In Archivio sul termine "Oriente" una ricerca storica di Edward Stolper

La Denominazione "Grande Oriente"

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Il termine "Oriente" oltre che il significato geografico che lo associa ai cosiddetti Punti Cardinali, Settentrione, Meridione ed Occidente e che indica la direzione da dove sorge il sole, ha nell'uso massonico anche due altre significazioni.

L'Oriente è il luogo in cui ha sede una Loggia. Nello stesso luogo possono esistere più Logge e tutte, quindi, appartengono allo stesso Oriente.

L'Oriente è anche una tipica superficie situata opportunamente in una Loggia.

In questo breve articolo, ci occuperemo in modo specifico di quella particolare superficie che caratterizza l'ambientazione di ogni Loggia massonica e che è appunto definita "Oriente".

 

Le nostre considerazioni prendono il via partendo dalla situazione relativa ai primi trenta, quarant'anni del XVIII secolo e si focalizzano sulle condizioni più caratteristiche delle fasi originarie o primitive della nascente Organizzazione massonica.

Non c'erano, a quel tempo, particolari prescrizioni d'arredamento se non quelle conservate nella memoria delle vecchie usanze. L'Oriente era semplicemente il punto dove "sedeva" il Maestro di Loggia, l'Occidente, il punto dove "stavano i Sorveglianti" e, di seguito, il Meridione era il luogo dove "stavano" i Compagni d'Arte ed il Settentrione, il punto dove "stavano" gli Apprendisti iscritti. Da notare che tutti "stavano" perché effettivamente stavano tutti in piedi essendoci solo un precario sedile per il Maestro. Da notare anche che non c'era ancora il terzo grado. Non c'erano ancora nemmeno la delimitazione dell'Oriente con la "Balaustra", né i "sette gradini", né tanto meno la divisione di "quattro + tre gradini", oppure di "tre + quattro gradini", né qualsiasi altro genere di "gradini" sotto la cattedra del Maestro di Loggia, oppure sotto quelle dei Sorveglianti.

Alcune cose del genere avevano fatto la loro prima comparsa solo sui disegni che dal 1727 circa, ormai, adornavano i pavimenti di tutte le Logge.

 

Tutte queste cose che ornavano i cosiddetti Quadri di Loggia, si materializzeranno nell'arredamento della Loggia a poco a poco e, col tempo ulteriore, evolveranno in forme sempre più specifiche e saranno via via finalizzate a simbolizzare principi ed ideali cari alla progredente speculatività massonica.

È, ora, proprio qui, il luogo giusto per far presente che quello spazio che in una Loggia è definito "Oriente" e che è separato dal resto della Loggia da una Balaustra ed ha il suo accesso per mezzo di una gradinata di alcuni gradini, superati i tempi pionieristici, durante i primi anni del XIX secolo, poteva presentarsi in modo diverso a seconda se la Loggia era Simbolica (cioè stabilita per l'esercizio dei primi tre gradi, detti "azzurri”) oppure praticante il Rito Scozzese Antico ed Accettato.

Nel primo caso, nella parte orientale della Loggia, si elevava una piattaforma di proporzioni adeguate, poggiante su quattro gradini, il cui fronte era delimitato da una Balaustrata aperta per il passaggio.

Nella parte centrale di questa piattaforma si elevava su altri tre gradini una ulteriore ampia pedana, su cui era collocato il Seggio del Maestro Venerabile, e spesso anche un'Ara. L'uno e l'altra venivano così a trovarsi ad un livello di sette gradini, rispetto al suolo della Loggia. Sulla prima piattaforma, a ridosso della Balaustra che delimitava l'Oriente separandolo dal resto della Loggia, alla destra e alla sinistra del Presidente erano collocati i seggi dell'Oratore e del Segretario.

 

L"'Oriente" di una Loggia di Rito Scozzese Antico e Accettato fruiva anch'esso di una idonea piattaforma, la quale, però, era sollevata di tre gradini dal suolo della Loggia e su di essa, sul fondo, si elevava ancora, su quattro scalini, un'altra pedana su cui si trovava il Trono del Maestro Venerabile. Anche in questo caso l'Oriente era delimitato dal resto della Loggia per mezzo di una Balaustra, aperta al centro. All'Oriente, alla destra e alla sinistra del Presidente erano allogati, rispettivamente, il Segretario e l'Oratore. L'Ara era situata al centro di questa piattaforma, sotto la pedana del Trono.

Nel tempo presente, nelle Comunioni massoniche europee, per la sistemazione dell"Oriente" nelle Logge sussistono applicazioni conformi alle due antiche modalità, quella simbolica e quella scozzese antica ed accettata, di sopra descritte. Nelle Logge nord-americane tuttavia, L'"Oriente" può essere occupato soltanto da coloro che sono già stati Maestri di Loggia e, in particolare, l'Ara, oltre che nelle posizioni sin qui indicate, col tempo, ebbe ed ha ancora anche collocazione al centro della Loggia. Per quanto riguarda la forma, si riscontra un'ampia gamma di variabilità. L'Ara, pertanto, può essere triangolare, quadrata, poligonale o cilindrica.

 

Attualmente, nelle numerose Logge, sparse per i vari Orienti, l'allestimento delle strutture di arredamento, è prevalentemente conforme alla modalità della Loggia Simbolica, ma non mancano anche arrangiamenti che si rifanno alle modalità del RSAA. Inoltre, per carenze meramente spaziali, possono esservi alcune differenziazioni sul tema.

Se la necessità impone alcune variazioni, quello che conta, come sempre, è capire quello che si fa.

Non essendo tutte le Logge arrangiate alla stessa maniera, per non dare luogo a confusioni, chi osserva le "variazioni sul tema" deve essere in grado di capirne il perché e non credere che dalla necessità per carenza si possa essere sviluppata una evoluzione delle metodiche. Bisogna solo valutare le cose in termini di emergenza.      

L'esempio più   classico di possibili confusioni è causato spesso dalle carenze spaziali della piattaforma su cui si costituisce la superficie del cosiddetto Oriente.

Per l'angustia di certi locali, la detta  piattaforma è insufficiente per spazio a contenere il Trono del Maestro Venerabile, alcuni seggi per eventuali ospiti di rango, nonché le cattedre dell'Oratore e del Segretario. Per questa ragione, in tali circostanze, si osserva che in alcune Logge le cattedre dell'Oratore e del Segretario sono collocate sotto l'Oriente propriamente detto, cioè sotto la balaustra che è il limite separatore dell'Oriente dal resto della Loggia.

Il Rituale prescrive che, durante le procedure di "apertura" dei Lavori, coloro che siedono all'Oriente si alzino in tempo diverso dai FF:. che si trovano tra le Colonne.

Ora, se osserviamo dove sono di norma collocati i seggi dell'Oratore e del Segretario, non vi è dubbio che trovandosi tali seggi situati entro la Balaustra che recinge l'Oriente, l'Oratore ed il Segretario seguano il destino di coloro che si trovano comunque all'Oriente e quindi si alzino in tempo differente da quello dei FF:. tra le Colonne.

 

In alcuni Orienti, come è possibile che accada, le cose possono avere delle variazioni sul tema. Infatti, allorché a causa delle caratteristiche "spaziali" inadeguate, di cui si è fatto cenno, i seggi dell'Oratore e del Segretario sono collocati al di sotto della Balaustra e quindi fuori dalla pedana dell'Oriente, eccezionalmente, per non contraddire vistosamente la dizione del Rituale, si ritiene che questi due Dignitari, per necessità di fatto, debbano seguire il destino degli altri FF:. tra le Colonne.

 

Non di meno, se come accade in altre circostanze, come per esempio quando l'Oriente è gremito di ospiti e "per convenzione" si ritengono assisi all'Oriente anche alcuni Fratelli, che per forza maggiore, sono di fatto ospitati tra le Colonne, col consenso della Loggia, anche i Dignitari Oratore e Segretario, assisi fuori dalla pedana dell'Oriente per necessità, potrebbero essere equiparati a coloro che calcano la superficie dell'Oriente.

E non vi sarebbe niente di male. Il problema di fondo, in questa tematica, non è dunque la qualità individuale, ma è bensì la collocazione che determina le modalità del comportamento.

 

Concludendo, le modalità di comportamento trovano la loro fonte nelle norme regolamentari o nei Rituali, non di meno, nei casi di forza maggiore e perciò di necessità, una condivisa convenzione può dar luogo alla messa in pratica di un comportamento, sebbene eccezionale, certamente opportuno.

 


 

Il documento che precede è Opera d'Ingegno del Carissimo F:. Luigi Sessa Oratore del Collegio dei MM. VV. del Lazio. Ogni diritto è dichiarato. La circolazione del documento in rete è subordinata alla citazione della fonte (completa di Link) e dell'autore.

 © Luigi Sessa