Salmi - Capitolo 1 Le due vie [1] Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; [2] ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. [3] Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere. [4] Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde; [5] perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti. [6] Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina. Salmi - Capitolo 2 Il dramma messianico [1] Perché le genti congiurano perché invano cospirano i popoli? [2] Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: [3] «Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami». [4] Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore. [5] Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: [6] «Io l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte». [7] Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. [8] Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. [9] Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai». [10] E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra; [11] servite Dio con timore e con tremore esultate; [12] che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. Salmi - Capitolo 3 Invocazione mattutina del giusto perseguitato [1] Salmo di Davide quando fuggiva il figlio Assalonne. [2] Signore, quanti sono i miei oppressori! Molti contro di me insorgono. [3] Molti di me vanno dicendo: «Neppure Dio lo salva!». [4] Ma tu, Signore, sei mia difesa, tu sei mia gloria e sollevi il mio capo. [5] Al Signore innalzo la mia voce e mi risponde dal suo monte santo. [6] Io mi corico e mi addormento, mi sveglio perché il Signore mi sostiene. [7] Non temo la moltitudine di genti che contro di me si accampano. [8] Sorgi, Signore, salvami, Dio mio. Hai colpito sulla guancia i miei nemici, hai spezzato i denti ai peccatori. [9] Del Signore è la salvezza: sul tuo popolo la tua benedizione. Salmi - Capitolo 4 Preghiera della sera [1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Davide. [2] Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: dalle angosce mi hai liberato; pietà di me, ascolta la mia preghiera. [3] Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore? Perché amate cose vane e cercate la menzogna? [4] Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: il Signore mi ascolta quando lo invoco. [5] Tremate e non peccate, sul vostro giaciglio riflettete e placatevi. [6] Offrite sacrifici di giustizia e confidate nel Signore. [7] Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene?». Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. [8] Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento. [9] In pace mi corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. Salmi - Capitolo 5 Preghiera del mattino [1] Al maestro del coro. Per flauti. Salmo. Di Davide. [2] Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole: intendi il mio lamento. [3] Ascolta la voce del mio grido, o mio re e mio Dio, perché ti prego, Signore. [4] Al mattino ascolta la mia voce; fin dal mattino t'invoco e sto in attesa. [5] Tu non sei un Dio che si compiace del male; presso di te il malvagio non trova dimora; [6] gli stolti non sostengono il tuo sguardo. Tu detesti chi fa il male, [7] fai perire i bugiardi. Il Signore detesta sanguinari e ingannatori. [8] Ma io per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa; mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio. [9] Signore, guidami con giustizia di fronte ai miei nemici; spianami davanti il tuo cammino. [10] Non c'è sincerità sulla loro bocca, è pieno di perfidia il loro cuore; la loro gola è un sepolcro aperto, la loro lingua è tutta adulazione. [11] Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per tanti loro delitti disperdili, perché a te si sono ribellati. [12] Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allieteranno quanti amano il tuo nome. [13] Signore, tu benedici il giusto: come scudo lo copre la tua benevolenza. Salmi - Capitolo 6 Implorazione nella prova [1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide. [2] Signore, non punirmi nel tuo sdegno, non castigarmi nel tuo furore. [3] Pietà di me, Signore: vengo meno; risanami, Signore: tremano le mie ossa. [4] L'anima mia è tutta sconvolta, ma tu, Signore, fino a quando...? [5] Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami per la tua misericordia. [6] Nessuno tra i morti ti ricorda. Chi negli inferi canta le tue lodi? [7] Sono stremato dai lungi lamenti, ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto. [8] I miei occhi si consumano nel dolore, invecchio fra tanti miei oppressori. [9] Via da me voi tutti che fate il male, il Signore ascolta la voce del mio pianto. [10] Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. [11] Arrossiscano e tremino i miei nemici, confusi, indietreggino all'istante. Salmi - Capitolo 7 Preghiera del giusto perseguitato [1] Lamento che Davide rivolse al Signore per le parole di Cus il Beniaminita. [2] Signore, mio Dio, in te mi rifugio: salvami e liberami da chi mi perseguita, [3] perché non mi sbrani come un leone, non mi sbrani senza che alcuno mi salvi. [4] Signore mio Dio, se così ho agito: se c'è iniquità sulle mie mani, [5] se ho ripagato il mio amico con il male, se a torto ho spogliato i miei avversari, [6] il nemico m'insegua e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e trascini nella polvere il mio onore. [7] Sorgi, Signore, nel tuo sdegno, levati contro il furore dei nemici, alzati per il giudizio che hai stabilito. [8] L'assemblea dei popoli ti circondi: dall'alto volgiti contro di essa. [9] Il Signore decide la causa dei popoli: giudicami, Signore, secondo la mia giustizia, secondo la mia innocenza, o Altissimo. [10] Poni fine al male degli empi; rafforza l'uomo retto, tu che provi mente e cuore, Dio giusto. [11] La mia difesa è nel Signore, egli salva i retti di cuore. [12] Dio è giudice giusto, ogni giorno si accende il suo sdegno. [13] Non torna forse ad affilare la spada, a tendere e puntare il suo arco? [14] Si prepara strumenti di morte, arroventa le sue frecce. [15] Ecco, l'empio produce ingiustizia, concepisce malizia, partorisce menzogna. [16] Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto; [17] la sua malizia ricade sul suo capo, la sua violenza gli piomba sulla testa. [18] Loderò il Signore per la sua giustizia e canterò il nome di Dio, l'Altissimo. Salmi - Capitolo 8 Potenza del nome divino [1] Al maestro di coro. Sul canto: «I Torchi...». Salmo. Di Davide. [2] O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. [3] Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. [4] Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, [5] che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? [6] Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: [7] gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; [8] tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; [9] Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. [10] O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. Salmi - Capitolo 9 Dio abbatte gli empi e salva gli umili [1] Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide. [2] Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie. [3] Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. [4] Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono, [5] perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto. [6] Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre. [7] Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte. [8] Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono: [9] giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli. [10] Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro. [11] Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore. [12] Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere. [13] Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido degli afflitti. [14] Abbi pietà di me, Signore, vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, tu che mi strappi dalle soglie della morte, [15] perché possa annunziare le tue lodi, esultare per la tua salvezza alle porte della città di Sion. [16] Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede. [17] Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani. [18] Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio. [19] Perché il povero non sarà dimenticato, la speranza degli afflitti non resterà delusa. [20] Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: davanti a te siano giudicate le genti. [21] Riempile di spavento, Signore, sappiano le genti che sono mortali. [22] Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi? [23] Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio e cade nelle insidie tramate. [24] L'empio si vanta delle sue brame, l'avaro maledice, disprezza Dio. [25] L'empio insolente disprezza il Signore: «Dio non se ne cura: Dio non esiste»; questo è il suo pensiero. [26] Le sue imprese riescono sempre. Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: disprezza tutti i suoi avversari. [27] Egli pensa: «Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure». [28] Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso. [29] Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente. [30] I suoi occhi spiano l'infelice, sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il misero, ghermisce il misero attirandolo nella rete. [31] Infierisce di colpo sull'oppresso, cadono gl'infelici sotto la sua violenza. [32] Egli pensa: «Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla». [33] Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri. [34] Perché l'empio disprezza Dio e pensa: «Non ne chiederà conto»? [35] Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; [36] Punisci il suo peccato e più non lo trovi. [37] Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti. [38] Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio [39] per far giustizia all'orfano e all'oppresso; e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra. Salmi - Capitolo 10 Fiducia del giusto [1] Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide. [2] Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie. [3] Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. [4] Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono, [5] perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto. [6] Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre. [7] Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte. [8] Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono: [9] giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli. [10] Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro. [11] Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore. [12] Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere. [13] Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido degli afflitti. [14] Abbi pietà di me, Signore, vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, tu che mi strappi dalle soglie della morte, [15] perché possa annunziare le tue lodi, esultare per la tua salvezza alle porte della città di Sion. [16] Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede. [17] Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani. [18] Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio. [19] Perché il povero non sarà dimenticato, la speranza degli afflitti non resterà delusa. [20] Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: davanti a te siano giudicate le genti. [21] Riempile di spavento, Signore, sappiano le genti che sono mortali. [22] Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi? [23] Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio e cade nelle insidie tramate. [24] L'empio si vanta delle sue brame, l'avaro maledice, disprezza Dio. [25] L'empio insolente disprezza il Signore: «Dio non se ne cura: Dio non esiste»; questo è il suo pensiero. [26] Le sue imprese riescono sempre. Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: disprezza tutti i suoi avversari. [27] Egli pensa: «Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure». [28] Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso. [29] Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente. [30] I suoi occhi spiano l'infelice, sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il misero, ghermisce il misero attirandolo nella rete. [31] Infierisce di colpo sull'oppresso, cadono gl'infelici sotto la sua violenza. [32] Egli pensa: «Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla». [33] Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri. [34] Perché l'empio disprezza Dio e pensa: «Non ne chiederà conto»? [35] Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; [36] Punisci il suo peccato e più non lo trovi. [37] Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti. [38] Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio [39] per far giustizia all'orfano e all'oppresso; e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra. Salmi - Capitolo 11 Fiducia del giusto [1] Al maestro del coro. Di Davide. Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: «Fuggi come un passero verso il monte»? [2] Ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano la freccia sulla corda per colpire nel buio i retti di cuore. [3] Quando sono scosse le fondamenta, il giusto che cosa può fare? [4] Ma il Signore nel tempio santo, il Signore ha il trono nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo, le sue pupille scrutano ogni uomo. [5] Il Signore scruta giusti ed empi, egli odia chi ama la violenza. [6] Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo, vento bruciante toccherà loro in sorte; [7] Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto. Salmi - Capitolo 12 Contro il mondo menzognero [1] Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide. [2] Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele; è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo. [3] Si dicono menzogne l'uno all'altro, labbra bugiarde parlano con cuore doppio. [4] Recida il Signore le labbra bugiarde, la lingua che dice parole arroganti, [5] quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti, ci difendiamo con le nostre labbra: chi sarà nostro padrone?». [6] «Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò - dice il Signore - metterò in salvo chi è disprezzato». [7] I detti del Signore sono puri, argento raffinato nel crogiuolo, purificato nel fuoco sette volte. [8] Tu, o Signore, ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre. [9] Mentre gli empi si aggirano intorno, emergono i peggiori tra gli uomini. Salmi - Capitolo 13 Invocazione fiduciosa [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? [3] Fino a quando nell'anima mia proverò affanni, tristezza nel cuore ogni momento? Fino a quando su di me trionferà il nemico? [4] Guarda, rispondimi, Signore mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte, [5] perché il mio nemico non dica: «L'ho vinto!» e non esultino i miei avversari quando vacillo. [6] Nella tua misericordia ho confidato. Gioisca il mio cuore nella tua salvezza e canti al Signore, che mi ha beneficato. Salmi - Capitolo 14 L'uomo senza Dio [1] Al maestro del coro. Di Davide. Lo stolto pensa: «Non c'è Dio». Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene. [2] Il Signore dal cielo si china sugli uomini per vedere se esista un saggio: se c'è uno che cerchi Dio. [3] Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti; più nessuno fa il bene, neppure uno. [4] Non comprendono nulla tutti i malvagi, che divorano il mio popolo come il pane? [5] Non invocano Dio: tremeranno di spavento, perché Dio è con la stirpe del giusto. [6] Volete confondere le speranze del misero, ma il Signore è il suo rifugio. [7] Venga da Sion la salvezza d'Israele! Quando il Signore ricondurrà il suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele. Salmi - Capitolo 15 L'ospite del Signore [1] Salmo. Di Davide. Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte? [2] Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, [3] non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino. [4] Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se giura a suo danno, non cambia; [5] presta denaro senza fare usura, e non accetta doni contro l'innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. Salmi - Capitolo 16 Il Signore, mia parte di eredità [1] Miktam. Di Davide. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. [2] Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene». [3] Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, è tutto il mio amore. [4] Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libazioni di sangue né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi. [5] Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. [6] Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità. [7] Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. [8] Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. [9] Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, [10] perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. [11] Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Salmi - Capitolo 17 Invocazione dell'innocente [1] Preghiera. Di Davide. Accogli, Signore, la causa del giusto, sii attento al mio grido. Porgi l'orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c'è inganno. [2] Venga da te la mia sentenza, i tuoi occhi vedano la giustizia. [3] Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, provami al fuoco, non troverai malizia. La mia bocca non si è resa colpevole, [4] secondo l'agire degli uomini; seguendo la parola delle tue labbra, ho evitato i sentieri del violento. [5] Sulle tue vie tieni saldi i miei passi e i miei piedi non vacilleranno. [6] Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, [7] mostrami i prodigi del tuo amore: tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. [8] Custodiscimi come pupilla degli occhi, proteggimi all'ombra delle tue ali, [9] di fronte agli empi che mi opprimono, ai nemici che mi accerchiano. [10] Essi hanno chiuso il loro cuore, le loro bocche parlano con arroganza. [11] Eccoli, avanzano, mi circondano, puntano gli occhi per abbattermi; [12] simili a un leone che brama la preda, a un leoncello che si apposta in agguato. [13] Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; con la tua spada scampami dagli empi, [14] con la tua mano, Signore, dal regno dei morti che non hanno più parte in questa vita. Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre se ne sazino anche i figli e ne avanzi per i loro bambini. [15] Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua presenza. Salmi - Capitolo 18 Te Deum regale [1] Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, [2] e dalla mano di Saul. Disse dunque: Ti amo, Signore, mia forza, [3] Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. [4] Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. [5] Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti impetuosi; [6] gia mi avvolgevano i lacci degli inferi, gia mi stringevano agguati mortali. [7] Nel mio affanno invocai il Signore, nell'angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, al suo orecchio pervenne il mio grido. [8] La terra tremò e si scosse; vacillarono le fondamenta dei monti, si scossero perché egli era sdegnato. [9] Dalle sue narici saliva fumo, dalla sua bocca un fuoco divorante; da lui sprizzavano carboni ardenti. [10] Abbassò i cieli e discese, fosca caligine sotto i suoi piedi. [11] Cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento. [12] Si avvolgeva di tenebre come di velo, acque oscure e dense nubi lo coprivano. [13] Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi con grandine e carboni ardenti. [14] Il Signore tuonò dal cielo, l'Altissimo fece udire la sua voce: grandine e carboni ardenti. [15] Scagliò saette e li disperse, fulminò con folgori e li sconfisse. [16] Allora apparve il fondo del mare, si scoprirono le fondamenta del mondo, per la tua minaccia, Signore, per lo spirare del tuo furore. [17] Stese la mano dall'alto e mi prese, mi sollevò dalle grandi acque, [18] mi liberò da nemici potenti, da coloro che mi odiavano ed eran più forti di me. [19] Mi assalirono nel giorno di sventura, ma il Signore fu mio sostegno; [20] mi portò al largo, mi liberò perché mi vuol bene. [21] Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; [22] perché ho custodito le vie del Signore, non ho abbandonato empiamente il mio Dio. [23] I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, non ho respinto da me la sua legge; [24] ma integro sono stato con lui e mi sono guardato dalla colpa. [25] Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. [26] Con l'uomo buono tu sei buono con l'uomo integro tu sei integro, [27] con l'uomo puro tu sei puro, con il perverso tu sei astuto. [28] Perché tu salvi il popolo degli umili, ma abbassi gli occhi dei superbi. [29] Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. [30] Con te mi lancerò contro le schiere, con il mio Dio scavalcherò le mura. [31] La via di Dio è diritta, la parola del Signore è provata al fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. [32] Infatti, chi è Dio, se non il Signore? O chi è rupe, se non il nostro Dio? [33] Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino; [34] mi ha dato agilità come di cerve, sulle alture mi ha fatto stare saldo; [35] ha addestrato le mie mani alla battaglia, le mie braccia a tender l'arco di bronzo. [36] Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, la tua bontà mi ha fatto crescere. [37] Hai spianato la via ai miei passi, i miei piedi non hanno vacillato. [38] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, non sono tornato senza averli annientati. [39] Li ho colpiti e non si sono rialzati, sono caduti sotto i miei piedi. [40] Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari. [41] Dei nemici mi hai mostrato le spalle, hai disperso quanti mi odiavano. [42] Hanno gridato e nessuno li ha salvati, al Signore, ma non ha risposto. [43] Come polvere al vento li ho dispersi, calpestati come fango delle strade. [44] Mi hai scampato dal popolo in rivolta, mi hai posto a capo delle nazioni. Un popolo che non conoscevo mi ha servito; [45] all'udirmi, subito mi obbedivano, stranieri cercavano il mio favore, [46] impallidivano uomini stranieri e uscivano tremanti dai loro nascondigli. [47] Viva il Signore e benedetta la mia rupe, sia esaltato il Dio della mia salvezza. [48] Dio, tu mi accordi la rivincita e sottometti i popoli al mio giogo, [49] mi scampi dai nemici furenti, dei miei avversari mi fai trionfare e mi liberi dall'uomo violento. [50] Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli e canterò inni di gioia al tuo nome. [51] Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre. Salmi - Capitolo 19 [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Il Signore sole di giustizia [2] I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento. [3] Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. [4] Non è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono. [5] Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. [6] Là pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale, esulta come prode che percorre la via. [7] Egli sorge da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: nulla si sottrae al suo calore. [8] La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice. [9] Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi. [10] Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, [11] più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. [12] Anche il tuo servo in essi è istruito, per chi li osserva è grande il profitto. [13] Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle colpe che non vedo. [14] Anche dall'orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro dal grande peccato. [15] Ti siano gradite le parole della mia bocca, davanti a te i pensieri del mio cuore. Signore, mia rupe e mio redentore. Salmi - Capitolo 20 Preghiera per il re [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. [3] Ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga. [4] Ricordi tutti i tuoi sacrifici e gradisca i tuoi olocausti. [5] Ti conceda secondo il tuo cuore, faccia riuscire ogni tuo progetto. [6] Esulteremo per la tua vittoria, spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; adempia il Signore tutte le tue domande. [7] Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra. [8] Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli, noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio. [9] Quelli si piegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. [10] Salva il re, o Signore, rispondici, quando ti invochiamo. Salmi - Capitolo 21 Rito di incoronazione [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Signore, il re gioisce della tua potenza, quanto esulta per la tua salvezza! [3] Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, non hai respinto il voto delle sue labbra. [4] Gli vieni incontro con larghe benedizioni; gli poni sul capo una corona di oro fino. [5] Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, senza fine. [6] Grande è la sua gloria per la tua salvezza, lo avvolgi di maestà e di onore; [7] lo fai oggetto di benedizione per sempre, lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto. [8] Perché il re confida nel Signore: per la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso. [9] La tua mano raggiungerà ogni tuo nemico, la tua destra raggiungerà chiunque ti odia. [10] Ne farai una fornace ardente, nel giorno in cui ti mostrerai: il Signore li consumerà nella sua ira, li divorerà il fuoco. [11] Sterminerai dalla terra la loro prole, la loro stirpe di mezzo agli uomini. [12] Perché hanno ordito contro di te il male, hanno tramato insidie, non avranno successo. [13] Hai fatto loro voltare le spalle, contro di essi punterai il tuo arco. [14] Alzati, Signore, in tutta la tua forza; canteremo inni alla tua potenza. Salmi - Capitolo 22 Sofferenze e speranze del giusto [1] Al maestro del coro. Sull'aria: «Cerva dell'aurora». Salmo. Di Davide. [2] «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Tu sei lontano dalla mia salvezza»: sono le parole del mio lamento. [3] Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, grido di notte e non trovo riposo. [4] Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Israele. [5] In te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati; [6] a te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi. [7] Ma io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. [8] Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo: [9] «Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico». [10] Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. [11] Al mio nascere tu mi hai raccolto, dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio. [12] Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta. [13] Mi circondano tori numerosi, mi assediano tori di Basan. [14] Spalancano contro di me la loro bocca come leone che sbrana e ruggisce. [15] Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere. [16] E' arido come un coccio il mio palato, la mia lingua si è incollata alla gola, su polvere di morte mi hai deposto. [17] Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, [18] posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano: [19] si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. [20] Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, accorri in mio aiuto. [21] Scampami dalla spada, dalle unghie del cane la mia vita. [22] Salvami dalla bocca del leone e dalle corna dei bufali. [23] Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea. [24] Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele; [25] perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito. [26] Sei tu la mia lode nella grande assemblea, scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. [27] I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano: «Viva il loro cuore per sempre». [28] Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli. [29] Poiché il regno è del Signore, egli domina su tutte le nazioni. [30] A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere. E io vivrò per lui, [31] lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; [32] annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: «Ecco l'opera del Signore!». Salmi - Capitolo 23 Il buon pastore [1] Salmo. Di Davide. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; [2] su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. [3] Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. [4] Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. [5] Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. [6] Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. Salmi - Capitolo 24 Liturgia di ingresso al santuario [1] Di Davide. Salmo. Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e i suoi abitanti. [2] E' lui che l'ha fondata sui mari, e sui fiumi l'ha stabilita. [3] Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo? [4] Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. [5] Otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. [6] Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. [7] Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. [8] Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia. [9] Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. [10] Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Salmi - Capitolo 25 Preghiera nel pericolo [1] Di Davide. A te, Signore, elevo l'anima mia, [2] Dio mio, in te confido: non sia confuso! Non trionfino su di me i miei nemici! [3] Chiunque spera in te non resti deluso, sia confuso chi tradisce per un nulla. [4] Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. [5] Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato. [6] Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. [7] Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. [8] Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; [9] guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. [10] Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. [11] Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande. [12] Chi è l'uomo che teme Dio? Gli indica il cammino da seguire. [13] Egli vivrà nella ricchezza, la sua discendenza possederà la terra. [14] Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. [15] Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perché libera dal laccio il mio piede. [16] Volgiti a me e abbi misericordia, perché sono solo ed infelice. [17] Allevia le angosce del mio cuore, liberami dagli affanni. [18] Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati. [19] Guarda i miei nemici: sono molti e mi detestano con odio violento. [20] Proteggimi, dammi salvezza; al tuo riparo io non sia deluso. [21] Mi proteggano integrità e rettitudine, perché in te ho sperato. [22] O Dio, libera Israele da tutte le sue angosce. Salmi - Capitolo 26 Preghiera dell'innocente [1] Di Davide. Signore, fammi giustizia: nell'integrità ho camminato, confido nel Signore, non potrò vacillare. [2] Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente. [3] La tua bontà è davanti ai miei occhi e nella tua verità dirigo i miei passi. [4] Non siedo con gli uomini mendaci e non frequento i simulatori. [5] Odio l'alleanza dei malvagi, non mi associo con gli empi. [6] Lavo nell'innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare, Signore, [7] per far risuonare voci di lode e per narrare tutte le tue meraviglie. [8] Signore, amo la casa dove dimori e il luogo dove abita la tua gloria. [9] Non travolgermi insieme ai peccatori, con gli uomini di sangue non perder la mia vita, [10] perché nelle loro mani è la perfidia, la loro destra è piena di regali. [11] Integro è invece il mio cammino; riscattami e abbi misericordia. [12] Il mio piede sta su terra piana; nelle assemblee benedirò il Signore. Salmi - Capitolo 27 Con Dio nessun timore [1] Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? [2] Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. [3] Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. [4] Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. [5] Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. [6] E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni di gioia canterò al Signore. [7] Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. [8] Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. [9] Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. [10] Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto. [11] Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici. [12] Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza. [13] Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. [14] Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. Salmi - Capitolo 28 Supplica e ringraziamento [1] Di Davide. A te grido, Signore; non restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa. [2] Ascolta la voce della mia supplica, quando ti grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio. [3] Non travolgermi con gli empi, con quelli che operano il male. Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore. [4] Ripagali secondo la loro opera e la malvagità delle loro azioni. Secondo le opere delle loro mani, rendi loro quanto meritano. [5] Poiché non hanno compreso l'agire del Signore e le opere delle sue mani, egli li abbatta e non li rialzi. [6] Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera; [7] il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. [8] Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato. [9] Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, guidali e sostienili per sempre. Salmi - Capitolo 29 Inno al Signore della bufera [1] Salmo. Di Davide. Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. [2] Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore in santi ornamenti. [3] Il Signore tuona sulle acque, il Dio della gloria scatena il tuono, il Signore, sull'immensità delle acque. [4] Il Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza. [5] Il tuono del Signore schianta i cedri, il Signore schianta i cedri del Libano. [6] Fa balzare come un vitello il Libano e il Sirion come un giovane bufalo. [7] Il tuono saetta fiamme di fuoco, [8] il tuono scuote la steppa, il Signore scuote il deserto di Kades. [9] Il tuono fa partorire le cerve e spoglia le foreste. Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!». [10] Il Signore è assiso sulla tempesta, il Signore siede re per sempre. [11] Il Signore darà forza al suo popolo benedirà il suo popolo con la pace. Salmi - Capitolo 30 Ringraziamento dopo un pericolo mortale [1] Salmo. Canto per la festa della dedicazione del tempio. Di Davide. [2] Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato e su di me non hai lasciato esultare i nemici. [3] Signore Dio mio, a te ho gridato e mi hai guarito. [4] Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba. [5] Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, rendete grazie al suo santo nome, [6] perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera sopraggiunge il pianto e al mattino, ecco la gioia. [7] Nella mia prosperità ho detto: «Nulla mi farà vacillare!». [8] Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro; ma quando hai nascosto il tuo volto, io sono stato turbato. [9] A te grido, Signore, chiedo aiuto al mio Dio. [10] Quale vantaggio dalla mia morte, dalla mia discesa nella tomba? Ti potrà forse lodare la polvere e proclamare la tua fedeltà? [11] Ascolta, Signore, abbi misericordia, Signore, vieni in mio aiuto. [12] Hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia, [13] perché io possa cantare senza posa. Signore, mio Dio, ti loderò per sempre. Salmi - Capitolo 31 Preghiera nella prova [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; per la tua giustizia salvami. [3] Porgi a me l'orecchio, vieni presto a liberarmi. Sii per me la rupe che mi accoglie, la cinta di riparo che mi salva. [4] Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, per il tuo nome dirigi i miei passi. [5] Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. [6] Mi affido alle tue mani; tu mi riscatti, Signore, Dio fedele. [7] Tu detesti chi serve idoli falsi, ma io ho fede nel Signore. [8] Esulterò di gioia per la tua grazia, perché hai guardato alla mia miseria, hai conosciuto le mie angosce; [9] non mi hai consegnato nelle mani del nemico, hai guidato al largo i miei passi. [10] Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; per il pianto si struggono i miei occhi, la mia anima e le mie viscere. [11] Si consuma nel dolore la mia vita, i miei anni passano nel gemito; inaridisce per la pena il mio vigore, si dissolvono tutte le mie ossa. [12] Sono l'obbrobrio dei miei nemici, il disgusto dei miei vicini, l'orrore dei miei conoscenti; chi mi vede per strada mi sfugge. [13] Sono caduto in oblio come un morto, sono divenuto un rifiuto. [14] Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda; quando insieme contro di me congiurano, tramano di togliermi la vita. [15] Ma io confido in te, Signore; dico: «Tu sei il mio Dio, [16] nelle tue mani sono i miei giorni». Liberami dalla mano dei miei nemici, dalla stretta dei miei persecutori: [17] fà splendere il tuo volto sul tuo servo, salvami per la tua misericordia. [18] Signore, ch'io non resti confuso, perché ti ho invocato; siano confusi gli empi, tacciano negli inferi. [19] Fà tacere le labbra di menzogna, che dicono insolenze contro il giusto con orgoglio e disprezzo. [20] Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, ne ricolmi chi in te si rifugia davanti agli occhi di tutti. [21] Tu li nascondi al riparo del tuo volto, lontano dagli intrighi degli uomini; li metti al sicuro nella tua tenda, lontano dalla rissa delle lingue. [22] Benedetto il Signore, che ha fatto per me meraviglie di grazia in una fortezza inaccessibile. [23] Io dicevo nel mio sgomento: «Sono escluso dalla tua presenza». Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera quando a te gridavo aiuto. [24] Amate il Signore, voi tutti suoi santi; il Signore protegge i suoi fedeli e ripaga oltre misura l'orgoglioso. [25] Siate forti, riprendete coraggio, o voi tutti che sperate nel Signore. Salmi - Capitolo 32 La confessione libera dal peccato [1] Di Davide. Maskil. Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato. [2] Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui spirito non è inganno. [3] Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre gemevo tutto il giorno. [4] Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore. [5] Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» e tu hai rimesso la malizia del mio peccato. [6] Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia. Quando irromperanno grandi acque non lo potranno raggiungere. [7] Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, mi circondi di esultanza per la salvezza. [8] Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. [9] Non siate come il cavallo e come il mulo privi d'intelligenza; si piega la loro fierezza con morso e briglie, se no, a te non si avvicinano. [10] Molti saranno i dolori dell'empio, ma la grazia circonda chi confida nel Signore. [11] Gioite nel Signore ed esultate, giusti, giubilate, voi tutti, retti di cuore. Salmi - Capitolo 33 Inno alla Provvidenza [1] Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. [2] Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. [3] Cantate al Signore un canto nuovo, suonate la cetra con arte e acclamate. [4] Poiché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. [5] Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la terra. [6] Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. [7] Come in un otre raccoglie le acque del mare, chiude in riserve gli abissi. [8] Tema il Signore tutta la terra, tremino davanti a lui gli abitanti del mondo, [9] perché egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste. [10] Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. [11] Ma il piano del Signore sussiste per sempre, i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. [12] Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede. [13] Il Signore guarda dal cielo, egli vede tutti gli uomini. [14] Dal luogo della sua dimora scruta tutti gli abitanti della terra, [15] lui che, solo, ha plasmato il loro cuore e comprende tutte le loro opere. [16] Il re non si salva per un forte esercito né il prode per il suo grande vigore. [17] Il cavallo non giova per la vittoria, con tutta la sua forza non potrà salvare. [18] Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, [19] per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. [20] L'anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo. [21] In lui gioisce il nostro cuore e confidiamo nel suo santo nome. [22] Signore, sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo. Salmi - Capitolo 34 Lode alla giustizia divina [1] Di Davide, quando si finse pazzo in presenza di Abimelech e, da lui scacciato, se ne andò. [2] Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. [3] Io mi glorio nel Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino. [4] Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. [5] Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato. [6] Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. [7] Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce. [8] L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva. [9] Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. [10] Temete il Signore, suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. [11] I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla. [12] Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore. [13] C'è qualcuno che desidera la vita e brama lunghi giorni per gustare il bene? [14] Preserva la lingua dal male, le labbra da parole bugiarde. [15] Stà lontano dal male e fà il bene, cerca la pace e perseguila. [16] Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. [17] Il volto del Signore contro i malfattori, per cancellarne dalla terra il ricordo. [18] Gridano e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce. [19] Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. [20] Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore. [21] Preserva tutte le sue ossa, neppure uno sarà spezzato. [22] La malizia uccide l'empio e chi odia il giusto sarà punito. [23] Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, chi in lui si rifugia non sarà condannato. Salmi - Capitolo 35 Preghiera di un giusto perseguitato [1] Di Davide. Signore, giudica chi mi accusa, combatti chi mi combatte. [2] Afferra i tuoi scudi e sorgi in mio aiuto. [3] Vibra la lancia e la scure contro chi mi insegue, dimmi: «Sono io la tua salvezza». [4] Siano confusi e coperti di ignominia quelli che attentano alla mia vita; retrocedano e siano umiliati quelli che tramano la mia sventura. [5] Siano come pula al vento e l'angelo del Signore li incalzi; [6] la loro strada sia buia e scivolosa quando li insegue l'angelo del Signore. [7] Poiché senza motivo mi hanno teso una rete, senza motivo mi hanno scavato una fossa. [8] Li colga la bufera improvvisa, li catturi la rete che hanno tesa, siano travolti dalla tempesta. [9] Io invece esulterò nel Signore per la gioia della sua salvezza. [10] Tutte le mie ossa dicano: «Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?». [11] Sorgevano testimoni violenti, mi interrogavano su ciò che ignoravo, [12] mi rendevano male per bene: una desolazione per la mia vita. [13] Io, quand'erano malati, vestivo di sacco, mi affliggevo col digiuno, riecheggiava nel mio petto la mia preghiera. [14] Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello, come in lutto per la madre mi prostravo nel dolore. [15] Ma essi godono della mia caduta, si radunano, si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso. Mi dilaniano senza posa, [16] mi mettono alla prova, scherno su scherno, contro di me digrignano i denti. [17] Fino a quando, Signore, starai a guardare? Libera la mia vita dalla loro violenza, dalle zanne dei leoni l'unico mio bene. [18] Ti loderò nella grande assemblea, ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso. [19] Non esultino su di me i nemici bugiardi, non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo. [20] Poiché essi non parlano di pace, contro gli umili della terra tramano inganni. [21] Spalancano contro di me la loro bocca; dicono con scherno: «Abbiamo visto con i nostri occhi!». [22] Signore, tu hai visto, non tacere; Dio, da me non stare lontano. [23] Dèstati, svègliati per il mio giudizio, per la mia causa, Signore mio Dio. [24] Giudicami secondo la tua giustizia, Signore mio Dio, e di me non abbiano a gioire. [25] Non pensino in cuor loro: «Siamo soddisfatti!». Non dicano: «Lo abbiamo divorato». [26] Sia confuso e svergognato chi gode della mia sventura, sia coperto di vergogna e d'ignominia chi mi insulta. [27] Esulti e gioisca chi ama il mio diritto, dica sempre: «Grande è il Signore che vuole la pace del suo servo». [28] La mia lingua celebrerà la tua giustizia, canterà la tua lode per sempre. Salmi - Capitolo 36 Malizia del peccatore e bontà di Dio [1] Al maestro del coro. Di Davide servo del Signore. [2] Nel cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio. [3] Poiché egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. [4] Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. [5] Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male. [6] Signore, la tua grazia è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi; [7] la tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso: uomini e bestie tu salvi, Signore. [8] Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali, [9] si saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. [10] E' in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. [11] Concedi la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore. [12] Non mi raggiunga il piede dei superbi, non mi disperda la mano degli empi. [13] Ecco, sono caduti i malfattori, abbattuti, non possono rialzarsi. Salmi - Capitolo 37 La sorte del giusto e dell'empio [1] Di Davide. Non adirarti contro gli empi non invidiare i malfattori. [2] Come fieno presto appassiranno, cadranno come erba del prato. [3] Confida nel Signore e fà il bene; abita la terra e vivi con fede. [4] Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. [5] Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera; [6] farà brillare come luce la tua giustizia, come il meriggio il tuo diritto. [7] Stà in silenzio davanti al Signore e spera in lui; non irritarti per chi ha successo, per l'uomo che trama insidie. [8] Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, non irritarti: faresti del male, [9] poiché i malvagi saranno sterminati, ma chi spera nel Signore possederà la terra. [10] Ancora un poco e l'empio scompare, cerchi il suo posto e più non lo trovi. [11] I miti invece possederanno la terra e godranno di una grande pace. [12] L'empio trama contro il giusto, contro di lui digrigna i denti. [13] Ma il Signore ride dell'empio, perché vede arrivare il suo giorno. [14] Gli empi sfoderano la spada e tendono l'arco per abbattere il misero e l'indigente, per uccidere chi cammina sulla retta via. [15] La loro spada raggiungerà il loro cuore e i loro archi si spezzeranno. [16] Il poco del giusto è cosa migliore dell'abbondanza degli empi; [17] perché le braccia degli empi saranno spezzate, ma il Signore è il sostegno dei giusti. [18] Conosce il Signore la vita dei buoni, la loro eredità durerà per sempre. [19] Non saranno confusi nel tempo della sventura e nei giorni della fame saranno saziati. [20] Poiché gli empi periranno, i nemici del Signore appassiranno come lo splendore dei prati, tutti come fumo svaniranno. [21] L'empio prende in prestito e non restituisce, ma il giusto ha compassione e dà in dono. [22] Chi è benedetto da Dio possederà la terra, ma chi è maledetto sarà sterminato. [23] Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo e segue con amore il suo cammino. [24] Se cade, non rimane a terra, perché il Signore lo tiene per mano. [25] Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, non ho mai visto il giusto abbandonato né i suoi figli mendicare il pane. [26] Egli ha sempre compassione e dà in prestito, per questo la sua stirpe è benedetta. [27] Stà lontano dal male e fà il bene, e avrai sempre una casa. [28] Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata. [29] I giusti possederanno la terra e la abiteranno per sempre. [30] La bocca del giusto proclama la sapienza, e la sua lingua esprime la giustizia; [31] la legge del suo Dio è nel suo cuore, i suoi passi non vacilleranno. [32] L'empio spia il giusto e cerca di farlo morire. [33] Il Signore non lo abbandona alla sua mano, nel giudizio non lo lascia condannare. [34] Spera nel Signore e segui la sua via: ti esalterà e tu possederai la terra e vedrai lo sterminio degli empi. [35] Ho visto l'empio trionfante ergersi come cedro rigoglioso; [36] sono passato e più non c'era, l'ho cercato e più non si è trovato. [37] Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, l'uomo di pace avrà una discendenza. [38] Ma tutti i peccatori saranno distrutti, la discendenza degli empi sarà sterminata. [39] La salvezza dei giusti viene dal Signore, nel tempo dell'angoscia è loro difesa; [40] il Signore viene in loro aiuto e li scampa, li libera dagli empi e dà loro salvezza, perché in lui si sono rifugiati. Salmi - Capitolo 38 Preghiera nell'angoscia [1] Salmo. Di Davide. In memoria. [2] Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, non punirmi nella tua ira. [3] Le tue frecce mi hanno trafitto, su di me è scesa la tua mano. [4] Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati. [5] Le mie iniquità hanno superato il mio capo, come carico pesante mi hanno oppresso. [6] Putride e fetide sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza. [7] Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. [8] Sono torturati i miei fianchi, in me non c'è nulla di sano. [9] Afflitto e sfinito all'estremo, ruggisco per il fremito del mio cuore. [10] Signore, davanti a te ogni mio desiderio e il mio gemito a te non è nascosto. [11] Palpita il mio cuore, la forza mi abbandona, si spegne la luce dei miei occhi. [12] Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. [13] Tende lacci chi attenta alla mia vita, trama insidie chi cerca la mia rovina. e tutto il giorno medita inganni. [14] Io, come un sordo, non ascolto e come un muto non apro la bocca; [15] sono come un uomo che non sente e non risponde. [16] In te spero, Signore; tu mi risponderai, Signore Dio mio. [17] Ho detto: «Di me non godano, contro di me non si vantino quando il mio piede vacilla». [18] Poiché io sto per cadere e ho sempre dinanzi la mia pena. [19] Ecco, confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato. [20] I miei nemici sono vivi e forti, troppi mi odiano senza motivo, [21] mi pagano il bene col male, mi accusano perché cerco il bene. [22] Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano; [23] accorri in mio aiuto, Signore, mia salvezza. Salmi - Capitolo 39 L'uomo è un nulla davanti a Dio [1] Al maestro del coro, Iditun. Salmo. Di Davide. [2] Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; porrò un freno alla mia bocca mentre l'empio mi sta dinanzi». [3] Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, la sua fortuna ha esasperato il mio dolore. [4] Ardeva il cuore nel mio petto, al ripensarci è divampato il fuoco; allora ho parlato: [5] «Rivelami, Signore, la mia fine; quale sia la misura dei miei giorni e saprò quanto è breve la mia vita». [6] Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni e la mia esistenza davanti a te è un nulla. Solo un soffio è ogni uomo che vive, [7] come ombra è l'uomo che passa; solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga. [8] Ora, che attendo, Signore? In te la mia speranza. [9] Liberami da tutte le mie colpe, non rendermi scherno dello stolto. [10] Sto in silenzio, non apro bocca, perché sei tu che agisci. [11] Allontana da me i tuoi colpi: sono distrutto sotto il peso della tua mano. [12] Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, corrodi come tarlo i suoi tesori. Ogni uomo non è che un soffio. [13] Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l'orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché io sono un forestiero, uno straniero come tutti i miei padri. [14] Distogli il tuo sguardo, che io respiri, prima che me ne vada e più non sia. Salmi - Capitolo 40 Ringraziamento. Invocazione di aiuto [1] Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. [2] Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. [3] Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. [4] Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore. [5] Beato l'uomo che spera nel Signore e non si mette dalla parte dei superbi, né si volge a chi segue la menzogna. [6] Quanti prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio, quali disegni in nostro favore: nessuno a te si può paragonare. Se li voglio annunziare e proclamare sono troppi per essere contati. [7] Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. [8] Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto, [9] che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore». [10] Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. [11] Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore, la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato. Non ho nascosto la tua grazia e la tua fedeltà alla grande assemblea. [12] Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia, la tua fedeltà e la tua grazia mi proteggano sempre, [13] poiché mi circondano mali senza numero, le mie colpe mi opprimono e non posso più vedere. Sono più dei capelli del mio capo, il mio cuore viene meno. [14] Degnati, Signore, di liberarmi; accorri, Signore, in mio aiuto. [15] Vergogna e confusione per quanti cercano di togliermi la vita. Retrocedano coperti d'infamia quelli che godono della mia sventura. [16] Siano presi da tremore e da vergogna quelli che mi scherniscono. [17] Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano, dicano sempre: «Il Signore è grande» quelli che bramano la tua salvezza. [18] Io sono povero e infelice; di me ha cura il Signore. Tu, mio aiuto e mia liberazione, mio Dio, non tardare. Salmi - Capitolo 41 Preghiera del malato abbandonato [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera. [3] Veglierà su di lui il Signore, lo farà vivere beato sulla terra, non lo abbandonerà alle brame dei nemici. [4] Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; gli darai sollievo nella sua malattia. [5] Io ho detto: «Pietà di me, Signore; risanami, contro di te ho peccato». [6] I nemici mi augurano il male: «Quando morirà e perirà il suo nome?». [7] Chi viene a visitarmi dice il falso, il suo cuore accumula malizia e uscito fuori sparla. [8] Contro di me sussurrano insieme i miei nemici, contro di me pensano il male: [9] «Un morbo maligno su di lui si è abbattuto, da dove si è steso non potrà rialzarsi». [10] Anche l'amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno. [11] Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, che io li possa ripagare. [12] Da questo saprò che tu mi ami se non trionfa su di me il mio nemico; [13] per la mia integrità tu mi sostieni, mi fai stare alla tua presenza per sempre. [14] Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre e per sempre. Amen, amen. Salmi - Capitolo 42 Lamento del levita esiliato [1] Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. [2] Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. [3] L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? [4] Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?». [5] Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. [6] Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. [7] In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar. [8] Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. [9] Di giorno il Signore mi dona la sua grazia di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente. [10] Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?». [11] Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?». [12] Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. Salmi - Capitolo 43 [1] Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa contro gente spietata; liberami dall'uomo iniquo e fallace. [2] Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi respingi, perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? [3] Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore. [4] Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia gioia, del mio giubilo. A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio. [5] Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. Salmi - Capitolo 44 Lamento nazionale [1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil. [2] Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi. [3] Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti, per far loro posto, hai distrutto i popoli. [4] Poiché non con la spada conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma il tuo braccio e la tua destra e la luce del tuo volto, perché tu li amavi. [5] Sei tu il mio re, Dio mio, che decidi vittorie per Giacobbe. [6] Per te abbiamo respinto i nostri avversari nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori. [7] Infatti nel mio arco non ho confidato e non la mia spada mi ha salvato, [8] ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, hai confuso i nostri nemici. [9] In Dio ci gloriamo ogni giorno, celebrando senza fine il tuo nome. [10] Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere. [11] Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari e i nostri nemici ci hanno spogliati. [12] Ci hai consegnati come pecore da macello, ci hai dispersi in mezzo alle nazioni. [13] Hai venduto il tuo popolo per niente, sul loro prezzo non hai guadagnato. [14] Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno. [15] Ci hai resi la favola dei popoli, su di noi le nazioni scuotono il capo. [16] L'infamia mi sta sempre davanti e la vergogna copre il mio volto [17] per la voce di chi insulta e bestemmia, davanti al nemico che brama vendetta. [18] Tutto questo ci è accaduto e non ti avevamo dimenticato, non avevamo tradito la tua alleanza. [19] Non si era volto indietro il nostro cuore, i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero; [20] ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose. [21] Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio e teso le mani verso un dio straniero, [22] forse che Dio non lo avrebbe scoperto, lui che conosce i segreti del cuore? [23] Per te ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. [24] Svègliati, perché dormi, Signore? Dèstati, non ci respingere per sempre. [25] Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione? [26] Poiché siamo prostrati nella polvere, il nostro corpo è steso a terra. Sorgi, vieni in nostro aiuto; [27] salvaci per la tua misericordia. Salmi - Capitolo 45 Epitalamio regale [1] Al maestro del coro. Su «I gigli...». Dei figli di Core. Maskil. Canto d'amore. [2] Effonde il mio cuore liete parole, io canto al re il mio poema. La mia lingua è stilo di scriba veloce. [3] Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. [4] Cingi, prode, la spada al tuo fianco, nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, [5] avanza per la verità, la mitezza e la giustizia. [6] La tua destra ti mostri prodigi: le tue frecce acute colpiscono al cuore i nemici del re; sotto di te cadono i popoli. [7] Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno. [8] Ami la giustizia e l'empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali. [9] Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre. [10] Figlie di re stanno tra le tue predilette; alla tua destra la regina in ori di Ofir. [11] Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; [12] al re piacerà la tua bellezza. Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui. [13] Da Tiro vengono portando doni, i più ricchi del popolo cercano il tuo volto. [14] La figlia del re è tutta splendore, gemme e tessuto d'oro è il suo vestito. [15] E' presentata al re in preziosi ricami; con lei le vergini compagne a te sono condotte; [16] guidate in gioia ed esultanza entrano insieme nel palazzo del re. [17] Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; li farai capi di tutta la terra. [18] Farò ricordare il tuo nome per tutte le generazioni, e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. Salmi - Capitolo 46 Dio è con noi [1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Su «Le vergini...». Canto. [2] Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. [3] Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare. [4] Fremano, si gonfino le sue acque, tremino i monti per i suoi flutti. [5] Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, la santa dimora dell'Altissimo. [6] Dio sta in essa: non potrà vacillare; la soccorrerà Dio, prima del mattino. [7] Fremettero le genti, i regni si scossero; egli tuonò, si sgretolò la terra. [8] Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. [9] Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. [10] Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà con il fuoco gli scudi. [11] Fermatevi e sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra. [12] Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. Salmi - Capitolo 47 Il Signore re di Israele e del mondo [1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. [2] Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia; [3] perché terribile è il Signore, l'Altissimo, re grande su tutta la terra. [4] Egli ci ha assoggettati i popoli, ha messo le nazioni sotto i nostri piedi. [5] La nostra eredità ha scelto per noi, vanto di Giacobbe suo prediletto. [6] Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. [7] Cantate inni a Dio, cantate inni; cantate inni al nostro re, cantate inni; [8] perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. [9] Dio regna sui popoli, Dio siede sul suo trono santo. [10] I capi dei popoli si sono raccolti con il popolo del Dio di Abramo, perché di Dio sono i potenti della terra: egli è l'Altissimo. Salmi - Capitolo 48 Sion, monte di Dio [1] Cantico. Salmo. Dei figli di Core. [2] Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. [3] Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, dimora divina, è la città del grande Sovrano. [4] Dio nei suoi baluardi è apparso fortezza inespugnabile. [5] Ecco, i re si sono alleati, sono avanzati insieme. [6] Essi hanno visto: attoniti e presi dal panico, sono fuggiti. [7] Là sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, [8] simile al vento orientale che squarcia le navi di Tarsis. [9] Come avevamo udito, così abbiamo visto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio; Dio l'ha fondata per sempre. [10] Ricordiamo, Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio. [11] Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino ai confini della terra; è piena di giustizia la tua destra. [12] Gioisca il monte di Sion, esultino le città di Giuda a motivo dei tuoi giudizi. [13] Circondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri. [14] Osservate i suoi baluardi, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: [15] Questo è il Signore, nostro Dio in eterno, sempre: egli è colui che ci guida. Salmi - Capitolo 49 Le ricchezze sono un nulla [1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. [2] Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio abitanti del mondo, [3] voi nobili e gente del popolo, ricchi e poveri insieme. [4] La mia bocca esprime sapienza, il mio cuore medita saggezza; [5] porgerò l'orecchio a un proverbio, spiegherò il mio enigma sulla cetra. [6] Perché temere nei giorni tristi, quando mi circonda la malizia dei perversi? [7] Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. [8] Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo. [9] Per quanto si paghi il riscatto di una vita, non potrà mai bastare [10] per vivere senza fine, e non vedere la tomba. [11] Vedrà morire i sapienti; lo stolto e l'insensato periranno insieme e lasceranno ad altri le loro ricchezze. [12] Il sepolcro sarà loro casa per sempre, loro dimora per tutte le generazioni, eppure hanno dato il loro nome alla terra. [13] Ma l'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. [14] Questa è la sorte di chi confida in se stesso, l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole. [15] Come pecore sono avviati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà ogni loro parvenza: gli inferi saranno la loro dimora. [16] Ma Dio potrà riscattarmi, mi strapperà dalla mano della morte. [17] Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, se aumenta la gloria della sua casa. [18] Quando muore con sé non porta nulla, né scende con lui la sua gloria. [19] Nella sua vita si diceva fortunato: «Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene». [20] Andrà con la generazione dei suoi padri che non vedranno mai più la luce. [21] L'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. Salmi - Capitolo 50 Per il culto in spirito [1] Salmo. Di Asaf. Parla il Signore, Dio degli dei, convoca la terra da oriente a occidente. [2] Da Sion, splendore di bellezza, Dio rifulge. [3] Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; davanti a lui un fuoco divorante, intorno a lui si scatena la tempesta. [4] Convoca il cielo dall'alto e la terra al giudizio del suo popolo: [5] «Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno sancito con me l'alleanza offrendo un sacrificio». [6] Il cielo annunzi la sua giustizia, Dio è il giudice. [7] «Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele: Io sono Dio, il tuo Dio. [8] Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. [9] Non prenderò giovenchi dalla tua casa, né capri dai tuoi recinti. [10] Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti. [11] Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna. [12] Se avessi fame, a te non lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. [13] Mangerò forse la carne dei tori, berrò forse il sangue dei capri? [14] Offri a Dio un sacrificio di lode e sciogli all'Altissimo i tuoi voti; [15] invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria». [16] All'empio dice Dio: «Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, [17] tu che detesti la disciplina e le mie parole te le getti alle spalle? [18] Se vedi un ladro, corri con lui; e degli adùlteri ti fai compagno. [19] Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua ordisce inganni. [20] Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. [21] Hai fatto questo e dovrei tacere? forse credevi ch'io fossi come te! Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati». [22] Capite questo voi che dimenticate Dio, perché non mi adiri e nessuno vi salvi. [23] Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. Salmi - Capitolo 51 Miserere [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea. [3] Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato. [4] Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. [5] Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. [6] Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio. [7] Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre. [8] Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell'intimo m'insegni la sapienza. [9] Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve. [10] Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa che hai spezzato. [11] Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. [12] Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. [13] Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. [14] Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso. [15] Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. [16] Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, la mia lingua esalterà la tua giustizia. [17] Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode; [18] poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. [19] Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi. [20] Nel tuo amore fa grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme. [21] Allora gradirai i sacrifici prescritti, l'olocausto e l'intera oblazione, allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. Salmi - Capitolo 52 Condanna del cinico [1] Al maestro del coro. Maskil. Di Davide. [2] Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e dirgli: «Davide è entrato in casa di Abimelech». [3] Perché ti vanti del male o prepotente nella tua iniquità? [4] Ordisci insidie ogni giorno; la tua lingua è come lama affilata, artefice di inganni. [5] Tu preferisci il male al bene, la menzogna al parlare sincero. [6] Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura. [7] Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. [8] Vedendo, i giusti saran presi da timore e di lui rideranno: [9] «Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, ma confidava nella sua grande ricchezza e si faceva forte dei suoi crimini». [10] Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre. [11] Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli. Salmi - Capitolo 53 L'uomo senza Dio [1] Al maestro del coro. Su «Macalat». Maskil. Di Davide. [2] Lo stolto pensa: «Dio non esiste». Sono corrotti, fanno cose abominevoli, nessuno fa il bene. [3] Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio. [4] Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti; nessuno fa il bene; neppure uno. [5] Non comprendono forse i malfattori che divorano il mio popolo come il pane e non invocano Dio? [6] Hanno tremato di spavento, là dove non c'era da temere. Dio ha disperso le ossa degli aggressori, sono confusi perché Dio li ha respinti. [7] Chi manderà da Sion la salvezza di Israele? Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo, esulterà Giacobbe, gioirà Israele. Salmi - Capitolo 54 Invocazione al Dio che rende giustizia [1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di Davide. [2] Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: «Ecco, Davide se ne sta nascosto presso di noi». [3] Dio, per il tuo nome, salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. [4] Dio, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alle parole della mia bocca; [5] poiché sono insorti contro di me gli arroganti e i prepotenti insidiano la mia vita, davanti a sé non pongono Dio. [6] Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore mi sostiene. [7] Fà ricadere il male sui miei nemici, nella tua fedeltà disperdili. [8] Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, Signore, loderò il tuo nome perché è buono; [9] da ogni angoscia mi hai liberato e il mio occhio ha sfidato i miei nemici. Salmi - Capitolo 55 Preghiera del calunniato [1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di Davide. [2] Porgi l'orecchio, Dio, alla mia preghiera, non respingere la mia supplica; [3] dammi ascolto e rispondimi, mi agito nel mio lamento e sono sconvolto [4] al grido del nemico, al clamore dell'empio. Contro di me riversano sventura, mi perseguitano con furore. [5] Dentro di me freme il mio cuore, piombano su di me terrori di morte. [6] Timore e spavento mi invadono e lo sgomento mi opprime. [7] Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo? [8] Ecco, errando, fuggirei lontano, abiterei nel deserto. [9] Riposerei in un luogo di riparo dalla furia del vento e dell'uragano». [10] Disperdili, Signore, confondi le loro lingue: ho visto nella città violenza e contese. [11] Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, [12] all'interno iniquità, travaglio e insidie e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno. [13] Se mi avesse insultato un nemico, l'avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. [14] Ma sei tu, mio compagno, mio amico e confidente; [15] ci legava una dolce amicizia, verso la casa di Dio camminavamo in festa. [16] Piombi su di loro la morte, scendano vivi negli inferi; perché il male è nelle loro case, e nel loro cuore. [17] Io invoco Dio e il Signore mi salva. [18] Di sera, al mattino, a mezzogiorno mi lamento e sospiro ed egli ascolta la mia voce; [19] mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: sono tanti i miei avversari. [20] Dio mi ascolta e li umilia, egli che domina da sempre. Per essi non c'è conversione e non temono Dio. [21] Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, ha violato la sua alleanza. [22] Più untuosa del burro è la sua bocca, ma nel cuore ha la guerra; più fluide dell'olio le sue parole, ma sono spade sguainate. [23] Getta sul Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno, mai permetterà che il giusto vacilli. [24] Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba gli uomini sanguinari e fraudolenti: essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. Ma io, Signore, in te confido. Salmi - Capitolo 56 Il fedele non soccomberà [1] Al maestro del coro. Su «Jonat elem rehoqim». Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero in Gat. [2] Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta, un aggressore sempre mi opprime. [3] Mi calpestano sempre i miei nemici, molti sono quelli che mi combattono. [4] Nell'ora della paura, io in te confido. [5] In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? [6] Travisano sempre le mie parole, non pensano che a farmi del male. [7] Suscitano contese e tendono insidie, osservano i miei passi, per attentare alla mia vita. [8] Per tanta iniquità non abbiano scampo: nella tua ira abbatti i popoli, o Dio. [9] I passi del mio vagare tu li hai contati, le mie lacrime nell'otre tuo raccogli; non sono forse scritte nel tuo libro? [10] Allora ripiegheranno i miei nemici, quando ti avrò invocato: so che Dio è in mio favore. [11] Lodo la parola di Dio, lodo la parola del Signore, [12] in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? [13] Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie, [14] perché mi hai liberato dalla morte. Hai preservato i miei piedi dalla caduta, perché io cammini alla tua presenza nella luce dei viventi, o Dio. Salmi - Capitolo 57 In mezzo ai "leoni" [1] Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna. [2] Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te mi rifugio; mi rifugio all'ombra delle tue ali finché sia passato il pericolo. [3] Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che mi fa il bene. [4] Mandi dal cielo a salvarmi dalla mano dei miei persecutori, Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia. [5] Io sono come in mezzo a leoni, che divorano gli uomini; i loro denti sono lance e frecce, la loro lingua spada affilata. [6] Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. [7] Hanno teso una rete ai miei piedi, mi hanno piegato, hanno scavato davanti a me una fossa e vi sono caduti. [8] Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore. [9] Voglio cantare, a te voglio inneggiare: svègliati, mio cuore, svègliati arpa, cetra, voglio svegliare l'aurora. [10] Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti. [11] perché la tua bontà è grande fino ai cieli, e la tua fedeltà fino alle nubi. [12] Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. Salmi - Capitolo 58 Il giudice dei giudici terrestri [1] Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam. [2] Rendete veramente giustizia o potenti, giudicate con rettitudine gli uomini? [3] Voi tramate iniquità con il cuore, sulla terra le vostre mani preparano violenze. [4] Sono traviati gli empi fin dal seno materno, si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna. [5] Sono velenosi come il serpente, come vipera sorda che si tura le orecchie [6] per non udire la voce dell'incantatore, del mago che incanta abilmente. [7] Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca, rompi, o Signore, le mascelle dei leoni. [8] Si dissolvano come acqua che si disperde, come erba calpestata inaridiscano. [9] Passino come lumaca che si discioglie, come aborto di donna che non vede il sole. [10] Prima che le vostre caldaie sentano i pruni, vivi li travolga il turbine. [11] Il giusto godrà nel vedere la vendetta, laverà i piedi nel sangue degli empi. [12] Gli uomini diranno: «C'è un premio per il giusto, c'è Dio che fa giustizia sulla terra!». Salmi - Capitolo 59 Contro gli empi [1] Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo. [2] Liberami dai nemici, mio Dio, proteggimi dagli aggressori. [3] Liberami da chi fa il male, salvami da chi sparge sangue. [4] Ecco, insidiano la mia vita, contro di me si avventano i potenti. Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato; [5] senza mia colpa accorrono e si appostano. Svègliati, vienimi incontro e guarda. [6] Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele, lèvati a punire tutte le genti; non avere pietà dei traditori. [7] Ritornano a sera e ringhiano come cani, si aggirano per la città. [8] Ecco, vomitano ingiurie, le loro labbra sono spade. Dicono: «Chi ci ascolta?». [9] Ma tu, Signore, ti ridi di loro, ti burli di tutte le genti. [10] A te, mia forza, io mi rivolgo: sei tu, o Dio, la mia difesa. [11] La grazia del mio Dio mi viene in aiuto, Dio mi farà sfidare i miei nemici. [12] Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi, disperdili con la tua potenza e abbattili, Signore, nostro scudo. [13] Peccato è la parola delle loro labbra, cadano nel laccio del loro orgoglio per le bestemmie e le menzogne che pronunziano. [14] Annientali nella tua ira, annientali e più non siano; e sappiano che Dio domina in Giacobbe, fino ai confini della terra. [15] Ritornano a sera e ringhiano come cani, per la città si aggirano [16] vagando in cerca di cibo; latrano, se non possono saziarsi. [17] Ma io canterò la tua potenza, al mattino esalterò la tua grazia perché sei stato mia difesa, mio rifugio nel giorno del pericolo. [18] O mia forza, a te voglio cantare, poiché tu sei, o Dio, la mia difesa, tu, o mio Dio, sei la mia misericordia. Salmi - Capitolo 60 Preghiera nazionale dopo la disfatta [1] Al maestro del coro. Su «Giglio del precetto». Miktam. Di Davide. Da insegnare. [2] Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi e contro gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse gli Idumei nella Valle del sale: dodici mila uomini. [3] Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi; ti sei sdegnato: ritorna a noi. [4] Hai scosso la terra, l'hai squarciata, risana le sue fratture, perché crolla. [5] Hai inflitto al tuo popolo dure prove, ci hai fatto bere vino da vertigini. [6] Hai dato un segnale ai tuoi fedeli perché fuggissero lontano dagli archi. [7] Perché i tuoi amici siano liberati, salvaci con la destra e a noi rispondi. [8] Dio ha parlato nel suo tempio: «Esulto e divido Sichem, misuro la valle di Succot. [9] Mio è Gàlaad, mio è Manasse, Efraim è la difesa del mio capo, Giuda lo scettro del mio comando. [10] Moab è il bacino per lavarmi, sull'Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea canterò vittoria». [11] Chi mi condurrà alla città fortificata, chi potrà guidarmi fino all'Idumea? [12] Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti, e più non esci, o Dio, con le nostre schiere? [13] Nell'oppressione vieni in nostro aiuto perché vana è la salvezza dell'uomo. [14] Con Dio noi faremo prodigi: egli calpesterà i nostri nemici. Salmi - Capitolo 61 Preghiera di un esiliato [1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Di Davide. [2] Ascolta, o Dio, il mio grido, sii attento alla mia preghiera. [3] Dai confini della terra io t'invoco; mentre il mio cuore viene meno, guidami su rupe inaccessibile. [4] Tu sei per me rifugio, torre salda davanti all'avversario. [5] Dimorerò nella tua tenda per sempre, all'ombra delle tue ali troverò riparo; [6] perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome. [7] Ai giorni del re aggiungi altri giorni, per molte generazioni siano i suoi anni. [8] Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; grazia e fedeltà lo custodiscano. [9] Allora canterò inni al tuo nome, sempre, sciogliendo i miei voti giorno per giorno. Salmi - Capitolo 62 Dio unica speranza [1] Al maestro del coro. Su «Iduthun». Salmo. Di Davide. [2] Solo in Dio riposa l'anima mia; da lui la mia salvezza. [3] Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. [4] Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme, come muro cadente, come recinto che crolla? [5] Tramano solo di precipitarlo dall'alto, si compiacciono della menzogna. Con la bocca benedicono, e maledicono nel loro cuore. [6] Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza. [7] Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. [8] In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. [9] Confida sempre in lui, o popolo, davanti a lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio. [10] Sì, sono un soffio i figli di Adamo, una menzogna tutti gli uomini, insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio. [11] Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore. [12] Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: il potere appartiene a Dio, tua, Signore, è la grazia; [13] secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo. Salmi - Capitolo 63 Il desiderio di Dio [1] Salmo. Di Davide, quando dimorava nel deserto di Giuda. [2] O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua. [3] Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. [4] Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. [5] Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. [6] Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. [7] Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, [8] a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. [9] A te si stringe l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene. [10] Ma quelli che attentano alla mia vita scenderanno nel profondo della terra, [11] saranno dati in potere alla spada, diverranno preda di sciacalli. [12] Il re gioirà in Dio, si glorierà chi giura per lui, perché ai mentitori verrà chiusa la bocca. Salmi - Capitolo 64 Castigo dei calunniatori [1] Salmo. Di Davide. Al maestro del coro. [2] Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento, dal terrore del nemico preserva la mia vita. [3] Proteggimi dalla congiura degli empi dal tumulto dei malvagi. [4] Affilano la loro lingua come spada, scagliano come frecce parole amare [5] per colpire di nascosto l'innocente; lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore. [6] Si ostinano nel fare il male, si accordano per nascondere tranelli; dicono: «Chi li potrà vedere?». [7] Meditano iniquità, attuano le loro trame: un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso. [8] Ma Dio li colpisce con le sue frecce: all'improvviso essi sono feriti, [9] la loro stessa lingua li farà cadere; chiunque, al vederli, scuoterà il capo. [10] Allora tutti saranno presi da timore, annunzieranno le opere di Dio e capiranno ciò che egli ha fatto. [11] Il giusto gioirà nel Signore e riporrà in lui la sua speranza, i retti di cuore ne trarranno gloria. Salmi - Capitolo 65 Inno di ringraziamento [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Canto. [2] A te si deve lode, o Dio, in Sion; a te si sciolga il voto in Gerusalemme. [3] A te, che ascolti la preghiera, viene ogni mortale. [4] Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri peccati. [5] Beato chi hai scelto e chiamato vicino, abiterà nei tuoi atrii. Ci sazieremo dei beni della tua casa, della santità del tuo tempio. [6] Con i prodigi della tua giustizia, tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, speranza dei confini della terra e dei mari lontani. [7] Tu rendi saldi i monti con la tua forza, cinto di potenza. [8] Tu fai tacere il fragore del mare, il fragore dei suoi flutti, tu plachi il tumulto dei popoli. [9] Gli abitanti degli estremi confini stupiscono davanti ai tuoi prodigi: di gioia fai gridare la terra, le soglie dell'oriente e dell'occidente. [10] Tu visiti la terra e la disseti: la ricolmi delle sue ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu fai crescere il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: [11] Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. [12] Coroni l'anno con i tuoi benefici, al tuo passaggio stilla l'abbondanza. [13] Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza. [14] I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di grano; tutto canta e grida di gioia. Salmi - Capitolo 66 Ringraziamento pubblico [1] Al maestro del coro. Canto. Salmo. Acclamate a Dio da tutta la terra, [2] cantate alla gloria del suo nome, date a lui splendida lode. [3] Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza a te si piegano i tuoi nemici. [4] A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». [5] Venite e vedete le opere di Dio, mirabile nel suo agire sugli uomini. [6] Egli cambiò il mare in terra ferma, passarono a piedi il fiume; per questo in lui esultiamo di gioia. [7] Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le nazioni; i ribelli non rialzino la fronte. [8] Benedite, popoli, il nostro Dio, fate risuonare la sua lode; [9] è lui che salvò la nostra vita e non lasciò vacillare i nostri passi. [10] Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai passati al crogiuolo, come l'argento. [11] Ci hai fatti cadere in un agguato, hai messo un peso ai nostri fianchi. [12] Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste; ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua, ma poi ci hai dato sollievo. [13] Entrerò nella tua casa con olocausti, a te scioglierò i miei voti, [14] i voti pronunziati dalle mie labbra, promessi nel momento dell'angoscia. [15] Ti offrirò pingui olocausti con fragranza di montoni, immolerò a te buoi e capri. [16] Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. [17] A lui ho rivolto il mio grido, la mia lingua cantò la sua lode. [18] Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. [19] Ma Dio ha ascoltato, si è fatto attento alla voce della mia preghiera. [20] Sia benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia. Salmi - Capitolo 67 Preghiera collettiva dopo il raccolto annuale [1] Al maestro del coro. Su strumenti a corda. Salmo. Canto. [2] Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; [3] perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza. [4] Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti. [5] Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra. [6] Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti. [7] La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, [8] ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. Salmi - Capitolo 68 La gloriosa epopea di Israele [1] Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto. [2] Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano. [3] Come si disperde il fumo, tu li disperdi; come fonde la cera di fronte al fuoco, periscano gli empi davanti a Dio. [4] I giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia. [5] Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, spianate la strada a chi cavalca le nubi: «Signore» è il suo nome, gioite davanti a lui. [6] Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. [7] Ai derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida terra. [8] Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto, [9] la terra tremò, stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele. [10] Pioggia abbondante riversavi, o Dio, rinvigorivi la tua eredità esausta. [11] E il tuo popolo abitò il paese che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero. [12] Il Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera: [13] «Fuggono i re, fuggono gli eserciti, anche le donne si dividono il bottino. [14] Mentre voi dormite tra gli ovili, splendono d'argento le ali della colomba, le sue piume di riflessi d'oro». [15] Quando disperdeva i re l'Onnipotente, nevicava sullo Zalmon. [16] Monte di Dio, il monte di Basan, monte dalle alte cime, il monte di Basan. [17] Perché invidiate, o monti dalle alte cime, il monte che Dio ha scelto a sua dimora? Il Signore lo abiterà per sempre. [18] I carri di Dio sono migliaia e migliaia: il Signore viene dal Sinai nel santuario. [19] Sei salito in alto conducendo prigionieri, hai ricevuto uomini in tributo: anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio. [20] Benedetto il Signore sempre; ha cura di noi il Dio della salvezza. [21] Il nostro Dio è un Dio che salva; il Signore Dio libera dalla morte. [22] Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa altèra di chi percorre la via del delitto. [23] Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare, li farò tornare dagli abissi del mare, [24] perché il tuo piede si bagni nel sangue, e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici». [25] Appare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario. [26] Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fanciulle che battono cèmbali. [27] «Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della stirpe di Israele». [28] Ecco, Beniamino, il più giovane, guida i capi di Giuda nelle loro schiere, i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali. [29] Dispiega, Dio, la tua potenza, conferma, Dio, quanto hai fatto per noi. [30] Per il tuo tempio, in Gerusalemme, a te i re porteranno doni. [31] Minaccia la belva dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli: si prostrino portando verghe d'argento; disperdi i popoli che amano la guerra. [32] Verranno i grandi dall'Egitto, l'Etiopia tenderà le mani a Dio. [33] Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore; [34] egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, ecco, tuona con voce potente. [35] Riconoscete a Dio la sua potenza, la sua maestà su Israele, la sua potenza sopra le nubi. [36] Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo, sia benedetto Dio. Salmi - Capitolo 69 Lamento [1] Al maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide. [2] Salvami, o Dio: l'acqua mi giunge alla gola. [3] Affondo nel fango e non ho sostegno; sono caduto in acque profonde e l'onda mi travolge. [4] Sono sfinito dal gridare, riarse sono le mie fauci; i miei occhi si consumano nell'attesa del mio Dio. [5] Più numerosi dei capelli del mio capo sono coloro che mi odiano senza ragione. Sono potenti i nemici che mi calunniano: quanto non ho rubato, lo dovrei restituire? [6] Dio, tu conosci la mia stoltezza e le mie colpe non ti sono nascoste. [7] Chi spera in te, a causa mia non sia confuso, Signore, Dio degli eserciti; per me non si vergogni chi ti cerca, Dio d'Israele. [8] Per te io sopporto l'insulto e la vergogna mi copre la faccia; [9] sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. [10] Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta. [11] Mi sono estenuato nel digiuno ed è stata per me un'infamia. [12] Ho indossato come vestito un sacco e sono diventato il loro scherno. [13] Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, gli ubriachi mi dileggiavano. [14] Ma io innalzo a te la mia preghiera, Signore, nel tempo della benevolenza; per la grandezza della tua bontà, rispondimi, per la fedeltà della tua salvezza, o Dio. [15] Salvami dal fango, che io non affondi, liberami dai miei nemici e dalle acque profonde. [16] Non mi sommergano i flutti delle acque e il vortice non mi travolga, l'abisso non chiuda su di me la sua bocca. [17] Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; volgiti a me nella tua grande tenerezza. [18] Non nascondere il volto al tuo servo, sono in pericolo: presto, rispondimi. [19] Avvicinati a me, riscattami, salvami dai miei nemici. [20] Tu conosci la mia infamia, la mia vergogna e il mio disonore; davanti a te sono tutti i miei nemici. [21] L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. Ho atteso compassione, ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati. [22] Hanno messo nel mio cibo veleno e quando avevo sete mi hanno dato aceto. [23] La loro tavola sia per essi un laccio, una insidia i loro banchetti. [24] Si offuschino i loro occhi, non vedano; sfibra per sempre i loro fianchi. [25] Riversa su di loro il tuo sdegno, li raggiunga la tua ira ardente. [26] La loro casa sia desolata, senza abitanti la loro tenda; [27] perché inseguono colui che hai percosso, aggiungono dolore a chi tu hai ferito. [28] Imputa loro colpa su colpa e non ottengano la tua giustizia. [29] Siano cancellati dal libro dei viventi e tra i giusti non siano iscritti. [30] Io sono infelice e sofferente; la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. [31] Loderò il nome di Dio con il canto, lo esalterò con azioni di grazie, [32] che il Signore gradirà più dei tori, più dei giovenchi con corna e unghie. [33] Vedano gli umili e si rallegrino; si ravvivi il cuore di chi cerca Dio, [34] poiché il Signore ascolta i poveri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. [35] A lui acclamino i cieli e la terra, i mari e quanto in essi si muove. [36] Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne avranno il possesso. [37] La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, e chi ama il suo nome vi porrà dimora. Salmi - Capitolo 70 Grido di angoscia [1] Al maestro del coro. Di Davide. In memoria. [2] Vieni a salvarmi, o Dio, vieni presto, Signore, in mio aiuto. [3] Siano confusi e arrossiscano quanti attentano alla mia vita. Retrocedano e siano svergognati quanti vogliono la mia rovina. [4] Per la vergogna si volgano indietro quelli che mi deridono. [5] Gioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano; dicano sempre: «Dio è grande» quelli che amano la tua salvezza. [6] Ma io sono povero e infelice, vieni presto, mio Dio; tu sei mio aiuto e mio salvatore; Signore, non tardare. Salmi - Capitolo 71 Preghiera di un vecchio [1] In te mi rifugio, Signore, ch'io non resti confuso in eterno. [2] Liberami, difendimi per la tua giustizia, porgimi ascolto e salvami. [3] Sii per me rupe di difesa, baluardo inaccessibile, poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. [4] Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio, dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore. [5] Sei tu, Signore, la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. [6] Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a te la mia lode senza fine. [7] Sono parso a molti quasi un prodigio: eri tu il mio rifugio sicuro. [8] Della tua lode è piena la mia bocca, della tua gloria, tutto il giorno. [9] Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze. [10] Contro di me parlano i miei nemici, coloro che mi spiano congiurano insieme: [11] «Dio lo ha abbandonato, inseguitelo, prendetelo, perché non ha chi lo liberi». [12] O Dio, non stare lontano: Dio mio, vieni presto ad aiutarmi. [13] Siano confusi e annientati quanti mi accusano, siano coperti d'infamia e di vergogna quanti cercano la mia sventura. [14] Io, invece, non cesso di sperare, moltiplicherò le tue lodi. [15] La mia bocca annunzierà la tua giustizia, proclamerà sempre la tua salvezza, che non so misurare. [16] Dirò le meraviglie del Signore, ricorderò che tu solo sei giusto. [17] Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi. [18] E ora, nella vecchiaia e nella canizie, Dio, non abbandonarmi, finché io annunzi la tua potenza, a tutte le generazioni le tue meraviglie. [19] La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, tu hai fatto cose grandi: chi è come te, o Dio? [20] Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: mi darai ancora vita, mi farai risalire dagli abissi della terra, [21] accrescerai la mia grandezza e tornerai a consolarmi. [22] Allora ti renderò grazie sull'arpa, per la tua fedeltà, o mio Dio; ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele. [23] Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra e la mia vita, che tu hai riscattato. [24] Anche la mia lingua tutto il giorno proclamerà la tua giustizia, quando saranno confusi e umiliati quelli che cercano la mia rovina. Salmi - Capitolo 72 Il re promesso [1] Di Salomone. Dio, dà al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; [2] regga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. [3] Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. [4] Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, salverà i figli dei poveri e abbatterà l'oppressore. [5] Il suo regno durerà quanto il sole, quanto la luna, per tutti i secoli. [6] Scenderà come pioggia sull'erba, come acqua che irrora la terra. [7] Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace, finché non si spenga la luna. [8] E dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. [9] A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, lambiranno la polvere i suoi nemici. [10] Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. [11] A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni. [12] Egli libererà il povero che grida e il misero che non trova aiuto, [13] avrà pietà del debole e del povero e salverà la vita dei suoi miseri. [14] Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. [15] Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; si pregherà per lui ogni giorno, sarà benedetto per sempre. [16] Abbonderà il frumento nel paese, ondeggerà sulle cime dei monti; il suo frutto fiorirà come il Libano, la sua messe come l'erba della terra. [17] Il suo nome duri in eterno, davanti al sole persista il suo nome. In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra e tutti i popoli lo diranno beato. [18] Benedetto il Signore, Dio di Israele, egli solo compie prodigi. [19] E benedetto il suo nome glorioso per sempre, della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen. Salmi - Capitolo 73 La giustizia finale [1] Salmo. Di Asaf. Quanto è buono Dio con i giusti, con gli uomini dal cuore puro! [2] Per poco non inciampavano i miei piedi, per un nulla vacillavano i miei passi, [3] perché ho invidiato i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi. [4] Non c'è sofferenza per essi, sano e pasciuto è il loro corpo. [5] Non conoscono l'affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini. [6] Dell'orgoglio si fanno una collana e la violenza è il loro vestito. [7] Esce l'iniquità dal loro grasso, dal loro cuore traboccano pensieri malvagi. [8] Scherniscono e parlano con malizia, minacciano dall'alto con prepotenza. [9] Levano la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra. [10] Perciò seggono in alto, non li raggiunge la piena delle acque. [11] Dicono: «Come può saperlo Dio? C'è forse conoscenza nell'Altissimo?». [12] Ecco, questi sono gli empi: sempre tranquilli, ammassano ricchezze. [13] Invano dunque ho conservato puro il mio cuore e ho lavato nell'innocenza le mie mani, [14] poiché sono colpito tutto il giorno, e la mia pena si rinnova ogni mattina. [15] Se avessi detto: «Parlerò come loro», avrei tradito la generazione dei tuoi figli. [16] Riflettevo per comprendere: ma fu arduo agli occhi miei, [17] finché non entrai nel santuario di Dio e compresi qual è la loro fine. [18] Ecco, li poni in luoghi scivolosi, li fai precipitare in rovina. [19] Come sono distrutti in un istante, sono finiti, periscono di spavento! [20] Come un sogno al risveglio, Signore, quando sorgi, fai svanire la loro immagine. [21] Quando si agitava il mio cuore e nell'intimo mi tormentavo, [22] io ero stolto e non capivo, davanti a te stavo come una bestia. [23] Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. [24] Mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella tua gloria. [25] Chi altri avrò per me in cielo? Fuori di te nulla bramo sulla terra. [26] Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre. [27] Ecco, perirà chi da te si allontana, tu distruggi chiunque ti è infedele. [28] Il mio bene è stare vicino a Dio: nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere presso le porte della città di Sion. Salmi - Capitolo 74 Lamento dopo il saccheggio del tempio [1] Maskil. Di Asaf. O Dio, perché ci respingi per sempre, perché divampa la tua ira contro il gregge del tuo pascolo? [2] Ricordati del popolo che ti sei acquistato nei tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, il monte Sion, dove hai preso dimora. [3] Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario. [4] Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, issarono i loro vessilli come insegna. [5] Come chi vibra in alto la scure nel folto di una selva, [6] con l'ascia e con la scure frantumavano le sue porte. [7] Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome; [8] pensavano: «Distruggiamoli tutti»; hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese. [9] Non vediamo più le nostre insegne, non ci sono più profeti e tra di noi nessuno sa fino a quando... [10] Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario, il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome? [11] Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la destra? [12] Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, ha operato la salvezza nella nostra terra. [13] Tu con potenza hai diviso il mare, hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque. [14] Al Leviatàn hai spezzato la testa, lo hai dato in pasto ai mostri marini. [15] Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire, hai inaridito fiumi perenni. [16] Tuo è il giorno e tua è la notte, la luna e il sole tu li hai creati. [17] Tu hai fissato i confini della terra, l'estate e l'inverno tu li hai ordinati. [18] Ricorda: il nemico ha insultato Dio, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome. [19] Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda, non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri. [20] Sii fedele alla tua alleanza; gli angoli della terra sono covi di violenza. [21] L'umile non torni confuso, l'afflitto e il povero lodino il tuo nome. [22] Sorgi, Dio, difendi la tua causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno. [23] Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine. Salmi - Capitolo 75 Giudizio pieno e universale [1] Al maestro del coro. Su «Non dimenticare». Salmo. Di Asaf. Canto. [2] Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie. [3] Nel tempo che avrò stabilito io giudicherò con rettitudine. [4] Si scuota la terra con i suoi abitanti, io tengo salde le sue colonne. [5] Dico a chi si vanta: «Non vantatevi». E agli empi: «Non alzate la testa!». [6] Non alzate la testa contro il cielo, non dite insulti a Dio. [7] Non dall'oriente, non dall'occidente, non dal deserto, non dalle montagne [8] ma da Dio viene il giudizio: è lui che abbatte l'uno e innalza l'altro. [9] Poiché nella mano del Signore è un calice ricolmo di vino drogato. Egli ne versa: fino alla feccia ne dovranno sorbire, ne berranno tutti gli empi della terra. [10] Io invece esulterò per sempre, canterò inni al Dio di Giacobbe. [11] Annienterò tutta l'arroganza degli empi, allora si alzerà la potenza dei giusti. Salmi - Capitolo 76 Ode al Dio terribile [1] Al maestro del coro. Su strumenti a corda con cetre. Salmo. Di Asaf. Canto. [2] Dio è conosciuto in Giuda, in Israele è grande il suo nome. [3] E' in Gerusalemme la sua dimora, la sua abitazione, in Sion. [4] Qui spezzò le saette dell'arco, lo scudo, la spada, la guerra. [5] Splendido tu sei, o Potente, sui monti della preda; [6] furono spogliati i valorosi, furono colti dal sonno, nessun prode ritrovava la sua mano. [7] Dio di Giacobbe, alla tua minaccia, si arrestarono carri e cavalli. [8] Tu sei terribile; chi ti resiste quando si scatena la tua ira? [9] Dal cielo fai udire la sentenza: sbigottita la terra tace [10] quando Dio si alza per giudicare, per salvare tutti gli umili della terra. [11] L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria, gli scampati dall'ira ti fanno festa. [12] Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, quanti lo circondano portino doni al Terribile, [13] a lui che toglie il respiro ai potenti; è terribile per i re della terra. Salmi - Capitolo 77 Meditazione sul passato di Israele [1] Al maestro del coro. Su «Iditum». Di Asaf. Salmo. [2] La mia voce sale a Dio e grido aiuto; la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti. [3] Nel giorno dell'angoscia io cerco ilSignore, tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; io rifiuto ogni conforto. [4] Mi ricordo di Dio e gemo, medito e viene meno il mio spirito. [5] Tu trattieni dal sonno i miei occhi, sono turbato e senza parole. [6] Ripenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani. [7] Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: rifletto e il mio spirito si va interrogando. [8] Forse Dio ci respingerà per sempre, non sarà più benevolo con noi? [9] E' forse cessato per sempre il suo amore, è finita la sua promessa per sempre? [10] Può Dio aver dimenticato la misericordia, aver chiuso nell'ira il suo cuore? [11] E ho detto: «Questo è il mio tormento: è mutata la destra dell'Altissimo». [12] Ricordo le gesta del Signore, ricordo le tue meraviglie di un tempo. [13] Mi vado ripetendo le tue opere, considero tutte le tue gesta. [14] O Dio, santa è la tua via; quale dio è grande come il nostro Dio? [15] Tu sei il Dio che opera meraviglie, manifesti la tua forza fra le genti. [16] E' il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo, i figli di Giacobbe e di Giuseppe. [17] Ti videro le acque, Dio, ti videro e ne furono sconvolte; sussultarono anche gli abissi. [18] Le nubi rovesciarono acqua, scoppiò il tuono nel cielo; le tue saette guizzarono. [19] Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine, i tuoi fulmini rischiararono il mondo, la terra tremò e fu scossa. [20] Sul mare passava la tua via, i tuoi sentieri sulle grandi acque e le tue orme rimasero invisibili. [21] Guidasti come gregge il tuo popolo per mano di Mosè e di Aronne. Salmi - Capitolo 78 Le lezioni della storia di Israele [1] Maskil. Di Asaf. Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento, ascolta le parole della mia bocca. [2] Aprirò la mia bocca in parabole, rievocherò gli arcani dei tempi antichi. [3] Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato, [4] non lo terremo nascosto ai loro figli; diremo alla generazione futura le lodi del Signore, la sua potenza e le meraviglie che egli ha compiuto. [5] Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe, ha posto una legge in Israele: ha comandato ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, [6] perché le sappia la generazione futura, i figli che nasceranno. Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli [7] perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma osservino i suoi comandi. [8] Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio. [9] I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, voltarono le spalle nel giorno della lotta. [10] Non osservarono l'alleanza di Dio, rifiutando di seguire la sua legge. [11] Dimenticarono le sue opere, le meraviglie che aveva loro mostrato. [12] Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri, nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis. [13] Divise il mare e li fece passare e fermò le acque come un argine. [14] Li guidò con una nube di giorno e tutta la notte con un bagliore di fuoco. [15] Spaccò le rocce nel deserto e diede loro da bere come dal grande abisso. [16] Fece sgorgare ruscelli dalla rupe e scorrere l'acqua a torrenti. [17] Eppure continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi all'Altissimo nel deserto. [18] Nel loro cuore tentarono Dio, chiedendo cibo per le loro brame; [19] mormorarono contro Dio dicendo: «Potrà forse Dio preparare una mensa nel deserto?». [20] Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua, e strariparono torrenti. «Potrà forse dare anche pane o preparare carne al suo popolo?». [21] All'udirli il Signore ne fu adirato; un fuoco divampò contro Giacobbe e l'ira esplose contro Israele, [22] perché non ebbero fede in Dio né speranza nella sua salvezza. [23] Comandò alle nubi dall'alto e aprì le porte del cielo; [24] fece piovere su di essi la manna per cibo e diede loro pane del cielo: [25] l'uomo mangiò il pane degli angeli, diede loro cibo in abbondanza. [26] Scatenò nel cielo il vento d'oriente, fece spirare l'australe con potenza; [27] su di essi fece piovere la carne come polvere e gli uccelli come sabbia del mare; [28] caddero in mezzo ai loro accampamenti, tutto intorno alle loro tende. [29] Mangiarono e furono ben sazi, li soddisfece nel loro desiderio. [30] La loro avidità non era ancora saziata, avevano ancora il cibo in bocca, [31] quando l'ira di Dio si alzò contro di essi, facendo strage dei più vigorosi e abbattendo i migliori d'Israele. [32] Con tutto questo continuarono a peccare e non credettero ai suoi prodigi. [33] Allora dissipò come un soffio i loro giorni e i loro anni con strage repentina. [34] Quando li faceva perire, lo cercavano, ritornavano e ancora si volgevano a Dio; [35] ricordavano che Dio è loro rupe, e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore; [36] lo lusingavano con la bocca e gli mentivano con la lingua; [37] il loro cuore non era sincero con lui e non erano fedeli alla sua alleanza. [38] Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, li perdonava invece di distruggerli. Molte volte placò la sua ira e trattenne il suo furore, [39] ricordando che essi sono carne, un soffio che va e non ritorna. [40] Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, lo contristarono in quelle solitudini! [41] Sempre di nuovo tentavano Dio, esasperavano il Santo di Israele. [42] Non si ricordavano più della sua mano, del giorno che li aveva liberati dall'oppressore, [43] quando operò in Egitto i suoi prodigi, i suoi portenti nei campi di Tanis. [44] Egli mutò in sangue i loro fiumi e i loro ruscelli, perché non bevessero. [45] Mandò tafàni a divorarli e rane a molestarli. [46] Diede ai bruchi il loro raccolto, alle locuste la loro fatica. [47] Distrusse con la grandine le loro vigne, i loro sicomori con la brina. [48] Consegnò alla grandine il loro bestiame, ai fulmini i loro greggi. [49] Scatenò contro di essi la sua ira ardente, la collera, lo sdegno, la tribolazione, e inviò messaggeri di sventure. [50] Diede sfogo alla sua ira: non li risparmiò dalla morte e diede in preda alla peste la loro vita. [51] Colpì ogni primogenito in Egitto, nelle tende di Cam la primizia del loro vigore. [52] Fece partire come gregge il suo popolo e li guidò come branchi nel deserto. [53] Li condusse sicuri e senza paura e i loro nemici li sommerse il mare. [54] Li fece salire al suo luogo santo, al monte conquistato dalla sua destra. [55] Scacciò davanti a loro i popoli e sulla loro eredità gettò la sorte, facendo dimorare nelle loro tende le tribù di Israele. [56] Ma ancora lo tentarono, si ribellarono a Dio, l'Altissimo, non obbedirono ai suoi comandi. [57] Sviati, lo tradirono come i loro padri, fallirono come un arco allentato. [58] Lo provocarono con le loro alture e con i loro idoli lo resero geloso. [59] Dio, all'udire, ne fu irritato e respinse duramente Israele. [60] Abbandonò la dimora di Silo, la tenda che abitava tra gli uomini. [61] Consegnò in schiavitù la sua forza, la sua gloria in potere del nemico. [62] Diede il suo popolo in preda alla spada e contro la sua eredità si accese d'ira. [63] Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, le sue vergini non ebbero canti nuziali. [64] I suoi sacerdoti caddero di spada e le loro vedove non fecero lamento. [65] Ma poi il Signore si destò come da un sonno, come un prode assopito dal vino. [66] Colpì alle spalle i suoi nemici, inflisse loro una vergogna eterna. [67] Ripudiò le tende di Giuseppe, non scelse la tribù di Efraim; [68] ma elesse la tribù di Giuda, il monte Sion che egli ama. [69] Costruì il suo tempio alto come il cielo e come la terra stabile per sempre. [70] Egli scelse Davide suo servo e lo trasse dagli ovili delle pecore. [71] Lo chiamò dal seguito delle pecore madri per pascere Giacobbe suo popolo, la sua eredità Israele. [72] Fu per loro pastore dal cuore integro e li guidò con mano sapiente. Salmi - Capitolo 79 Lamento nazionale [1] Salmo. Di Asaf. O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni, hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto in macerie Gerusalemme. [2] Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, la carne dei tuoi fedeli agli animali selvaggi. [3] Hanno versato il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva. [4] Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini, scherno e ludibrio di chi ci sta intorno. [5] Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre? Arderà come fuoco la tua gelosia? [6] Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono e sui regni che non invocano il tuo nome, [7] perché hanno divorato Giacobbe, hanno devastato la sua dimora. [8] Non imputare a noi le colpe dei nostri padri, presto ci venga incontro la tua misericordia, poiché siamo troppo infelici. [9] Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome. [10] Perché i popoli dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?». Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi, la vendetta per il sangue dei tuoi servi. [11] Giunga fino a te il gemito dei prigionieri; con la potenza della tua mano salva i votati alla morte. [12] Fà ricadere sui nostri vicini sette volte l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore. [13] E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti renderemo grazie per sempre; di età in età proclameremo la tua lode. Salmi - Capitolo 80 Preghiera per la rinascita di Israele [1] Al maestro del coro. Su «Giglio del precetto». Di Asaf. Salmo. [2] Tu, pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Assiso sui cherubini rifulgi [3] davanti a Efraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso. [4] Rialzaci, Signore, nostro Dio, fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi. [5] Signore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? [6] Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. [7] Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, e i nostri nemici ridono di noi. [8] Rialzaci, Dio degli eserciti, fà risplendere il tuo volto e noi saremo salvi. [9] Hai divelto una vite dall'Egitto, per trapiantarla hai espulso i popoli. [10] Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici e ha riempito la terra. [11] La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i più alti cedri. [12] Ha esteso i suoi tralci fino al mare e arrivavano al fiume i suoi germogli. [13] Perché hai abbattuto la sua cinta e ogni viandante ne fa vendemmia? [14] La devasta il cinghiale del bosco e se ne pasce l'animale selvatico. [15] Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, [16] proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, il germoglio che ti sei coltivato. [17] Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero, periranno alla minaccia del tuo volto. [18] Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. [19] Da te più non ci allontaneremo, ci farai vivere e invocheremo il tuo nome. [20] Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Salmi - Capitolo 81 Per la festa delle capanne [1] Al maestro del coro. Su «I torchi...». Di Asaf. [2] Esultate in Dio, nostra forza, acclamate al Dio di Giacobbe. [3] Intonate il canto e suonate il timpano, la cetra melodiosa con l'arpa. [4] Suonate la tromba nel plenilunio, nostro giorno di festa. [5] Questa è una legge per Israele, un decreto del Dio di Giacobbe. [6] Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe, quando usciva dal paese d'Egitto. Un linguaggio mai inteso io sento: [7] «Ho liberato dal peso la sua spalla, le sue mani hanno deposto la cesta. [8] Hai gridato a me nell'angoscia e io ti ho liberato, avvolto nella nube ti ho dato risposta, ti ho messo alla prova alle acque di Meriba. [9] Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire; Israele, se tu mi ascoltassi! [10] Non ci sia in mezzo a te un altro dio e non prostrarti a un dio straniero. [11] Sono io il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto; apri la tua bocca, la voglio riempire. [12] Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito. [13] L'ho abbandonato alla durezza del suo cuore, che seguisse il proprio consiglio. [14] Se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie! [15] Subito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari porterei la mia mano. [16] I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi e la loro sorte sarebbe segnata per sempre; [17] li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia». Salmi - Capitolo 82 Contro i principi pagani [1] Salmo. Di Asaf. Dio si alza nell'assemblea divina, giudica in mezzo agli dei. [2] «Fino a quando giudicherete iniquamente e sosterrete la parte degli empi? [3] Difendete il debole e l'orfano, al misero e al povero fate giustizia. [4] Salvate il debole e l'indigente, liberatelo dalla mano degli empi». [5] Non capiscono, non vogliono intendere, avanzano nelle tenebre; vacillano tutte le fondamenta della terra. [6] Io ho detto: «Voi siete dei, siete tutti figli dell'Altissimo». [7] Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti. [8] Sorgi, Dio, a giudicare la terra, perché a te appartengono tutte le genti. Salmi - Capitolo 83 Contro i nemici di Israele [1] Canto. Salmo. Di Asaf. [2] Dio, non darti riposo, non restare muto e inerte, o Dio. [3] Vedi: i tuoi avversari fremono e i tuoi nemici alzano la testa. [4] Contro il tuo popolo ordiscono trame e congiurano contro i tuoi protetti. [5] Hanno detto: «Venite, cancelliamoli come popolo e più non si ricordi il nome di Israele». [6] Hanno tramato insieme concordi, contro di te hanno concluso un'alleanza; [7] le tende di Edom e gli Ismaeliti, Moab e gli Agareni, [8] Gebal, Ammon e Amalek la Palestina con gli abitanti di Tiro. [9] Anche Assur è loro alleato e ai figli di Lot presta man forte. [10] Trattali come Madian e Sisara, come Iabin al torrente di Kison: [11] essi furono distrutti a Endor, diventarono concime per la terra. [12] Rendi i loro principi come Oreb e Zeb, e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi; [13] essi dicevano: «I pascoli di Dio conquistiamoli per noi». [14] Mio Dio, rendili come turbine, come pula dispersa dal vento. [15] Come il fuoco che brucia il bosco e come la fiamma che divora i monti, [16] così tu inseguili con la tua bufera e sconvolgili con il tuo uragano. [17] Copri di vergogna i loro volti perché cerchino il tuo nome, Signore. [18] Restino confusi e turbati per sempre, siano umiliati, periscano; [19] sappiano che tu hai nome «Signore», tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra. Salmi - Capitolo 84 Canto di pellegrinaggio [1] Al maestro del coro. Su «I torchi...». Dei figli di Core. Salmo. [2] Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! [3] L'anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. [4] Anche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. [5] Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi! [6] Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. [7] Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente, anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni. [8] Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion. [9] Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. [10] Vedi, Dio, nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato. [11] Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi. [12] Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine. [13] Signore degli eserciti, beato l'uomo che in te confida. Salmi - Capitolo 85 Preghiera per la pace e la giustizia [1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. [2] Signore, sei stato buono con la tua terra, hai ricondotto i deportati di Giacobbe. [3] Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi peccati. [4] Hai deposto tutto il tuo sdegno e messo fine alla tua grande ira. [5] Rialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi. [6] Forse per sempre sarai adirato con noi, di età in età estenderai il tuo sdegno? [7] Non tornerai tu forse a darci vita, perché in te gioisca il tuo popolo? [8] Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. [9] Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il cuore. [10] La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la nostra terra. [11] Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. [12] La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo. [13] Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto. [14] Davanti a lui camminerà la giustizia e sulla via dei suoi passi la salvezza. Salmi - Capitolo 86 Preghiera nella prova [1] Supplica. Di Davide. Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice. [2] Custodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. [3] Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. [4] Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, innalzo l'anima mia. [5] Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. [6] Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce della mia supplica. [7] Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. [8] Fra gli dei nessuno è come te, Signore, e non c'è nulla che uguagli le tue opere. [9] Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome; [10] grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. [11] Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; donami un cuore semplice che tema il tuo nome. [12] Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre, [13] perché grande con me è la tua misericordia: dal profondo degli inferi mi hai strappato. [14] Mio Dio, mi assalgono gli arroganti, una schiera di violenti attenta alla mia vita, non pongono te davanti ai loro occhi. [15] Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele, [16] volgiti a me e abbi misericordia: dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua ancella. [17] Dammi un segno di benevolenza; vedano e siano confusi i miei nemici, perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato. Salmi - Capitolo 87 Sion, madre dei popoli [1] Dei figli di Core. Salmo. Canto. Le sue fondamenta sono sui monti santi; [2] il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. [3] Di te si dicono cose stupende, città di Dio. [4] Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono; ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati. [5] Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa e l'Altissimo la tiene salda». [6] Il Signore scriverà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». [7] E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti». Salmi - Capitolo 88 Preghiera dal profondo dell'angoscia [1] Canto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro del coro. Su «Macalat». Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita. [2] Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. [3] Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio lamento. [4] Io sono colmo di sventure, la mia vita è vicina alla tomba. [5] Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come un morto ormai privo di forza. [6] E' tra i morti il mio giaciglio, sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato. [7] Mi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre e nell'ombra di morte. [8] Pesa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. [9] Hai allontanato da me i miei compagni, mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; [10] si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani. [11] Compi forse prodigi per i morti? O sorgono le ombre a darti lode? [12] Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, la tua fedeltà negli inferi? [13] Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, la tua giustizia nel paese dell'oblio? [14] Ma io a te, Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a te la mia preghiera. [15] Perché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto? [16] Sono infelice e morente dall'infanzia, sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. [17] Sopra di me è passata la tua ira, i tuoi spaventi mi hanno annientato, [18] mi circondano come acqua tutto il giorno, tutti insieme mi avvolgono. [19] Hai allontanato da me amici e conoscenti, mi sono compagne solo le tenebre. Salmi - Capitolo 89 Inno e preghiera al Dio fedele [1] Maskil. Di Etan l'Ezraita. [2] Canterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, [3] perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»; la tua fedeltà è fondata nei cieli. [4] «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio servo: [5] stabilirò per sempre la tua discendenza, ti darò un trono che duri nei secoli». [6] I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua fedeltà nell'assemblea dei santi. [7] Chi sulle nubi è uguale al Signore, chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio? [8] Dio è tremendo nell'assemblea dei santi, grande e terribile tra quanti lo circondano. [9] Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona. [10] Tu domini l'orgoglio del mare, tu plachi il tumulto dei suoi flutti. [11] Tu hai calpestato Raab come un vinto, con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. [12] Tuoi sono i cieli, tua è la terra, tu hai fondato il mondo e quanto contiene; [13] il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome. [14] E' potente il tuo braccio, forte la tua mano, alta la tua destra. [15] Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, grazia e fedeltà precedono il tuo volto. [16] Beato il popolo che ti sa acclamare e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto: [17] esulta tutto il giorno nel tuo nome, nella tua giustizia trova la sua gloria. [18] Perché tu sei il vanto della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra potenza. [19] Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d'Israele. [20] Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: «Ho portato aiuto a un prode, ho innalzato un eletto tra il mio popolo. [21] Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; [22] la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. [23] Su di lui non trionferà il nemico, né l'opprimerà l'iniquo. [24] Annienterò davanti a lui i suoi nemici e colpirò quelli che lo odiano. [25] La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. [26] Stenderò sul mare la sua mano e sui fiumi la sua destra. [27] Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. [28] Io lo costituirò mio primogenito, il più alto tra i re della terra. [29] Gli conserverò sempre la mia grazia, la mia alleanza gli sarà fedele. [30] Stabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. [31] Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge e non seguiranno i miei decreti, [32] se violeranno i miei statuti e non osserveranno i miei comandi, [33] punirò con la verga il loro peccato e con flagelli la loro colpa. [34] Ma non gli toglierò la mia grazia e alla mia fedeltà non verrò mai meno. [35] Non violerò la mia alleanza, non muterò la mia promessa. [36] Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: certo non mentirò a Davide. [37] In eterno durerà la sua discendenza, il suo trono davanti a me quanto il sole, [38] sempre saldo come la luna, testimone fedele nel cielo». [39] Ma tu lo hai respinto e ripudiato, ti sei adirato contro il tuo consacrato; [40] hai rotto l'alleanza con il tuo servo, hai profanato nel fango la sua corona. [41] Hai abbattuto tutte le sue mura e diroccato le sue fortezze; [42] tutti i passanti lo hanno depredato, è divenuto lo scherno dei suoi vicini. [43] Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali, hai fatto gioire tutti i suoi nemici. [44] Hai smussato il filo della sua spada e non l'hai sostenuto nella battaglia. [45] Hai posto fine al suo splendore, hai rovesciato a terra il suo trono. [46] Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza e lo hai coperto di vergogna. [47] Fino a quando, Signore, continuerai a tenerti nascosto, arderà come fuoco la tua ira? [48] Ricorda quant'è breve la mia vita. Perché quasi un nulla hai creato ogni uomo? [49] Quale vivente non vedrà la morte, sfuggirà al potere degli inferi? [50] Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo, che per la tua fedeltà hai giurato a Davide? [51] Ricorda, Signore, l'oltraggio dei tuoi servi: porto nel cuore le ingiurie di molti popoli, [52] con le quali, Signore, i tuoi nemici insultano, insultano i passi del tuo consacrato. [53] Benedetto il Signore in eterno. Amen, amen. Salmi - Capitolo 90 Fragilità dell'uomo [1] Preghiera. Di Mosè, uomo di Dio. Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. [2] Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio. [3] Tu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: «Ritornate, figli dell'uomo». [4] Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. [5] Li annienti: li sommergi nel sonno; sono come l'erba che germoglia al mattino: [6] al mattino fiorisce, germoglia, alla sera è falciata e dissecca. [7] Perché siamo distrutti dalla tua ira, siamo atterritti dal tuo furore. [8] Davanti a te poni le nostre colpe, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto. [9] Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, finiamo i nostri anni come un soffio. [10] Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo. [11] Chi conosce l'impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto? [12] Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore. [13] Volgiti, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. [14] Saziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. [15] Rendici la gioia per i giorni di afflizione, per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. [16] Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e la tua gloria ai loro figli. [17] Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani rafforza. Salmi - Capitolo 91 Sotto le ali divine [1] Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, [2] dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido». [3] Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. [4] Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. [5] La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, [6] la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. [7] Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. [8] Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. [9] Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora, [10] non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. [11] Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. [12] Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. [13] Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi. [14] Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. [15] Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso. [16] Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza. Salmi - Capitolo 92 Cantico del giusto [1] Salmo. Canto. Per il giorno del sabato. [2] E' bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, [3] annunziare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte, [4] sull'arpa a dieci corde e sulla lira, con canti sulla cetra. [5] Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, esulto per l'opera delle tue mani. [6] Come sono grandi le tue opere, Signore, quanto profondi i tuoi pensieri! [7] L'uomo insensato non intende e lo stolto non capisce: [8] se i peccatori germogliano come l'erba e fioriscono tutti i malfattori, li attende una rovina eterna: [9] ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore. [10] Ecco, i tuoi nemici, o Signore, ecco, i tuoi nemici periranno, saranno dispersi tutti i malfattori. [11] Tu mi doni la forza di un bùfalo, mi cospargi di olio splendente. [12] I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, e contro gli iniqui che mi assalgono i miei orecchi udranno cose infauste. [13] Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; [14] piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. [15] Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, [16] per annunziare quanto è retto il Signore: mia roccia, in lui non c'è ingiustizia. Salmi - Capitolo 93 Il Dio maestoso [1] Il Signore regna, si ammanta di splendore; il Signore si riveste, si cinge di forza; rende saldo il mondo, non sarà mai scosso. [2] Saldo è il tuo trono fin dal principio, da sempre tu sei. [3] Alzano i fiumi, Signore, alzano i fiumi la loro voce, alzano i fiumi il loro fragore. [4] Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell'alto è il Signore. [5] Degni di fede sono i tuoi insegnamenti, la santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. Salmi - Capitolo 94 Il Dio giusto [1] Dio che fai giustizia, o Signore, Dio che fai giustizia: mostrati! [2] Alzati, giudice della terra, rendi la ricompensa ai superbi. [3] Fino a quando gli empi, Signore, fino a quando gli empi trionferanno? [4] Sparleranno, diranno insolenze, si vanteranno tutti i malfattori? [5] Signore, calpestano il tuo popolo, opprimono la tua eredità. [6] Uccidono la vedova e il forestiero, danno la morte agli orfani. [7] Dicono: «Il Signore non vede, il Dio di Giacobbe non se ne cura». [8] Comprendete, insensati tra il popolo, stolti, quando diventerete saggi? [9] Chi ha formato l'orecchio, forse non sente? Chi ha plasmato l'occhio, forse non guarda? [10] Chi regge i popoli forse non castiga, lui che insegna all'uomo il sapere? [11] Il Signore conosce i pensieri dell'uomo: non sono che un soffio. [12] Beato l'uomo che tu istruisci, Signore, e che ammaestri nella tua legge, [13] per dargli riposo nei giorni di sventura, finché all'empio sia scavata la fossa. [14] Perché il Signore non respinge il suo popolo, la sua eredità non la può abbandonare, [15] ma il giudizio si volgerà a giustizia, la seguiranno tutti i retti di cuore. [16] Chi sorgerà per me contro i malvagi? Chi starà con me contro i malfattori? [17] Se il Signore non fosse il mio aiuto, in breve io abiterei nel regno del silenzio. [18] Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto. [19] Quand'ero oppresso dall'angoscia, il tuo conforto mi ha consolato. [20] Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, che fa angherie contro la legge? [21] Si avventano contro la vita del giusto, e condannano il sangue innocente. [22] Ma il Signore è la mia difesa, roccia del mio rifugio è il mio Dio; [23] egli ritorcerà contro di essi la loro malizia, per la loro perfidia li farà perire, li farà perire il Signore, nostro Dio. Salmi - Capitolo 95 Invitatorio [1] Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. [2] Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. [3] Poiché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dei. [4] Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. [5] Suo è il mare, egli l'ha fatto, le sue mani hanno plasmato la terra. [6] Venite, prostràti adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. [7] Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. [8] Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, [9] dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. [10] Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie; [11] perciò ho giurato nel mio sdegno: Non entreranno nel luogo del mio riposo». Salmi - Capitolo 96 Il Signore re e giudice [1] Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra. [2] Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. [3] In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. [4] Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dei. [5] Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, ma il Signore ha fatto i cieli. [6] Maestà e bellezza sono davanti a lui, potenza e splendore nel suo santuario. [7] Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, [8] date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri, [9] prostratevi al Signore in sacri ornamenti. Tremi davanti a lui tutta la terra. [10] Dite tra i popoli: «Il Signore regna!». Sorregge il mondo, perché non vacilli; giudica le nazioni con rettitudine. [11] Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto racchiude; [12] esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta [13] davanti al Signore che viene, perché viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e con verità tutte le genti. Salmi - Capitolo 97 Il Signore trionfa [1] Il Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte. [2] Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sono la base del suo trono. [3] Davanti a lui cammina il fuoco e brucia tutt'intorno i suoi nemici. [4] Le sue folgori rischiarano il mondo: vede e sussulta la terra. [5] I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. [6] I cieli annunziano la sua giustizia e tutti i popoli contemplano la sua gloria. [7] Siano confusi tutti gli adoratori di statue e chi si gloria dei propri idoli. Si prostrino a lui tutti gli dei! [8] Ascolta Sion e ne gioisce, esultano le città di Giuda per i tuoi giudizi, Signore. [9] Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, tu sei eccelso sopra tutti gli dei. [10] Odiate il male, voi che amate il Signore: lui che custodisce la vita dei suoi fedeli li strapperà dalle mani degli empi. [11] Una luce si è levata per il giusto, gioia per i retti di cuore. [12] Rallegratevi, giusti, nel Signore, rendete grazie al suo santo nome. Salmi - Capitolo 98 Il giudice della terra [1] Salmo. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. [2] Il Signore ha manifestato la sua salvezza, agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia. [3] Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa di Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la salvezza del nostro Dio. [4] Acclami al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia. [5] Cantate inni al Signore con l'arpa, con l'arpa e con suono melodioso; [6] con la tromba e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. [7] Frema il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. [8] I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne [9] davanti al Signore che viene, che viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. Salmi - Capitolo 99 Dio, re giusto e santo [1] Il Signore regna, tremino i popoli; siede sui cherubini, si scuota la terra. [2] Grande è il Signore in Sion, eccelso sopra tutti i popoli. [3] Lodino il tuo nome grande e terribile, perché è santo. [4] Re potente che ami la giustizia, tu hai stabilito ciò che è retto, diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe. [5] Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo. [6] Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, Samuele tra quanti invocano il suo nome: invocavano il Signore ed egli rispondeva. [7] Parlava loro da una colonna di nubi: obbedivano ai suoi comandi e alla legge che aveva loro dato. [8] Signore, Dio nostro, tu li esaudivi, eri per loro un Dio paziente, pur castigando i loro peccati. [9] Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi davanti al suo monte santo, perché santo è il Signore, nostro Dio. Salmi - Capitolo 100 Invito alla lode [1] Salmo. In rendimento di grazie. [2] Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza. [3] Riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. [4] Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome; [5] poiché buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione. Salmi - Capitolo 101 Lo specchio dei principi [1] Di Davide. Salmo. Amore e giustizia voglio cantare, voglio cantare inni a te, o Signore. [2] Agirò con saggezza nella via dell'innocenza: quando verrai a me? Camminerò con cuore integro, dentro la mia casa. [3] Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvage; detesto chi fa il male, non mi sarà vicino. [4] Lontano da me il cuore perverso, il malvagio non lo voglio conoscere. [5] Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo farò perire; chi ha occhi altezzosi e cuore superbo non lo potrò sopportare. [6] I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino a me vicino: chi cammina per la via integra sarà mio servitore. [7] Non abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, chi dice menzogne non starà alla mia presenza. [8] Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, per estirpare dalla città del Signore quanti operano il male. Salmi - Capitolo 102 Preghiera nella sventura [1] Preghiera di un afflitto che è stanco e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia. [2] Signore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido. [3] Non nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi. [4] Si dissolvono in fumo i miei giorni e come brace ardono le mie ossa. [5] Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, dimentico di mangiare il mio pane. [6] Per il lungo mio gemere aderisce la mia pelle alle mie ossa. [7] Sono simile al pellicano del deserto, sono come un gufo tra le rovine. [8] Veglio e gemo come uccello solitario sopra un tetto. [9] Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, furenti imprecano contro il mio nome. [10] Di cenere mi nutro come di pane, alla mia bevanda mescolo il pianto, [11] davanti alla tua collera e al tuo sdegno, perché mi sollevi e mi scagli lontano. [12] I miei giorni sono come ombra che declina, e io come erba inaridisco. [13] Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione. [14] Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, perché è tempo di usarle misericordia: l'ora è giunta. [15] Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre e li muove a pietà la sua rovina. [16] I popoli temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria, [17] quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore. [18] Egli si volge alla preghiera del misero e non disprezza la sua supplica. [19] Questo si scriva per la generazione futura e un popolo nuovo darà lode al Signore. [20] Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra, [21] per ascoltare il gemito del prigioniero, per liberare i condannati a morte; [22] perché sia annunziato in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemme, [23] quando si aduneranno insieme i popoli e i regni per servire il Signore. [24] Ha fiaccato per via la mia forza, ha abbreviato i miei giorni. [25] Io dico: Mio Dio, non rapirmi a metà dei miei giorni; i tuoi anni durano per ogni generazione. [26] In principio tu hai fondato la terra, i cieli sono opera delle tue mani. [27] Essi periranno, ma tu rimani, tutti si logorano come veste, come un abito tu li muterai ed essi passeranno. [28] Ma tu resti lo stesso e i tuoi anni non hanno fine. [29] I figli dei tuoi servi avranno una dimora, resterà salda davanti a te la loro discendenza. Salmi - Capitolo 103 Dio è amore [1] Di Davide. Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. [2] Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici. [3] Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie; [4] salva dalla fossa la tua vita, ti corona di grazia e di misericordia; [5] egli sazia di beni i tuoi giorni e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza. [6] Il Signore agisce con giustizia e con diritto verso tutti gli oppressi. [7] Ha rivelato a Mosè le sue vie, ai figli d'Israele le sue opere. [8] Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. [9] Egli non continua a contestare e non conserva per sempre il suo sdegno. [10] Non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe. [11] Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; [12] come dista l'oriente dall'occidente, così allontana da noi le nostre colpe. [13] Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono. [14] Perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. [15] Come l'erba sono i giorni dell'uomo, come il fiore del campo, così egli fiorisce. [16] Lo investe il vento e più non esiste e il suo posto non lo riconosce. [17] Ma la grazia del Signore è da sempre, dura in eterno per quanti lo temono; la sua giustizia per i figli dei figli, [18] per quanti custodiscono la sua alleanza e ricordano di osservare i suoi precetti. [19] Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono e il suo regno abbraccia l'universo. [20] Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola. [21] Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, suoi ministri, che fate il suo volere. [22] Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del suo dominio. Benedici il Signore, anima mia. Salmi - Capitolo 104 Gli splendori della creazione [1] Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore, [2] avvolto di luce come di un manto. Tu stendi il cielo come una tenda, [3] costruisci sulle acque la tua dimora, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento; [4] fai dei venti i tuoi messaggeri, delle fiamme guizzanti i tuoi ministri. [5] Hai fondato la terra sulle sue basi, mai potrà vacillare. [6] L'oceano l'avvolgeva come un manto, le acque coprivano le montagne. [7] Alla tua minaccia sono fuggite, al fragore del tuo tuono hanno tremato. [8] Emergono i monti, scendono le valli al luogo che hai loro assegnato. [9] Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, non torneranno a coprire la terra. [10] Fai scaturire le sorgenti nelle valli e scorrono tra i monti; [11] ne bevono tutte le bestie selvatiche e gli ònagri estinguono la loro sete. [12] Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo, cantano tra le fronde. [13] Dalle tue alte dimore irrighi i monti, con il frutto delle tue opere sazi la terra. [14] Fai crescere il fieno per gli armenti e l'erba al servizio dell'uomo, perché tragga alimento dalla terra: [15] il vino che allieta il cuore dell'uomo; l'olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore. [16] Si saziano gli alberi del Signore, i cedri del Libano da lui piantati. [17] Là gli uccelli fanno il loro nido e la cicogna sui cipressi ha la sua casa. [18] Per i camosci sono le alte montagne, le rocce sono rifugio per gli iràci. [19] Per segnare le stagioni hai fatto la luna e il sole che conosce il suo tramonto. [20] Stendi le tenebre e viene la notte e vagano tutte le bestie della foresta; [21] ruggiscono i leoncelli in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo. [22] Sorge il sole, si ritirano e si accovacciano nelle tane. [23] Allora l'uomo esce al suo lavoro, per la sua fatica fino a sera. [24] Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature. [25] Ecco il mare spazioso e vasto: lì guizzano senza numero animali piccoli e grandi. [26] Lo solcano le navi, il Leviatàn che hai plasmato perché in esso si diverta. [27] Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. [28] Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni. [29] Se nascondi il tuo volto, vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere. [30] Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. [31] La gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere. [32] Egli guarda la terra e la fa sussultare, tocca i monti ed essi fumano. [33] Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto. [34] A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore. [35] Scompaiano i peccatori dalla terra e più non esistano gli empi. Benedici il Signore, anima mia. Salmi - Capitolo 105 La storia meravigliosa di Israele [1] Alleluia. Lodate il Signore e invocate il suo nome, proclamate tra i popoli le sue opere. [2] Cantate a lui canti di gioia, meditate tutti i suoi prodigi. [3] Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. [4] Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. [5] Ricordate le meraviglie che ha compiute, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca: [6] voi stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. [7] E' lui il Signore, nostro Dio, su tutta la terra i suoi giudizi. [8] Ricorda sempre la sua alleanza: parola data per mille generazioni, [9] l'alleanza stretta con Abramo e il suo giuramento ad Isacco. [10] La stabilì per Giacobbe come legge, come alleanza eterna per Israele: [11] «Ti darò il paese di Cànaan come eredità a voi toccata in sorte». [12] Quando erano in piccolo numero, pochi e forestieri in quella terra, [13] e passavano di paese in paese, da un regno ad un altro popolo, [14] non permise che alcuno li opprimesse e castigò i re per causa loro: [15] «Non toccate i miei consacrati, non fate alcun male ai miei profeti». [16] Chiamò la fame sopra quella terra e distrusse ogni riserva di pane. [17] Davanti a loro mandò un uomo, Giuseppe, venduto come schiavo. [18] Gli strinsero i piedi con ceppi, il ferro gli serrò la gola, [19] finché si avverò la sua predizione e la parola del Signore gli rese giustizia. [20] Il re mandò a scioglierlo, il capo dei popoli lo fece liberare; [21] lo pose signore della sua casa, capo di tutti i suoi averi, [22] per istruire i capi secondo il suo giudizio e insegnare la saggezza agli anziani. [23] E Israele venne in Egitto, Giacobbe visse nel paese di Cam come straniero. [24] Ma Dio rese assai fecondo il suo popolo, lo rese più forte dei suoi nemici. [25] Mutò il loro cuore e odiarono il suo popolo, contro i suoi servi agirono con inganno [26] Mandò Mosè suo servo e Aronne che si era scelto. [27] Compì per mezzo loro i segni promessi e nel paese di Cam i suoi prodigi. [28] Mandò le tenebre e si fece buio, ma resistettero alle sue parole. [29] Cambiò le loro acque in sangue e fece morire i pesci. [30] Il loro paese brulicò di rane fino alle stanze dei loro sovrani. [31] Diede un ordine e le mosche vennero a sciami e le zanzare in tutto il loro paese. [32] Invece delle piogge mandò loro la grandine, vampe di fuoco sul loro paese. [33] Colpì le loro vigne e i loro fichi, schiantò gli alberi della loro terra. [34] Diede un ordine e vennero le locuste e bruchi senza numero; [35] divorarono tutta l'erba del paese e distrussero il frutto del loro suolo. [36] Colpì nel loro paese ogni primogenito, tutte le primizie del loro vigore. [37] Fece uscire il suo popolo con argento e oro, fra le tribù non c'era alcun infermo. [38] L'Egitto si rallegrò della loro partenza perché su di essi era piombato il terrore. [39] Distese una nube per proteggerli e un fuoco per illuminarli di notte. [40] Alla loro domanda fece scendere le quaglie e li saziò con il pane del cielo. [41] Spaccò una rupe e ne sgorgarono acque, scorrevano come fiumi nel deserto, [42] perché ricordò la sua parola santa data ad Abramo suo servo. [43] Fece uscire il suo popolo con esultanza, i suoi eletti con canti di gioia. [44] Diede loro le terre dei popoli, ereditarono la fatica delle genti, [45] perché custodissero i suoi decreti e obbedissero alle sue leggi. Alleluia. Salmi - Capitolo 106 Confessione nazionale [1] Alleluia. Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. [2] Chi può narrare i prodigi del Signore, far risuonare tutta la sua lode? [3] Beati coloro che agiscono con giustizia e praticano il diritto in ogni tempo. [4] Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo, visitaci con la tua salvezza, [5] perché vediamo la felicità dei tuoi eletti, godiamo della gioia del tuo popolo, ci gloriamo con la tua eredità. [6] Abbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo fatto il male, siamo stati empi. [7] I nostri padri in Egitto non compresero i tuoi prodigi, non ricordarono tanti tuoi benefici e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso. [8] Ma Dio li salvò per il suo nome, per manifestare la sua potenza. [9] Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, li condusse tra i flutti come per un deserto; [10] li salvò dalla mano di chi li odiava, li riscattò dalla mano del nemico. [11] L'acqua sommerse i loro avversari; nessuno di essi sopravvisse. [12] Allora credettero alle sue parole e cantarono la sua lode. [13] Ma presto dimenticarono le sue opere, non ebbero fiducia nel suo disegno, [14] arsero di brame nel deserto, e tentarono Dio nella steppa. [15] Concesse loro quanto domandavano e saziò la loro ingordigia. [16] Divennero gelosi di Mosè negli accampamenti, e di Aronne, il consacrato del Signore. [17] Allora si aprì la terra e inghiottì Datan, e seppellì l'assemblea di Abiron. [18] Divampò il fuoco nella loro fazione e la fiamma divorò i ribelli. [19] Si fabbricarono un vitello sull'Oreb, si prostrarono a un'immagine di metallo fuso; [20] scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia fieno. [21] Dimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, [22] prodigi nel paese di Cam, cose terribili presso il mar Rosso. [23] E aveva gia deciso di sterminarli, se Mosè suo eletto non fosse stato sulla breccia di fronte a lui, per stornare la sua collera dallo sterminio. [24] Rifiutarono un paese di delizie, non credettero alla sua parola. [25] Mormorarono nelle loro tende, non ascoltarono la voce del Signore. [26] Egli alzò la mano su di loro giurando di abbatterli nel deserto, [27] di disperdere i loro discendenti tra le genti e disseminarli per il paese. [28] Si asservirono a Baal-Peor e mangiarono i sacrifici dei morti, [29] provocarono Dio con tali azioni e tra essi scoppiò una pestilenza. [30] Ma Finees si alzò e si fece giudice, allora cessò la peste [31] e gli fu computato a giustizia presso ogni generazione, sempre. [32] Lo irritarono anche alle acque di Meriba e Mosè fu punito per causa loro, [33] perché avevano inasprito l'animo suo ed egli disse parole insipienti. [34] Non sterminarono i popoli come aveva ordinato il Signore, [35] ma si mescolarono con le nazioni e impararono le opere loro. [36] Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. [37] Immolarono i loro figli e le loro figlie agli dei falsi. [38] Versarono sangue innocente, il sangue dei figli e delle figlie sacrificati agli idoli di Canaan; la terra fu profanata dal sangue, [39] si contaminarono con le opere loro, si macchiarono con i loro misfatti. [40] L'ira del Signore si accese contro il suo popolo, ebbe in orrore il suo possesso; [41] e li diede in balìa dei popoli, li dominarono i loro avversari, [42] li oppressero i loro nemici e dovettero piegarsi sotto la loro mano. [43] Molte volte li aveva liberati; ma essi si ostinarono nei loro disegni e per le loro iniquità furono abbattuti. [44] Pure, egli guardò alla loro angoscia quando udì il loro grido. [45] Si ricordò della sua alleanza con loro, si mosse a pietà per il suo grande amore. [46] Fece loro trovare grazia presso quanti li avevano deportati. [47] Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici di mezzo ai popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. [48] Benedetto il Signore, Dio d'Israele da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen. Salmi - Capitolo 107 Dio salva l'uomo da ogni pericolo [1] Alleluia. Celebrate il Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. [2] Lo dicano i riscattati del Signore, che egli liberò dalla mano del nemico [3] e radunò da tutti i paesi, dall'oriente e dall'occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno. [4] Vagavano nel deserto, nella steppa, non trovavano il cammino per una città dove abitare. [5] Erano affamati e assetati, veniva meno la loro vita. [6] Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. [7] Li condusse sulla via retta, perché camminassero verso una città dove abitare. [8] Ringrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini; [9] poiché saziò il desiderio dell'assetato, e l'affamato ricolmò di beni. [10] Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, prigionieri della miseria e dei ceppi, [11] perché si erano ribellati alla parola di Dio e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo. [12] Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; cadevano e nessuno li aiutava. [13] Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. [14] Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte e spezzò le loro catene. [15] Ringrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini; [16] perché ha infranto le porte di bronzo e ha spezzato le barre di ferro. [17] Stolti per la loro iniqua condotta, soffrivano per i loro misfatti; [18] rifiutavano ogni nutrimento e gia toccavano le soglie della morte. [19] Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. [20] Mandò la sua parola e li fece guarire, li salvò dalla distruzione. [21] Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi a favore degli uomini. [22] Offrano a lui sacrifici di lode, narrino con giubilo le sue opere. [23] Coloro che solcavano il mare sulle navi e commerciavano sulle grandi acque, [24] videro le opere del Signore, i suoi prodigi nel mare profondo. [25] Egli parlò e fece levare un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti. [26] Salivano fino al cielo, scendevano negli abissi; la loro anima languiva nell'affanno. [27] Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, tutta la loro perizia era svanita. [28] Nell'angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. [29] Ridusse la tempesta alla calma, tacquero i flutti del mare. [30] Si rallegrarono nel vedere la bonaccia ed egli li condusse al porto sospirato. [31] Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi a favore degli uomini. [32] Lo esaltino nell'assemblea del popolo, lo lodino nel consesso degli anziani. [33] Ridusse i fiumi a deserto, a luoghi aridi le fonti d'acqua [34] e la terra fertile a palude per la malizia dei suoi abitanti. [35] Ma poi cambiò il deserto in lago, e la terra arida in sorgenti d'acqua. [36] Là fece dimorare gli affamati ed essi fondarono una città dove abitare. [37] Seminarono campi e piantarono vigne, e ne raccolsero frutti abbondanti. [38] Li benedisse e si moltiplicarono, non lasciò diminuire il loro bestiame. [39] Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, perché oppressi dalle sventure e dal dolore. [40] Colui che getta il disprezzo sui potenti, li fece vagare in un deserto senza strade. [41] Ma risollevò il povero dalla miseria e rese le famiglie numerose come greggi. [42] Vedono i giusti e ne gioiscono e ogni iniquo chiude la sua bocca. [43] Chi è saggio osservi queste cose e comprenderà la bontà del Signore. Salmi - Capitolo 108 Inno del mattino e preghiera nazionale [1] Canto. Salmo. Di Davide. [2] Saldo è il mio cuore, Dio, saldo è il mio cuore: voglio cantare inni, anima mia. [3] Svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora. [4] Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti, [5] perché la tua bontà è grande fino ai cieli e la tua verità fino alle nubi. [6] Innàlzati, Dio, sopra i cieli, su tutta la terra la tua gloria. [7] Perché siano liberati i tuoi amici, [8] Dio ha parlato nel suo santuario: «Esulterò, voglio dividere Sichem e misurare la valle di Succot; [9] mio è Gàlaad, mio Manasse, Efraim è l'elmo del mio capo, Giuda il mio scettro. [10] Moab è il catino per lavarmi, sull'Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea canterò vittoria». [11] Chi mi guiderà alla città fortificata, chi mi condurrà fino all'Idumea? [12] Non forse tu, Dio, che ci hai respinti e più non esci, Dio, con i nostri eserciti? [13] Contro il nemico portaci soccorso, poiché vana è la salvezza dell'uomo. [14] Con Dio noi faremo cose grandi ed egli annienterà chi ci opprime. Salmi - Capitolo 109 Salmo imprecatorio [1] Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Dio della mia lode, non tacere, [2] poiché contro di me si sono aperte la bocca dell'empio e dell'uomo di frode; parlano di me con lingua di menzogna. [3] Mi investono con parole di odio, mi combattono senza motivo. [4] In cambio del mio amore mi muovono accuse, mentre io sono in preghiera. [5] Mi rendono male per bene e odio in cambio di amore. [6] Suscita un empio contro di lui e un accusatore stia alla sua destra. [7] Citato in giudizio, risulti colpevole e il suo appello si risolva in condanna. [8] Pochi siano i suoi giorni e il suo posto l'occupi un altro. [9] I suoi figli rimangano orfani e vedova sua moglie. [10] Vadano raminghi i suoi figli, mendicando, siano espulsi dalle loro case in rovina. [11] L'usuraio divori tutti i suoi averi e gli estranei faccian preda del suo lavoro. [12] Nessuno gli usi misericordia, nessuno abbia pietà dei suoi orfani. [13] La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome. [14] L'iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato. [15] Siano davanti al Signore sempre ed egli disperda dalla terra il loro ricordo. [16] Perché ha rifiutato di usare misericordia e ha perseguitato il misero e l'indigente, per far morire chi è affranto di cuore. [17] Ha amato la maledizione: ricada su di lui! Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani! [18] Si è avvolto di maledizione come di un mantello: è penetrata come acqua nel suo intimo e come olio nelle sue ossa. [19] Sia per lui come vestito che lo avvolge, come cintura che sempre lo cinge. [20] Sia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa, per chi dice male contro la mia vita. [21] Ma tu, Signore Dio, agisci con me secondo il tuo nome: salvami, perché buona è la tua grazia. [22] Io sono povero e infelice e il mio cuore è ferito nell'intimo. [23] Scompaio come l'ombra che declina, sono sbattuto come una locusta. [24] Le mie ginocchia vacillano per il digiuno, il mio corpo è scarno e deperisce. [25] Sono diventato loro oggetto di scherno, quando mi vedono scuotono il capo. [26] Aiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore. [27] Sappiano che qui c'è la tua mano: tu, Signore, tu hai fatto questo. [28] Maledicano essi, ma tu benedicimi; insorgano quelli e arrossiscano, ma il tuo servo sia nella gioia. [29] Sia coperto di infamia chi mi accusa e sia avvolto di vergogna come d'un mantello. [30] Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, lo esalterò in una grande assemblea; [31] poiché si è messo alla destra del povero per salvare dai giudici la sua vita. Salmi - Capitolo 110 Il sacerdozio del messia [1] Di Davide. Salmo. Oracolo del Signore al mio Signore: «Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi». [2] Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: «Domina in mezzo ai tuoi nemici. [3] A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato». [4] Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek». [5] Il Signore è alla tua destra, annienterà i re nel giorno della sua ira. [6] Giudicherà i popoli: in mezzo a cadaveri ne stritolerà la testa su vasta terra. [7] Lungo il cammino si disseta al torrente e solleva alta la testa. Salmi - Capitolo 111 Elogio delle opere divine [1] Alleluia. Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, nel consesso dei giusti e nell'assemblea. [2] Grandi le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano. [3] Le sue opere sono splendore di bellezza, la sua giustizia dura per sempre. [4] Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: pietà e tenerezza è il Signore. [5] Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. [6] Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, gli diede l'eredità delle genti. [7] Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, stabili sono tutti i suoi comandi, [8] immutabili nei secoli, per sempre, eseguiti con fedeltà e rettitudine. [9] Mandò a liberare il suo popolo, stabilì la sua alleanza per sempre. [10] Santo e terribile il suo nome. Principio della saggezza è il timore del Signore, saggio è colui che gli è fedele; la lode del Signore è senza fine. Salmi - Capitolo 112 Elogio del giusto [1] Alleluia. Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti. [2] Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta. [3] Onore e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. [4] Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto. [5] Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. [6] Egli non vacillerà in eterno: Il giusto sarà sempre ricordato. [7] Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. [8] Sicuro è il suo cuore, non teme, finché trionferà dei suoi nemici. [9] Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua potenza s'innalza nella gloria. [10] L'empio vede e si adira, digrigna i denti e si consuma. Ma il desiderio degli empi fallisce. Salmi - Capitolo 113 Al Dio glorioso e pietoso [1] Alleluia. Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore. [2] Sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. [3] Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore. [4] Su tutti i popoli eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria. [5] Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto [6] e si china a guardare nei cieli e sulla terra? [7] Solleva l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero, [8] per farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo. [9] Fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli. Salmi - Capitolo 114 Inno pasquale [1] Alleluia. Quando Israele uscì dall'Egitto, la casa di Giacobbe da un popolo barbaro, [2] Giuda divenne il suo santuario, Israele il suo dominio. [3] Il mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro, [4] i monti saltellarono come arieti, le colline come agnelli di un gregge. [5] Che hai tu, mare, per fuggire, e tu, Giordano, perché torni indietro? [6] Perché voi monti saltellate come arieti e voi colline come agnelli di un gregge? [7] Trema, o terra, davanti al Signore, davanti al Dio di Giacobbe, [8] che muta la rupe in un lago, la roccia in sorgenti d'acqua. Salmi - Capitolo 115 L'unico vero Dio [1] Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua fedeltà, per la tua grazia. [2] Perché i popoli dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?». [3] Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole. [4] Gli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. [5] Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, [6] hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. [7] Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. [8] Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida. [9] Israele confida nel Signore: egli è loro aiuto e loro scudo. [10] Confida nel Signore la casa di Aronne: egli è loro aiuto e loro scudo. [11] Confida nel Signore, chiunque lo teme: egli è loro aiuto e loro scudo. [12] Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: benedice la casa d'Israele, benedice la casa di Aronne. [13] Il Signore benedice quelli che lo temono, benedice i piccoli e i grandi. [14] Vi renda fecondi il Signore, voi e i vostri figli. [15] Siate benedetti dal Signore che ha fatto cielo e terra. [16] I cieli sono i cieli del Signore, ma ha dato la terra ai figli dell'uomo. [17] Non i morti lodano il Signore, né quanti scendono nella tomba. [18] Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore ora e sempre. Salmi - Capitolo 116 Ringraziamento [1] Alleluia. Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. [2] Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. [3] Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia [4] e ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, Signore, salvami». [5] Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. [6] Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. [7] Ritorna, anima mia, alla tua pace, poiché il Signore ti ha beneficato; [8] egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. [9] Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi. [10] Alleluia. Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice». [11] Ho detto con sgomento: «Ogni uomo è inganno». [12] Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? [13] Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. [14] Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. [15] Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. [16] Sì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella; hai spezzato le mie catene. [17] A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. [18] Adempirò i miei voti al Signore e davanti a tutto il suo popolo, [19] negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. Salmi - Capitolo 117 Invito alla lode [1] Alleluia. Lodate il Signore, popoli tutti, voi tutte, nazioni, dategli gloria; [2] perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura in eterno. Salmi - Capitolo 118 Liturgia per la festa delle capanne [1] Alleluia. Celebrate il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia. [2] Dica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia. [3] Lo dica la casa di Aronne: eterna è la sua misericordia. [4] Lo dica chi teme Dio: eterna è la sua misericordia. [5] Nell'angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. [6] Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l'uomo? [7] Il Signore è con me, è mio aiuto, sfiderò i miei nemici. [8] E' meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. [9] E' meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti. [10] Tutti i popoli mi hanno circondato, ma nel nome del Signore li ho sconfitti. [11] Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore li ho sconfitti. [12] Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa tra le spine, ma nel nome del Signore li ho sconfitti. [13] Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato mio aiuto. [14] Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. [15] Grida di giubilo e di vittoria, nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto meraviglie, [16] la destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. [17] Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. [18] Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. [19] Apritemi le porte della giustizia: voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. [20] E' questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti. [21] Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perché sei stato la mia salvezza. [22] La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo; [23] ecco l'opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. [24] Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso. [25] Dona, Signore, la tua salvezza, dona, Signore, la vittoria! [26] Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore; [27] Dio, il Signore è nostra luce. Ordinate il corteo con rami frondosi fino ai lati dell'altare. [28] Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. [29] Celebrate il Signore, perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. Salmi - Capitolo 119 Elogio della legge divina [1] Alleluia. Beato l'uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore. [2] Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. [3] Non commette ingiustizie, cammina per le sue vie. [4] Tu hai dato i tuoi precetti perché siano osservati fedelmente. [5] Siano diritte le mie vie, nel custodire i tuoi decreti. [6] Allora non dovrò arrossire se avrò obbedito ai tuoi comandi. [7] Ti loderò con cuore sincero quando avrò appreso le tue giuste sentenze. [8] Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai. [9] Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole. [10] Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti. [11] Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. [12] Benedetto sei tu, Signore; mostrami il tuo volere. [13] Con le mie labbra ho enumerato tutti i giudizi della tua bocca. [14] Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia più che in ogni altro bene. [15] Voglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie. [16] Nella tua volontà è la mia gioia; mai dimenticherò la tua parola. [17] Sii buono con il tuo servo e avrò vita, custodirò la tua parola. [18] Aprimi gli occhi perché io veda le meraviglie della tua legge. [19] Io sono straniero sulla terra, non nascondermi i tuoi comandi. [20] Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti in ogni tempo. [21] Tu minacci gli orgogliosi; maledetto chi devìa dai tuoi decreti. [22] Allontana da me vergogna e disprezzo, perché ho osservato le tue leggi. [23] Siedono i potenti, mi calunniano, ma il tuo servo medita i tuoi decreti. [24] Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, miei consiglieri i tuoi precetti. [25] Io sono prostrato nella polvere; dammi vita secondo la tua parola. [26] Ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto; insegnami i tuoi voleri. [27] Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò i tuoi prodigi. [28] Io piango nella tristezza; sollevami secondo la tua promessa. [29] Tieni lontana da me la via della menzogna, fammi dono della tua legge. [30] Ho scelto la via della giustizia, mi sono proposto i tuoi giudizi. [31] Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore, che io non resti confuso. [32] Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore. [33] Indicami, Signore, la via dei tuoi decreti e la seguirò sino alla fine. [34] Dammi intelligenza, perché io osservi la tua legge e la custodisca con tutto il cuore. [35] Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi, perché in esso è la mia gioia. [36] Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso la sete del guadagno. [37] Distogli i miei occhi dalle cose vane, fammi vivere sulla tua via. [38] Con il tuo servo sii fedele alla parola che hai data, perché ti si tema. [39] Allontana l'insulto che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. [40] Ecco, desidero i tuoi comandamenti; per la tua giustizia fammi vivere. [41] Venga a me, Signore, la tua grazia, la tua salvezza secondo la tua promessa; [42] a chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. [43] Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera, perché confido nei tuoi giudizi. [44] Custodirò la tua legge per sempre, nei secoli, in eterno. [45] Sarò sicuro nel mio cammino, perché ho ricercato i tuoi voleri. [46] Davanti ai re parlerò della tua alleanza senza temere la vergogna. [47] Gioirò per i tuoi comandi che ho amati. [48] Alzerò le mani ai tuoi precetti che amo, mediterò le tue leggi. [49] Ricorda la promessa fatta al tuo servo, con la quale mi hai dato speranza. [50] Questo mi consola nella miseria: la tua parola mi fa vivere. [51] I superbi mi insultano aspramente, ma non devìo dalla tua legge. [52] Ricordo i tuoi giudizi di un tempo, Signore, e ne sono consolato. [53] M'ha preso lo sdegno contro gli empi che abbandonano la tua legge. [54] Sono canti per me i tuoi precetti, nella terra del mio pellegrinaggio. [55] Ricordo il tuo nome lungo la notte e osservo la tua legge, Signore. [56] Tutto questo mi accade perché ho custodito i tuoi precetti. [57] La mia sorte, ho detto, Signore, è custodire le tue parole. [58] Con tutto il cuore ti ho supplicato, fammi grazia secondo la tua promessa. [59] Ho scrutato le mie vie, ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti. [60] Sono pronto e non voglio tardare a custodire i tuoi decreti. [61] I lacci degli empi mi hanno avvinto, ma non ho dimenticato la tua legge. [62] Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode per i tuoi giusti decreti. [63] Sono amico di coloro che ti sono fedeli e osservano i tuoi precetti. [64] Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami il tuo volere. [65] Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, secondo la tua parola. [66] Insegnami il senno e la saggezza, perché ho fiducia nei tuoi comandamenti. [67] Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua parola. [68] Tu sei buono e fai il bene, insegnami i tuoi decreti. [69] Mi hanno calunniato gli insolenti, ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti. [70] Torpido come il grasso è il loro cuore, ma io mi diletto della tua legge. [71] Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti. [72] La legge della tua bocca mi è preziosa più di mille pezzi d'oro e d'argento. [73] Le tue mani mi hanno fatto e plasmato; fammi capire e imparerò i tuoi comandi. [74] I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia, perché ho sperato nella tua parola. [75] Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. [76] Mi consoli la tua grazia, secondo la tua promessa al tuo servo. [77] Venga su di me la tua misericordia e avrò vita, poiché la tua legge è la mia gioia. [78] Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono; io mediterò la tua legge. [79] Si volgano a me i tuoi fedeli e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti. [80] Sia il mio cuore integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso. [81] Mi consumo nell'attesa della tua salvezza, spero nella tua parola. [82] Si consumano i miei occhi dietro la tua promessa, mentre dico: «Quando mi darai conforto?». [83] Io sono come un otre esposto al fumo, ma non dimentico i tuoi insegnamenti. [84] Quanti saranno i giorni del tuo servo? Quando farai giustizia dei miei persecutori? [85] Mi hanno scavato fosse gli insolenti che non seguono la tua legge. [86] Verità sono tutti i tuoi comandi; a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto. [87] Per poco non mi hanno bandito dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. [88] Secondo il tuo amore fammi vivere e osserverò le parole della tua bocca. [89] La tua parola, Signore, è stabile come il cielo. [90] La tua fedeltà dura per ogni generazione; hai fondato la terra ed essa è salda. [91] Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. [92] Se la tua legge non fosse la mia gioia, sarei perito nella mia miseria. [93] Mai dimenticherò i tuoi precetti: per essi mi fai vivere. [94] Io sono tuo: salvami, perché ho cercato il tuo volere. [95] Gli empi mi insidiano per rovinarmi, ma io medito i tuoi insegnamenti. [96] Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, ma la tua legge non ha confini. [97] Quanto amo la tua legge, Signore; tutto il giorno la vado meditando. [98] Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagna. [99] Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti. [100] Ho più senno degli anziani, perché osservo i tuoi precetti. [101] Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, per custodire la tua parola. [102] Non mi allontano dai tuoi giudizi, perché sei tu ad istruirmi. [103] Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca. [104] Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, per questo odio ogni via di menzogna. [105] Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. [106] Ho giurato, e lo confermo, di custodire i tuoi precetti di giustizia. [107] Sono stanco di soffrire, Signore, dammi vita secondo la tua parola. [108] Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, insegnami i tuoi giudizi. [109] La mia vita è sempre in pericolo, ma non dimentico la tua legge. [110] Gli empi mi hanno teso i loro lacci, ma non ho deviato dai tuoi precetti. [111] Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. [112] Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre. [113] Detesto gli animi incostanti, io amo la tua legge. [114] Tu sei mio rifugio e mio scudo, spero nella tua parola. [115] Allontanatevi da me o malvagi, osserverò i precetti del mio Dio. [116] Sostienimi secondo la tua parola e avrò vita, non deludermi nella mia speranza. [117] Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, gioirò sempre nei tuoi precetti. [118] Tu disprezzi chi abbandona i tuoi decreti, perché la sua astuzia è fallace. [119] Consideri scorie tutti gli empi della terra, perciò amo i tuoi insegnamenti. [120] Tu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi. [121] Ho agito secondo diritto e giustizia; non abbandonarmi ai miei oppressori. [122] Assicura il bene al tuo servo; non mi opprimano i superbi. [123] I miei occhi si consumano nell'attesa della tua salvezza e della tua parola di giustizia. [124] Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore e insegnami i tuoi comandamenti. [125] Io sono tuo servo, fammi comprendere e conoscerò i tuoi insegnamenti. [126] E' tempo che tu agisca, Signore; hanno violato la tua legge. [127] Perciò amo i tuoi comandamenti più dell'oro, più dell'oro fino. [128] Per questo tengo cari i tuoi precetti e odio ogni via di menzogna. [129] Meravigliosa è la tua alleanza, per questo le sono fedele. [130] La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. [131] Apro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti. [132] Volgiti a me e abbi misericordia, tu che sei giusto per chi ama il tuo nome. [133] Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male. [134] Salvami dall'oppressione dell'uomo e obbedirò ai tuoi precetti. [135] Fà risplendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti. [136] Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, perché non osservano la tua legge. [137] Tu sei giusto, Signore, e retto nei tuoi giudizi. [138] Con giustizia hai ordinato le tue leggi e con fedeltà grande. [139] Mi divora lo zelo della tua casa, perché i miei nemici dimenticano le tue parole. [140] Purissima è la tua parola, il tuo servo la predilige. [141] Io sono piccolo e disprezzato, ma non trascuro i tuoi precetti. [142] La tua giustizia è giustizia eterna e verità è la tua legge. [143] Angoscia e affanno mi hanno colto, ma i tuoi comandi sono la mia gioia. [144] Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, fammi comprendere e avrò la vita. [145] T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; custodirò i tuoi precetti. [146] Io ti chiamo, salvami, e seguirò i tuoi insegnamenti. [147] Precedo l'aurora e grido aiuto, spero sulla tua parola. [148] I miei occhi prevengono le veglie per meditare sulle tue promesse. [149] Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio. [150] A tradimento mi assediano i miei persecutori, sono lontani dalla tua legge. [151] Ma tu, Signore, sei vicino, tutti i tuoi precetti sono veri. [152] Da tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite per sempre. [153] Vedi la mia miseria, salvami, perché non ho dimenticato la tua legge. [154] Difendi la mia causa, riscattami, secondo la tua parola fammi vivere. [155] Lontano dagli empi è la salvezza, perché non cercano il tuo volere. [156] Le tue misericordie sono grandi, Signore, secondo i tuoi giudizi fammi vivere. [157] Sono molti i persecutori che mi assalgono, ma io non abbandono le tue leggi. [158] Ho visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo, perché non custodiscono la tua parola. [159] Vedi che io amo i tuoi precetti, Signore, secondo la tua grazia dammi vita. [160] La verità è principio della tua parola, resta per sempre ogni sentenza della tua giustizia. [161] I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme le tue parole. [162] Io gioisco per la tua promessa, come uno che trova grande tesoro. [163] Odio il falso e lo detesto, amo la tua legge. [164] Sette volte al giorno io ti lodo per le sentenze della tua giustizia. [165] Grande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo. [166] Aspetto da te la salvezza, Signore, e obbedisco ai tuoi comandi. [167] Io custodisco i tuoi insegnamenti e li amo sopra ogni cosa. [168] Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie. [169] Giunga il mio grido fino a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. [170] Venga al tuo volto la mia supplica, salvami secondo la tua promessa. [171] Scaturisca dalle mie labbra la tua lode, poiché mi insegni i tuoi voleri. [172] La mia lingua canti le tue parole, perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti. [173] Mi venga in aiuto la tua mano, poiché ho scelto i tuoi precetti. [174] Desidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è tutta la mia gioia. [175] Possa io vivere e darti lode, mi aiutino i tuoi giudizi. [176] Come pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo, perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti. Salmi - Capitolo 120 I nemici della pace [1] Canto delle ascensioni. Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto. [2] Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, dalla lingua ingannatrice. [3] Che ti posso dare, come ripagarti, lingua ingannatrice? [4] Frecce acute di un prode, con carboni di ginepro. [5] Me infelice: abito straniero in Mosoch, dimoro fra le tende di Cedar! [6] Troppo io ho dimorato con chi detesta la pace. [7] Io sono per la pace, ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra. Salmi - Capitolo 121 Il custode di Israele [1] Canto delle ascensioni. Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? [2] Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. [3] Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. [4] Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d'Israele. [5] Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. [6] Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. [7] Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita. [8] Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre. Salmi - Capitolo 122 Saluto a Gerusalemme [1] Canto delle ascensioni. Di Davide. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore». [2] E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! [3] Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. [4] Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. [5] Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. [6] Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, [7] sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. [8] Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». [9] Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Salmi - Capitolo 123 Preghiera dell'infelice [1] Canto delle ascensioni. Di Davide. A te levo i miei occhi, a te che abiti nei cieli. [2] Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni; come gli occhi della schiava, alla mano della sua padrona, così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. [3] Pietà di noi, Signore, pietà di noi, gia troppo ci hanno colmato di scherni, [4] noi siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, del disprezzo dei superbi. Salmi - Capitolo 124 Il salvatore di Israele [1] Canto delle ascensioni. Di Davide. Se il Signore non fosse stato con noi, - lo dica Israele - [2] se il Signore non fosse stato con noi, quando uomini ci assalirono, [3] ci avrebbero inghiottiti vivi, nel furore della loro ira. [4] Le acque ci avrebbero travolti; un torrente ci avrebbe sommersi, [5] ci avrebbero travolti acque impetuose. [6] Sia benedetto il Signore, che non ci ha lasciati, in preda ai loro denti. [7] Noi siamo stati liberati come un uccello dal laccio dei cacciatori: il laccio si è spezzato e noi siamo scampati. [8] Il nostro aiuto è nel nome del Signore che ha fatto cielo e terra. Salmi - Capitolo 125 Dio protegge i suoi [1] Canto delle ascensioni. Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre. [2] I monti cingono Gerusalemme: il Signore è intorno al suo popolo ora e sempre. [3] Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi sul possesso dei giusti, perché i giusti non stendano le mani a compiere il male. [4] La tua bontà, Signore, sia con i buoni e con i retti di cuore. [5] Quelli che vanno per sentieri tortuosi il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. Pace su Israele! Salmi - Capitolo 126 Canto del ritorno [1] Canto delle ascensioni. Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare. [2] Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. Allora si diceva tra i popoli: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». [3] Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia. [4] Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, come i torrenti del Negheb. [5] Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo. [6] Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni. Salmi - Capitolo 127 L'abbandono alla Provvidenza [1] Canto delle ascensioni. Di Salomone. Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode. [2] Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno. [3] Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo. [4] Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. [5] Beato l'uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a trattare alla porta con i propri nemici. Salmi - Capitolo 128 Benedizione sul fedele [1] Canto delle ascensioni. Beato l'uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. [2] Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d'ogni bene. [3] La tua sposa come vite feconda nell'intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa. [4] Così sarà benedetto l'uomo che teme il Signore. [5] Ti benedica il Signore da Sion! Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme per tutti i giorni della tua vita. [6] Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Pace su Israele! Salmi - Capitolo 129 Contro i nemici di Sion [1] Canto delle ascensioni. Dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, - lo dica Israele - [2] dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, ma non hanno prevalso. [3] Sul mio dorso hanno arato gli aratori, hanno fatto lunghi solchi. [4] Il Signore è giusto: ha spezzato il giogo degli empi. [5] Siano confusi e volgano le spalle quanti odiano Sion. [6] Siano come l'erba dei tetti: prima che sia strappata, dissecca; [7] non se ne riempie la mano il mietitore, né il grembo chi raccoglie covoni. [8] I passanti non possono dire: «La benedizione del Signore sia su di voi, vi benediciamo nel nome del Signore». Salmi - Capitolo 130 De profundis [1] Canto delle ascensioni. Dal profondo a te grido, o Signore; [2] Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. [3] Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? [4] Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. [5] Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. [6] L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. [7] Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. [8] Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Salmi - Capitolo 131 Lo spirito dell'infanzia [1] Canto delle ascensioni. Di Davide. Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. [2] Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia. [3] Speri Israele nel Signore, ora e sempre. Salmi - Capitolo 132 Per l'anniversario del trasferimento dell'arca [1] Canto delle ascensioni. Ricordati, Signore, di Davide, di tutte le sue prove, [2] quando giurò al Signore, al Potente di Giacobbe fece voto: [3] «Non entrerò sotto il tetto della mia casa, non mi stenderò sul mio giaciglio, [4] non concederò sonno ai miei occhi né riposo alle mie palpebre, [5] finché non trovi una sede per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe». [6] Ecco, abbiamo saputo che era in Efrata, l'abbiamo trovata nei campi di Iàar. [7] Entriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. [8] Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. [9] I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, i tuoi fedeli cantino di gioia. [10] Per amore di Davide tuo servo non respingere il volto del tuo consacrato. [11] Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola: «Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono! [12] Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò ad essi, anche i loro figli per sempre sederanno sul tuo trono». [13] Il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua dimora: [14] «Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l'ho desiderato. [15] Benedirò tutti i suoi raccolti, sazierò di pane i suoi poveri. [16] Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, esulteranno di gioia i suoi fedeli. [17] Là farò germogliare la potenza di Davide, preparerò una lampada al mio consacrato. [18] Coprirò di vergogna i suoi nemici, ma su di lui splenderà la corona». Salmi - Capitolo 133 La vita fraterna [1] Canto delle ascensioni. Di Davide. Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! [2] E' come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste. [3] E' come rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre. Salmi - Capitolo 134 Per la festa notturna [1] Canto delle ascensioni. Ecco, benedite il Signore, voi tutti, servi del Signore; voi che state nella casa del Signore durante le notti. [2] Alzate le mani verso il tempio e benedite il Signore. [3] Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto cielo e terra. Salmi - Capitolo 135 Inno di lode [1] Alleluia. Lodate il nome del Signore, lodatelo, servi del Signore, [2] voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. [3] Lodate il Signore: il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile. [4] Il Signore si è scelto Giacobbe, Israele come suo possesso. [5] Io so che grande è il Signore, il nostro Dio sopra tutti gli dei. [6] Tutto ciò che vuole il Signore, egli lo compie in cielo e sulla terra, nei mari e in tutti gli abissi. [7] Fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce le folgori per la pioggia, dalle sue riserve libera i venti. [8] Egli percosse i primogeniti d'Egitto, dagli uomini fino al bestiame. [9] Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, contro il faraone e tutti i suoi ministri. [10] Colpì numerose nazioni e uccise re potenti: [11] Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, e tutti i regni di Cànaan. [12] Diede la loro terra in eredità a Israele, in eredità a Israele suo popolo. [13] Signore, il tuo nome è per sempre; Signore, il tuo ricordo per ogni generazione. [14] Il Signore guida il suo popolo, si muove a pietà dei suoi servi. [15] Gli idoli dei popoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. [16] Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; [17] hanno orecchi e non odono; non c'è respiro nella loro bocca. [18] Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida. [19] Benedici il Signore, casa d'Israele; benedici il Signore, casa di Aronne; [20] Benedici il Signore, casa di Levi; voi che temete il Signore, benedite il Signore. [21] Da Sion sia benedetto il Signore. che abita a Gerusalemme. Alleluia. Salmi - Capitolo 136 Grande litania di ringraziamento [1] Alleluia. Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. [2] Lodate il Dio degli dei: perché eterna è la sua misericordia. [3] Lodate il Signore dei signori: perché eterna è la sua misericordia. [4] Egli solo ha compiuto meraviglie: perché eterna è la sua misericordia. [5] Ha creato i cieli con sapienza: perché eterna è la sua misericordia. [6] Ha stabilito la terra sulle acque: perché eterna è la sua misericordia. [7] Ha fatto i grandi luminari: perché eterna è la sua misericordia. [8] Il sole per regolare il giorno: perché eterna è la sua misericordia; [9] la luna e le stelle per regolare la notte: perché eterna è la sua misericordia. [10] Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la sua misericordia. [11] Da loro liberò Israele: perché eterna è la sua misericordia; [12] con mano potente e braccio teso: perché eterna è la sua misericordia. [13] Divise il mar Rosso in due parti: perché eterna è la sua misericordia. [14] In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la sua misericordia. [15] Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: perché eterna è la sua misericordia. [16] Guidò il suo popolo nel deserto: perché eterna è la sua misericordia. [17] Percosse grandi sovrani perché eterna è la sua misericordia; [18] uccise re potenti: perché eterna è la sua misericordia. [19] Seon, re degli Amorrei: perché eterna è la sua misericordia. [20] Og, re di Basan: perché eterna è la sua misericordia. [21] Diede in eredità il loro paese; perché eterna è la sua misericordia; [22] in eredità a Israele suo servo: perché eterna è la sua misericordia. [23] Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: perché eterna è la sua misericordia; [24] ci ha liberati dai nostri nemici: perché eterna è la sua misericordia. [25] Egli dà il cibo ad ogni vivente: perché eterna è la sua misericordia. [26] Lodate il Dio del cielo: perché eterna è la sua misericordia. Salmi - Capitolo 137 Canto dell'esiliato [1] Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. [2] Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. [3] Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori: «Cantateci i canti di Sion!». [4] Come cantare i canti del Signore in terra straniera? [5] Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; [6] mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. [7] Ricordati, Signore, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme, dicevano: «Distruggete, distruggete anche le sue fondamenta». [8] Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. [9] Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra. Salmi - Capitolo 138 Inno di ringraziamento [1] Di Davide. Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. A te voglio cantare davanti agli angeli, [2] mi prostro verso il tuo tempio santo. Rendo grazie al tuo nome per la tua fedeltà e la tua misericordia: hai reso la tua promessa più grande di ogni fama. [3] Nel giorno in cui t'ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. [4] Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra quando udranno le parole della tua bocca. [5] Canteranno le vie del Signore, perché grande è la gloria del Signore; [6] eccelso è il Signore e guarda verso l'umile ma al superbo volge lo sguardo da lontano. [7] Se cammino in mezzo alla sventura tu mi ridoni vita; contro l'ira dei miei nemici stendi la mano e la tua destra mi salva. [8] Il Signore completerà per me l'opera sua. Signore, la tua bontà dura per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani. Salmi - Capitolo 139 Omaggio a chi sa tutto [1] Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Signore, tu mi scruti e mi conosci, [2] tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, [3] mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; [4] la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, gia la conosci tutta. [5] Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. [6] Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. [7] Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? [8] Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. [9] Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, [10] anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. [11] Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; [12] nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. [13] Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. [14] Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. [15] Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. [16] Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. [17] Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; [18] se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. [19] Se Dio sopprimesse i peccatori! Allontanatevi da me, uomini sanguinari. [20] Essi parlano contro di te con inganno: contro di te insorgono con frode. [21] Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano e non detesto i tuoi nemici? [22] Li detesto con odio implacabile come se fossero miei nemici. [23] Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: [24] vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita. Salmi - Capitolo 140 Contro i cattivi [1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Salvami, Signore, dal malvagio, proteggimi dall'uomo violento, [3] da quelli che tramano sventure nel cuore e ogni giorno scatenano guerre. [4] Aguzzano la lingua come serpenti; veleno d'aspide è sotto le loro labbra. [5] Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, salvami dall'uomo violento: essi tramano per farmi cadere. [6] I superbi mi tendono lacci e stendono funi come una rete, pongono agguati sul mio cammino. [7] Io dico al Signore: «Tu sei il mio Dio; ascolta, Signore, la voce della mia preghiera». [8] Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, proteggi il mio capo nel giorno della lotta. [9] Signore, non soddisfare i desideri degli empi, non favorire le loro trame. [10] Alzano la testa quelli che mi circondano, ma la malizia delle loro labbra li sommerge. [11] Fà piovere su di loro carboni ardenti, gettali nel bàratro e più non si rialzino. [12] Il maldicente non duri sulla terra, il male spinga il violento alla rovina. [13] So che il Signore difende la causa dei miseri, il diritto dei poveri. [14] Sì, i giusti loderanno il tuo nome, i retti abiteranno alla tua presenza. Salmi - Capitolo 141 Contro l'attrattiva del male [1] Salmo. Di Davide. Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; ascolta la mia voce quando t'invoco. [2] Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera. [3] Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra. [4] Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male e compia azioni inique con i peccatori: che io non gusti i loro cibi deliziosi. [5] Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, ma l'olio dell'empio non profumi il mio capo; tra le loro malvagità continui la mia preghiera. [6] Dalla rupe furono gettati i loro capi, che da me avevano udito dolci parole. [7] Come si fende e si apre la terra, le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi. [8] A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; in te mi rifugio, proteggi la mia vita. [9] Preservami dal laccio che mi tendono, dagli agguati dei malfattori. [10] Gli empi cadono insieme nelle loro reti, ma io passerò oltre incolume. Salmi - Capitolo 142 Preghiera di un perseguitato [1] Maskil. Di Davide, quando era nella caverna. Preghiera. [2] Con la mia voce al Signore grido aiuto, con la mia voce supplico il Signore; [3] davanti a lui effondo il mio lamento, al tuo cospetto sfogo la mia angoscia. [4] Mentre il mio spirito vien meno, tu conosci la mia via. Nel sentiero dove cammino mi hanno teso un laccio. [5] Guarda a destra e vedi: nessuno mi riconosce. Non c'è per me via di scampo, nessuno ha cura della mia vita. [6] Io grido a te, Signore; dico: Sei tu il mio rifugio, sei tu la mia sorte nella terra dei viventi. [7] Ascolta la mia supplica: ho toccato il fondo dell'angoscia. Salvami dai miei persecutori perché sono di me più forti. [8] Strappa dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome: i giusti mi faranno corona quando mi concederai la tua grazia. Salmi - Capitolo 143 Umile supplica [1] Salmo. Di Davide. Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, e per la tua giustizia rispondimi. [2] Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto. [3] Il nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita, mi ha relegato nelle tenebre come i morti da gran tempo. [4] In me languisce il mio spirito, si agghiaccia il mio cuore. [5] Ricordo i giorni antichi, ripenso a tutte le tue opere, medito sui tuoi prodigi. [6] A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra riarsa. [7] Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa. [8] Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te si innalza l'anima mia. [9] Salvami dai miei nemici, Signore, a te mi affido. [10] Insegnami a compiere il tuo volere, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana. [11] Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, liberami dall'angoscia, per la tua giustizia. [12] Per la tua fedeltà disperdi i miei nemici, fà perire chi mi opprime, poiché io sono tuo servo. Salmi - Capitolo 144 Inno per la guerra e la vittoria [1] Di Davide. Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia. [2] Mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mio scudo in cui confido, colui che mi assoggetta i popoli. [3] Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi? Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero? [4] L'uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa. [5] Signore, piega il tuo cielo e scendi, tocca i monti ed essi fumeranno. [6] Le tue folgori disperdano i nemici, lancia frecce, sconvolgili. [7] Stendi dall'alto la tua mano, scampami e salvami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri. [8] La loro bocca dice menzogne e alzando la destra giurano il falso. [9] Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde; [10] a te, che dai vittoria al tuo consacrato, che liberi Davide tuo servo. Salvami dalla spada iniqua, [11] liberami dalla mano degli stranieri; la loro bocca dice menzogne e la loro destra giura il falso. [12] I nostri figli siano come piante cresciute nella loro giovinezza; le nostre figlie come colonne d'angolo nella costruzione del tempio. [13] I nostri granai siano pieni, trabocchino di frutti d'ogni specie; siano a migliaia i nostri greggi, a mirìadi nelle nostre campagne; [14] siano carichi i nostri buoi. Nessuna breccia, nessuna incursione, nessun gemito nelle nostre piazze. [15] Beato il popolo che possiede questi beni: beato il popolo il cui Dio è il Signore. Salmi - Capitolo 145 Lode al Signore re [1] Lodi. Di Davide. O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. [2] Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. [3] Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare. [4] Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. [5] Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi. [6] Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza. [7] Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia. [8] Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia. [9] Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. [10] Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. [11] Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza, [12] per manifestare agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno. [13] Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione. [14] Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. [15] Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. [16] Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente. [17] Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere. [18] Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero. [19] Appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva. [20] Il Signore protegge quanti lo amano, ma disperde tutti gli empi. [21] Canti la mia bocca la lode del Signore e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre. Salmi - Capitolo 146 Inno al Dio che soccorre [1] Alleluia. Loda il Signore, anima mia: [2] loderò il Signore per tutta la mia vita, finché vivo canterò inni al mio Dio. [3] Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. [4] Esala lo spirito e ritorna alla terra; in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. [5] Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo Dio, [6] creatore del cielo e della terra, del mare e di quanto contiene. Egli è fedele per sempre, [7] rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, [8] il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, [9] il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie degli empi. [10] Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. Salmi - Capitolo 147 Inno all'Onnipotente [1] Alleluia. Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a lui conviene. [2] Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d'Israele. [3] Risana i cuori affranti e fascia le loro ferite; [4] egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. [5] Grande è il Signore, onnipotente, la sua sapienza non ha confini. [6] Il Signore sostiene gli umili ma abbassa fino a terra gli empi. [7] Cantate al Signore un canto di grazie, intonate sulla cetra inni al nostro Dio. [8] Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l'erba sui monti. [9] Provvede il cibo al bestiame, ai piccoli del corvo che gridano a lui. [10] Non fa conto del vigore del cavallo, non apprezza l'agile corsa dell'uomo. [11] Il Signore si compiace di chi lo teme, di chi spera nella sua grazia. [12] Alleluia. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion. [13] Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. [14] Egli ha messo pace nei tuoi confini e ti sazia con fior di frumento. [15] Manda sulla terra la sua parola, il suo messaggio corre veloce. [16] Fa scendere la neve come lana, come polvere sparge la brina. [17] Getta come briciole la grandine, di fronte al suo gelo chi resiste? [18] Manda una sua parola ed ecco si scioglie, fa soffiare il vento e scorrono le acque. [19] Annunzia a Giacobbe la sua parola, le sue leggi e i suoi decreti a Israele. [20] Così non ha fatto con nessun altro popolo, non ha manifestato ad altri i suoi precetti. Alleluia. Salmi - Capitolo 148 Lode cosmica [1] Alleluia. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli. [2] Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere. [3] Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. [4] Lodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli. [5] Lodino tutti il nome del Signore, perché egli disse e furono creati. [6] Li ha stabiliti per sempre, ha posto una legge che non passa. [7] Lodate il Signore dalla terra, mostri marini e voi tutti abissi, [8] fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che obbedisce alla sua parola, [9] monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e tutti voi, cedri, [10] voi fiere e tutte le bestie, rettili e uccelli alati. [11] I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra, [12] i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini [13] lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime, la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. [14] Egli ha sollevato la potenza del suo popolo. E' canto di lode per tutti i suoi fedeli, per i figli di Israele, popolo che egli ama. Alleluia. Salmi - Capitolo 149 Canto trionfale [1] Alleluia. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli. [2] Gioisca Israele nel suo Creatore, esultino nel loro Re i figli di Sion. [3] Lodino il suo nome con danze, con timpani e cetre gli cantino inni. [4] Il Signore ama il suo popolo, incorona gli umili di vittoria. [5] Esultino i fedeli nella gloria, sorgano lieti dai loro giacigli. [6] Le lodi di Dio sulla loro bocca e la spada a due tagli nelle loro mani, [7] per compiere la vendetta tra i popoli e punire le genti; [8] per stringere in catene i loro capi, i loro nobili in ceppi di ferro; [9] per eseguire su di essi il giudizio gia scritto: questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. Alleluia. Salmi - Capitolo 150 Dossologia finale [1] Alleluia. Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. [2] Lodatelo per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. [3] Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; [4] lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. [5] Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia.