Io credo nell’ignoto, ch’ è d’un Iddio l’arcano, dall’esser rivelato e dall’immensità; d’ogni filosofia ideal sovrumano, perfetta intelligenza e suprema bontà. Credo che ciò che ha fine ci sveli l’infinito; io credo alla ragione che mai debole fu; io credo alla speranza e l’anima ho intuito per 1’amore che sprezza ciò che ha morte quaggiù. Credo che 1’ideale personificherete, o uomini che amate, che siete la bontà, giusti di tutte 1’epoche, il mio tempio voi siete e il mio domma ha per legge l’universalità. Io credo che nel duolo la vita è cominciata, credo che il mal del bene o sia l’ombra o 1’error; che per nobilitarla l’esistenza ci è data, e che Satana è il nulla, solo bene è l’amor. Sotto ogni simbol celasi una speranza cara; è per tutti una legge la solidarietà; cade a terra degl’idoli infranta ciascun’ara al soffio di due motti: GIUSTIZIA E VERITÀ. Io credo che il diritto il dovere misuri, il debol deve meno di que’ che più può dar; temendo il vero Dio io credo lo s’ ingiuri; le nostre forze uniscansi il culto a divulgar. Credo che la natura sia una forza innocente Che rende mal per male a chi mal uso ne fa; il mal ci rende attiva e vigile la mente, ma ciò è solo rimedio e non castigo. Credo che sollevando di morte i fitti veli Noi torneremo tutti dove il Principio fu; l’ignoranza e l’errore sono l’ombra dei cieli cui centro eterno è il bene che non s’oscura più. |