclepius, 14)
Le tre preghiere, che presentiamo ai nostri Ospiti, sono una manifestazione della tradizione sapienziale sulla ricerca e sulla conoscenza di Dio da parte dell'uomo, illuminato dalla forza divina. PREGHIERA A DIO PADRE (Corpus Hermeticum, I, 31-32) "Hermes, mio maestro, dialogando spesso con me, sia in privato che talvolta in presenza di Tat, soleva dirmi che coloro che leggeranno i miei libri ne troveranno la composizione semplicissima e chiara, mentre, al contrario, essa è oscura e nasconde il senso delle parole. Inoltre diventerà totalmente oscura, quando successivamente i Greci vorranno tradurre la nostra lingua nella loro: ciò produce un gravissimo stravolgimento degli scritti e la loro reale oscurità." (Corpus Hermeticum, XVI, 1) (31) Santo è Dio e Padre di tutte le cose. Santo è Dio, la cui volontà si compie per mezzo delle sue potenze. Santo è Dio, che vuole essere conosciuto ed è conosciuto dai suoi. Santo sei tu, che per mezzo del Logos hai costituito tutti gli esseri. Santo sei tu, di cui tutta la natura è immagine. Santo sei tu, che la natura non ha formato. Santo sei tu, più forte di ogni potenza. Santo sei tu, più grande di ogni realtà eminente. Santo sei tu, superiore ad ogni lode. Tu che sei inesprimibile, indicibile, solo dal silenzio evocabile, ricevi puri sacrifici di pensiero da un'anima e un cuore a te rivolti.
(32) A te chiedo di non errare nella conoscenza della nostra essenza. Ascolta la mia preghiera e dammi forza. Con questa grazia illuminerò coloro che, miei fratelli e tuoi figli, ancora sono nell'ignoranza. Io credo e rendo testimonianza: vado incontro alla vita e alla luce. Benedetto sei tu, Padre. Il tuo uomo vuole contribuire all'opera di santificazione, nella misura in cui lo hai fatto partecipe di ogni potenza. INNODIA SEGRETA, LOGOS IV (Corpus Hermeticum, XIII, 17-20)
(17) Tutta la natura del cosmo ascolti l'inno. Apriti o terra, per me si dischiudano tutte le porte della pioggia; e voi alberi non agitatevi. Canto inni al Signore della creazione, il Tutto e l'Uno. Apritevi o cieli, e voi venti arrestatevi. Il cerchio immortale di Dio ascolti le mie parole. Elevo inni a colui che ha creato tutti gli esseri, colui che ha fissato la terra e sospeso il cielo, colui che ha ordinato all'acqua dolce di lasciare l'oceano per la terra abitata e inabitata, per favorire il nutrimento e il sostentamento di tutti gli uomini, colui che ha ordinato al fuoco di apparire per aiutare tutte le attività degli dei e degli uomini. Lodiamo tutti insieme colui che è nell'alto dei cieli, creatore di tutta la natura. Egli è l'occhio dell'Intelletto e riceve la lode delle mie potenze.
(18) Potenze che siete in me, elevate inni all'Uno e al Tutto. Cantate unite alla mia volontà, voi potenze tutte che siete in me. Santa conoscenza, illuminato da te, tramite te elevo inni alla luce intellegibile e gioisco nella gioia dell'Intelletto. Voi tutte potenze cantate inni con me. E tu fortezza, canta per me. Mia giustizia, canta il giusto tramite me. Mia unione, canta il tutto tramite me. Verità canta la verità. E tu bene, canta il bene. Vita e luce, da voi viene la lode e a voi ritorna. Rendo grazie a te Padre, energia delle potenze. Ti ringrazio Dio, potenza delle mie energie. Il tuo Verbo tramite me ti canta. Tramite me ricevi il Tutto sotto forma di Verbo, come sacrificio verbale.
(19) Queste cose proclamano le potenze che sono in me. Elevano inni al Tutto, compiono il tuo volere. La tua volontà viene da te e ritorna a te, al Tutto. Ricevi da tutti un sacrificio verbale. il Tutto che è in noi, salvalo o vita, illuminalo luce, spirito, Dio: L'Intelletto è la guida del tuo Verbo. O portatore dello spirito, o Demiurgo: (20) tu sei Dio. Il tuo uomo proclama queste cose, attraverso il fuoco, l'aria, la terra, l'acqua, lo spirito e le tue creature. Da te ho avuto la lode dell'Eternità e, come desideravo, per tua volontà l'ho portata a termine. Per il tuo volere ho visto questa lode rivelata.
PREGHIERA AL SOMMO DIO (Asclepius, 41)
(41) ... Ti rendiamo grazie, o Sommo, superiore ad ogni realtà. Per la tua grazia abbiamo ottenuto la luce della tua conoscenza. O nome santo e venerabile, nome unico, per il quale solo Dio deve essere benedetto dalla religione dei nostri padri. Tu ti degni di offrire a tutti il tuo affetto paterno, la tua attenzione, il tuo amore e qualunque altra più dolce virtù, donandoci l'intelletto, la ragione e l'intuizione. Ci doni l'intelletto perché possiamo conoscerti, la ragione affinché ti ricerchiamo con le nostre indagini, l'intuizione affinché conoscendoti possiamo gioirne. Ci rallegriamo, salvati dalla tua potenza divina, poiché ti sei interamente rivelato a noi. Ci rallegriamo poiché ti sei degnato di consacrarci all'eternità, mentre siamo ancora nei nostri corpi. La conoscenza della tua maestà: questo è il solo modo per l'uomo di renderti grazie. Abbiamo conosciuto te e la tua immensa luce, percepibile solo con l'intelletto. Ti conosciamo, o vera vita della vita, o sorgente feconda di tutti gli esseri. Ti abbiamo conosciuto, o eterna durata di tutta la natura, ripiena del tuo pensiero. In tutta questa preghiera, adorando il bene della tua bontà, di questo solo ti preghiamo: che tu voglia custodirci perseveranti nell'amore della tua conoscenza, affinché non ci allontaniamo da questo genere di vita.
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