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Cenni sul cambiamento
Abbiamo detto che i «Landmarks» del nostro ordine non possono cambiare ma fortunatamente nessuno ancora è stato in grado di definire in modo soddisfacente cosa siano in realtà questi «landmarks». Se essi consistono di ripartizioni di «morale», che sono le fondamentali «leggi di Dio», allora, per definizione, essi sono gli standards immutabili al quale noi tutti aspiriamo. Se, invece, sono rituali arbitrari esprimenti l'inclinazione dell'uomo all'uniformità e una formula universale di precisione come sostituto accettabile della perfezione, allora essi diventano soggetti alle leggi universali dell'evoluzione. Per esempio, proprio come ci sono coloro che difendono fieramente i loro rituali da ogni innovazione, ci sono egualmente altri che desiderano migliorarli con aggiunte, cambiamenti o tagli. Questo è del tutto naturale perché i linguaggi stessi vanno costantemente evolvendosi e una frase che aveva una forza e un significato considerevoli può diventare virtualmente incomprensibile. Come risultato si ha che questa frase può essere anche omessa e quel segreto perduto. Questo processo è stato bene illustrato dall'Illustre Fr:. T. O. Haunch nella Conferenza Prestoniana (1) che ha tenuto nel 1972, paradossalmente intitolata «Non è in potere di alcuno - Studio di cambiamento» (2). Scopo della storia è di spiegare il succedersi degli avvenimenti passati e le loro cause affinché se ne possano giovare le generazioni future. Questo principalmente si ottiene studiando documenti attuali di ogni genere. Lo storico della massoneria ha in più la difficoltà che poco o niente è stato scritto e perciò il procedimento di costruzione storica diventa assai speculativo. Dobbiamo ammettere che anche nella nostra tradizione storica attuale, che è del tutto diversa da quella precedente, molti segreti sono andati perduti e non è la prima né l'ultima volta che questo accade. È procedendo per mezzo delle spiegazioni di nuovi significati e mediante aggiustamenti che si attenuano le illogicità del sistema nel suo insieme. Tuttavia, questo non è un male e a questo proposito cito l'opinione di uno dei più grandi scrittori di ricerche massoniche del nostro tempo: Harry Carr. «Entro i vasti confini della Massoneria Universale c'è posto per ogni sfumatura di interpretazione e credo che l'Ordine venga rafforzato e arricchito da queste variazioni e dalla mancanza di uniformità». In aiuto allo storico ora abbiamo i verbali di Gran Loggia, i libri della Costituzione, una assortita collezione di Rituali, i nostri Warrants, i verbali di Loggia e tanti libri, memorie e atti, ma anche con l'aiuto di questi è talvolta difficile arrivare alla verità. Le Logge Operative che originariamente si creavano solo per soddisfare un contratto e poi venivano sciolte, avevano ciascuna solo un documento, una copia di quello che veniva chiamato «Gli Antichi Doveri». Questo serviva loro come Warrant, Libro delle Costituzioni e Rituale.
Gli antichi doveri
Per quanto sappiamo, il rituale delle Logge Operative compreso negli Antichi Doveri consisteva di una preghiera, di una spiegazione delle sette Arti e Scienze liberali (ora vi si allude soltanto, con la salita di una sinuosa scala a chiocciola) (3) una storia tradizionale e un Codice di Articoli per i Maestri e i Compagni. Questi Doveri erano letti davanti ai nuovi membri e contemplavano un giuramento. I Fratelli potevano soltanto dire i segreti e i misteri della propria Arte ma naturalmente non potevano scriverli. La prima parte della vecchia storia tradizionale è simile a brani dei racconti registrati da Giuseppe nella sua storia degli Ebrei. Essa dice come le sette Arti e Scienze liberali furono scritte su due Colonne per salvarle dalla distruzione quando Dio avrebbe punito l'uomo della sua viltà col fuoco o con l'acqua, come doveva poi accadere. Continua a riferire come queste colonne furono riscoperte dopo il diluvio universale, una dal Dio egiziano Ermete, l'altra da Pitagora (532 a.C.). Essa fa menzione anche della torre di Babele e che Nimrod (2250 a.C.) e re Davide (1030 a.C.) amarono molto i Massoni. Dice ancora che Abramo (1850 a.C.) venne in Egitto e parla di Euclide (300 a.C.). Sono ricordati Hiram re di Tiro e Salomone (1010 a.C.) ma sono date poche notizie particolari del Tempio di Gerusalemme. Infine essa dice che l'Arte venne per la prima volta in Inghilterra dalla Francia ai tempi di S. Albano (286 d.C.) e che durante il regno di Atelstano (925-940 d.C.) ci fu una grande assemblea a York alla quale il principe Edvino dette una Bolla da parte del re. Termina qui e passa un intervallo di 450 anni fra essa e la più antica copia degli Antichi Doveri. Non esisteva niente di simile ad una Gran Loggia ma c'erano degli accorgimenti in modo che si potesse tenere un'Assemblea Generale. Sono state trovate circa 120 copie di questi Antichi Doveri per lo più manoscritti. Nessuno è completamente eguale all'altro ma è evidente che erano copiati l'uno dall'altro, qualche volta con aggiunte dei copisti. I due più antichi sono datati 1390-1410, e questi sono stati chiaramente copiati da quelli ancora più antichi. Quanto a precisione la storia tradizionale lascia molto a desiderare ma si sostiene che a questo riguardo non avviene di peggio di quanto avviene attualmente. È detto che Lamech e i suoi figli costruirono le due colonne prima del diluvio e, sebbene si attribuisca a suo figlio maggiore Jaball la fondazione della Geometria, l'aver cura del gregge, arare la terra ed esser stato il primo che lavorò la pietra, è di fatto Euclide che quegli Antichi Doveri proclamano fondatore della Corporazione Operativa. Parlando di Euclide, la copia più antica degli Antichi Doveri, nota come Poema Regius, dice:
In quel tempo, mediante buona geometria Questa onesta arte di buona muratoria Fu stabilita e fatta in questo modo: Coll'imitare questi maestri, insieme Alle preghiere di questi signori essi dimostrarono la geometria. E dettero il nome di Massoneria All'arte più onesta di tutte. Questi figli di signori si misero d'impegno Per imparare da lui l'arte della geometria. Ecco un passo da una copia più antica e più elaborata, anche se troviamo che l'essenza rimane la stessa: «Delle sette Arti e Scienze Liberali ... quinta è la Geometria che insegna all'uomo a essere idoneo a misurare, a ponderare, a pensare ... ma ciò che noi impariamo è l'utilità della Geometria che è Massoneria, la più degna e nota di tutte ... e i Signori d'Egitto che avevano molti figli impegnarono Euclide a insegnar loro la Geometria per essere in grado di avere competenza come si addice a gentiluomini, ed essi progettarono mura e dighe per contenere le acque del Nilo e i mezzi per aiutare il loro popolo a recuperare le loro terre dopo le piene. Euclide assegnò loro un Dovere di essere fedeli al loro Re e ai Signori che essi servivano, di vivere insieme, di essere sinceri l'un l'altro e di chiamarsi Fratello del proprio Compagno».
Questi due passi dimostrano che non solo Euclide fu considerato loro fondatore ma, ciò che è di grande importanza, che la Geometria fu la materia che essi dovevano tanto più approfondire proprio per poter diventare esperti uomini dell'arte, sia scalpellini che muratori. In altre parole, essi furono dei veri e propri architetti. Per mezzo di questa conoscenza erano in grado di progettare, gettare le fondamenta, verificare le costruzioni, cosa del tutto naturale perché i loro segreti erano quelli della Geometria.
Le Logge Operative continuarono per tutto il sedicesimo e diciassettesimo secolo e durante la Riforma, circa cinquant'anni dopo lo scioglimento dei monasteri in Inghilterra (1538), uomini delle classi elevate cominciarono ad unirsi ad esse. Questo avvenne non perché essi desiderassero imparare l'arte ma perché si pensava che alcuni insegnamenti dell'antica Grecia dall'inizio dell'impero romano potessero essere stati preservati in esse, malgrado l'Età Oscura, le invasioni Maomettane e il rigido controllo sull'insegnamento esercitato dalla Chiesa Medievale. Questa infiltrazione continuò e dalla metà del diciottesimo secolo l'antica Corporazione Operativa, che aveva costruito le nostre meravigliose Cattedrale e i nostri castelli, fu completamente trasformata nella Corporazione Speculativa di oggi. Ancora per mezzo secolo dopo la venuta della prima Gran Loggia del 1717 fu mantenuto l'insegnamento della Geometria e l'uso delle costruzioni geometriche come simboli su cui fondare l'etica.
Inizio della geometria
In Egitto, agli albori della sua civiltà, troviamo che Imhotep (2650 a.C.) il Leonardo da Vinci dell'epoca, aveva trovato il modo di costruire un angolo retto perfetto (o Squadra) da un punto su una linea retta, usando una corda segnata nelle proporzioni di 3 a 4 a 5. Fissando la parte centrale di questa fune sulla linea il segno fra 3 e 4 essendo a punto e poi girando intorno le punte estreme fino a toccarsi ed erano tesi, si formava invariabilmente un perfetto angolo retto (ved. fig. 1). Per mezzo di questo gli Egiziani furono in grado di segnare i confini fra le terre dopo le annuali piene del Nilo.
Erano pure in grado di garantire una orientazione e giustezza perfette ai loro Templi. Imhotep fu il Gran Vísir di Re Zoser della terza dinastia e costruì la prima piramide a scalinata di Sakara. Studiò medicina, fu mago, astrologo e filosofo e i suoi titoli comprendevano quelli di Capo Lettore e Sopraintendente alle costruzioni. A causa delle sue scoperte, le generazioni seguenti lo deificarono ed egli è il solo Dio Egiziano noto per essere stato un essere umano, oltre ai Faraoni. Gli antichi Greci consideravano la Geometria come il vero fondamento di ogni conoscenza e misero il simbolo della Squadra dentro la terza lettera dell'alfabeto, la Gamma, g o maiuscola G, che significa «conoscenza della Squadra». Questa conoscenza divenne la vera essenza della loro religione. Pitagora, il grande filosofo (532 a.C.) fondò la sua società segreta basata sullo studio della Geometria. Scoprì la formulazione generale e la dimostrazione che il quadrato costruito sull'ipotenusa di un triangolo rettangolo è sempre equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti. Scoprì anche il caso particolare di un triangolo isoscele con un angolo retto in cui la lunghezza dell'ipotenusa non può essere risolta, essendo una funzione della radice quadrata di 2. Questo lo preoccupò molto e lo chiamò «il simbolo indicibile». Tuttavia, non s'interessò all'applicazione pratica delle sue scoperte e questo restò da fare ad Euclide due secoli dopo. Euclide (300 a.C.), il vero padre della nostra Arte operativa, visse in Egitto al tempo di Alessandro il Grande quando furono fondate le famose biblioteche e scuole di filosofia ad Alessandria. Per lo spazio di un migliaio d'anni queste biblioteche raccolsero tutto il sapere del mondo. In parte furono bruciate o pazzamente distrutte molte volte ma furono fatti sforzi per rimpiazzare le perdite. I Romani le copiarono in parte e mandarono queste copie a Roma ma nel 650 a.C. i Saraceni presero Alessandria e questo grande centro di sapere fu perduto per il mondo Occidentale. Tutte le opere di Euclide erano state depositate in questa biblioteca ma non tutto era stato copiato e portato a Roma.
Alla base di tutto il disegno di architettura era, ed è, come formare una squadra perfetta con angolo di 90°; o quattro parti di un circolo in ogni posizione si desideri e senza possibilità di errore. Euclide diede queste costruzioni e dimostrò che erano senza possibilità di errore. Queste costruzioni divennero i segreti e i misteri della nostra fratellanza operativa e furono passate ai Massoni operativi. Anche nei nostri rituali odierni, il simbolo della Squadra predomina su qualsiasi altro. Esso è una delle tre Grandi Luci. È uno strumento di lavoro dell'operaio e il segno sia di Maestro che di Compagno è con la squadra. Infatti ogni cosa connessa alla simbologia massonica è fatta formando una squadra con le mani, le braccia, i piedi, tutto.
I segreti dei massoni operativi
Forse il modo più interessante e pratico di formare un quadrato in qualsiasi posto dello spazio e direzione è ciò che chiameremo «Col centro». Questo fu scoperto da Euclide. In questa costruzione descriviamo un circolo avente come centro un punto dato. Una squadra o angolo retto è invariabilmente formato su ogni punto della circonferenza (come A e B nella Fig. 2) congiungendo quel punto col punto d'incastro di ogni «diametro» di quei cerchi che, per definizione, devono passare per il centro di tale cerchio. Questa costruzione è ancora mantenuta nella cerimonia d'apertura del terzo grado quando, in risposta alla domanda del Maestro Venerabile come i Sorveglianti sperino di ottenere i veri segreti di Maestro Massone, la risposta è «Col centro» e non «In o sul centro», come molti ora pensano sarebbe più logico. Infatti, ci sono ora cerimonie in alcune Logge e Corpi basate sull'essere nel centro di un cerchio, senza alcun riferimento alla formazione di una squadra. Una squadra è invariabilmente formata alla «circonferenza» e perciò un Maestro Massone non può errare. Un secondo metodo perfetto per formare squadre scoperto da Euclide divenne noto come «Il gran Simbolo» o «Vesica Piscis» il cui significato è dovuto alla sua forma di Vescica di pesce (vedere la fig. 4). In questa costruzione disegniamo due archi di raggio diverso intersecantesi. Se ora congiungiamo i loro centri e i loro punti di intersezione con linee rette, queste linee si intersecano sempre ad angolo retto (fig. 3). Se i raggi sono eguali si formerà una croce perfetta. Questo diventò successivamente un simbolo dei primi cristiani e fu l'origine dell'arco a sesto acuto. Quando si congiungono i punti estremi di questa croce, si forma una losanga a forma di rombo (fig. 4). Il rombo si trova fra i simboli della prima Massoneria speculativa, ma il suo significato sembra essere andato perduto e qualche volta è stato confuso con la Pietra grezza o col Maglietto. Possiamo anche vedere, in questa costruzione, la derivazione di simboli usati da erudite società segrete ed ordini militari, come da organizzazioni parallele. I Rosacroce e i Templari di quei giorni è possibile che si siano poi integrati con la Corporazione. I Comacini d'Italia, gli Steinmetz di Germania e il Compagnonaggio di Francia sembra che abbiano avuto qualcosa in comune con l'Arte Operativa Inglese, anche se non ci sono segni evidenti che vi sia stato alcun contatto tra loro. Comunque, noi ci siamo proposti qui di tracciare i legami tra Euclide e la Massoneria Operativa Inglese.
Architettura gotica C'è sempre stata la suggestione che i segreti dei Massoni Operativi medievali fossero strettamente legati all'architettura Gotica. Le prime manifestazioni di questo stile cominciarono circa nell'800 come testimoniano gli archi ogivali diffusi nella maggior parte d'Europa. Successivamente, si trovò che il peso di una costruzione poteva essere considerevolmente ridotto senza ridurre la sua altezza, usando archi ogivali nel corpo principale di un fabbricato, basato su calcoli con triangoli equilateri piuttosto che su quadrati sormontati da volte. Con la fine del tredicesimo secolo nel Nord Europa e in Inghilterra, cominciarono ad apparire ulteriori elaborazioni e ornamenti comprendenti esagoni e pentagoni, la cui perfetta costruzione era allora sconosciuta a Roma. Durante questo periodo (800-1250 d.C.) gli arabi andavano progettando belle ed eleganti costruzioni ma la Chiesa di Roma era riluttante ad usare quelle che considerava idee pagane. Difatti, sia lo stile gotico che la struttura araba si basavano sulla Geometria Euclidea ma questo non fu compreso fino a dopo la Riforma. Circa nel 1250 d.C. ci fu un inglese dotto, gran viaggiatore, chiamato Athelard della città di Bath. Per un certo periodo egli studiò presso l'Università moresca di Cordova in Spagna, circa al tempo in cui questa città fu presa da Ferdinando di Castiglia e Leon. Là, egli scoprì una traduzione in arabo delle opere complete di Euclide. La ritradusse in latino e una copia della traduzione dovette arrivare in Inghilterra e probabilmente anche a Lione e a Tours, in Francia, dove si sa che vi ha fondato delle scuole. Queste traduzioni comprendevano quelle opere di Euclide che non erano mai arrivate a Roma prima della presa di Alessandria da parte dei Saraceni nel 660 d.C. Fu solo nel 1482 che una copia della traduzione di Athelard fu trovata a Venezia e questa fu tradotta in greco da Simone Grynaeus e stampata a Basilea in Svizzera nel 1553. Fu pubblicata in inglese, in Inghilterra, circa nel 1570. La costruzione sia dell'esagono che del pentagono era basata su un caso particolare del Grande Simbolo o Vesica Piscis quando, con eguale raggio, il centro di un arco giace sulla circonferenza dell'altro. Si formano quindi due triangoli equilateri quando si congiungono gli estremi della Croce. Le costruzioni dell'esagono e del pentagono dal Grande Simbolo sono mostrate rispettivamente nelle figg. 5 e 6. Derivati da questi due segreti sono i due più antichi e più importanti Simboli dell'Arte Speculativa e precisamente la stella a cinque punte di Compagno e il doppio triangolo della verità. Questa proposta appare più logica che la supposizione che essi derivino dalla stella di David e dal Sigillo di Salomone. La scoperta da parte del clero che questi segreti massonici avevano la loro origine in scritti arabi di Cordova confermò i loro sospetti che l'architettura gotica fosse un'eresia. Infatti, il Papa alla fine proclamò irreligiosi questi disegni ma ormai era troppo tardi. Le belle chiese gotiche del Nord erano state costruite e rimangono ancor oggi. È significativo comunque il fatto che in Italia non esiste architettura gotica al sud di Milano.
Il periodo di transizione
Con l'inizio del periodo di transizione tra Massoneria Operativa e Speculativa (1550-1750) l'architettura gotica diventò rapidamente impopolare e alla fine di questo periodo prese il suo posto l'architettura dell'antica Grecia coi suoi cinque nobili Ordini, col nome di Stile Palladiano. Durante questo periodo l'organizzazione delle imprese costruttrici in Inghilterra andò cambiando. Il progredire del sapere libresco determinò separazione degli architetti dagli uomini dell'Arte (4). La ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666 che aveva distrutto completamente le antiche Logge operative non lascia traccia della esistenza della Massoneria Speculativa in esse.
Il seguente sviluppo della Gran Loggia della Corporazione Speculativa, la prima Gran Loggia del mondo, da organizzazione dei soli Massoni di Londra nel 1717, la porta ad avere la responsabilità di tutte le Logge d'Inghilterra e per diffondere questi grandi ideali reca una certa standardizzazione di un sistema che differiva molto da quello usato dalla vecchia fratellanza operativa, cosicché essa fu nominata «Modern» o «Desaguliers» (5).
C'erano ancora solo due «Gradini» o gradi di apprendista (entered apprentice) e Compagno (fellow craft). L'apprendista operativo imparava ad usare i suoi strumenti ed era incoraggiato a perfezionare la sua abilità nel preparare pietre di forme più complicate, ed è per questo che l'apprendista speculativo trasse una morale da questi arnesi. Precedentemente, il Compagno non solo ispezionava e rifiniva il lavoro dell'apprendista ed eseguiva qualsiasi ornato fosse richiesto, ma gli insegnava la Geometria e l'Architettura per prepararlo alla «parte di Maestro» e renderlo così capace di far da solo il suo lavoro e fare i suoi contratti se lo desiderava. Al Compagno speculativo veniva ancora insegnata la vecchia storia tradizionale, come era stata edita e modernizzata dal Dr, Anderson (che aveva conferito il titolo di Gran Maestro a qualunque personaggio di una certa importanza, compreso Adamo), e gli veniva spiegato tutto ciò che ora è contenuto nel 2° e 3° grado, ad eccezione della Leggenda di Hiram che non era ancora arrivata. Lezioni estemporanee erano abitualmente date dai fratelli più anziani su argomenti di architettura, architettura Palladiana e Geometria. Sembra probabile che in queste lezioni venissero spiegati gli antichi segreti della Massoneria Operativa. Certamente parole o parole di passo erano usate, come in passato, per garantire che i segreti fossero svelati soltanto a coloro che erano qualificati ma a parte i titoli non rimane niente dei loro contenuti. Il «Work» di Loggia, ad eccezione dei «Makings» era allora sotto forma di domande e risposte, seduti intorno alla tavola. Ora, naturalmente, il «Work» e i «Makings» sono stati combinati. Come nell'antica Grecia «La conoscenza della Squadra» era simbolizzata dalla lettera g o G, così ora il «cuore della Massoneria» era simbolizzato dalla lettera «G». Questa lettera era posta sulla «Stella raggiante» disegnata sul pavimento o sul tavolo al centro della Loggia quando si lavorava in secondo grado. Nella famosa «rivelazione» di Prichard del 1730, è detto:
Domanda | Risposta | Sei tu un Compagno? | Si. | Perché sei stato fatto Compagno? | Per amore della lettera «G». | Che cosa significa «G»? | Geometria. La quinta scienza. |
Due anni prima, il frontespizio delle Costituzioni di Cole mostrava sullo sfondo una costruzione semifinita con la lettera «G» incisa sulla pietra di volta del portale di ingresso e una scala a chiocciola, visibile dentro (6). Troviamo questa lettera sui gioielli, dipinta sulle pareti, sopra il seggio del Maestro, sul Quadro di Loggia, pendente dal soffitto e sui grembiuli. Infatti, il grembiule di Maestro nella Costituzione scozzese porta ancora la lettera "G" nella Squadra e Compasso. La prima Grande Loggia della Massoneria Speculativa decise molto presto di accettare tutti gli uomini di buoni costumi che credevano in Dio e che non fossero «atei stupidi» o «libertini irreligiosi».
Quindi non c'è impedimento di accettare, ebrei, maomettani, parsi, ecc. nella Massoneria Inglese. Così il degno titolo di «Massoneria Universale» viene attuato e vengono impediti ogni motivo di discussione politica e religiosa, che sono le cause dei più duri contrasti. Altro gran cambiamento fatto dalla prima Massoneria Speculativa fu la divisione in due del grado di Compagno in modo che la preparazione per diventare Maestro (la parte di Maestro) fu fatta nel terzo grado di Maestro e fu introdotta la leggenda d'Hiram per sostenerlo.
Dobbiamo essere tutti consapevoli di quanto sia stato vitale questo cambiamento nello sviluppo della Corporazione Speculativa, ma nello stesso tempo esso causò molte difficoltà e si sono dovuti fare molti compromessi con l'antico, dando luogo ad incongruenze, alcune delle quali sono ancora presso di noi, e si sono dovuti creare nuovi significati per le vecchie tradizioni. La vecchia storia tradizionale diventa antiquata ma molti punti di essa nell'insieme non possono essere lasciati cadere. Per esempio, le due colonne che preservarono le Arti e le Scienze durante il diluvio divennero le due colonne all'ingresso del Tempio che custodiva i documenti della Costituzione. Questa usanza era stata ereditata dagli Egiziani, i cui Templi avevano Obelischi e colonne all'ingresso. Forse sono stati essi che possono aver suggerito l'idea che colonne simili abbiano preservato il sapere del passato durante il diluvio. Non è mai stato chiaro come i nostri antichi fratelli abbiano potuto salire per una scala a chiocciola a una camera centrale in un tempio che essi stavano costruendo. È verosimile che la scala a chiocciola si riferisca originariamente alla torre di Babele e da ciò impararono la lezione. Ora aderenti ad esso, simbolicamente, sono i cinque Ordini nobili dell'architettura di stile Palladiano e le sette Arti e Scienze liberali che erano state anticamente custodite nelle colonne.
La lettera «G»
Forse i primi simboli che l'uomo usò per esprimere il suo pensiero prima che imparasse a leggere e scrivere furono il Sole e la Luna, rappresentanti gli attributi maschili e femminili di Dio. A questi, dobbiamo aggiungere «La Squadra» che è il simbolo di «Maestro». La lettera greca «Gamma», loro terza lettera, ha lo stesso suono e derivazione della nostra settima lettera «G». Sembra allora che GOD e Geometria siano entrambi strettamente associati alla lettera g e alla lettera G. Coll'andare del tempo ci furono dei Massoni Speculativi che argomentarono che questa lettera «G» stesse per «GOD» (Dio) piuttosto che per «Geometria», che è Massoneria. Uno dei motivi che portarono alla formazione della rivale Gran Loggia Inglese degli Antients nel 1753 fu che la prima Gran Loggia aveva abbreviato il rituale e ne dava se mai lettura ogni tanto. In questo modo cominciarono a perdersi la spiegazione dei primi simboli, i segreti operativi e l'antica storia tradizionale. Queste lagnanze, da parte della rivale Gran Loggia d'Inghilterra, sono confermate in un libro pubblicato nel 1775 intitolato «Lo spirito della Massoneria» di William Hutchinson, che era egli stesso un Massone «Modern». In esso dice «Riferire il suo significato solo al nome di Dio vuol dire privarla della parte del suo significato Massonico. Questa lettera significativa indica Geometria, che è la Scienza sulla quale fondano tutto il loro lavoro gli artefici e per i Massoni è la prova della potenza del potere di Dio nella sua creazione». Il famoso William Preston che cominciò a scrivere di Massoneria circa nello stesso tempo di Hutchinson, non fece mai menzione o si riferì in alcun modo alla lettera «G» in alcuni dei suoi famosi disegni che continuò a pubblicare fin dopo la unificazione delle due Grandi Logge Inglesi nel 1813. Essa era completamente perduta per lui.
In Francia, invece, si arrivò ad una nuova soluzione di compromesso. Mentre prima spiegavano che la lettera «G» poteva significare GOD in inglese, in francese Dieu, continuarono dicendo che la lettera «G» comprendeva tre significati: «Gloria a Dio, Grandezza al Maestro e Geometria alla Fratellanza». In alcuni degli ultimi disegni del Quadro di Loggia di secondo grado, la lettera «G» è stata rimpiazzata da caratteri ebraici posti dentro il «simbolo indicibile» di Pitagora, un triangolo isoscele con angolo retto, che è più in linea con la Leggenda di Hiram e l'Arco Reale. Oggi, nei nostri rituali, Geometria è diventata GOD (Dio), il Grande Architetto dell'Universo. È indicato come tale nel quadro di loggia di secondo grado e vi si fa riferimento in chiusura di quel grado. Forse è così che deve essere. Per il Massone Operativo, la Geometria è tutto ma per il Massone Speculativo Dio è tutto.
1. - La Prestonian Lecture è la sola conferenza annuale patrocinata dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra.
2. - Sommario di Antichi Doveri nelle Costituzioni della Grande Loggia Unita di Inghilterra 1970: Nel II paragrafo dispone che «Voi ammettete che non è in potere di alcun uomo o corpo di uomini fare innovazioni nel Corpo della Massoneria». 3. - Le sette Arti e Scienze liberali sono più ampiamente spiegate in conferenze, ma queste si danno raramente. 4. - The Medieval Architect, di John Harvey - Wayland Publishers. 1972. 5. - Questo appellativo fu dato prima che sorgesse la rivale inglese Grande Loggia degli Antients, nel 1751. 6. - A.Q.C. «La lettera G» di Harry Carr.
Il documento sopra riportato è opera d'ingegno del Carissimo F:. P.J. Dawson, ed ha trovato ospitalità su "Rivista Massonica" n. 2 Febbraio 1975: Erasmo Editore. Ogni diritto è dichiarato. La libera circolazione in rete è subordinata alla citazione della fonte (completa di link) e dell'Autore. |